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Chiesa di San Rocco <Rovereto>
Data ultima modifica: 30/08/2017, Data creazione: 26/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di San Rocco


Altre denominazioni S. ROCCO pellegrino;S. Rocco


Autore(Ruolo)  Tiella, Giovanni (progetto ricostruzione facciata)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze trentine (costruzione)
architettura contemporanea (rifacimento facciata)



Notizie storiche  XVI - 1630 (preesistenze intorno)
Il sito sul quale a partire dal 1633 sorse la chiesa di San Rocco era caratterizzato dalla presenza di un'edicola sacra denominata della Madonna alla Crocetta, sacello cinquecentesco arricchito da un affresco attribuito da alcuni ad Angelo Falconetto e risalente al 1570, ora sito nella nicchia dell'altare barocco ligneo della cappella laterale sinistra dell'odierna chiesa. Il testamento di Beno del Ben, risalente al 1621, rivela che in quell'anno erano già in corso lavori di sviluppo in cappella del preesistente capitello, operazioni probabilmente interrotte dalla nota epidemia di peste abbattutasi su Rovereto nel 1630.
1633 - 1642 (costruzione intero bene)
L'epidemia di peste del 1630 costrinse gli abitanti di Rovereto a chiedere il sussidio di sacerdoti, inviati dal convento della Vergine delle Grazie di Arco, per la somministrazione dei sacramenti ai contagiati; a titolo di scioglimento di un voto contratto al termine di una processione guidata dalle cariche cittadine nell'ottobre di quell'anno e in segno di ringraziamento per l'operato dei frati, il consiglio cittadino deliberò nel 1633 l'erezione del convento e dell'annessa chiesa dedicata alla Madonna, a San Rocco e San Sebastiano, a San Carlo e agli Angeli custodi per i padri riformati. Il testamento di Gaspare de Perantoni del 1641 citato da Adami (2002) rivela che il complesso era all'epoca quasi concluso; la fabbrica fu terminata l'anno successivo.
1668 - 1668 (consacrazione intero bene)
L'arciprete di Rovereto Giovanni Battista Camelli consacrò in questo anno la chiesa, ultimata nel 1642.
1782 - 1788 (soppressione convento carattere generale)
In seguito all'emissione di una serie di decreti da parte di Giuseppe II le comunità monastiche di Rovereto, inclusa quella dei padri riformati presso il convento attiguo alla chiesa di San Rocco, vennero soppresse con il conseguente affido dei complessi al clero secolare.
1895 - 1898 (restauro intero bene)
Secondo Costa (1984) in questo triennio la chiesa sarebbe stata oggetto di una campagna di interventi conservativi.
1946 - 1952 (ricostruzione facciata)
Si procedette in questo periodo alla ricostruzione del prospetto frontale su progetto dell'architetto Giovanni Tiella, impreziosito da un bassorilievo in ceramica ad opera di Silvio Bottes; gli interventi furono completati nel 1952 grazie alle pitture murali di Francesco Molinari.
1970 - 1970 (restauro intero bene)
Costa (1984) riporta che in questo anno la struttura fu oggetto di interventi di restauro conservativo.
1983 - 1984 (lavori interno)
In questo biennio si procedette ad alcuni interventi di adeguamento dei poli liturgici alle prescrizioni conciliari.
1986/12/30 - 1986/12/30 (elevazione a parrocchia carattere generale)
La chiesa, prima dipendente dalla matrice della Sacra Famiglia, venne elevata in questa data alla dignità di parrocchiale.
2001 - 2001 (progetto di restauro carattere generale)
A questo anno risale un progetto di rimozione delle barriere architettoniche di accesso all'edificio, curato dall'architetto Lorenza Donati, che non venne però attuato.
2003/01/01 - 2003/01/01 (soprressione parrocchia carattere generale)
Risale a questa data un decreto vescovile che soppresse la parrocchia di San Rocco e accorpò il suo territorio a quello della parrocchia di San Giuseppe; la chiesa venne dunque affidata al collegio arcivescovile "Celestino Endrici".
2003 - 2004 (restauro intero bene)
Si procedette in questo biennio al restauro complessivo della struttura.



Descrizione  La chiesa di San Rocco venne edificata sul sito di un precedente sacello cinquecentesco dedicato alla Madonna, a titolo di scioglimento di un voto contratto al termine di una processione guidata dalle cariche cittadine nell'ottobre di quell'anno e in segno di ringraziamento per l'operato dei frati inviati dal convento della Vergine delle Grazie di Arco per la somministrazione dei sacramenti ai contagiati durante l'epidemia di peste che colpì la città di Rovereto nel 1630; nel 1633 fu deliberata l'erezione del convento e dell'annessa chiesa di San Rocco per i padri riformati, complesso concluso nel 1642. La presenza dei padri riformati è attestata sino ai decreti imperiali di fine XVIII che stabilivano la soppressione dei conventi. Elevata a parrocchia nel 1986, oggi la chiesa dipende dalla matrice di San Giuseppe. La facciata, a due spioventi cmati da una croce apicale metallica, è percorsa da una zoccolatura lapidea e risulta caratterizzata dall'aggetto delle falde di copertura, sostenute da travi lignee portanti rastremate. Al centro è situato il portale d'ingresso, lapideo e architravato, sormontato da un rilievo in terracotta ai cui fianchi si apre una finestra a tutto sesto; al di sopra del rilievo è siuata una finestra termale, affiancata da un'iscrizione entro campo rettangolare. Il prospetto è aperto in sommità da un ordine di piccole finestre lunettate. Le fiancate sono aperte da due finestre termali sulla navata; il prospetto destro è quasi completamente occultato dal corpo a pianta rettangolare che vi aderisce, in cui è inserita la cappella laterale destra, parte del più ampio complesso dell'istituto scolastico attiguo alla chiesa. Il fianco sinistro è caratterizzato dalla presenza di un fabbricato a pianta rettangolare diviso in tre porzioni aventi quote di alzato differenti e caratterizzato da accessi, finestre termali e arcate cieche, entro il quale è situata la cappella laterale sinistra. Il prospetto orientale mostra il prolungamento del corpo del presbiterio, ospitante un oratorio a pianta semicircolare. L'interno presenta una navata unica, non scandita in campate, coperta da una volta a botte sesto ribassata impostata su un cornicione e secata da unghie originate da arcate a tutto sesto in cui sono ospitate finestre termali. Le pareti laterali sono aperte da ampie arcate a tutto sesto sostenute da piedritti lapidei su cappelle a pianta quadrangolare elevate da due gradini, delimitate da balaustre lignee, dotate di accessi architravati presso le pareti orientali e coperte da volte a crociera. Il presbiterio, elevato da due gradini e introdotto dall'arco santo a tutto sesto, risulta coperto da una volta a botte unghiata e presenta ampi accessi architravati agli oratori laterali sormontati da un'ordine di monofore cieche a tutto sesto presso le pareti laterali. La parete di fondo presenta ai lati dell'altare due finestre a tutto sesto, è aperta da due ingressi architravati al retrostante oratorio a pianta semicircolare e presenta al sommo un'ampia vetrata lunettata. La facciata è ornata da un rilievo in terracotta raffigurante San Rocco e San Francesco d'Assisi e da un'iscrizione riportante un frammento del "Cantico delle creature" di San Francesco.

Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, conclusa dal presbiterio a panta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; ai fianchi della navata aderisce una cappella laterale a pianta quadrangolare.
Facciata
La facciata, a due spioventi cimati da una croce apicale metallica, è percorsa da una zoccolatura lapidea e risulta caratterizzata dall'aggetto delle falde di copertura, sostenute da travi lignee portanti rastremate. Al centro è situato il portale d'ingresso, lapideo e architravato, sormontato da un rilievo in terracotta ai cui fianchi si apre una finestra a tutto sesto; al di sopra del rilievo è siuata una finestra termale, affiancata da un'iscrizione entro campo rettangolare. Il prospetto è aperto in sommità da un ordine di piccole finestre lunettate; all'estremo destro aderisce un corpo aggiunto. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
Le fiancate sono aperte da due finestre termali sulla navata; il prospetto destro è quasi completamente occultato dal corpo a pianta rettangolare che vi aderisce, in cui è inserita la cappella laterale destra, parte del più ampio complesso dell'istituto scolastico attiguo alla chiesa. Il fianco sinistro è caratterizzato dalla presenza di un fabbricato a pianta rettangolare diviso in tre porzioni aventi quote di alzato differenti e caratterizzato da accessi, finestre termali e arcate cieche, entro il quale è situata la cappella laterale sinistra. Il prospetto orientale mostra il prolungamento del corpo del presbiterio, ospitante un oratorio a pianta semicircolare. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato e ad intonaco rustico, in alcuni tratti a raso sasso.
Campanile
Presso il fianco destro della navata emerge il campanile, caratterizzato da un fusto quadrangolare concluso da una cella campanaria aperta su ogni lato da una monofora a tutto sesto, cimata da una cuspide piramidale coronata da croce apicale metallica. Le finiture sono ad intonaco raso sasso e cantonali lapidei sfalsati a vista.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata ad incannicciato sopra la navata e sopra il presbiterio, volta a crociera in muratura sopra le cappelle laterali.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a due spioventi sopra il presbiterio; struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta una navata unica, non scandita in campate, coperta da una volta a botte sesto ribassata impostata su un cornicione e secata da unghie originate da arcate a tutto sesto in cui sono ospitate finestre termali. Le pareti laterali sono aperte da ampie arcate a tutto sesto sostenute da piedritti lapidei su cappelle a pianta quadrangolare elevate da due gradini, delimitate da balaustre lignee, dotate di accessi architravati presso le pareti orientali e coperte da volte a crociera. Il presbiterio, elevato da due gradini e introdotto dall'arco santo a tutto sesto, risulta coperto da una volta a botte unghiata e presenta ampi accessi architravati agli oratori laterali sormontati da un'ordine di monofore cieche a tutto sesto presso le pareti laterali. La parete di fondo presenta ai lati dell'altare due finestre a tutto sesto, è aperta da due ingressi architravati al retrostante oratorio a pianta semicircolare e presenta al sommo un'ampia vetrata lunettata. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione in lastre rettangolari di pietra calcarea bianca disposte a corsi orizzontali a fascia.
Elementi decorativi
La facciata è ornata da un rilievo in terracotta raffigurante San Rocco e San Francesco d'Assisi e da un'iscrizione riportante un frammento del "Cantico delle creature" di San Francesco.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1983-1984)
L'adeguamento liturgico è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei nel presbiterio non aventi carattere di stabilità. Al centro è stato collocato l'altare verso il popolo, caratterizzato da mensa rettangolare e supporti modanati; presso il sostegno sinistro dell'arco santo è situato l'ambone in noce con colonnine tortili scolpito da Mario Coraiola. Tra l'altare verso il popolo e l'altare maggiore storico è presente una sedia lignea impiegata come sede del celebrante; il presbiterio preserva le balaustre lignee e l'altare maggiore storico, il cui tabernacolo è impiegato come custodia eucaristica.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Trento
Decanato di Rovereto
Parrocchia di San Giuseppe

corso Bettini - Rovereto (TN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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