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18/5/2024 Diocesi di Rimini - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Biagio <Saludecio>
Data ultima modifica: 03/12/2019, Data creazione: 30/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Biagio


Altre denominazioni S. Biagio


Autore(Ruolo)  Achilli, Giuseppe (architetto)



Ambito culturale (ruolo)  barocco (costruzione)



Notizie storiche  1040 - 1144 (restauro intero bene)
Risale al 1014 il primo documento scritto che testimonia l'esistenza di una pieve di San Laudizio, oggi conosciuta col nome di Saludecio. Assai interessante è la menzione della Pieve nella bolla di Papa Lucio IIdel 1144, documento col quale il Papa sancisce la giurisdizione della Chiesa di Rimini sul territorio di sua pertinenza
1794 - xx (costruzione intero bene)
Nel 1786 un forte terremoto la danneggiò. Il parroco don Antonio Fronzoni decise di abbattere la chiesa, divenuta inservibile e teatro delle ruberie di napoleonici e anticlericali, per costruirne una nuova dall'aspetto maestoso, opera dell'architetto cesenate Giuseppe Achilli, che portò a termine il cantiere fra il 1794 e il 1800; ed è l'opera che ancora ammiriamo, ultimamente restaurata nella sua maestosità e armoniosità



Descrizione  Chiesa di aspetto maestoso e solenne, opera tardosettecentesca dell'architetto Antonio Fronzoni, edificata per custodire le venerate spoglie del Beato Amato Ronconi e contemporaneramente fungere da chiesa parrocchiale. Pianta complessa formata dall'accopiamento di due corpi di fabbrica: uno sostanzialmente ottagonale, che si apre in ambienti afferenti, il più vasto dei quali, è la cappella del Beato Amato, l'altro, rettangolare con lungo asse maggiore, diviso in tre navate delle quali la centrale più vasta ospita il presbiterio. La chiesa è inglobata nel tessuto edilizio del borgo e ha il fronte disposto lungo l'asse viario principale. La facciata si presenta alta a schermare il tiburio ottagonale del primo corpo di fabbrica e si presenta animata da due serie di 4 paraste sovrapposte separate da un ampio cornicione e da tre portali d'ingresso incorniciati in pietra d'istria. Quello centrale è sovrastato, al di sopra del cornicione, da un bassorilievo avente soggetto il Beato Amato. Su entrambi i lati della facciata, sotto due cornicioni spioventi sono situate due finestre semicircolari. La facciata è conclusa in alto da un timpano triangolare. Sul lato destro, come corpo di fabbrica separato, è presente un alto e robusto campanile. L'interno, planimetricamente complesso, si presenta nobile e luminoso, ornato di colonne, cornici, paraste e lesene e completamente intonacato nei colori del giallo e del grigio per i dettagli architettonici. Il presbiterio è ospitato nella navata centrale del corpo rettangolare, sopraelevato di tre gradini sul piano della navata. I soffitti si adattano alla complessità del disegno architettonico.

Struttura
portante in mattoni con tetto in legno
Pianta
ottagonale con profondo presbiterio rettangolare
Coperture
manto di copertura in coppi
Campanile
A pianta quadrata con cella campanaria aperta a monofore e piccola cuspide ottagonale
Pavimenti e pavimentazioni
in marmi policromi disposti a comporre figure geometriche



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1980)
Altare versus populum, secondo le prescrizioni del Concilio vaticano II: mensa marmorea, sostenuta da due pilastrini policromi del medesimo materiale; ambone ligneo.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Emilia-Romagna
Diocesi di Rimini
Vicariato di Morciano di Romagna
Parrocchia di San Biagio

Piazza Beato Amato - Saludecio (RN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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