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20/5/2024 Diocesi di Massa Carrara - Pontremoli - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo <Podenzana>
Data ultima modifica: 19/12/2018, Data creazione: 10/5/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo


Altre denominazioni Chiesa dei Santi Giacomo Apostolo e Cristoforo


Ambito culturale (ruolo)  maestranze lunigianesi (costruzione)



Notizie storiche  884 - 884 (territorio di pertinenza intero bene)
il territorio di Podenzana fece parte delle dotazioni che Adalberto I° di Toscana assegnò al Monastero di Aulla da lui fondato nell'884 alla confluenza della Magra con l'Aulella
1296 - 1471 (prime attestazioni intero bene)
la chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo compare nelle Decime Bonifaciane del 1296-97, del 1288-99, negli estimi del 1470-71
1536 - 1796 (autonomia del marchesato intero bene)
il territorio di Podenzana appartenne ai Malaspina del ramo dello Spino Secco, divenuto marchesato autonomo nel 1536 lo restò fino al 1796
1558 - 1558 (istituzione della parrocchia intero bene)
la chiesa fu istituita in parrocchia autonoma in 20 Giugno del 1558
1587 - 1587 (lastra sepolcrale cappella laterale destra)
il marchese Alessandro Malaspina, il secondo che governò il feudo di Podenzana divenuto autonomo, nel suo testamento dettato il 14 febbraio 1587, aveva ordinato di essere sepolto nella chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo di Podenzana
1772 - 1772 (datazione portale)
sul portale della chiesa parrocchiale è incisa la data MDCCLXXII ed indica un rifacimento dell'edificio confermato anche dalla presenza di alcuni altari dello stesso periodo
1817 - 1817 (incendio intero bene)
l'11 aprile 1817 la chiesa subì un incendio
1822 - 1822 (diocesi di Massa intero bene)
come ex territorio feudale annesso al Ducato di Modena dopo il congresso di Vienna la chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo appartenente alla Diocesi di Luni-Sarzana fu incorporata nella nuova Diocesi di Massa eretta il 18 febbraio 1822
1942 - 1942 (rifacimento pavimento)
il pavimento dell'aula è stato eseguito nel 1942



Descrizione  la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo di Podenzana si colloca su un pianoro di mezzacosta generato dal versante meridionale del Monte Croce del Bastione, ad una certa distanza dal castello che invece occupa la posizione estrema dello spartiacque della Magra e del torrente Cisolagna, ultimo affluente di destra prima del restringimento della valle. La chiesa è inserita in quel sistema di mulattiere provenienti dall'antica strada del Gottero, oggi chiamata Alta Via dei Monti Liguri, situata sullo spartiacque Vara Magra, queste si dirigevano verso il fondovalle dove l'antica abbazia di San Caprasio sorvegliava e proteggeva il guado della Magra e dell'Aulella, frequentato dai pellegrini provenienti dalla Liguria e diretti a Roma o, in senso opposto, per Santiago de Compostela. Si può comprendere come la titolazione dell'edificio ai santi Giacomo Maggiore e Cristoforo richiami questo scenario, tanto più che nell'884 il territorio di Podenzana era compreso nelle donazioni di Adalberto I° di Toscana alla sua abbazia. La chiesa è fiancheggiata da un altro edificio settecentesco da alcuni ritenuto la primitiva chiesa, ma più probabilmente si tratta di un oratorio, oggi privato. A giudicare dall'aspetto esteriore la parte più antica del complesso è la torre campanaria con guglia piramidale e paramento in bozzette di pietra medievali in arenaria, almeno nella parte inferiore. Si trova di fronte alla cappella del SS. Sacramento che si attesta ortogonalmente sul lato meridionale della chiesa, ristrutturata o ampliata nel secolo XVIII. La struttura della cappella, il fatto che si trovi sul lato orientale della piccola corte che distribuisce i locali annessi al complesso ecclesiastico, il campanile affrontato che con la sua dimensione ha determinato l'ampiezza delle cappelle dell'aula assembleare, potrebbero suggerire, in via del tutto ipotetica, una fase più antica dell'impianto. La chiesa affaccia su un ampio sagrato un tempo utilizzato come cimitero e fiancheggiata a sinistra dall'oratorio del Crocifisso, ha un prospetto a quattro spioventi coronato da un timpano triangolare ed illuminato da una finestra quadrilobata. In basso il portale settecentesco recante la data del rifacimento e due finestra a tutto sesto al centro una nicchia con l'immagine della Vergine con Bambino. L'interno è ad aula unica, coperta da volta a botte lunettata, con cappelle affiancata, ampio presbiterio coperto da volta a crociera terminata a catino. La trabeazione dorica dal fregio continuo ripartisce lo spazio animato dalle paraste che si curvano per irrigidire la volta fittamente decorata nel secolo scorso con motivi fitomorfici

Facciata
la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo ha una facciata a quattro spioventi con pagina centrale, corrispondente all'unica navata interna, delimitata da due paraste laterali sulle quali s'imposta il timpano triangolare. È ornata con un portale in arenaria dal fregio leggermente bombato, con cartiglio scolpito recante la data del rifacimento dell'edificio avvenuto nella seconda metà del secolo XVIII. Al disopra si trovano una nicchia, con l'immagine della Vergine con Bambino ed una finestra quadrilobata corrispondente alla lunetta della volta interna. Nelle ali laterali, corrispondenti alle cappelle disposte in serie lungo i fianchi dell'aula, sono inserite due ampie finestre a tutto sesto protette da inferriata. Il campanile collocato sul fianco sinistro tra le cappelle e la sacrestia precede l'ampia struttura del presbiterio semicircolare
Impianto strutturale
l'impianto strutturale è composto da un'aula rettangolare voltata a botte lunettata, costolonata, con unghie di raccordo, irrigidita da catene trasversali, fiancheggiata da cappelle, non collegate tra loro, voltate a botte, con generatrice ortogonale alle pareti maggiori del vano. La campata del presbiterio più ampia delle altre è coperta da una volta a crociera che si chiude contro il catino semisferico dell'abside con lunetta cieca ed unghia di raccordo molto pronunciata. In corrispondenza dell'ultima cappella del lato destro si attesta un'altra struttura, rettangolare coperta da una volta a botte a sesto ribassato, con arcate sporgenti irrigidite da catene, priva di unghie di raccordo, ad esclusione del piccolo presbiterio. La struttura della cappella, riprende un modello utilizzato in Lunigiana a partire dalla fine del secolo XVI, con presbiterio sub quadrato inscritto all'interno della parete di fondo, arco trionfale ad U ma, in questo caso con curvature non parellele
Pianta
la pianta rettangolare, chiusa dall'ampio presbiterio semicircolare, è ripartita in cinque campate corrispondenti ad altrettante cappelle disposte simmetricamente ai lati dell'aula seguendo il ritmo seriale delle paraste della proporzionata trabeazione del vano. La prima campata è occupata dal portico della cantoria e si apre, a sinistra, verso il fonte battesimale in marmo, con la statua marmorea del Battista situata in una nicchia della parete esterna, chiuso da una cancellata in ferro, ed illuminato da una delle finestre della facciata disposte a fianco del portale. I vani delle cappelle sono separati da setti murari e contengono altari di buona fattura, nel terzo a destra è stata ricollocata la lastra tombale del sepolcro di Alessandro Malaspina datata 1587. La quinta cappella di sinistra è invece occupata dalla base del campanile ed è cieca ma di fronte ad essa si apre la cappella del SS. Sacramento, quasi un organismo autonomo rispetto all'aula principale. Qui il ritmo delle campate assume un andamento alterno (a-b-a) più articolato che lascia spazio ai due altari seicenteschi in stucco disposti al lati del presbiterio rettilineo dove, appoggiato sul fondo della parete, si trova quello maggiore dal paliotto tripartito ornato con motivi geometrici in marmo policromo
Presbiterio
il presbiterio delimitato da una balaustra in marmo e sopraelevato di tre gradini occupa l'ultima campata dell'aula distinta dalle altre per la maggiore dimensione e la copertura a crociera, lo spazio del vano si chiude con l'ampia esedra del coro. Al centro si trova l'imponente struttura dell'altare maggiore, a sua volta sopraelevato di tre gradini e ricco di marmi policromi. Il paliotto tripartito con specchiature ad intarsio geometrico è insolitamente preceduto da quattro colonne che sostengono la mensa, mentre il tabernacolo coronato da quattro cherubini marmorei sviluppa un minuzioso disegno architettonico tutta giocato sui contrasti cromatici del bianco e dei fondi venati dai rossi e dai grigi delle brecce. Il motivo lobato degli archetti dell'ultimo saliente dell'altare è amplificato dal trittico collocato sulla parete dell'abside, sopra la cornice del coro ligneo, ma parte integrante della scenografica articolazione del presbiterio, esso contiene l'immagine di Cristo Re dell'universo fiancheggiata dai patroni della chiesa, i santi Giacomo Maggiore e Cristoforo
Struttura
la struttura dell'edificio è in muratura portante di pietrame sbozzato, murato a calce ricoperto da intonaco nella facciata e nei fianchi mentre il catino absidale è a rasopietra
Coperture
la copertura dell'edificio è a due spioventi con manto di coppi ed embrici sostenuto da struttura lignea, come la cappella del SS. Sacramento
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento dell'aula principale ricostruito nel 1942 è in marmo con un motivo a croci bianche delimitate da angolari neri, lo stesso motivo è stato adattato anche alla cappella del SS. Sacramento
Elementi decorativi
la decorazione pittorica novecentesca è esuberante soprattutto nella volta dell'aula dove motivi floreali disegnano la partitura delle campate, occupate nella parte centrale dal motivo quadrilobato, ispirato alla finestra del prospetto, mentre nelle lunette sono presenti medaglioni circolari con figure di santi. Girali d'acanto, variamente composti, delimitati da cornici più fittamente decorate, occupano per intero la superficie della volta e quasi prevalgono sulle figurazioni e gli episodi narrati negli spazi destinati a tale scopo. Particolare per l'ambito culturale lunigianese è la presenza di uno stucco raffigurante l'Annunciazione sull'interno dell'arco trionfale della cappella del SS. Sacramento. Le figure dell'Angelo e della Vergine si contrappongono alle estremità della curva mentre al centro è raffigurato lo Spirito Santo
Elementi lignei
pregevole è il coro ligneo ottocentesco a specchiature semplici separate da paraste ioniche appoggiate su un alto basamento e scanno centrale con timpano curvilineo sostenuto da mensole ornate da un motivo a foglia d'acanto
Torre campanaria o campanile
il campanile a base quadrata appoggiato al lato settentrionale della chiesa ha determinato la dimensione delle cappelle laterali, ciò significa la sua preesistenza rispetto all'ampliamento settecentesco dell'edificio, dichiarata anche dall'apparecchiatura medievale del muro esterno. Si configura come una torre priva di aperture al di sotto della cella campanaria, di più recente fattura, aperta da quattro arcate a tutto sesto e sormontata da una cuspide piramidale



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1970)
semplice altare in marmo
ambone - aggiunta arredo (1970)
semplice leggio in metallo
sede - aggiunta arredo (1970)
sede laterale in legno






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Toscana
Diocesi di Massa Carrara - Pontremoli
Vicariato III di Aulla
Parrocchia dei Santi Giacomo Apostolo e Cristoforo

via Della Chiesa 132 - Podenzana (MS)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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