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10/5/2024 Diocesi di Massa Carrara - Pontremoli - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Martino <Mommio, Fivizzano>
Data ultima modifica: 27/12/2018, Data creazione: 10/5/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Martino


Altre denominazioni Chiesa di San Martino di Tours


Ambito culturale (ruolo)  maestranze lunigianesi (costruzione)



Notizie storiche  1296 - 1297 (prime attestazioni intero bene)
la cappella di Momio o Monno compare per la prima volte nelle Decime Bonifaciane del 1296-97 come dipendente dalla Pieve di Vendaso
1568 - 1568 (visita pastorale intero bene)
il Visitatore ordina il rifacimento dell'altare maggiore data la sua vetustà e fatiscenza, dopo questa data la chiesa acquisì autonomia parrocchiale
1721 - 1721 (datazione altare maggiore)
gli uomini devoti di Mommio nel 1721 dotarono il sacro edificio dell'altare maggiore
1748 - 1748 (datazione altare laterale)
sull'altare laterale destro, dedicato alla Vergine, si legge la data 1748
1826 - 1826 (catasto leopoldino intero bene)
il complesso parrocchiale di Mommio compare ben rappresentato e dettagliato: si leggono il sagrato sopraelevato e la monumentale scalinata in arenaria che, a giudicare dalla pianta, introduceva sotto uno spazio voltato situato in corrispondenza dell'attuale presbiterio, dove probabilmente si trovava anche l'ingresso, affrontato con quello della canonica situata sul lato opposto. La chiesa era formata dall'intersezione di due rettangoli e l'attuale spigolo, a sinistra del portale principale, era vuoto. Interpretando la planimetria e confrontandola con il rilievo visuale dei prospetti attuali sembrerebbe quindi che l'edificio fosse ruotato con il presbiterio verso oriente, giustificando anche la presenza della scala, vero e proprio ingresso al complesso religioso, diversamente poco giustificato
1892 - 1892 (data campanile)
su una pietra angolare, a destra della porta della torre campanaria, si legge la data 1892. La torre campanaria, già indicata nel Catasto Leopoldino, potrebbe essere stata, in questo periodo, ampliata o ricostruita
1920 - 1920 (danni sismici intero bene)
la chiesa gravemente danneggiata dal terremoto del 1920, a giudicare dai rifacimenti, subì il crollo della volta della campata iniziale dell'edificio addossato alla parte settentrionale e della cella campanaria
1934 - 1934 (dipinto interno chiesa)
un dipinto rappresentante S. Martino che dona il mantello al povero del pittore Luigi Battistini di Fivizzano è datato 1934
1980 - 1980 (lavori interno chiesa)
nel 1980 sono stati eseguiti lavori all'interno della chiesa consistenti nel rifacimento dell'impianto elettrico, nella tinteggiatura e ripresa delle decorazioni



Descrizione  La chiesa di San Martino di Mommio si trova nella frazione più alta del borgo affacciata su un piazzale che la circonda per due lati. Il prospetto principale a capanna, ricostruito dopo il sisma del 1920, è fiancheggiato da due paraste ioniche. In asse si trovano il semplice portale e l'apertura circolare, posta al di sotto del timpano, è rifinita con una cornice in arenaria. A destra si affiancano un edificio più basso e la torre campanaria dalla cella, aperta con quattro finestroni rettangolari, coperta a terrazza e ricostruita dopo il terremoto. L'interno è ad aula unica, ripartito in quattro campate coperte da volte a padiglione; la prima di queste, corrispondente all'ingresso attuale, essendo crollata è stata sostituita con un soffitto piano. L'imponente scala che permette l'accesso alla parte occidentale del sagrato rivela in realtà anche la presenza della porta principale dell'edificio: si trovava al di sotto di un portico voltato antistante la casa canonica. In seguito il portico fu tamponato e l'antico ingresso venne trasformato in presbiterio aumentando la capienza del vano. L'accesso alla chiesa venne trasferito dalla parte opposta dove si trova ancora oggi

Facciata
la facciata della chiesa di Mommio è a capanna con apertura circolare centrale ornata da una cornice in arenaria; la pagina è delimitata da due paraste ioniche sulle quali si allinea la base del timpano di coronamento, il portale si colloca al centro racchiuso da una cornice continua di modesto spessore. A destra di quest'ultimo si affianca un corpo rettangolare, più basso, coperto da una falda inclinata all'estremità orientale del quale si eleva la torre campanaria. Mentre il fianco settentrionale della chiesa e quello occidentale sono nascosti dalle fabbriche che si addossano al perimetro esterno, il lato meridionale è completamente libero e, a differenza delle altre parti, non presenta la tipica struttura a fasce murarie alternate da mattoni, utilizzata nelle ricostruzioni post simiche novecentesche, bensì un paramento continuo anche se molto rimaneggiato, di derivazione medievale. La parte occidentale di questo paramento trova proprio in corrispondenza dello scalone attraverso il quale si accedeva al piazzale e, con ogni probabilità, all'antico ingresso, protetto da un porticato come descrive il Catasto del 1826. Si notano il tamponamento successivo e la finestra ogivale, con mostre in mattoni, che oggi illumina il presbiterio in corrispondenza dello spigolo dell'antico edificio religioso
Impianto strutturale
l'impianto strutturale dell'aula, generato da una pianta rettangolare, con la base maggiore circa due volte quella minore, si compone nella parte centrale di muri perimetrali rinforzati all'interno da setti murari piuttosto profondi sui quali si impostano le due volte a crociera. Il presbiterio invece è coperto da volta a padiglione. Tali strutture scandiscono lo spazio interno in quattro campate di cui soltanto tre conservano la copertura voltata mentre la prima, corrispondente all'ingresso, è stata ricoperta da un solaio piano dopo il crollo della volta
Pianta
lo spazio dell'aula è ripartito quattro campate uguali, quella occidentale accoglie il presbiterio con il pregevole altare settecentesco in arenaria collocato sopra tre gradini. Le due cappelle adiacenti, dedicate rispettivamente alla Vergine ed a Sant'Antonio abate, sono ornate con pregevoli altari. Quello della Vergine in pietra arenaria è datato 1748. La modesta altezza del vano e l'ampiezza delle cappelle tendono a dilatare lo spazio interno di cui si percepisce la sequenza episodica piuttosto che unitaria
Presbiterio
il presbiterio fu collocato nella posizione attuale probabilmente verso la fine del secolo XX quando fu tamponato il portico ancora esistente nel 1826 e fu aperta la finestra ogivale che lo illumina. L'altare settecentesco fu spostato e ricollocato nella posizione attuale permettendo di aggiungere una campata all'aula liturgica potenziandone lo spazio. Fu ornato con un coro ligneo a specchiature regolari
Struttura
la struttura dell'edificio è in muratura portante di pietrame sbozzato, o di reimpiego, murato a calce ripartito in fasce omogenee di circa un metro alternate a filari di mattoni pieni. La facciata meridionale presenta invece una muratura continua in bozze di arenaria
Coperture
la copertura dell'edificio è a due spioventi con manto di tegole alla marsigliese sostenuto da struttura lignea appoggiata sui lati lunghi della scatola muraria al di sopra della struttura voltata.
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento dell'aula è in graniglia di marmo bianco e nero con due bande di marmo verde scuro in corrispondenza dell'asse del vano alla distanza di un metro una dall'altra
Elementi decorativi
nella decorazione pittorica, gradevole nel complesso con le sue tinte pastello dominate dagli azzurri delle volte, si rileva la firma del pittore Luigi Battistini di Fivizzano, apposta nella lunetta del presbiterio raffigurante San Martino che dona il mantello al povero, della stessa mano sembra anche il medaglione che rappresenta Gesù fanciullo Agnello di Dio. Tra gli apparati decorativi emerge il pregevole reliquiario collocato in corrispondenza del setto murario posto a sinistra dell'ingresso già arco trionfale dell'antico presbiterio. Si tratta di una cornice in arenaria piuttosto ampia scolpita con un festone di fiori e frutti ricadente verso due girali verticali sostenute da mensole. La sormonta una protome di cherubino mentre in basso il cartiglio reca l'iscrizione "Momiis: sunt reliqiae". Lo sportellino di chiusura, in legno dipinto, reca l'immagine dell'ostensorio con il monogramma di San Bernardino di probabile reimpiego.
Torre campanaria o campanile
il campanile si affianca al lato settentrionale della chiesa. Generato dalla base quadrata si eleva al di sopra dell'edificio con una cella a quattro fornici rettangolari, ricostruita dopo il sisma del 1920, e coperta da solaio piano. Sullo spigolo adiacente la porta d'ingresso alla torre si trova incisa la data 1892



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1980)
un semplice altare in legno viene inserito nel presbiterio nel 1980 come adeguamento liturgico






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Toscana
Diocesi di Massa Carrara - Pontremoli
Vicariato IV di Fivizzano
Parrocchia di San Martino

Mommio, Fivizzano (MS)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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