CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
19/4/2024 Diocesi di Viterbo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Maria Assunta <Vejano>
Data ultima modifica: 10/09/2017, Data creazione: 25/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta


Altre denominazioni S. Maria Assunta


Ambito culturale (ruolo)  maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
maestranze viterbesi (ristrutturazione chiesa)
maestranze viterbesi (rifacimento chiesa)
maestranze viterbesi (restauro chiesa)



Notizie storiche  1344 - 1344 (prima attestazione intero bene)
La prima attestazione documentata della chiesa di Santa Maria di Viano (Vejano) risale al 1344.
1518 - 1518 (ristrutturazione intero bene)
L’edificio viene ristrutturato per volere di Onofrio Santacroce.
1546/05/04 - 1551/10/21 (testamento e sepoltura intero bene)
Onofrio Santacroce dispone nel proprio testamento stilato il 4 maggio 1546 che venga sepolto “in capella prope Sacramentum” all’interno della chiesa di Santa Maria; a tal fine, destina cento ducati, affinché gli eredi provvedano alla costruzione del sepolcro. Il signore di Vejano muore il 21 ottobre 1551 e la salma viene tumulata temporaneamente nella chiesa, per essere poco dopo traslata nel sacello funerario dei Santacroce costruito all’interno dell’abitato, non molto distante dalla chiesa di Santa Maria.
XVII - XVII (restauro e rifacimento intero bene)
La famiglia Altieri, feudataria di Vejano dal 1671, commissiona i lavori di restauro della chiesa e quelli di rifacimento del coro.
XIX - XIX (eliminazione delle sepolture intero bene)
Alla fine del XIX secolo le sepolture presenti sotto il pavimento della chiesa vengono asportate.
1944/06/05 - 1944/06/05 (bombardamento e restauro intero bene)
Il 5 giugno 1944 la chiesa viene bombardata; alla fine del conflitto verrà prontamente restaurata.
1995 - 1995 (restauro pala altare intero bene)
La pala dell’altare maggiore raffigurante la Vergine in gloria con Sant’Orsio e una Santa viene restaurata a cura della Soprintendenza ai Beni Storico-Artistici di Roma alla metà degli anni Novanta.



Descrizione  La chiesa è situata all’interno del borgo storico; prospetta ad ovest su una piccola piazza omonima ed è affiancata a sud e parzialmente a nord ad edifici residenziali; mentre ad est è rivolta verso la campagna. Lo spazio interno è ad aula unica, preceduta da un piccolo atrio d’accesso e affiancata sull’asse mediano trasversale da una coppia simmetrica di cappelle rettangolari; completa l’impianto un grande vano presbiteriale a pianta rettangolare; contraddistingue inoltre il raccordo fra il coro e l’aula la soluzione convessa degli angoli di quest’ultima. Presso il presbiterio sono presenti due porte simmetriche, di cui quella a sud immette nella sacrestia. Affiancano infine l’atrio una cappellina a nord e il vano quadrato alla base di un campanile a torre che si erge sul lato destro della facciata. Lo stesso vano è accessibile da una porta nell’atrio. Al di sopra dell’atrio vi è una cantoria che si affaccia con un balcone aggettante all’interno dell’aula. Una coppia di confessionali in legno è alloggiata all’interno di nicchie al principio della navata. Il presbiterio è rialzato di un primo gradino al limite dell’aula e di un secondo, più basso, a circa metà della sua profondità. La mensa dell’altare è isolata e nella parete di fondo è affissa una grande pala votiva con robusta cornice in stucco. L’elevato interno è scandito da un ordine ionico su paraste, che tripartiscono le quattro fronti dell’aula, presentandosi binate ad inquadrare gli archi delle cappelle laterali. Al di sopra della trabeazione che perimetra in modo continuo l’intero ambiente è impostato un soffitto piano decorato da riquadrature. Le due cappelle laterali sono coperte con volta a botte; mentre la cappellina a sinistra dell’accesso in chiesa ha un soffitto piano. Lo spazio interno è illuminato nell’aula da due finestre rettangolari sovrapposte presenti su entrambi i lati convessi che si raccordano al presbiterio. Quest’ultimo è inoltre abbondantemente rischiarato da altre coppie di finestre sovrapposte che fiancheggiano la pala d’altare e da due finestre ai lati dell’ambiente. Infine, ulteriore luce arriva dalla cantoria tramite una finestra che si apre in facciata. La facciata, di forma rettangolare, è semplicemente intonacata e caratterizzata dall’aggetto del campanile, che svetta oltre la sommità del prospetto della chiesa. Preceduto da una scalinata piramidale di dieci gradini in peperino, l’accesso è ornato di un portale rettangolare con cornice modanata in peperino, conclusa superiormente da volute. In alto, non perfettamente in asse, si apre una finestra priva di incorniciatura. Il volume del campanile affianca immediatamente il portale; si presenta scandito in tre livelli: i primi due intonacati e con un orologio affisso in sommità; l’ultimo, relativo alla cella campanaria, costituito invece da muratura in blocchi di tufo a vista, e con singole aperture arcuate sui suoi quattro lati.

Pianta
Lo schema della chiesa è a navata unica con una cappella rettangolare per lato, in corrispondenza dell’asse mediano trasversale, e avancorpo con funzione di atrio, accesso al campanile a sud e piccola cappella a nord. Le due cappelle laterali sono poco profonde. Il presbiterio, rialzato di due gradini, è a pianta rettangolare e si raccorda all’aula tramite due settori convessi. L’atrio che precede la chiesa di forma rettangolare si connette a destra con la base quadrata della torre campanaria.
Impianto strutturale
La struttura è formata da muratura continua; sugli elevati grava la copertura a tetto su orditura e il controsoffitto, anch’esso in legno. In base ad una limitata porzione di muratura scoperta dall’intonaco si può supporre che la stessa sia realizzata in blocchi e bozze di tufo.
Coperture
Una copertura a doppia falda con testate a padiglione copre l’intera chiesa. Anche la torre campanaria presenta una copertura a tetto a quattro spioventi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in piastrelle quadrate in cotto con disposizione parallela alle pareti.
Elementi decorativi
Una pala raffigurante la Vergine in gloria con Sant’Orsio e una Santa orna l’altare maggiore. Alla veste interamente intonacata in bianco dell’interno si contrappongono le due cappelle laterali decorate con finti marmi policromi e arabeschi.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1981)
La chiesa possiede una mensa d’altare isolata in peperino. Sulla parete di fondo del presbiterio vi è il tabernacolo incassato nella parete, con frontespizio di marmo e uno sportello in legno dipinto.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lazio
Diocesi di Viterbo
Parrocchia di Santa Maria Assunta

Piazza Santa Maria - Vejano (VT)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.