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26/4/2024 Diocesi di Viterbo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Orsio <Vejano>
Data ultima modifica: 09/11/2017, Data creazione: 25/10/2010


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di Sant'Orsio


Altre denominazioni Cappella di Sant'Orsio;S. Orsio


Ambito culturale (ruolo)  maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
maestranze viterbesi (ristrutturazione chiesa)



Notizie storiche  XVI - XVI (costruzione chiesa intero bene)
La famiglia Santacroce commissiona l’edificazione della chiesa di Sant’Orsio nell’area di una preesistente cappella votiva. Le fondamenta della precedente struttura sono riscontrabili nel retro dell’attuale edificio.
1558 - 1558 (realizzazione affresco intero bene)
Nel mese di maggio del 1558 viene completato l’affresco raffigurante la Beata Vergine Maria e offerto per devozione da Caterina, figlia di Galeotti Sanzonetti.
1598 - 1598 (realizzazione affresco intero bene)
Sulla parete sinistra dell’aula viene realizzato l’affresco della Madonna con il Bambino in trono tra i Santi Rocco e Sebastiano.
XX - XX (ristrutturazione chiesa intero bene)
Nella seconda metà del XX secolo, la chiesa, essendo del tutto fatiscente, viene ristrutturata con il contributo economico del principe Francesco di Napoli Rampolla.



Descrizione  Il santuario di Sant’Orsio è ubicato fuori dal centro abitato e sorge isolato all’interno di un piccolo parco confinato, situato a circa 350 m dalla strada provinciale 493. All’area si giunge tramite una piccola via di campagna che costeggia ad ovest il sito. L’accesso avviene tramite un cancello e un percorso delimitato ai lati da un filare di alberi. La chiesa è ad aula unica rettangolare disposta con asse da nord a sud. Il presbiterio, contenuto nello stesso vano, è individuato dal rialzo di un gradino, e al centro di questo spazio è posta la mensa d’altare isolata, soprelevata su un ulteriore gradino; alle spalle di questa a ridosso del fondo si erge un frontespizio architettonico con pala votiva. Nello stesso presbiterio si apre una porta per lato; altre due porte sono inoltre presenti sulla parete di fondo ai lati del frontespizio dell’altare. Tali accessi conducono ad un ampio spazio retrostante destinato a sagrestia, dal quale è possibile accedere al campanile. Le porte laterali, invece, comunicano con l’esterno. L’ambiente posteriore corrisponde ad un basso volume con sviluppo a C, attorno alla parte terminale dell’aula di culto; dai lati di esso è possibile accedere direttamente dall’esterno alla sagrestia e al campanile. Nei lati dell’aula si aprono nicchie semicircolari e arcuate, ricavate nello spessore murario a circa un metro da terra. Sul lato est ve ne sono tre: le prime due ravvicinate all’inizio dell’aula e l’ultima presso il presbiterio; sul lato ovest la stessa disposizione è tuttavia variata dal fatto che la seconda nicchia risulta tamponata e la terza è a fondo piano e terminazione rettilinea, all’interno del preesistente vano arcuato. Sia questa nicchia sia quella corrispondente sul lato opposto sono decorate da affreschi. Le pareti dell’aula sono interamente intonacate e presentano una zoccolatura grigia dipinta su tutto il perimetro. Il frontespizio dell’altare è costituito da un’edicola su colonne libere rialzate su piedistalli, con timpano curvo spezzato; il tutto realizzato in stucco; le colonne sono decorate con girali di fogliame. La pala d’altare raffigura la Madonna con Bambino e Sant’Orsio. L’intera aula è coperta da tetto a capriate in vista con doppia orditura lignea e pianelle. L’ambiente è illuminato da due coppie di finestre rettangolari sui lati lunghi della navata, da una lunetta al di sopra dell’ingresso e da due piccole e basse aperture strombate ai lati di quest’ultimo, tipiche degli edifici religiosi di campagna. Il santuario ha una facciata ad intonaco con schema a capanna, con angoli decorati a bugne, su una zoccolatura perimetrale in lastre di peperino. Alla base del timpano corre una piccola cornice orizzontale che al centro è interrotta da un oculo cieco. Il portale, in peperino, è architravato e con cornice sostenuta da mensole; poco più in alto di esso si apre una lunetta priva d’incorniciatura; semplici fasce definiscono invece le due basse finestre rettangolari ai lati dell’accesso; tali aperture sono inoltre dotate di grate metalliche. I fianchi e la parte posteriore si presentano semplicemente intonacati. All’interno del basso volume che abbraccia la chiesa alle spalle, è situata la torre campanaria a base quadrata con copertura a quattro spioventi. Anch’essa è intonacata ed è scandita in quattro livelli da un’intelaiatura a fasce. La cella campanaria è caratterizzata da un’apertura centinata sui lati nord e sud e da bifore ad est e ad ovest.

Pianta
La chiesa è ad aula unica rettangolare. L’area presbiteriale sopraelevata di uno scalino è contenuta nello stesso vano. Una piattaforma rialzata di un ulteriore scalino ospita al centro la mensa d’altare. Ai lati del presbiterio due porte simmetriche conducono all’esterno; mentre altre due porte sulla parete di fondo comunicano con un ambiente retrostante la cui pianta a C abbraccia la parte terminale della chiesa; all’interno di questo spazio sorge ad ovest la torre campanaria a base quadrata. L’ambiente posteriore al presbiterio è inoltre accessibile dall’esterno da entrambi i lati.
Impianto strutturale
La struttura della chiesa è in muratura continua, su cui è disposta l’orditura lignea del tetto, sostenuta da cinque capriate nell’aula e da travi inclinate nello spazio retrostante.
Coperture
Una copertura a doppia falda copre l’intera aula. I locali secondari hanno una copertura indipendente a falda unica il cui colmo è a metà dell’altezza complessiva della chiesa. Anche la torre campanaria è coperta a tetto a quattro spioventi.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in piastrelle di terracotta a ricorsi regolari paralleli alla facciata: di forma quadrata nell’aula e di forma rettangolare nel presbiterio. Il gradino di quest’ultimo, così come la piattaforma della mensa d’altare sono invece realizzati in peperino.
Elementi decorativi
Le due nicchie affrescate rappresentano l’elemento decorativo più antico. Quella ad ovest conserva un affresco del 1598 raffigurante la Madonna con Gesù Bambino in trono, San Rocco e San Sebastiano con i committenti rappresentati in ginocchio nella parte inferiore. Quella ad est conserva tracce di un affresco che raffigura la Madonna con il Bambino tra due Santi, probabilmente S. Antonio Abate e S. Francesco d’Assisi.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1968)
La chiesa, adeguata liturgicamente nel 1968, ha un altare isolato in peperino e un triplice seggio dello stesso materiale, collocato al di sotto del frontespizio posteriore. Sotto la mensa vi è una nicchia chiusa in vetro per esporre le reliquie del Santo.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lazio
Diocesi di Viterbo
Parrocchia di Santa Maria Assunta

Via della Fontana - Vejano (VT)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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