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5/5/2024 Diocesi di Asti - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Paolo Apostolo <San Paolo Solbrito>
Data ultima modifica: 11/06/2021, Data creazione: 24/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Paolo Apostolo


Altre denominazioni Chiesa della Conversione di San Paolo;Chiesa dei Santi Pietro e Paolo


Ambito culturale (ruolo)  maestranze piemontesi (costruzione)



Notizie storiche  XVI (?) - XVI (?) (costruzione intero bene)
Probabile costruzione della chiesa intitolata a San Sebastiano nella seconda metà del Secolo.
XVII - XVII (descrizione intero bene)
Prima notizia della chiesa di San Sebastiano nel verbale della visita pastorale del 1622 dove si dice che l’edificio è stato riedificato ed è in buono stato; si tratta dell’antico oratorio della confraternita di San Sebastiano nel quale, già agli inizi del Seicento, per comodità della popolazione si esercitano le funzioni parrocchiali a discapito dell’antica chiesa parrocchiale di San Paolo, presso il castello. La chiesa viene descritta come nuova, discretamente ampia. La comunità la sente come propria e si impegna a mantenerla in buone condizioni. Nel 1657 il vescovo Roero benedice una campana. Alla fine del Seicento la chiesa è fornita abbondantemente di tutti gli arredi e del necessario per la celebrazione delle messe. Nel 1661 il campanile, provvisto di due campane, viene sopraelevato. La chiesa è a navata unica, in quanto non sono descritti altari o cappelle laterali.
1725 - 1727 (modifiche intero bene)
Edificazione nel 1725 della cappella intitolata a San Giovanni Battista per disposizione testamentaria di Secondo Antonio Sansito. Nel 1727 iniziano i lavori di ampliamento che segnano il passaggio ufficiale della chiesa a parrocchiale. La struttura antica è trasformata in una moderna ed elegante. La facciata è intonacata e imbiancata. In occasione dei lavori vengono realizzate la cappella intitolata all’Immacolata Concezione dall’avvocato Paolo Francesco Marrone e quella intitolata a Sant’Antonio abate in adempimento del legato testamentario di don Giovanni Garrone, parroco di Solbrito, datato 23 aprile 1712. Ci sono il campanile con tre campane, la sacrestia e l’organo di proprietà della comunità.
1742 - 1742 (descrizione intero bene)
Conferma dei lavori di ampliamento iniziati ma non ancora conclusi nella relazione del parroco: delle sei cappelle laterali, tre per ogni lato, quattro sono terminate, le altre due da perfezionare; le cappelle sono comunicanti fra loro attraverso comode aperture che sembrano quasi porte. Sul presbiterio vi è la cupola affrescata internamente. La parte di chiesa già conclusa ha la volta di buona struttura, nove finestre con telai e grate, le pareti della chiesa e delle cappelle sono completamente imbiancate. L’ambiente è umido per l’ombra dovuta agli edifici intorno. Il coro, non ancora terminato, è collocato dietro l’altare maggiore ed è di forma rotonda.
XIX - XIX (modifiche intero bene)
Realizzazione nel 1866 della facciata attuale, in stile neoclassico, scandita da due ordini sovrapposti di lesene. Nelle due nicchie, situate nella parte alta, sono collocate le statue di San Paolo e di San Sebastiano. Nel 1868 viene realizzato il nuovo organo a canne, opera di Costantino Mazzia di Biella, collocato sulla tribuna della controfacciata; è dotato di un manuale da 61 tasti, da una pedaliera da 20 pedali e 33 registri. Nel 1870 è rinnovato il castello del campanile; ci sono 5 campane: le tre più piccole sono state benedette nel 1831, le due maggiori, rinnovate, sono state benedette nel 1852. Nel 1891 è realizzato un parapetto in ferro da applicarsi sopra il cornicione della chiesa.
XIX - XIX (descrizione intero bene)
Alla fine dell’Ottocento la chiesa è descritta con le pareti dipinte con ornati e figure. La sacrestia è ampia e in ottimo stato, il pavimento è nuovo a bargioline bianche e grigie. Il tetto internamente è a volta ed esternamente a tegole. L’altare maggiore dietro è di marmo di Carrara, davanti di marmi di vari colori; ha il tabernacolo di bella fattura, in marmo di vari colori. L’altare è sotto l’invocazione di San Sebastiano. È provvisto di un nuovo baldacchino di legno dorato di forma quadrata. A due metri dalla predella vi è la balaustra di marmo nero. Ci sono quattordici finestre tra grandi e piccole.
1910 - 1910 (costruzione campanile)
Il nuovo campanile, non più incorporato nell’edificio della chiesa, è costruito nel 1910. Il vecchio, incorporato nell’edificio della nuova chiesa, è demolito fino all’altezza dei tetti della medesima. Il nuovo campanile ha un concerto di 8 campane.
1933 (?) - 1967 (restauro intero bene)
Lavori di restauro della facciata nel 1933. Tra il 1934 e il 1938 sono realizzate le vetrate. Nel 1950 è benedetto e collaudato il nuovo organo parrocchiale. Tra il 1963 e il 1967 si attua il risanamento dei muri dell’edifico da parte della ditta “Muro-Therapie” ed è installato un nuovo parafulmine. Nel 1965 sono svolti lavori di manutenzione alle campane. Tra il 1965 e il 1967 si installa il nuovo riscaldamento della chiesa.
1986 - 1986 (passaggio di proprietà intero bene)
Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale Conversione di San Paolo a quello della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
2003 - 2003 (modifiche intero bene)
Realizzazione di nuovo impianto di riscaldamento convertendo un coretto esistente in centrale termica.
2018 - 2018 (restauro campanile)
Intervento di manutenzione dei cornicioni comprensivo di pulizia da muschio e erba e nella ricollocazione della croce sommitale del campanile, rimossa a causa della rottura durante un temporale estivo.



Descrizione  La chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, conosciuta anche come chiesa della Conversione di San Paolo, presenta pianta a croce latina coperta da volte a botte lunettate con incatenamenti metallici e cappelle laterali passanti coperte da volte a vela; la zona presbiterale, rialzata di tre scalini rispetto all’aula liturgica dalla quale è separata da balaustra, ha forma rettangolare e termina con coro semicircolare con stalli. L’accesso principale al sacro edificio avviene centralmente dalla facciata attraversando bussola lignea con soprastante tribuna con organo a canne; entrando sulla destra si trova la cappella del fonte battesimale e la cappella intitolata a Sant’Andrea apostolo; a seguire la cappella San Giovanni Battista e un vano con confessionale; successivamente si trova la cappella attualmente intitolata alla Santa Famiglia, in origine alla Santissima Trinità, che fa parte del transetto ed è in prossimità del pulpito ligneo. A sinistra entrando si trova il vano contenente la scala di accesso all’organo, a seguire la cappella intitolata a Sant’Antonio Abate, un vano con confessionale, la cappella intitolata all’Immacolata Concezione, un vano con confessionale e la cappella intitolata alla Madonna del Rosario che è cappella del transetto e comunica con la sacrestia ed è contiguo al campanile con accesso diretto dall’esterno. La zona presbiterale è fiancheggiata e comunica con la sacrestia da un lato e dall’altro con la cappella feriale e disimpegno accessibile anche dall’esterno che conduce a servizio igienico e alla biblioteca parrocchiale che si sviluppa al piano superiore. La facciata è intonacata a due ordini con salienti arcuati, verticalmente quadripartita da paraste e lesene con capitelli corinzi e soprastante trabeazione; nell’ordine inferiore, movimentato da cornici sagomate cieche, il portale centinato è riparato da protiro sostenuto da colonne ed è sormontato nell’ordine superiore da finestra che riprende il tema della serliana con vetrata artistica raffigurante la Madonna di Serra tra due angeli, finestra che è fiancheggiata dalle statue di San Paolo e San Sebastiano. L’ordine superiore termina con frontone mistilineo con timpano decorato.

Pianta
Pianta a croce latina con cappelle laterali passanti; la zona presbiterale, rialzata di tre scalini rispetto all’aula liturgica dalla quale è separata da balaustra, ha forma rettangolare e termina con coro semicircolare con stalli; l’altare maggiore, rialzato di due gradini rispetto al presbiterio, è in marmo di vari colori, con portine laterali definite da candelabri in legno intagliato e dorato; l’altare si presenta a gradini con candelieri, tronetto per esposizione eucaristica, croce d’altare, croce con crocifisso ed è sormontato da baldacchino di legno dorato di forma quadrata. L’accesso principale al sacro edificio avviene centralmente dalla facciata attraversando bussola lignea con soprastante tribuna con organo a canne; entrando sulla destra si trova la cappella del fonte battesimale e la cappella intitolata a Sant’Andrea apostolo; a seguire la cappella San Giovanni Battista e un vano con confessionale; successivamente si trova la cappella attualmente intitolata alla Santa Famiglia, in origine alla Santissima Trinità, che fa parte del transetto ed è in prossimità del pulpito ligneo. A sinistra entrando si trova il vano contenente la scala di accesso all’organo, a seguire la cappella intitolata a Sant’Antonio Abate, un vano con confessionale, la cappella intitolata all’Immacolata Concezione, un vano con confessionale e la cappella intitolata alla Madonna del Rosario che è cappella del transetto e comunica con la sacrestia ed è contiguo al campanile con accesso diretto dall’esterno. La zona presbiterale è fiancheggiata e comunica con la sacrestia da un lato e dall’altro con la cappella feriale e disimpegno accessibile anche dall’esterno che conduce a servizio igienico e alla biblioteca parrocchiale che si sviluppa al piano superiore.
Facciata
Facciata intonacata a due ordini con salienti arcuati, verticalmente quadripartita da paraste e lesene con capitelli corinzi e soprastante trabeazione; nell’ordine inferiore, movimentato da cornici sagomate cieche, il portale centinato è riparato da protiro sostenuto da colonne ed è sormontato nell’ordine superiore da finestra che riprende il tema della serliana con vetrata artistica raffigurante la Madonna di Serra tra due angeli, finestra che è fiancheggiata dalle statue di San Paolo e San Sebastiano. L’ordine superiore termina con frontone mistilineo con timpano decorato.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da pareti, paraste e pilastri in muratura di mattoni intonacata, terminante all’interno con alta trabeazione a ballatoio su cui s’imposta il sistema delle volte a botte lunettate con incatenamenti metallici a copertura della croce; le cappelle laterali hanno imposta inferiore e sono coperte da volte a vela. La sacrestia è coperta da volta a botte lunettata con teste di padiglione mentre la biblioteca presenta un orizzontamento con putrelle metalliche e voltine. Il campanile in muratura di mattoni si rastrema verso l’alto; si presenta a pianta quadrata e si sviluppa in zoccolatura, due piani di torre, separati da trabeazione con triglifi, cella campanaria cilindrica con cornicione sommitale con pennacchi su cui si imposta cupolino sagomato terminale con croce metallica.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (2007)
Collocazione di ambone ligneo.
presbiterio - aggiunta arredo (2017)
Collocazione di altare a tavolo volto a popolo in legno con intagli a forma di croce e raffigurazioni dei quattro evangelisti.






Collocazione geografico - ecclesiastica


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Diocesi di Asti
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo

Piazza della Chiesa - San Paolo Solbrito (AT)


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