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18/5/2024 Diocesi di Asti - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa della Natività di Maria <Belveglio>
Data ultima modifica: 10/01/2021, Data creazione: 24/6/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa della Natività di Maria


Ambito culturale (ruolo)  maestranze piemontesi (costruzione)
maestranze piemontesi (ricostruzione)



Notizie storiche  XVI - XVI (costruzione intero bene)
Possibile costruzione nel Cinquecento. Citazione della chiesa parrocchiale, con il titolo di Santa Maria, nella relazione della visita apostolica di mons. Peruzzi del 1586 in cui è indicata come “campestris”, cioè situata al di fuori del centro abitato.
XVII - XVII (descrizione intero bene)
Descrizione a metà del secolo di struttura “tollerabile”, ma in alcune parti minaccia rovina; oltre all’altare maggiore, ha una cappella laterale sotto il titolo del Rosario.
1749 - 1749 (descrizione intero bene)
Descrizione con due altari laterali: quello del Rosario e quello di Maria Vergine Addolorata. L’altare del Rosario ha, per icona, un’elegante statua lignea indorata di Maria Vergine con il Bambino in braccio. L’altare di Maria Vergine Addolorata, detto anche del Crocifisso, ha, per icona, il dipinto di Maria trafitta dalla spada: l’altare è edificato dal marchese di Oviglio Luserna di Rorà, co-feudatario di Belveglio, nei primi anni del XVIII sec., dopo la Visita pastorale del vescovo mons. Milliavacca.
1769 - 1770 (modifiche intero bene)
Richiesta nel 1769 di ampliare il coro e costruire una nuova sacrestia. Durante la demolizione del coro, però, anche l’altare maggiore cade in rovina e deve essere ricostruito. I lavori di ricostruzione si concludono alla fine del 1770, ma non risolvono i problemi legati alla ridotta capienza della chiesa. Viene costruito il campanile all’altezza del primo cornicione.
1824 - 1824 (ricostruzione intero bene)
Ricostruzione della chiesa nel 1824 raccolti i fondi necessari. Il 2 settembre Mons. Pietro Gardini, vicario generale della diocesi, benedice la nuova chiesa.
1872 - XIX (descrizione intero bene)
Descrizione della chiesa con pareti solide e belle anche se in alcune parti umide. Il battistero è collocato dal lato del Vangelo sotto il coretto ed è ha la vasca inferiore in pietra con coperchio in legno. Ci sono anche due vasche per l’acqua santa ai lati della porta maggiore. Vi è la tribuna sopra la porta maggiore destinata all’organo. Si trovano 4 coretti superiori: due uniti alla tribuna e altri due dei quali uno serve di passaggio al pulpito e come ripostiglio, l’altro come ripostiglio; vi sono altri quattro coretti sottostanti a questi, aperti da tre parti, che danno libero passaggio, sia agli altari sia al centro della chiesa. In tre di questi si trovano i confessionali, in uno il battistero. Oltre all’altare maggiore ci sono due altari laterali in mattoni uno sotto il titolo dell’Addolorata, l’altro sotto il titolo di San Vincenzo de Paoli. Il pulpito è di noce e si trova dal lato dell’Epistola in posizione molto comoda.
1872 - XIX (descrizione intero bene)
Alla fine dell’Ottocento la situazione non cambia anche se il tetto risulta bisognoso di riparazioni. Esternamente è a tegole internamente a volta. Sono presenti 4 finestroni, 4 finestre grosse e 4 piccole, tutte con serramenti e vetrate in buono stato. L’altare maggiore è in muratura con intonaco a forma di marmo. È provvisto di balaustra in pietra posta a 1,5 metri dalla predella. Vi è una sacrestia accanto al coro dal lato dell’Epistola, rettangolare, a volta, con pavimento decoroso.
1929 - 1929 (restauro intero bene)
Restauro: è rifatto completamente il tetto, a spese della parrocchia, a spese del comune è, invece, rifatta la facciata, imbiancato l’interno, rinnovato il pavimento.
1933 (?) - 1933 (?) (decorazione cupola)
Decorazione della cupola con trompe l'oeil e dei pennacchi con le raffigurazioni dei quattro evangelisti, opera del pittore astigiano Baussano.
1939 - 1939 (sopraelevazione campanile)
Sopraelevazione del campanile fino al livello attuale di circa 35 metri.
1956 - 1956 (modifiche presbiterio)
Rifacimento dell’altare e della balaustra di marmo.
1973 - 1976 (modifiche intero bene)
Serie di interventi consistenti in: installazione nuovo impianto di illuminazione e di riscaldamento; rifacimento parziale del tetto con sostituzione delle grondaie; sostituzione totale dei vetri e rifacimento vetrate d’arte; sostituzione dei gradini in pietra di luserna; rifacimento intonaco e tinteggiatura ad opera di Dante Freddi.
1981 - 1981 (restauro intero bene)
Restauro del campanile comprensivo di copertura della cupola con materiale sintetico gommoso; copertura cornicioni con lastre di piombo; verniciatura del castello delle campane e sostituzione di parte della scala interna; sono riparati i tetti della chiesa sottostante; sono effettuati rappezzamenti di intonaco e tinteggiatura alla facciata; è rifatto l’intonaco delle due facciate laterali ed è sistemato il presbiterio.
1986 - 1986 (passaggio di proprietà intero bene)
Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale Natività di Maria a quello dell’ente Parrocchia Natività di Maria per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
2000 - 2002 (?) (consolidamento intero bene)
Danneggiamento a seguito del sisma del 21 agosto del Duemila e successivo intervento di consolidamento e di restauro con inserimento di ferri per solidarizzare la parte superiore del timpano di facciata, incatenamento del coro, ricucitura con la tecnica di cuci-scuci e sigillatura delle fessurazioni.



Descrizione  La chiesa parrocchiale di Belveglio, intitolata alla Natività di Maria, ricostruita negli anni venti dell’Ottocento, risulta situata ai margini del centro abitato su uno spiazzo in asfalto, circondata da prato e radi alberi. L’interno è a pianta centrale poligonale, con ottagono centrale irregolare coperto da cupola su pennacchi riccamente decorati, con presbiterio in due campate quadrangolari rialzato di due gradini rispetto all’aula liturgica e terminante con coro quadrangolare ad angoli smussati. L’altare maggiore è in muratura rifinita con marmi policromi. La zona presbiterale è fiancheggiata da un lato da un ampio locale sacrestia a pianta rettangolare, con sottostante locale cantinato, e dall’altro da un locale disimpegno di dimensioni più modeste accessibile direttamente dall’esterno e comunicante con il campanile a pianta quadrata che ha accesso diretto anche dall’esterno. Due cappelle laterali si aprono ai lati dell’ottagono centrale mentre ai quattro angoli del poligono centrale sono collocati coretti trapezoidali, con soprastanti deambulatori; uno di questi coretti ospita l’antico fonte battesimale in pietra con copri-fonte ligneo, altri i confessionali. La chiesa è illuminata naturalmente da un articolato sistema di finestre che sono presenti diffusamente nel presbiterio, in facciata, nella cupola, nei coretti e nelle cappelle laterali. L’accesso principale avviene centralmente dalla facciata oltrepassando una bussola lignea con soprastante tribuna lignea. La facciata intonacata a due ordini, si presenta a salienti con volute di raccordo e pinnacoli, ed è tripartita da paraste, con capitello ionico nel primo ordine, reggenti nel secondo ordine trabeazione con frontone con timpano triangolare con dedicazione “D.O.M. et Beata Maria Virgini”. La facciata è movimentata nell’ordine inferiore da ampie porzioni di intonaco aggettante che fiancheggiano il portale di accesso principale con portone in legno, contornato da cornice ad edicola, e sormontato nell’ordine superiore da finestra lobata di dimensioni contenute e sottolineata da cornice mistilinea; la finestra è fiancheggiata da sfondati rettangolari di modesta profondità. La struttura portante verticale è composta da pilastri, paraste e pareti in muratura di mattoni pieni intonacati, su cui si impostano gli orizzontamenti a volta con incatenamenti metallici. La struttura portante verticale termina in sommità con un alto cornicione perimetrale su cui si imposta la cupola a copertura dell’aula poligonale centrale. Le cappelle laterali sono voltate a botte con lunette mentre i coretti angolari sono coperti da volte a crociera; l’area presbiterale è coperta da volta a botte lunettata, volta a vela e da una volta a semicatino in corrispondenza del coro. La sacrestia è voltata a padiglione. Il tetto è a più falde con struttura a capriate lignee e manto in coppi di laterizio; la copertura della cupola è a otto falde di dimensioni diverse e a falde spioventi sulle cappelle, sul coro e sulla Sacrestia. Il campanile, oggetto di sopraelevazione e in posizione arretrata sul lato sinistro della chiesa, è in muratura di mattoni a vista, a pianta quadrata; si sviluppa in basamento, cinque piani di torre, cella campanaria con cornice su cui si imposta il piano con orologi che si conclude con cornicione sagomato e soprastante cupolino in lastre di metallo con croce sommitale.

Pianta
Pianta centrale poligonale, con ottagono centrale irregolare, con presbiterio in due campate quadrangolari rialzato di due gradini rispetto all’aula liturgica e terminante con coro quadrangolare ad angoli smussati. L’altare maggiore è in muratura rifinita con marmi policromi, con tre scalini di accesso al tabernacolo, in marmo con soprastante ciborio con croce d’altare e con crocifisso, con gradino con candelieri; nella parte retrostante l’altare sono visibili panche e un organo mobile. La zona presbiterale è fiancheggiata da un lato da un ampio locale sacrestia a pianta rettangolare, con sottostante locale cantinato, e dall’altro da un locale disimpegno di dimensioni più modeste accessibile direttamente dall’esterno e comunicante con il campanile a pianta quadrata che ha accesso diretto anche dall’esterno. Due cappelle laterali si aprono ai lati dell’ottagono centrale: a destra quella del Rosario, con soprastante statua lignea dorata della Beata Vergine con il Bambino; a sinistra, quella del Sacro Cuore che ospita anche la statua di san Giuseppe. In prossimità dell’area presbiterale ai lati dell’aula sono visibili il pulpito ligneo e una tela, con elaborata cornice, raffigurante i Santi Giorgio e Sebastiano ai piedi della Vergine. Ai quattro angoli del poligono centrale sono collocati coretti trapezoidali, con soprastanti deambulatori; uno di questi coretti, a sinistra entrando, ospita l’antico fonte battesimale in pietra con copri-fonte ligneo, altri i confessionali. La chiesa è illuminata naturalmente da un articolato sistema di finestre che sono presenti diffusamente nel presbiterio, in facciata, nella cupola, nei coretti e nelle cappelle laterali. L’accesso principale avviene centralmente dalla facciata oltrepassando una bussola lignea con soprastante tribuna lignea.
Facciata
Facciata intonacata a due ordini, a salienti con volute di raccordo e pinnacoli, tripartita da paraste, con capitello ionico nel primo ordine, reggenti nel secondo ordine trabeazione con frontone con timpano triangolare con dedicazione “D.O.M. et Beata Maria Virgini”. La facciata è movimentata nell’ordine inferiore da ampie porzioni di intonaco aggettante che fiancheggiano il portale di accesso principale con portone in legno, contornato da cornice ad edicola, e sormontato nell’ordine superiore da finestra lobata di dimensioni contenute e sottolineata da cornice mistilinea; la finestra è fiancheggiata da sfondati rettangolari di modesta profondità. Alla base della facciata è riprodotta ad intonaco la zoccolatura mentre in sommità è conclusa da una croce in ferro battuto su basamento.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da pilastri, paraste e pareti in muratura di mattoni pieni intonacati, su cui si impostano gli orizzontamenti a volta con incatenamenti metallici. La struttura portante verticale termina in sommità con un alto cornicione perimetrale su cui si imposta la cupola a copertura dell’aula poligonale centrale, cupola che si innesta su pennacchi trapezoidali che scaricano le forze sui quattro pilastri centrali. Le cappelle laterali sono voltate a botte con lunette mentre i coretti angolari sono coperti da volte a crociera; l’area presbiterale è coperta da volta a botte lunettata, volta a vela e da una volta a semicatino in corrispondenza del coro. La sacrestia è voltata a padiglione. La decorazione della cupola con trompe l'oeil e dei pennacchi con le raffigurazioni dei quattro evangelisti risalgono al 1933, opera del pittore astigiano Baussano. Il tetto è a più falde con struttura a capriate lignee e manto in coppi di laterizio; la copertura della cupola è a otto falde di dimensioni diverse e a falde spioventi sulle cappelle, sul coro e sulla Sacrestia. Il campanile, oggetto di sopraelevazione e in posizione arretrata sul lato sinistro della chiesa, è in muratura di mattoni a vista, a pianta quadrata; si sviluppa in basamento, cinque piani di torre, cella campanaria con cornice su cui si imposta il piano con orologi che si conclude con cornicione sagomato e soprastante cupolino in lastre di metallo con croce sommitale.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1981)
Collocazione di altare a tavolo volto a popolo in marmo in posizione centrale e di leggio in marmo in posizione laterale, realizzati con il reimpiego di balaustrini.
aula - aggiunta arredo (1993)
Collocazione di quattordici pannelli, in terracotta, della Via Crucis, opera dello scultore Sergio Ùnia.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Piemonte
Diocesi di Asti
Parrocchia Natività di Maria

Via Vittorio alfieri 8 - Belveglio (AT)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico

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