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Chiesa di Santa Maria Maddalena <Dossobuono, Villafranca di Verona>
Data ultima modifica: 18/10/2016, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Maria Maddalena


Altre denominazioni S. Maria Maddalena


Autore(Ruolo)  Miolato, Gaetano (interno, decorazione pittorica)



Ambito culturale (ruolo)  architettura romanica (origini e costruzione)
architettura rinascimentale (ampliamento)
architettura neoclassica (chiesa e campanile, ampliamento e costruzione )
architettura neoclassica (ampliamento e ricostruzione )
architettura neoclassica (facciata, completamento )
architettura contemporanea (ricostruzione )
arte contemporanea (interno, decorazione pittorica)
architettura contemporanea (interno, restauro)
architettura contemporanea (copertura, manutenzione straordinaria)



Notizie storiche  1311 - 1311 (origini e costruzione intero bene)
La chiesa di S. Maria Maddalena “è statta piantata e constructa del anno 1311 alli 27 di marzo”, come scrisse nel 1747 l’allora parroco don Giacomo Veronesi. Dalle origini fino al XVI sec. fu cappella soggetta alla pieve dei SS. Pietro e Paolo Apostoli in Villafranca.
1573 - 1574 (ampliamento intero bene)
Dalla visita pastorale dell’arciprete di Villafranca Pietro Fumano, a Dossobuono in qualità di delegato vescovile nel 1574, si evince che la chiesa, o meglio, l’oratorio di S. Maria Maddalena “era stata ingrandita in modo abbastanza notevole l’anno precedente (1573), a spese degli uomini che sono soliti parteciparvi ai riti sacri e sembra essere decorosa”. Nulla si conosce sull’entità dell’ampliamento.
1585 - 1585 (erezione in Parrocchia carattere generale)
Nel 1585 la chiesa di S. Maria Maddalena in Dossobuono si distaccò dalla pieve di Villafranca e venne eretta in Parrocchia autonoma. Fino al XIX sec. esercitò lo jus patronato la famiglia Vertua.
1774 - 1834 (ampliamento e costruzione chiesa e campanile)
Nel 1774 la chiesa fu ampliata con la costruzione della sagrestia. In quello stesso periodo furono avviati inoltre i lavori di costruzione del campanile che sarà inaugurato nel 1834 con un concerto di campane del fonditore veronese Antonio Selegari.
XIX sec. - 1871 (ampliamento e ricostruzione intero bene)
Negli anni sessanta del XIX sec. la chiesa fu ulteriormente ampliata e sopraelevata. Contemporaneamente la torre campanaria fu ricostruita nelle forme attuali, dotata di un nuovo concerto campanario proveniente dalla fonderia Cavadini, ed inaugurata nel 1871.
1878 - 1878 (completamento facciata)
Nel 1878 fu completata la facciata della chiesa. Al termine dei lavori fu collocata una lapide il cui testo recita: “MARIAE MAGDALENAE ISAPOSTOLO / PATRONAE COELESTI / PII CURIALES / FRONTEM AEDIS / AERE ET OPERA F.F. / AN. S. MDCCCLXXVIII”.
1941 - 1943 (ricostruzione intero bene)
La nuova chiesa parrocchiale dedicata a S. Maria Maddalena fu costruita (su una nuova area) in tempo di guerra tra il 1941 ed il 1943, con il prezioso contributo economico della famiglia Mariotto.
1941 - 1945 (decorazione pittorica intero bene)
Tra il 1941 ed il 1945 il pittore Gaetano Miolato (1885-1960) decorò l’interno della nuova chiesa di S. Maria Maddalena con dipinti in controfacciata (“Gesù entra trionfante in Gerusalemme”), nel presbiterio (“Ultima Cena”, “Deposizione della Croce”, “Resurrezione di Lazzaro”), nella volta del transetto (“Assunzione di Maria” e “Trasfigurazione di Gesù”) ed altre ancora. Nel 1943 il catino fu decorato da un anonimo pittore con simboli eucaristici inseriti in tondi. All’interno di uno di questi, sopra il pulpito, si legge la seguente iscrizione: “CHIESA GIUSEPPE DECORATTORE / ANNO 1943 / TEMPO DI GUERRA / FAME TANTA / W LA PACE DESIDERATA / AGOGNATA”.
1995 - 1995 (restauro interno)
Risale al 1995 un intervento di restauro dell’interno della chiesa.
2005 - 2005 (manutenzione straordinaria copertura)
Del 2005 è l’intervento di manutenzione straordinaria della copertura della chiesa.



Descrizione  La chiesa di S. Maria Maddalena venne edificata nel 1311 come cappella soggetta alla pieve dei SS. Pietro e Paolo apostoli in Villafranca. L’erezione in Parrocchia risale al 1585. Si registrano interventi di ampliamento e rinnovamento nel 1574, negli anni sessanta del XIX sec., nel 1878 (completamento della facciata). La chiesa attuale venne edificata tra il 1941 ed il 1943, e consacrata nel 1945. Risale al 2005 l’intervento di manutenzione straordinaria della copertura. L’edificio si presenta con facciata in stile neoclassico rivolta a sud-ovest. Torre campanaria situata in via Cavour. Impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate, con presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini e concluso con abside a sviluppo semicircolare; a conclusione delle navate minori si collocano l’altare del S. Cuore, a sinistra dell’arco trionfale, e l’altare della Madonna del Rosario sul lato opposto; la prima campata delle navate laterali è occupata dalla cappella dei defunti, a destra, e dalla cappella del battistero, a sinistra. Due file di arcate a tutto sesto su colonne in marmo rosso di S. Ambrogio con capitelli corinzi suddividono lo spazio interno dell’aula; le pareti sono ornate con opere pittoriche realizzate dal pittore veronese Gaetano Miolato, e con un rivestimento del settore inferiore in lastre di marmo rosso Verona e breccia rosata. L’aula è coperta da una teoria di volte a crociera scandite da costolonature trasversali e decorate con semplici cornici a tempera; la volta a botte che sovrasta il presbiterio è decorata con il dipinto del Cristo Risorto opera del Miolato; della stessa mano la scena a tutto campo del Cristo Pantocratore adorato dagli Angeli che interessa il catino absidale. Copertura a due falde, in corrispondenza della navata centrale e del presbiterio, sostenuta da capriate lignee; copertura a falda unica lungo le navate laterali; orditura secondaria di tipo tradizionale, manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è caratterizzata da un motivo geometrico a losanghe realizzate in quadrotte di marmo Botticino e marmo rosso Verona; l’asse longitudinale centrale è percorso da una fascia in marmo chiaro di Botticino; il piano del presbiterio è pavimentato con lastre di breccia rosata con riquadrature in marmo verde Alpi.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale ad aula rettangolare a tre navate, separate da due file di quattro colonne; le ultime due campate delle navate laterali presentano un modesto allargamento verso l’esterno, corrispondente ai vestiboli degli ingressi laterali, che si configurano volumetricamente come uno pseudo-transetto; a conclusione delle navate minori si collocano due altari minori: l’altare del S. Cuore, a sinistra dell’arco trionfale, e l’altare della Madonna del Rosario sul lato opposto. La navata centrale si prolunga con il presbiterio quadrangolare, rialzato di tre gradini e protetto da balaustra, concluso con l’abside a sviluppo semicircolare. Ai lati del presbiterio insistono due ambienti a pianta rettangolare terminante con parete absidata, di cui quello sul lato meridionale ospita la sacrestia. La navata maggiore è preceduta all’interno da un vestibolo di ingresso fiancheggiato da due cappelle che occupano la prima campata delle navate laterali: la cappella dei defunti a destra, e la cappella del battistero, a sinistra. Al piano inferiore, in corrispondenza del presbiterio, si colloca la cripta ipogea anch’essa ad aula suddivisa in tre navate e con navata centrale biabsidata. L’ingresso principale della chiesa, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata verso l’ampio piazzale antistante, preceduta da una scalinata esterna; sono presenti due entrate laterali in corrispondenza dei bracci del transetto.
Facciata
Facciata in stile neoclassico. Orientamento a sud-ovest. Nel registro inferiore, scandito da paraste con capitelli di ordine ionico, si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare sovrastato da un’epigrafe il cui testo recita: “D.O.M. / SANCTAE MARIAE MAGDALENAE / TEMPLUM HOC / IN PARENTUM MEMORIAM VOVERUNT / AUGUSTUS MARIOTTO PER LABOREM / EQUES / AC SOROR MARIA ADELIS / AB IMIS PERFECERUNT / A.D. MCMXLIII”. Nel registro superiore, rastremato rispetto a quello inferiore, tre coppie di semicolonne con capitelli corinzi inquadrano centralmente un oculo di grandi dimensioni e reggono la trabeazione sulla quale si imposta il timpano con cornice lavorata a denti di sega e stemma dei Savoia posto nel mezzo. A coronamento del prospetto principale sono collocate quattro statue di Santi e Sante legati ai nomi della famiglia Mariotto (da sinistra a destra: S. Stella, S. Felice, S. Augusto e S. Maria Maddalena).
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto. I setti murari che separano internamente le navate si impostano su archeggiature in muratura con colonne monolitiche in marmo rosso di S. Ambrogio. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Lo spazio interno dell’aula è coperto da una teoria di volte a crociera che si sovrappongono alle singole campate in cui sono ritmate le navate, scandite da costolonature trasversali e decorate con semplici cornici a tempera; i bracci del transetto sono chiusi da una volta a schifo con ampia specchiatura rettangolare decorata con un dipinto murale opera del pittore Miolato (l’”Assunzione di Maria al cielo”, a destra, e la “Trasfigurazione di Gesù” a sinistra). Della stessa mano sono anche il dipinto del “Cristo Risorto” al centro della volta a botte che sovrasta il presbiterio, e la scena a tutto campo del “Cristo Pantocratore adorato dagli Angeli” che interessa il catino absidale.
Coperture
Copertura a due falde sovrapposta alla navata centrale con struttura portante composta da capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale e saette di controventatura; copertura ad unica falda lungo le navate laterali sostenuta da capriate zoppe; copertura a due falde in corrispondenza dei bracci laterali del transetto; orditura secondaria di tipo tradizionale costituita da arcarecci e travetti; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è caratterizzata da un motivo geometrico a losanghe realizzate con quadrotte alternate di marmo chiaro di Botticino e marmo rosso Verona, queste ultime con elemento centrale in marmo nero venato; l’asse longitudinale centrale è percorso da una fascia in marmo di Botticino. Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, è pavimentato con lastre di breccia rosata con riquadrature in marmo verde Alpi. Il vano dell’abside presenta una pavimentazione in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e pietra calcarea bianco-rosata.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, articolato in tre navate separate da due file di arcate a tutto sesto su colonne in marmo rosso di S. Ambrogio con capitelli corinzi, si caratterizza per l’ampio ed arioso impianto spaziale, armonico ed equilibrato nelle linee e nelle proporzioni. Le pareti sono intonacate e tinteggiate, con rivestimento della porzione inferiore in lastre di marmo rosso Verona e breccia rosata (e con riquadrature in marmo verde Alpi lungo i fianchi del presbiterio); una cornice con fregio decorato corona l’invaso della navata centrale; le pareti sono ornate con opere pittoriche realizzate dal pittore veronese Gaetano Miolato. Lo spazio interno riceve un’illuminazione diffusa entrante dalle monofore centinate che si aprono lungo le pareti delle navate laterali e dell’abside, e dalle aperture circolari del registro superiore della navata centrale e del presbiterio.
Prospetti esterni
I prospetti esterni si articolano lungo i fianchi longitudinali in due registri corrispondenti all’articolazione delle navate interne, entrambi coronati da una cornice a semplice modanatura; una sequenza di finestrature con contorni in tufo interessa entrambi i settori: monofore centinate in corrispondenza delle navate minori, oculi circolari nel registro superiore. Il fronte dei bracci laterali del transetto è trattato come una pseudo facciata a capanna, scandita da lesene ioniche su cui si impostano un’alta trabeazione ed il timpano triangolare sommitale; il portale d’ingresso è protetto da un protiro con timpano curvilineo sorretto da colonne ioniche. Le pareti sono intonacate; la zoccolatura inferiore presenta un rivestimento in lastre di pietra calcarea bianco-rosata.
Campanile
Torre campanaria separata dalla chiesa, situata in via Cavour. Essa si presenta con basamento a pianta quadrangolare, fusto massiccio, cella campanaria ad edicola, caratterizzata da quattro aperture centinate di grandi dimensioni. Copertura a cupolino impostata su un tamburo a sezione ottagonale.



Adeguamento liturgico  aula dell'assemblea - aggiunta arredo (1990-1995)
Nella cappella dei Caduti, collocata in corrispondenza della prima campata della navata laterale destra, è stato posizionato l’altare maggiore con ciborio proveniente dall’antica chiesa parrocchiale di Dossobuono.
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di un altare provvisorio rivolto verso l’assemblea. Si conservano le balaustre e l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
presbiterio - aggiunta arredo (1990-1995)
Sistemazione del presbiterio con la realizzazione di un nuovo altare rivolto verso l’assemblea, in sostituzione del precedente, e del nuovo ambone collocato a lato dell’altare. Si conservano le balaustre e l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1990-1995)
Nuovo altare mobile in legno intagliato e decorato, rivolto verso l’assemblea e collocato in posizione avanzata sul piano del presbiterio.
sede - aggiunta arredo (1965-1975)
Sedili mobili in legno intagliato collocati ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare.
ambone - aggiunta arredo (1990-1995)
Nuovo ambone in legno intagliato e decorato, collocato sul piano del presbiterio, a lato dell’altare.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1990-1995)
Il fonte battesimale in marmo rosso Verona, collocato originariamente nella cappella del Battistero (prima campata della navata laterale sinistra) è stato posizionato in prossimità dei gradini che introducono al presbiterio (lato destro, o meridionale), rialzato su un basamento in marmo rosso Verona.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Villafranca - Valeggio
Parrocchia di Santa Maria Maddalena

Piazza Don G. Girelli - Dossobuono, Villafranca di Verona (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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