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16/4/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Rocchetto <Quinzano, Verona>
Data ultima modifica: 14/03/2016, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di San Rocchetto


Altre denominazioni S. Rocchetto


Ambito culturale (ruolo)  architettura romanica (origini e costruzione)
architettura rinascimentale (porticato e decorazione interna, realizzazione)
barocco (scalinata e copertura campanile, realizzazione)
architettura contemporanea (restauro)



Notizie storiche  XII sec. - XV sec. (origini e costruzione intero bene)
La collina ad ovest di Quinzano ha avuto sin dalla preistoria una connotazione religiosa, data la presenza sulla sua sommità di un castelliere dell’età del bronzo, forse luogo di divinazione del sole e degli astri. In epoca medievale la sua conformazione l’ha portata ad essere paragonata, nel contesto della Verona Minor Jerusalem, al Monte Calvario, da cui deriverebbe l’attuale toponimo Monte Cavro. Sul colle sorsero così tra il XII ed il XIII sec. tre croci ed una piccola costruzione scavata nella roccia ricordante il Santo Sepolcro. Infine nel XV sec. venne edificata la chiesetta del S. Sepolcro, oggi denominata di S. Rocchetto. A tale fase costruttiva appartengo l’aula, le absidi ed il campanile.
1580 - 1596 (realizzazione porticato e decorazioni ad affresco)
Tra il 1580 ed il 1596 l’edificio subì consistenti modifiche. Alla facciata venne addossato un avancorpo a due piani costituito da un porticato a tre arcate al piano terreno, antistante il portale d’ingresso, e di una sala al piano primo. In tal modo l’intera facciata originaria della chiesa venne coperta dalla nuova struttura. Negli stessi anni l’interno dell’edificio venne interamente decorato ad affresco con un ciclo raffigurante le ”Storie di S. Rocco”. Da una scritta posta in controfacciata sopra l’ingresso si ricava la data di realizzazione, il 1595, ed il committente, tale Giovanni Antelmo detto “Sposino”, della contrada di S. Stefano in Verona. A partire dal XVII sec. la dedicazione dell’edificio a S. Rocco prevarrà su quella al S. Sepolcro.
XVIII sec. - XVIII sec. (realizzazione scalinata e copertura campanile)
Nei primi anni del XVIII sec. venne edificata un'esedra aperta verso la pianura sottostante, posta a circa cinquanta metri dal santuario, dalla quale si diparte una scalinata che conduce direttamente alla struttura porticata antistante l’ingresso all’edificio. La precedente copertura a pigna in cotto del campanile venne sostituita con l’attuale a quattro falde in coppi di laterizio.
1983 - 1983 (restauro intero bene)
Nel 1983 l’edificio venne integralmente restaurato, sia nelle strutture murarie che nelle decorazioni ad affresco interne.



Descrizione  La chiesa di S. Rocchetto, situata sul Monte Cavro e soggetta alla parrocchiale di S. Giovanni in Quinzano, venne edificata nei primi anni del XV sec. ed originariamente dedicata al S. Sepolcro. Ampliata sul finire del XVI sec., nel 1595 l’interno venne integralmente decorato ad affresco con un ciclo pittorico raffigurante le “Storie di S. Rocco”. Risale al 1983 un organico intervento di recupero e restauro dei suddetti affreschi. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta a meridione. Torre campanaria addossata al fianco orientale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare; il presbiterio si colloca al centro della parete settentrionale, con abside emergente a sviluppo semicircolare fiancheggiata da due absidi minori con altare. Lo spazio interno, dalle linee sobrie ed equilibrate, è caratterizzato dalla vivacità cromatica del pregevole ciclo pittorico con scene della vita di S. Rocco che decora le pareti interne, opera del pittore veronese Paolo Ligozzi; sul frontone sovrastante l’abside centrale è raffigurata l’Annunciazione, attribuita alla scuola di Felice Brusasorzi. L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a due falde con travature lignee a vista; manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in pianelle di cotto.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con asse maggiore trasversale; il presbiterio si colloca al centro della parete settentrionale, con abside emergente a sviluppo semicircolare fiancheggiata da due absidi minori con altare: l’altare dell’Addolorata nella cappella sinistra, l’altare di S. Rocco in quella destra; nell’abside maggiore si colloca il sepolcro con il gruppo scultoreo del “Compianto del Cristo morto”. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata, preceduta da un porticato esterno. Lungo il fianco occidentale della chiesa insistono la possente torre campanaria, allineata alla facciata della chiesa, ed il fabbricato dell’antico eremo.
Facciata
Facciata a capanna rivolta a meridione. La precede un avancorpo a due piani, a capanna anch’esso, costituito da un porticato al piano terreno (antistante il portale d’ingresso) e da una sala al piano primo nella quale sono aperte tre finestrelle di forma quadrata ed un oculo. Sul vertice sommitale una croce in ferro è infissa su un pinnacolo in pietra.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, composto da conci di pietra calcarea, tufo e puntuali elementi in laterizio.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata interna è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature lignee a vista. I tre vani absidati sono chiusi da semi-calotte sferiche in muratura, intonacate e tinteggiate verso l’intradosso.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da una trave di colmo centrale e terzere longitudinali; orditura secondaria composta da travetti in pendenza con sovrapposto assito; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula, scavata direttamente nella roccia tufacea della collina, presenta il settore prossimo alla facciata realizzato in pianelle di cotto posate a “spina di pesce”; i gradini che introducono al piano rialzato delle absidi sono realizzati in pietra calcarea locale. Il porticato esterno è pavimentato in tavelle di laterizio.
Prospetti interni
Lo spazio interno della chiesa, dalle linee sobrie ed equilibrate, è caratterizzato dalla vivacità cromatica del pregevole ciclo pittorico con scene della vita di S. Rocco che decora le pareti interne, opera attribuita al pittore veronese Paolo Ligozzi; sul frontone sovrastante l’abside centrale è raffigurata l’Annunciazione, riconducibile alla scuola di Felice Brusasorzi; i vani absidati sono introdotti da eleganti arcate a tutto sesto con contorni in pietra calcarea scolpita; al centro della parete orientale una nicchia (corrispondente ad un’antica apertura tamponata), accoglie una croce lignea.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, dal carattere semplice ed austero, si presentano privi di intonacatura superficiale e lasciano a vista la tessitura muraria in pietrame misto; lungo la parete orientale si conserva il contorno a bugnato di un’apertura centinata ora murata.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco occidentale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare, fusto massiccio e tozzo, cella campanaria ad edicola caratterizzata da un’apertura a bifora sui lati nord e sud, e da un’apertura a monofora sui lati est ed ovest. Copertura a quattro falde in coppi.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1980-1985)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di un nuovo altare mobile in ferro rivolto verso l’assemblea, rialzato su una pedana in ferro che prolunga il primo gradino dell’altare maggiore pre-conciliare.
sede - aggiunta arredo (1980-1985)
Sedile mobile in legno intagliato collocato ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Verona Nord-Ovest
Parrocchia della Decollazione di San Giovanni Battista

Quinzano, Verona (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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