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22/11/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santo Stefano Protomartire <Verona>
Data ultima modifica: 07/11/2023, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santo Stefano Protomartire


Altre denominazioni S. Stefano Protomartire


Ambito culturale (ruolo)  architettura paleocristiana (origini e costruzione)
architettura altomedievale (costruzione )
architettura romanica (rinnovamento e ampliamento )
architettura romanica (presbiterio, rinnovamento)
arte gotica (interno, decorazione ad affresco )
architettura rinascimentale (cupola del presbiterio, costruzione )
architettura barocca (cappelle laterali, costruzione )
architettura contemporanea (fianchi e facciata, sterro, rivestimento e rinnov.)
architettura contemporanea (restauro )
architettura contemporanea (cappella dell'Immacolata Concezione, costruzione )
architettura contemporanea (restauro )



Notizie storiche  IV sec. - V sec. (origini e costruzione intero bene )
La chiesa di S. Stefano Protomartire fu edificata tra la fine del IV sec. e i primi anni del V sec. su un'area cimiteriale ed in sostituzione di un preesistente edificio di culto pagano dedicato alla dea Iside ed al suo sposo Serapide. L'edificio sarebbe stato dedicato a S. Stefano solo in seguito al ritrovamento del corpo del santo, avvenuto nel 415 d.C. Tale originario edificio presentava orientamento canonico, pianta a croce latina ed unica ampia abside, corrispondente all'attuale. La facciata era probabilmente preceduta da un nartece.
VIII sec. - VIII sec. ("Versus de Verona" o "Ritmo Pipiniano" carattere generale)
La chiesa di S. Stefano è citata in un composizione in versi ("laudes civitatis"), conosciuta come "Versus de Verona" o "Ritmo Pipiniano", dove sono elencate alcune chiese dei sobborghi cittadini. Dal testo si evince inoltre che all'interno della chiesa, ab antiquo, sono conservati i resti mortali e le reliquie di alcuni santi, vescovi e di quaranta martiri. Il testo recita: "Ab oriente habes primum protomartyrem Stephanum, Florentium, Vindimialem et Maurum episcopum, Mammam, Andronicum et Probum cum quadraginta martyribus".
X sec. - XI sec. (costruzione intero bene )
Tra il X e l'XI sec. l'edificio fu rinnovato con la costruzione delle due navatelle laterali (tramite arcate poggianti su semplici pilastri) e l'edificazione dei due ambulacri sovrapposti e direttamente comunicanti con l'abside. Appartengono a tale fase costruttiva alcune decorazioni ad affresco tutt'ora visibili lungo la parete circolare dell'ambulacro inferiore (imitazione di un drappo blu perlato, impreziosito da immagini stilizzate di aquile e leoni) e nell'intradosso dell'arco di separazione tra aula e presbiterio (decorazione a svastiche).
XII sec. - XII sec. (rinnovamento e ampliamento intero bene )
Nel XII sec. la chiesa fu ampliata e rinnovata in forme romaniche. Appartiene a questa fase costruttiva l'edificazione dell'attuale facciata a capanna in corsi alternati di tufo e laterizio, la costruzione della cripta sotterranea con la conseguente soprelevazione del presbiterio e del transetto alla quota attuale, e l'innalzamento del tiburio ottagonale.
XIII sec. - XIII sec. (rinnovamento presbiterio)
Sul finire del XIII sec. l'abside fu restaurata e rinnovata. Nello specifico si intervenne sulla copertura (originariamente unitaria) che fu suddivisa in due parti. Di queste la parte più esterna mantenne la copertura a padiglione mentre quella più interna fu soprelevata e coperta da un tetto a doppia falda.
XIV sec. - XV sec. (decorazione ad affresco interno )
Tra la seconda metà del XIV sec. ed i primi anni del XV sec. l'interno fu impreziosito da alcune decorazioni ad affresco. Tra queste si ricorda una "Madonna del Latte" opera datata 1388 e firmata da Giacomo da Riva. A Martino da Verona è attribuita una lunetta affrescata raffigurante le "Storie di Maria".
XVI sec. - XVI sec. (costruzione cupola del presbiterio)
Nel XVI sec. fu edificata ed affrescata da Domenico Brusasorzi la cupola a copertura del presbiterio.
XVII sec. - XVII sec. (costruzione cappelle laterali)
Nel corso del XVII sec. l'edificio fu ampliato con la costruzione della Cappella degli Innocenti con copertura a cupola (fianco meridionale) e di tre cappelle più modeste sul fianco settentrionale.
1817 - 1818 (sterro, rivestimento e rinnovamento fianchi e facciata)
Al 1817-1818 risalgono i lavori di sistemazione stradale e di sterro nella piazzetta, intorno alla facciata, alla cappella degli Innocenti e al fianco sud. Queste parti, fino ad allora interrate e prive di rivestimento, furono rivestite con lastre di pietra calcarea locale. Durante i lavori furono rinvenuti due altari dedicati alla dea Iside. In tale occasione fu modificata anche la facciata con l'inserimento delle due monofore allungate in sostituzione delle quattro finestrelle di epoca romanica.
1840 - 1843 (restauro intero bene )
Nel 1840 la chiesa fu chiusa al culto poiché dichiarata pericolante. Fu restaurata e riaperta tre anni dopo (1843).
1905 - 1905 (costruzione cappella dell'Immacolata Concezione)
Nel 1905 nel mezzo delle cappelle settecentesche fu aperta la cappella dell'Immacolata Concezione su modello dell'antistante cappella degli Innocenti.
1934 - 1953 (restauro intero bene )
Tra il 1934 ed il 1953 l'edificio fu integralmente restaurato nell'ambito di un intervento volto al ripristino delle originarie strutture paleocristiane, altomedievali e romaniche.



Descrizione  La chiesa di S. Stefano Protomartire fu edificata tra la fine del IV sec. e i primi anni del V sec. su un'area cimiteriale ed in sostituzione di un preesistente edificio di culto pagano dedicato alla dea Iside. Fino all'VIII sec. ricoprì il ruolo di cattedrale cittadina (successivamente trasferita presso la chiesa di S. Maria Matricolare). Tra il X e l'XI sec. l'edificio fu rinnovato con la costruzione delle due navatelle laterali e l'edificazione dei due ambulacri sovrapposti e direttamente comunicanti con l'abside.Ne XII sec. la chiesa fu ampliata e rinnovata in forme romaniche. Appartiene a questa fase costruttiva l'edificazione della attuale facciata a capanna in corsi alternati di tufo e laterizio, la costruzione della cripta sotterranea con la conseguente soprelevazione del presbiterio e del transetto alla quota attuale, e l'innalzamento del tiburio ottagonale. Esternamente l'edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad occidente. Torre campanaria a tiburio. Impianto planimetrico a croce latina, articolata su tre livelli principali, costituita da un’aula a tre navate separate da due file di quattro pilastri, transetto trasversale sopraelevato con abside semicircolare cinta da un ambulacro rialzato, e cripta ipogea sottoposta al transetto; lungo i fianchi delle navate laterali si aprono quattro cappelle laterali: la cappella della Sacra Famiglia con i Santi, la cappella dell’Immacolata e la cappella di S. Antonio, sul lato settentrionale, la cappella degli Innocenti, sul lato opposto. L’interno della chiesa, dalle linee architettoniche sobrie ed equilibrate, conserva lungo le pareti pregevoli decorazioni ad affresco databili alle diverse epoche storiche che hanno segnato le principali vicende edilizie dell'edificio; nel settore sommitale dei prospetti interni della navata maggiore si conservano le bifore, ora murate, degli antichi matronei; il presbiterio è cinto da un ambulacro decorato con un elegante apparato pittorico neoclassico. La navata centrale e le navate minori sono coperte da una controsoffittatura piana con struttura lignea decorata a finti cassettoni; il presbiterio è sovrastato da una calotta emisferica in muratura affrescata dal pittore Domenico Brusasorzi (1516-1567); la volta a botte della tribuna absidale è decorata con affreschi realizzati dal pittore Sante Prunati (1652-1728). Copertura a due falde con struttura portante costituita da capriate e travature lignee; manto in coppi di laterizio; il tiburio sovrapposto al presbiterio è chiuso da una copertura a padiglione a pianta ottagonale. La pavimentazione dell’aula è realizzata con lastre di rosso ammonitico; i bracci del transetto sono pavimentati con quadrotte di nembro rosato; il piano del presbiterio è caratterizzato da un disegno pavimentale geometrico, realizzato con lastre di marmo grigio venato e marmo statuario di Carrara, riquadrate con listelli in marmo rosso Verona.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, articolata su tre livelli principali, costituita da un’aula a tre navate separate da due file di quattro pilastri a sezione quadrata, e con transetto trasversale raggiungibile risalendo un’alta scalinata con quattordici gradini; la crociera del transetto è occupata dall’area presbiteriale, conclusa con abside semicircolare cinta da un ambulacro rialzato; i bracci laterali del transetto, occupati dalle aule minori per i fedeli, accolgono, addossati alla parete di fondo, l’altare della Pentecoste, a sinistra, e l’altare dei SS. Andrea e Pietro, a destra; lungo i fianchi delle navate laterali si aprono quattro cappelle laterali emergenti: all’inizio della navata settentrionale si collocano la cappella della Sacra Famiglia con i Santi, la cappella dell’Immacolata e la cappella di S. Antonio; sul lato opposto insiste la cappella degli Innocenti. E’ presente un ambiente ipogeo, esteso all’area corrispondente al transetto, accessibile mediante due scalinate poste a conclusione delle navate laterali dell’aula: la cripta presenta una pianta cruciforme con bracci laterali fortemente allungati, e con presbiterio centrale concluso con abside semicircolare, cinta anche in questo caso da un deambulatorio rialzato. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata laterale in corrispondenza del braccio sinistro del transetto, dal quale avviene anche l’accesso al locale della sacrestia, inserito nel complesso edilizio della casa canonica che insiste sul lato settentrionale della chiesa.
Facciata
Facciata a capanna in stile romanico, edificata in corsi di tufo alternati a filari di mattoni in laterizio. Orientamento ad occidente. Due contrafforti a sperone la tripartiscono. Al centro un protiro pensile protegge il portale d'ingresso di forma rettangolare. Oltre il protiro si apre un ampio oculo, a sua volta sormontato da una piccola finestra cruciforme. Lateralmente due monofore allungate a tutto sesto danno luce all'interno dell'edificio. Lungo i sotto gronda dei due spioventi corre una cornice ad archetti pensili.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, composto da conci sbozzati di pietra calcarea, tufo, mattoni pieni in laterizio e ciottoli di fiume; le strutture angolari sono rinforzate con blocchi squadrati di pietra di consistenti dimensioni; le strutture di fondazione, visibili a livello della cripta, sono costituite prevalentemente da blocchi squadrati di tufo e mattoni in cotto. I paramenti murari esterni si presentano in generale privi di intonacatura; le pareti interne presentano un’intonacatura a base di calce con decorazioni ad affresco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata centrale e le navate minori sono coperte da una controsoffittatura piana costituita da listelli lignei collegati ad una struttura portante composta da travetti ad orditura trasversale, intonacati verso l’intradosso e con decorazione pittorica a finto cassettonato. Il presbiterio (crociera del transetto) è sovrastato da una calotta emisferica in muratura affrescata dal pittore Domenico Brusasorzi (1516-1567) con la raffigurazione del “Cristo trionfante” e dei quattro “Evangelisti”; la volta a botte della tribuna absidale è decorata con affreschi realizzati dal pittore Sante Prunati (1652-1728), raffiguranti “Il trionfo della Luce Divina tra gli angeli”. I bracci laterali del transetto sono coperti dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature e capriate lignee a vista.
Coperture
L’aula presenta una copertura a due falde con struttura portante costituita da un sistema di otto capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale, e con contraffissi rompitratta a sostegno dei puntoni; copertura a capanna a chiusura dei bracci laterali del transetto, sostenuta da capriate semplici con monaco centrale; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti in pendenza con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio. Il tiburio sovrapposto al presbiterio è chiuso da una copertura a padiglione a pianta ottagonale con struttura lignea portante e manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata con lastroni rettangolari di rosso ammonitico. I bracci laterali del transetto sono pavimentati con quadrotte di nembro rosato. Il piano del presbiterio è caratterizzato da un disegno pavimentale geometrico, realizzato con lastre di marmo grigio venato e marmo statuario di Carrara, riquadrate con listelli in marmo rosso Verona.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, dalle linee architettoniche sobrie ed equilibrate, pervaso da una soffusa illuminazione naturale, si articola a livello dell’aula in tre navate separate da massicce archeggiature impostate su pilastri, il cui ritmo accentua la visione prospettica culminante con il presbiterio, posto ad una quota rialzata e cinto da un ambulacro decorato con un elegante apparato pittorico neoclassico; nel settore sommitale dei prospetti interni della navata maggiore si conservano le bifore, ora murate, degli antichi matronei; modanature architettoniche caratterizzano le archeggiature che introducono le cappelle laterali; lungo le pareti si conservano pregevoli decorazioni ad affresco databili alle diverse epoche storiche che hanno segnato le principali vicende edilizie dell'edificio; le pareti interne presentano un’intonacatura a base di calce, ad eccezione della prima campata della navata centrale, con tessitura muraria a vista.
Prospetti esterni
I prospetti esterni della chiesa, con paramento murario a vista, si presentano come un articolato palinsesto murario in cui sono rintracciabili i segni materici delle fasi edilizie che hanno interessato l’edificio. Lungo il fianco meridionale si conserva un doppio registro di antiche aperture ora tamponate, con finestrature semicircolari sovrapposte a strette monofore; sullo stesso lato è presente il portale dell’ingresso laterale, con spessi contorni in rosso ammonitico e sovrastato da una lunetta affrescata; una bifora con colonnina centrale interessa il settore sommitale del fronte principale dei bracci del transetto; la parete absidale semicilindrica, scandita da lesene in cotto, è coronata da una cornice ad archetti pensili; il presbiterio è sovrastato dal volume prismatico a pianta ottagonale del tiburio, caratterizzato da un doppio registro di bifore con colonnina centrale, a cui si interpongono coppie di oculi circolari.
Campanile
La torre campanaria a tiburio a pianta ottagonale si eleva all'incrocio tra il transetto ed il braccio longitudinale. Interamente edificata in mattoni di laterizio faccia a vista. In ciascuno degli otto fianchi si apre un doppio ordine di bifore. Copertura a pianta ottagonale in coppi di laterizio.
Cripta
Ambiente ipogeo sottostante il transetto della chiesa superiore, accessibile mediante due scalinate poste a conclusione delle navate laterali dell’aula plebana, con impianto planimetrico cruciforme con pedicroce di ridotta lunghezza e con profondi bracci laterali; il presbiterio, collocato nella crociera centrale, è chiuso da una parete absidata cinta da un ambulacro rialzato. Le strutture portanti, realizzate con blocchi di tufo e mattoni pieni in cotto, sono parzialmente intonacate e tinteggiate. La cripta è coperta da una fitta teoria di volte a crociera in muratura, ciascuna delimitata da costolonature semicircolari, impostate perimetralmente su semicolonne addossate alle pareti d’ambito e, al centro, su dodici snelle colonne monolitiche, otto di rosso ammonitico, e le quattro della campata centrale in granito grigio scuro di origine egizia; le volte della sezione centrale sono decorate con pitture murali quattro-cinquecentesche a motivi vegetali. La pavimentazione è realizzata in quadrotte di nembro rosato posate a corsi diagonali.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1967)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione dell’altare maggiore pre-conciliare, il rifacimento della pavimentazione, e la realizzazione del nuovo altare in pietra bianca posizionato in corrispondenza della crociera del transetto. Progetto a cura dell’Arch. Oreste Valdinoci.
altare - intervento strutturale (1967)
Altare fisso in pietra bianca scolpita rivolto verso l’assemblea, rialzato su una predella in marmo grigio venato.
sede - intervento strutturale (1967)
Cattedra in rosso ammonitico collocata sul retro dell’altare.
ambone - intervento strutturale (1967)
Ambone in pietra bianca scolpita posizionato a lato dell’altare.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Verona Centro
Parrocchia di Santo Stefano Protomartire

Piazzetta S. Stefano - Verona (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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