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26/4/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Pietro Apostolo <Valeggio sul Mincio>
Data ultima modifica: 18/10/2016, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Pietro Apostolo


Altre denominazioni S. Pietro Apostolo


Autore(Ruolo)  Cristofali, Adriano (costruzione )



Ambito culturale (ruolo)  architettura romanica (origini e costruzione)
architettura barocca (costruzione )
architettura neoclassica (costruzione )
architettura neoclassica (torre campanaria, soprelevazione )
architettura contemporanea (copertura, restauro )
architettura contemporanea (portale, rivestimento in bronzo)



Notizie storiche  1145 ante - 1145 (origini e costruzione intero bene)
La prima notizia attestante l’esistenza a Valeggio della pieve di S. Pietro risale al 1145, anno in cui papa Eugenio III concesse al vescovo di Verona Tebaldo le trentasei pievi pagensi del territorio veronese. Tra di esse figurava anche "plebem de Valegio cum capellis et decimis”.
1526 ante - 1526 (erezione in Parrocchia carattere generale)
La chiesa di S. Pietro in Valeggio venne eretta in Parrocchia con arciprete prima del 1526.
1603 - 1611 (costruzione intero bene)
Tra il 1603 ed il 1611 la chiesa romanica di S. Pietro venne riedificata in forme barocche. L’evento è ricordato da un'epigrafe il cui testo recita: “AN.O D.NI MDCIII DIE XIII MARTII TEMPLI HUIUS PRIMUM LAPIDEM BENEDIXIT AC POSUIT PAULUS GOZIUS ARCHIPRESBITER AUGUSTINO VALERIO AC CARDINALI VER.”
1760 - 1782 (costruzione intero bene)
Tra il 1760 ed il 1782 la chiesa di S. Pietro venne riedificata nelle forme neoclassiche attuali, su progetto dell’arch. Adriano Cristofali. La facciata rimase incompleta e lo è tutt’ora. L’evento è ricordato da un'epigrafe posta nel deambulatorio di sinistra, il cui testo recita: “ANNO MDCCLX KAL. MARTII TEMPLUM VETERI DIRUTO EX REDIVIVIS POSITO SACRO AUSPICALI LAPIDE AEDIFICARI COEPTUM ANNO MDCCLXXXII ABSOLUTUM EST”.
1795 - 1795 (proprietà della chiesa torre scaligera)
Nel 1795 la torre scaligera, un tempo parte del sistema difensivo del borgo, divenne di proprietà della chiesa e utilizzata come torre campanaria.
1808 - 1808 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio fu consacrato nell’ottobre del 1808 dal vescovo di Verona Innocenzo Liruti (1807-1827). L’evento è ricordato da un'epigrafe il cui testo recita: “ANNO MDCCCVIII IDIB OCT TEMPLUM DEDICAVIT INNOCENTIUS LIRUTUS PONT VER DEDICATIONIS MEMORIA QUOTANNIS QUARTA OCTOB DIE DOMINICA SOLEMNIS ESTO”.
1886 - 1886 (sopraelevazione torre campanaria scaligera)
Nel 1886 la torre scaligera venne soprelevata di circa 10 m., rafforzata nel basamento e dotata di orologio.
2000 - 2000 (restauro copertura)
Risale al 2000 l’intervento di restauro della copertura della chiesa.
2006 - 2006 (rivestimento in bronzo portale)
Risale al 2006 il rivestimento del portale d’ingresso con pannelli in bronzo decorati con scene raffiguranti “La consegna delle chiavi a S. Pietro".



Descrizione  La pieve di S. Pietro in Valeggio sul Mincio è citata per la prima volta nel 1145 nella bolla emanata da papa Eugenio III conosciuta come “Piae Postulatio Voluntatis”. Tuttavia è probabile che all’edificio citato nel documento ne preesistesse un altro più antico di epoca alto medievale situato in posizione differente e forse dedicato a S. Giorgio. La pieve di epoca romanica venne rinnovata tra il 1603 ed il 1611 e riedificata nelle forme attuali tra il 1760 ed il 1782 su disegno del noto architetto veronese Adriano Cristofali. La consacrazione risale al 1808. L’edificio si presenta con facciata incompleta, a capanna, rivolta a ponente. Esile torre campanaria addossata al fianco meridionale dell’aula all’altezza dell’arco trionfale. Impianto planimetrico a croce latina, definita da un’unica aula rettangolare, transetto con bracci laterali di modesta profondità, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con un profondo abside a sviluppo semicircolare; lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali ospitanti gli altari di S. Martino e del S. Cuore, sul lato settentrionale, e gli altari di S. Giorgio e dell’Immacolata, sul lato opposto. I prospetti interni sono scanditi da paraste e fasci di paraste con capitelli compositi, su cui si imposta l’alta trabeazione modanata sommitale; il presbiterio, introdotto da un arco trionfale con struttura a serliana, è delimitato da pilastri liberi; le pareti sono decorate da cornici, dipinti murali e preziose opere pittoriche; al centro della parete absidale è posta la pala raffigurante “La cattedra di S. Pietro”, opera del pittore veronese Saverio Dalla Rosa. L’aula è coperta da una volta a botte con unghie laterali decorata a tempera con un motivo a finti cassettoni; il transetto è sovrastato da una volta a vela con motivo ornamentale centrale; il presbiterio è coperto da una volte a botte unghiata decorata con cornici a tempera. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula, realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone, è attraversata da due fasce ortogonali in marmo rosso Verona con bordature laterali in marmi policromi; il piano del presbiterio è caratterizzato da un motivo a losanghe in marmo rosso Verona e marmo biancone.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, definita da un’unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, transetto con bracci laterali di modesta profondità, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini, di ampiezza ridotta e concluso con una profonda abside a sviluppo semicircolare. Il presbiterio è fiancheggiato lateralmente da due stretti deambulatori. Lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali emergenti, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede gli altari di S. Martino e del S. Cuore, sul lato settentrionale, e gli altari di S. Giorgio e dell’Immacolata, sul lato opposto. In prossimità dell’ingresso principale si aprono gli accessi alla cappellina del battistero, sul fianco meridionale dell’aula, e alla cappellina del Crocifisso sul lato opposto. La sacrestia si colloca sul fianco meridionale del presbiterio. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata verso il sagrato antistante, preceduto all’esterno da una breve scalinata; sono presenti due entrate laterali in corrispondenza dei bracci del transetto.
Facciata
Facciata a capanna incompleta. Solo il portale d’ingresso neoclassico presenta il rivestimento marmoreo previsto da progetto, corredato anche da una targa recante la seguente iscrizione: “PETRO SANCTO AD CATHEDRAM ROMANAM”. Oltre il portale un’ampia finestra di forma semicircolare illumina l’interno dell’edificio.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto, costituita da ciottoli, conci di pietra calcarea, tufo e mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce; le strutture angolari sono rinforzate con blocchi squadrati di pietra alternati a corsi regolari in mattoni. Sono presenti tiranti metallici di controventatura e possenti contrafforti murari lungo i fianchi longitudinali dell’edificio. I paramenti murari esterni si presentano privi di intonacatura; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente dell’aula è coperto da una controsoffittatura voltata a botte con unghie laterali in corrispondenza della finestrature che sovrastano le cappelle laterali, intervallata da ampie costolonature trasversali decorate a tempera con un motivo a finti cassettoni con rosette centrali; il transetto è sovrastato da un’ampia volta a vela con motivo ornamentale centrale. Il presbiterio è coperto da una volte a botte unghiata, scandita da costolonature lisce trasversali e decorata con cornici a tempera. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato, collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale costituita da arcarecci e correntini con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula, realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi obliqui, è attraversata due fasce ortogonali (in corrispondenza dell’asse maggiore longitudinale e del transetto) in marmo rosso Verona con bordature laterali costituite da specchiature in marmo verde Alpi e marmo rosso Verona. Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, è caratterizzato da un motivo a losanghe in marmo rosso Verona e marmo biancone. Abside e deambulatorio sono pavimentati con quadrotte in pietra bianca e marmo rosso Verona a corsi obliqui.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, dall’ampio ed arioso impianto spaziale, è elegantemente uniformato stilisticamente da un’articolata ed equilibrata composizione architettonica e decorativa di matrice neoclassica. I prospetti sono regolati nella loro scansione geometrica e volumetrica da paraste e fasci di paraste con capitelli compositi, su cui si imposta l’alta trabeazione modanata con fregio iscritto e cornice dentellata che si svolge lungo l’intero perimetro; archi modanati a tutto sesto inquadrati dall’ordine accolgono gli altari laterali; il presbiterio, introdotto da un arco trionfale con struttura a serliana, è delimitato da pilastri liberi sia lateralmente che verso il coro. Le pareti, intonacate e tinteggiate, sono decorate da cornici, dipinti murali e preziose opere pittoriche. Al centro della parete absidale è posta la pala raffigurante “La cattedra di S. Pietro”, opera del pittore veronese Saverio Dalla Rosa.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, privi di intonacatura e con tessitura muraria a vista, sono caratterizzati lungo i fianchi longitudinali da poderosi contrafforti murari che conferiscono alla composizione d’insieme una marcata valenza plastica e chiaroscurale; tra di essi, nel settore inferiore, sono comprese le strutture emergenti delle cappelle laterali, mentre nel settore superiore si aprono le ampie finestrature che illuminano lo spazio interno; una cornice modanata sommitale corona gli alzati.
Campanile
Campanile addossato al fianco meridionale dell’aula, all’altezza dell’arco trionfale. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto esile e slanciato, parzialmente inglobato nel volume della sagrestia. Cella campanaria ad edicola, caratterizzata dall’apertura di una monofora a tutto sesto su ciascuno dei quattro lati. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L’adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balauste e l’introduzione di un nuovo altare mobile rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1970)
Altare mobile in legno intagliato e decorato rivolto verso l’assemblea, collocato in posizione avanzata verso la navata.
sede - aggiunta arredo (1965-1970)
Sedili mobili in legno intagliato, collocati ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare, con cattedra centrale rialzata su una pedana lignea.
ambone - aggiunta arredo (1965-1970)
Nuovo ambone ligneo collocato in posizione avanzata verso l’aula sul piano del presbiterio, a lato dell’altare.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Villafranca - Valeggio
Parrocchia di San Pietro Apostolo

Via Roma - Valeggio sul Mincio (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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