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Chiesa di San Martino Vescovo <Peschiera del Garda>
Data ultima modifica: 26/08/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Martino Vescovo


Altre denominazioni S. Martino Vescovo


Autore(Ruolo)  Saoncella, Severino (interno, decorazione pittorica)
Bozzetto, Lino Vittorio (cappella feriale, consolidamento statico)



Ambito culturale (ruolo)  architettura altomedievale (origini e costruzione)
architettura neoclassica (ricostruzione )
architettura contemporanea (facciata, rinnovamento )
arte contemporanea (interno, decorazione pittorica )
architettura contemporanea (cappella feriale, consolidamento statico )
architettura contemporanea (apparato decorativo interno, restauro )
architettura contemporanea (copertura, restauro )



Notizie storiche  878 ante - 1175 (origini e costruzione intero bene)
Antiche le origini della pieve di S. Martino in Peschiera, secondo la tradizione edificata in sostituzione di un preesistente tempio pagano, forse dedicato a Giove. La prima citazione diretta risale all’878, anno in cui l’imperatore Carlo Magno donò a S. Martino due peschiere in pali di legno precedentemente di proprietà del monastero di S. Zeno Maggiore. La pieve è ricordata poi in un documento del 1008 (“de plebe S. Martini sita in vico Piscaria”) e nella bolla di papa Eugenio III del 1145 (“Plebem de Pischaria cum capellis, decimis pescationibus et dimidia curte”).
1454 ante - 1454 (origine e costruzione intero bene)
Nel 1454 la chiesa di S. Martino risulta essere pieve parrocchiale con arciprete.
1796 - 1814 (chiusura al culto e riconsacrazione carattere generale)
Nel 1796 i francesi imposero la chiusura al culto della chiesa di S. Martino che venne adibita ad ospedale militare e magazzino. Nel 1812 si procedette allo sgombero, alla pulitura ed alla riconsacrazione del tempio, avvenuta nel 1814.
1815 - 1822 (ricostruzione intero bene)
Al termine dell’occupazione napoleonica la chiesa di S. Martino risultava pericolante, per cui l’Autorità governativa austriaca decise di ricostruirla. I lavori, principiati nel 1815, ebbero compimento nel 1822. L’orientamento del tempio fu invertito da nord-ovest a sud-est, con la nuova facciata neoclassica rivolta verso la piazza.
1930 - 1933 (rinnovamento facciata)
Tra il 1930 ed il 1933 la facciata venne rinnovata nelle forme attuali.
1937 - 1938 (decorazione pittorica interno)
Tra il 1937 ed il 1938 l’interno della chiesa fu decorato con un ciclo pittorico dedicato al Beato Andrea Grego (meglio conosciuto come Beato Andrea da Peschiera), compatrono di Peschiera, agli Evangelisti ed alla Pentecoste, realizzato dal pittore veronese Severino Saoncella.
2006 - 2006 (consolidamento statico cappella feriale)
Risale al 2006 l’intervento di consolidamento statico-strutturale della cappella feriale. Progetto a firma dell’arch. Lino Vittorio Bozzetto.
2007 - 2007 (restauro apparato decorativo interno)
Risale al 2007 l’intervento di restauro dell’apparato decorativo interno ad opera del restauratore Massimo Tisato.



Descrizione  Antiche le origini della pieve di S. Martino in Peschiera, secondo la tradizione edificata in sostituzione di un preesistente tempio pagano, forse dedicato a Giove. La prima citazione diretta risale all’878, anno in cui l’imperatore Carlo Magno donò a S. Martino due peschiere in pali di legno precedentemente di proprietà del monastero di S. Zeno Maggiore. La pieve è ricordata poi in un documento del 1008 e nella bolla di papa Eugenio III del 1145. Nel 1796 i francesi imposero la chiusura al culto della chiesa di S. Martino che venne adibita ad ospedale militare e magazzino. Nel 1812 si procedette allo sgombero, alla pulitura ed alla riconsacrazione del tempio, avvenuta nel 1814. Al termine dell’occupazione napoleonica il fabbricato risultava pericolante, per cui l’Autorità governativa austriaca decise di ricostruirla. I lavori, principiati nel 1815 ebbero compimento nel 1822. L’orientamento del tempio fu invertito da nord-ovest a sud-est, con la nuova facciata neoclassica rivolta verso la piazza. Esternamente l’edificio si presenta con facciata neoclassica rivolta a sud-est. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio. Impianto planimetrico a croce latina, con ampia aula rettangolare, transetto trasversale con bracci absidati, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini e concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi della navata due semi-cappelle laterali accolgono l’altare del S. Cuore, sul lato meridionale, e l’altare di S. Antonio, sul lato opposto; nei bracci laterali del transetto trovano sede l’altare della Beata Vergine Maria, a sinistra, e l’altare del Beato Andrea da Peschiera, a destra. I prospetti interni, intonacati e tinteggiati, sono ritmati da lesene ioniche con fusto decorato con scanalature su cui s’imposta la trabeazione sommitale. Navata e presbiterio sono coperti da una sequenza di volta e vela, scandite da arconi trasversali, decorate con un ciclo figurativo novecentesco in cui sono raffigurati episodi della vita del Beato Andrea da Peschiera, gli Evangelisti e la Pentecoste, realizzato dal pittore Severino Saoncella tra il 1937 ed il 1938. Copertura a due falde con travature lignee portanti e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata, in lastre di marmo chiaro di Trani, è attraversata da una fascia centrale in marmo rosa venato; il piano del presbiterio è caratterizzato da un articolato disegno geometrico in marmi policromi.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, con ampia aula rettangolare preceduta da un vestibolo di ingresso, transetto con bracci laterali absidati emergenti, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini, di ampiezza ridotta e concluso con abside semicircolare. Ai lati del vestibolo di ingresso si collocano la cappella del battistero, a destra, e la sacrestia, a sinistra. Lungo i fianchi della navata, a circa metà del suo sviluppo longitudinale, si aprono due semi-cappelle laterali, una su ciascun lato e fra loro prospicienti, ospitanti rispettivamente l’altare del S. Cuore (già altare della Salute), sul lato meridionale, e l’altare di S. Antonio, sul lato opposto; i bracci laterali del transetto accolgono l’altare della Beata Vergine Maria, a sinistra, e l’altare del Beato Andrea da Peschiera, a destra. Sul lato meridionale del presbiterio si innesta ortogonalmente la cappella feriale con pianta a tre navate; sul lato opposto si addossa la torre campanaria. L’ingresso principale della chiesa, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduto da una breve scalinata esterna; lungo entrambi i fianchi della navata è presente un’entrata laterale.
Facciata
Facciata tripartita, in stile neoclassico. Orientamento a sud-est. Due coppie di lesene di ordine gigante con capitelli ionici inquadrano centralmente il portale d’ingresso sovrastato da un bassorilievo raffigurante “S. Martino che dona il mantello al povero” e reggono la trabeazione, sulla quale si imposta il timpano. I corpi minori laterali, leggermente arretrati, sono coronati da balaustre. L’insieme è sormontato da tre statue raffiguranti il Cristo benedicente ed i SS. Pietro e Paolo.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, composta da conci di tufo, pietra calcarea, ciottoli ed elementi in laterizio legati con malta di calce. I paramenti murari esterni presentano un semplice rivestimento ad intonaco grezzo a base di calce; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente interno è coperto da una sequenza di ampie volta e vela, scandite da arconi trasversali a tutto sesto compresi tra costolonature con decorazione a cassettoni con rosetta centrale; le volte sono decorate con un ciclo figurativo novecentesco in cui sono raffigurati episodi della vita del Beato Andrea da Peschiera (navata), gli Evangelisti (presbiterio) e la Pentecoste (catino absidale), realizzato dal pittore Severino Saoncella tra il 1937 ed il 1938. Le strutture voltate sono realizzate in muratura portante costituita da mattoni pieni in laterizio.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da travature lignee e capriate composite; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposti tavelloni forati in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata, realizzata in lastre rettangolari di marmo chiaro di Trani, è attraversata lungo l’asse longitudinale da una fascia centrale in quadrotte di marmo rosa venato. Il piano rialzato del presbiterio è caratterizzato da un articolato disegno geometrico composto da riquadrature e specchiature in marmi policromi (marmo rosso Verona, marmo chiaro di Trani, breccia rosata, marmo bianco e marmo di Botticino). Il vano del coro presenta una pavimentazione in piastrelle quadrate di cemento, alternativamente bianche e rosse, posate a corsi obliqui.
Prospetti interni
L’ampio ed arioso ambiente interno della chiesa, illuminato soffusamente dalle finestrature semicircolari sommitali, si presenta caratterizzato da un’elegante ed articolata composizione architettonica e decorativa. I prospetti sono ritmati nella loro composizione d’insieme e nell’articolazione dei volumi interni da lesene ioniche con fusto decorato con scanalature, sulle quali s’imposta l’alta trabeazione mondata che si sviluppa cingendo l’intero perimetro. Una ricca decorazione pittorica policroma interessa le volte di copertura dell’aula e del presbiterio.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con rivestimento ad intonaco, coronati da una cornice a semplice modanatura, sono caratterizzati lungo i fianchi longitudinali dai volumi emergenti semicilindrici dei bracci laterali del transetto; al settore anteriore della navata prossimo alla facciata si affiancano due corpi edilizi minori cinti da una balaustra; ampie finestrature semicircolari si aprono nel settore superiore delle pareti dell’aula; finestrature rettangolari con imbotte strombato illuminano l’abside maggiore e le absidiole del transetto.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio. Basamento a pianta quadrangolare, fusto massiccio, cella campanaria ad edicola. Copertura conica in laterizio poggiante su un tamburo schiacciato a sezione ottagonale.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre, l’introduzione di un altare mobile rivolto verso l’assemblea e la realizzazione di un nuovo ambone. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1970)
Altare mobile in legno intagliato rivolto verso l’assemblea.
sede - aggiunta arredo (1965-1970)
Sedili mobili in legno collocati ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare.
ambone - intervento strutturale (1965-1970)
Ambone in marmi policromi, realizzato con parte delle antiche balaustre, collocato in posizione avanzata verso la navata, sul lato sinistro dei gradini del presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo del Lago Veronese - Caprino
Parrocchia di San Martino Vescovo

Piazza Ferdinando di Savoia - Peschiera del Garda (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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