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19/5/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Martino Vescovo <Moniga del Garda>
Data ultima modifica: 27/05/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Martino Vescovo


Altre denominazioni S. Martino Vescovo


Autore(Ruolo)  Cassarino, Flavio (restauro )



Ambito culturale (ruolo)  architettura barocca (ampliamento )
architettura contemporanea (manutenzione ordinaria e straordinaria )
architettura contemporanea (restauro )
arte contemporanea (organo, restauro)



Notizie storiche  1454/10/13 - 1454/10/13 (visite pastorali del XV sec. carattere generale)
La chiesa di S. Martino in Moniga, originariamente cappella soggetta alla pieve di S. Maria in Manerba, è ritenuta una delle più antiche della Valtenesi. La prima notizia certa proviene dalla visita pastorale del vescovo di Verona Ermolao Barbaro, in loco il 13 ottobre 1454. In tale occasione il vescovo consacrò la chiesa, il che lascerebbe ipotizzare una recente ricostruzione dell’edificio.
1530 ante - 1530 (erezione in Parrocchia carattere generale)
Nella visita pastorale del 1530 (vescovo Gian Matteo Giberti), la chiesa di S. Martino in Moniga viene definita per la prima volta “parrochialem ecclesiam”.
1778 - 1796 (ampliamento intero bene)
Tra il 1778 ed il 1796 la chiesa fu notevolmente ampliata. Nel 1778 fu allungata dalla parte dell'altar maggiore, poi, nel 1796, dal lato della facciata, che fu completamente rinnovata nelle forme attuali.
2003 - 2003 (manutenzione ordinaria e straordinaria intero bene)
Risale al 2003 l’intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria della chiesa parrocchiale di S. Martino. Progetto a firma dell’arch. Agosti Mauro.
2008 - 2008 (restauro intero bene)
Risale al 2008 l’intervento di consolidamento statico dell’edificio e di restauro dell’apparato decorativo, resosi necessario in seguito al sisma che colpì il territorio bresciano nel novembre del 2004. Progetto a firma dell’arch. Flavio Cassarino.
2015 - 2017 (restauro organo)
Tra il 2015 ed il 2017 è stato eseguito l'intervento di restauro dell'organo "Benedetti-Acerbis-Tonoli" della chiesa parrocchiale, a cura della Ditta "Laboratorio artigiano di arte organaria Guido Galli & Matteo Pian".



Descrizione  La chiesa di S. Martino in Moniga, originariamente cappella soggetta alla pieve di S. Maria in Manerba, è ritenuta una delle più antiche della Valtenesi. La prima notizia certa proviene dalla visita pastorale del vescovo di Verona Ermolao Barbaro, in loco il 13 ottobre 1454. In tale occasione il vescovo consacrò la chiesa, evento che lascerebbe ipotizzare una recente ricostruzione dell’edificio. Tra il 1778 ed il 1796 la chiesa fu ampliata e rinnovata nelle forme barocche attuali. Esternamente l’edificio si presenta con facciata in stile barocco. Orientamento a occidente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa, compresa tra le strutture delle cappelle laterali. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con abside a sviluppo interno semicircolare; lungo i fianchi dell’aula quattro semi-cappelle laterali accolgono gli altari del Crocifisso e della Beata Vergine Maria, sul lato sinistro, e gli altari di S. Giuseppe e della Madonna del Rosario, sul lato opposto. I prospetti interni sono ritmati da lesene con capitelli d’ordine corinzio, su cui si imposta l’alta trabeazione sommitale; le pareti sono riquadrate con sottili cornici a tempera ed arricchite con opere pittoriche; al centro della parete di fondo del presbiterio è posta la pala d’altare raffigurante il santo patrono. Navata e presbiterio sono coperti da una sequenza di tre ampie volta e vela, scandite da brevi volte a botte comprese tra costolonature trasversali, decorate a tempera con cornici, specchiature e motivi ornamentali, ed arricchite con rilievi in stucco. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee; manto in coppi di laterizio. Pavimentazione “alla palladiana” con scaglie di marmi policromi.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini, di ampiezza ridotta e concluso con abside a sviluppo interno semicircolare (e poligonale a cinque lati verso l’esterno). Lungo i fianchi dell’aula si aprono quattro semi-cappelle laterali emergenti, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede gli altari del Crocifisso e della Beata Vergine Maria, sul lato settentrionale (sinistro), e gli altari di S. Giuseppe e della Madonna del Rosario, sul lato opposto; a questi ultimi ambienti si interpone il vestibolo dell’ingresso laterale. Sul fianco meridionale del presbiterio si colloca il locale della sacrestia; la torre campanaria insiste sul lato settentrionale della navata, compresa tra le strutture delle cappelle laterali. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduta all’esterno da un’alta scalinata; è presente un’entrata laterale sul fianco destro dell’aula.
Facciata
Facciata in stile barocco. Orientamento ad occidente. Un cornicione modanato separa il prospetto in due registri. In quello inferiore tre coppie di paraste con capitelli di ordine ionico inquadrano centralmente il portale d’ingresso modanato di gusto barocco. Nel registro superiore, raccordato all’inferiore tramite due volute laterali, due coppie di paraste con capitelli di ordine corinzio, inquadrano centralmente un’ampia finestratura sormontata da un timpano curvilineo. Chiude il prospetto un fastigio balaustrato con timpano spezzato, al centro del quale si inserisce una elaborata croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto, composta da conci di pietra calcarea locale e mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce. Le strutture murarie longitudinali sono controventate con tiranti metallici disposti in corrispondenza dell’arco trionfale e degli arconi in muratura che ritmano le volte interne. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Navata e presbiterio sono coperti da una sequenza di tre ampie volta e vela, scandite da brevi tratti di volte a botte comprese tra costolonature trasversali; il coro è chiuso da un catino absidale suddiviso in tre spicchi da due costoloni. Le strutture voltate sono realizzate in muratura portante, irrigidite da costolonature controventate da tiranti metallici, intonacate e tinteggiate verso l’intradosso, decorate a tempera con cornici, specchiature e motivi ornamentali, ed arricchite con rilievi in stucco.
Coperture
Copertura a due falde (con terminazione a padiglione a tre falde in corrispondenza dell’abside), con struttura portante composta da capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale, saette di controventatura e contraffissi intermedi; orditura secondaria costituita da arcarecci e travetti con sovrapposto assito, manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata è caratterizzata da una pavimentazione alla “Palladiana” con scaglie di marmi policromi; i due assi principali della chiesa sono percorsi da due fasce ortogonali realizzate con marmi rossi e bordature in marmo nero e viola; al centro un decoro a mosaico. Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, presenta un disegno a scacchiera con riquadri a corsi diagonali realizzati alternativamente con scaglie di marmi rossi e marmi chiari.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, con impianto spaziale ampio ed armonico, diffusamente illuminato dalle finestrature sommitali, si presenta caratterizzato da un’elegante ed equilibrata composizione architettonica e decorativa. I prospetti sono ritmati da lesene con capitelli d’ordine corinzio, singole o a fasci polistili, che sottolineano l’articolazione dei volumi interni, e su cui si imposta l’alta trabeazione modanata con fregio decorato che si sviluppa lungo l’intero perimetro. Le pareti, intonacate e tinteggiate, riquadrate con sottili cornici a tempera, sono arricchite con opere pittoriche. Al centro della parete absidale è posta la pala d’altare inserita in un’elegante cornice barocca con decorazioni policrome.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, si articolano lungo i fianchi longitudinali della navata in due registri coronati da una cornice modanata, interessati entrambi dal volume emergente che accoglie le cappelle alterali; il registro superiore è modulato da ampie specchiature rettangolari lievemente sfondate, all’interno delle quali si aprono, sul fronte meridionale, le finestrature che illuminano lo spazio interno.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa, compresa tra le strutture delle cappelle laterali. Di essa emerge solo una porzione di fusto, con rivestimento ad intonaco, e la semplice cella campanaria a edicola. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di un altare mobile rivolto verso l’assemblea. Si conservano le balaustre e l’altare maggiore pre-conciliare.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo del Lago Bresciano
Parrocchia di San Martino Vescovo

Via Roma - Moniga del Garda (BS)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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