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18/4/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Elena <Verona>
Data ultima modifica: 23/03/2016, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di Sant'Elena


Altre denominazioni S. Elena


Autore(Ruolo)  Brugnoli, Bernardino (coro, rinnovamento)



Ambito culturale (ruolo)  architettura altomedievale (origini e costruzione)
architettura romanica (ricostruzione )
architettura tardo-gotica (loggia esterna, costruzione)
architettura rinascimentale (coro, rinnovamento)



Notizie storiche  IX sec. - IX sec. (origini e costruzione intero bene )
La chiesa di Sant'Elena occupa l'area su cui sorse nel IV sec., ad opera del vescovo Zeno, il primo luogo di culto cristiano di Verona. Dopo che fu riconosciuta la dipendenza del Capitolo dei Canonici della Cattedrale non dal vescovo di Verona, ma dal patriarca di Aquileia, il Capitolo, presieduto dall'Arcidiacono Pacifico, decise di costruire sul luogo dell'antica basilica una chiesa dedicata ai SS. Giorgio e Zeno (vulgo S. Elena).
813 - 813 (consacrazione carattere generale )
Il nuovo edificio fu consacrato nell'813 dal patriarca di Aquileia Andrea.
1117 - 1117 post (ricostruzione intero bene )
Seriamente danneggiato dal terremoto del 3 gennaio 1117 l'edificio fu rapidamente ricostruito in forme romaniche.
1140 - 1140 (consacrazione carattere generale )
Nel 1140 il nuovo edificio fu consacrato dal patriarca di Aquileia Pellegrino.
1320 - 1320 ("quaestio de acqua et terra" carattere generale )
Presso la chiesa di S. Elena nel 1320 Dante Alighieri tenne la dissertazione "quaestio de acqua et terra". L'evento è ricordato da un'epigrafe posta in facciata.
XV sec. - XV sec. (costruzione loggia esterna )
Nel XV sec. fu realizzata la loggia colonnata esterna coperta da volte a crociera. Fino al 1625 (anno in cui fu edificata la sagrestia dei Canonici) la loggia continuava verso sud e permetteva l'accesso diretto in cattedrale, formando un passaggio coperto.
1573 - 1573 (rinnovamento coro )
Nel 1573 l'abside, precedentemente a sviluppo semicircolare, fu rinnovato nelle forme attuali (a pianta quadrata) su progetto dell'arch. Bernardino Brugnoli.
1960 - 1970 (indagini archeologiche carattere generale )
Tra il 1960 ed il 1970, la chiesa di Sant'Elena è stata interessata da indagini archeologiche che hanno riportato alla luce parte delle strutture murarie dell'antica basilica del IV secolo.



Descrizione  La chiesa di Sant'Elena occupa l'area su cui sorse nel IV sec., ad opera del vescovo Zeno, il primo luogo di culto cristiano di Verona. Dopo che fu riconosciuta la dipendenza del Capitolo dei Canonici della Cattedrale non dal vescovo di Verona, ma dal patriarca di Aquileia, il Capitolo, presieduto dall'Arcidiacono Pacifico, decise di costruire sul luogo dell'antica basilica una chiesa dedicata ai SS. Giorgio e Zeno (vulgo S. Elena). Seriamente danneggiato dal terremoto del 3 gennaio 1117 l'edificio fu rapidamente ricostruito in forme romaniche e riconsacrato (1140). Nel XV sec. fu realizzata la loggia esterna con colonne e volte a crociera. Nel 1573 l'abside, precedentemente a sviluppo semicircolare, fu rinnovato nelle forme attuali (a pianta quadrata). Tra il 1960 ed il 1970, la chiesa di Sant'Elena è stata interessata da indagini archeologiche che hanno riportato alla luce parte delle strutture murarie del presbiterio dell'antica basilica del IV secolo. Esternamente l'edificio si presenta con facciata a capanna preceduta da un loggiato. Orientamento ad occidente. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio rialzato di tre gradini protetto da balaustra, concluso con abside quadrangolare emergente a fondale piatto; l’aula è preceduta da un vestibolo di ingresso colonnato a cui si sovrappone la cantoria. L’interno della chiesa presenta le pareti con paramento murario a vista, decorate con lacerti di decorazioni ad affresco e con monofore strombate in parte tamponate; il vano absidale è introdotto da un arco trionfale con sovrapposta trabeazione; alla parete di fondo dell’abside si addossa l’altare maggiore pre-conciliare con la pala cinquecentesca raffigurante la “Madonna che porta il Bambino, con i Santi Stefano, Zeno, Giorgio ed Elena”, opera di Felice Brusasorzi. L’aula è coperta dalla sovrastante struttura di copertura a capanna con capriate e travature lignee a vista; il vano dell’absidale è chiuso da una volta a botte in muratura con decorazione ad affresco a cassettoni; manto di copertura in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in lastre di marmo rosso Verona, pietra bianca e nembro rosato; il presbiterio è pavimentato con quadrotte di nembro giallo-rosato; l’abside presenta un disegno geometrico con intarsi in marmo rosso Verona, marmo nero e marmo biancone.

Pianta
La chiesa di S. Elena, inserita in posizione intermedia tra il complesso architettonico della Cattedrale di Verona e la sede della Curia Vescovile, presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, con presbiterio rialzato di tre gradini protetto da balaustra, concluso con abside quadrangolare emergente a fondale piatto di ampiezza ridotta. Lungo i fianchi dell’aula, tra loro prospicienti, trovano sede due altari laterali. L’aula è preceduta da un vestibolo colonnato di ingresso a cui si sovrappone la cantoria. L’ingresso principale, con bussola interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduta da un atrio loggiato esterno; è presente un secondo accesso, sul lato meridionale del presbiterio, con il passaggio dall’antico atrio romanico ipostilo comunicante con l’adiacente chiesa cattedrale.
Facciata
Facciata a capanna in stile romanico edificata in corsi alternati di cotto e pietra tenera. La precede un loggiato esterno con colonne e coperto da volte a crociera. Al centro si apre il portale d'ingresso di forma rettangolare sormontato da una lunetta priva di decorazioni. Oltre il portale due oculi ed un'ampia finestra illuminano l'interno dell'edificio.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante con paramento esterno a corsi di conci squadrati di tufo alternati a filari in mattoni pieni di laterizio; i paramenti interni si presentano in generale realizzati in mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce e con tessitura regolare, alternati puntualmente a conci in tufo o ciottoli. I paramenti murari esterni (ad eccezione del corpo edilizio dell’abside, con rivestimento ad intonaco) ed interni sono privi di intonacatura.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura lignea di copertura con capriate e travature lignee a vista. Il vano absidale è sovrastato da una volta a botte in muratura con decorazione ad affresco a cassettoni.
Coperture
La struttura portante della copertura a due falde dell’aula è costituita da dodici capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale e saette di controventatura, poggianti su mensole in legno a barbacane e dormienti in pietra in corrispondenza dell’innesto nelle pareti d’ambito; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti in pendenza con sovrapposte tavelle di cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in lastroni rettangolari di marmo rosso Verona, pietra bianca e nembro rosato; sono presenti lapidi sepolcrali con iscrizioni. Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, è pavimentato con quadrotte di nembro giallo-rosato; nel settore centrale del presbiterio sono lasciasti a vista i resti della prima basilica paleocristiana, in particolare le fondamenta della zona absidale e lacerti musivi pavimentali. Il piano dell’abside presenta un disegno geometrico in marmi policromi (marmo rosso Verona, marmo nero e marmo biancone); al centro è posta una lastra tombale.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, dalle linee architettoniche armoniche ed equilibrate caratteristiche del romanico veronese, presenta i prospetti con paramento a vista, caratterizzati da un articolato palinsesto murario; lungo le pareti si conservano lacerti di decorazioni ad affresco; nel settore superiore sono presenti monofore strombate in parte tamponate; archeggiature modanate a tutto sesto accolgono gli altari laterali, il vano absidale è introdotto da un arco trionfale con sovrapposta trabeazione; alla parete di fondo dell’abside si addossa l’altare maggiore pre-conciliare, sovrastato da una cornice architettonica con la pala cinquecentesca raffigurante la “Madonna che porta il Bambino, con i Santi Stefano, Zeno, Giorgio ed Elena”, opera di Felice Brusasorzi.
Prospetti esterni
La chiesa presenta a vista, oltre alla facciata principale, il fronte orientale (presbiterio), con geometria a capanna e con paramento a corsi alternati in conci di tufo e filari in cotto a vista, e le pareti del corpi edilizio dell’abside, queste ultime con rivestimento ad intonaco a base di calce.
Campanile
La chiesa di S. Elena è priva di torre campanaria.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la realizzazione del nuovo altare rivolto verso l’assemblea. Si conservano l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo e le balaustre.
altare - intervento strutturale (1965-1975)
Altare fisso con mensa in marmo rosso Verona e basamento in pietra bianca scolpita.
sede - aggiunta arredo (1965-1975)
Sedili mobili in legno intagliato posizionati sul retro dell’altare.
ambone - aggiunta arredo (1965-1975)
Ambone in legno intagliato collocato sul piano del presbiterio in posizione avanzata verso l’aula, in prossimità della balaustra sinistra.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Verona Centro
Parrocchia di Santa Maria Assunta-Cattedrale

Piazza Duomo - Verona (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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