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29/3/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Anna <Lugagnano, Sona>
Data ultima modifica: 24/05/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Sant'Anna


Altre denominazioni Chiesa di Cristo Re;S. Anna


Autore(Ruolo)  Trezza, Luigi (intero bene, progetto e costruzione)
Mazzi, Dario (intero bene, costruzione)
Bellomi, Federico (interno, decorazione pittorica)
Mazzi, Ferdinando (intero bene, restauro)



Ambito culturale (ruolo)  neoclassico (intero bene, costruzione)
neoclassico (intero bene, progettazione e costruzione)
neoclassico (campanile, costruzione)
architettura contemporanea (intero bene, restauro)
architettura contemporanea (campanile, ricostruzione)
architettura neo-romanica (intero bene, costruzione)
arte contemporanea (interno, decorazione pittorica)
architettura contemporanea (facciate e copertura, restauro)



Notizie storiche  1712 - 1712 (costruzione intero bene)
Con decreto del 21 gennaio 1712 il vescovo Francesco Barbarigo (1697-1714) concesse agli abitanti del borgo di Lugagnano la costruzione di una propria chiesa, che fu realizzata in meno di due mesi con il contributo dei soli paesani. Sulla facciata venne posta una lapide (ora perduta) a memoria dei principali benefattori ("Francesco Mazzi Qm. Lazaro, fratelli / cugini Mazzi, Lazarini uniti Ventura / Carlo Mazzi, Bernardo Mazzi detto Faino / Benedetto Mazzi, Domenico Qm. Antonio Mazzi / Francesco Qm. Francesco Mazzi 1724"). Il tempio, eretto sulla strada principale, fu dedicato ai SS. Anna e Bernardo. Giuridicamente e pastoralmente venne sottoposto alla Parrocchia di S. Massimo Vescovo in San Massimo (Verona).
1712/03/08 - 1712/03/08 (consacrazione intero bene)
L'8 marzo del 1712 venne consacrata la chiesetta dei SS. Anna e Bernardo, ad opera del vescovo Francesco Barbarigo (1697-1714).
1797 - 1808 (costruzione intero bene)
L'11 giugno del 1797 i capifamiglia di Lugagnano si riunirono nella chiesa e votarono per costituirsi in Parrocchia autonoma, separandosi da quella di S. Massimo, considerata troppo distante e scomoda da raggiungere. Il 7 luglio 1797, il vescovo di Verona G. Andrea Avogadro (1790-1805), concesse il benestare alla separazione, fissando i confini della nuova Parrocchia e stabilendo gli oneri cui erano obbligati la comunità e gli uomini di Lugagnano per provvedere alla Chiesa di S. Anna ed al nuovo parroco. La prima chiesa di Lugagnano, costruita poco meno di un secolo prima, venne completamente rifatta, ingrandita e dotata di campanile a tre campane, su progetto dell'architetto veronese Luigi Trezza. Ne risultò un edificio neoclassico a navata unica. I lavori si conclusero nel 1808 ed il nuovo edificio fu intitolato esclusivamente a S. Anna.
1818 - 1818 (consacrazione intero bene)
Nel 1818 la nuova chiesa venne consacrata solennemente dal vescovo di Verona Mons. Innocenzo Liruti (1807-1827).
1830 - 1830 (costruzione campanile)
Nel 1830 il campanile della nuova chiesa, in precarie condizioni statiche, venne riedificato e dotato di un armonioso concerto di cinque campane.
1897 - 1897 (restauro intero bene)
Si festeggia il primo secolo di vita della Parrocchia. Per l'occasione la chiesa venne restaurata.
1921 - 1921 (danneggiamento e ricostruzione campanile)
Il 12 aprile almeno due fulmini si scaricarono sul campanile, distruggendone la cupola, che venne ricostruita qualche mese più tardi.
1948 - 1955 (costruzione intero bene)
Con l'aumento demografico del paese, la vecchia parrocchiale cominciava ad essere inadeguata, sia come ubicazione (lungo la strada principale, con a lato una piazzetta molto piccola, l'attuale Brigata Alpini e di fronte la canonica), sia come dimensioni. Nell'immediato dopoguerra (1948) si decise di abbandonare il vecchio edificio (che verrà abbattuto, insieme al campanile, due decenni più tardi, nel 1968) e di edificarne uno nuovo e più capiente nel luogo dove si trova attualmente. Il progetto venne affidato all'Ing. Dario Mazzi. In poco più di sette anni (1948-1955) i parrocchiani, organizzandosi in turni gratuiti di lavoro, riuscirono ad innalzare la chiesa più grande e più capiente della provincia fuori dalle mura cittadine.
1955/05/01 - 1955/05/01 (inaugurazione intero bene)
Il I maggio del 1955, con la partecipazione di tutto il paese, la chiesa venne aperta al culto da Mons. Pangrazio.
1969 - 1969 (consacrazione intero bene)
Nel 1969 il vescovo di Verona Mons. Giuseppe Carraro (1958-1978), consacrò la chiesa inaugurando il tabernacolo ed il battistero.
1991 - 2005 (decorazione pittorica ad affresco cappelle laterali)
Tra il 1991 e il 2005 le due cappelle laterali vennero decorate ad affresco dall'artista veronese Federico Bellomi.
2012 - 2013 (restauro facciate e copertura)
Tra il 2012 ed il 2013 sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria e rifacimento del manto di copertura, di sistemazione della facciata e tinteggiatura dei prospetti esterni. Progetto a cura dell'arch. Ferdinando Mazzi.



Descrizione  La chiesa parrocchiale di S. Anna è situata nel centro del paese di Lugagnano, distante 3,5 km da Verona. Edificata nel 1712 come cappella soggetta alla vicina chiesa di S. Massimo Vescovo, il 7 luglio 1797 fu eretta in Parrocchia autonoma. Tra il 1797 ed il 1808 venne completamente ricostruita in stile neoclassico su progetto dell'arch. Luigi Trezza. Nell'immediato dopoguerra, visto l'incremento demografico dell'abitato di Lugagnano, si decise di abbandonare la chiesa ottocentesca progettata dal Trezza e di edificarne una ex novo più capiente, nel luogo dove si trova tuttora. Attualmente rappresenta la chiesa più grande della provincia di Verona, per dimensioni seconda solo alla chiesa cittadina di S. Anastasia. L'edificio presenta una facciata a salienti, in stile neo-romanico. Impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate absidate, tra loro separate da due file di sette colonne alternativamente a sezione polilobata e circolare; presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini; nelle absidi laterali sono ospitati il tabernacolo in quella di sinistra (Cappella dell'Eucarestia), ed il fonte battesimale in quella destra (Cappella del Fonte Battesimale). Notevole la decorazione ad affresco della cappella ricavata nel transetto di destra, raffigurante il Giudizio Universale, opera dell'artista veronese Federico Bellomi. La navata centrale è coperta da una volta a botte unghiata scandita da costolonature; le navate laterali sono coperte da una teoria di volte a crociera; il presbiterio è sovrastato da una volta a botte con decorazione a cassettoni; l'abside centrale e le due laterali sono concluse da un catino absidale interamente decorato; la crociera del transetto è sovrastata da un'ampia volta a crociera. Copertura a due falde in corrispondenza del volume centrale della chiesa, ad unico spiovente lungo le navate laterali, con struttura in latero-cemento e manto in coppi di laterizio. L'aula è pavimentata in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone; la pavimentazione del presbiterio è caratterizzata da una composizione geometrica in marmi policromi.

Pianta
Impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate con transetto che precede il presbiterio. Le navate, tra loro separate da due file di sette colonne alternativamente a sezione polilobata e circolare, si concludono, oltre il transetto, in altrettante absidi emergenti a sviluppo semicircolare. Il presbiterio, rialzato di tre gradini rispetto alla quota dell'aula, presenta una planimetria quadrangolare ed è separato dall'abside maggiore da due brevi setti murari. Nelle absidi laterali sono ospitati il tabernacolo in quella di sinistra (Cappella dell'Eucarestia), ed il fonte battesimale in quella destra (Cappella del Fonte Battesimale), entrambe poste alla medesima quota del presbiterio, con il quale risultano comunicanti grazie ad una apertura a tre fornici. Anche la campata terminale dei bracci del transetto è posta ad una quota sopraelevata di tre gradini. L'ingresso principale al tempio avviene superando una bussola lignea, mentre gli ingressi laterali si aprono in corrispondenza della quarta campata di entrambe le navate minori. Dall'abside destra si accede alla sacrestia, e da questa alla cappella feriale ed alla casa canonica, oltre che ad alcuni ambienti di servizio.
Facciata
La facciata, a salienti, rispecchia la ripartizione interna a tre navate, con quella centrale maggiormente elevata rispetto alle laterali. La parte inferiore è suddivisa da cinque nicchie originate da quattro lesene, concluse a circa metà dell'altezza totale, da archi a tutto sesto, di cui tre sono decorate con altrettanti rosoni marmorei circolari ulteriormente segnati da medaglioni lapidei. Nelle due nicchie più esterne era prevista la collocazione di statue (probabilmente dei due santi patroni), che oggi sono andate perse. E' invece posizionato nella nicchia centrale, che ingloba anche il portale d'ingresso, un bassorilievo raffigurante Cristo Pantocratore, scolpito con caratteri stilistici volutamente neomedievali di discreta fattura. La parte superiore è costituita centralmente da una trifora vetrata con archi a tutto sesto impostati su colonnine, sovrastata da una tribuna formata da archetti pure a tutto sesto, posta a chiusura del triangolo delineato dalle falde del tetto. Anche nel registro superiore erano previsti dei gruppi scultorei, mai realizzati per motivazioni economiche. Nel complesso, la facciata della chiesa di S. Anna in Lugagnano, sembra ispirata a quella del duomo di Pisa, che probabilmente costituì il riferimento culturale-stilistico del progettista, improntato su uno stile neoromanico utilizzato frequentemente nel secondo dopoguerra.
Strutture di elevazione
Le murature portanti sono realizzate in conci di pietra squadrati, con presenza di corsi di orizzontamento in mattoni pieni di laterizio ed elementi di contraffortatura di sezione maggiore, posti ad interasse pari a quello delle colonne che scandiscono le navate interne, e corrispondenti alle lesene che ritmano esternamente i prospetti. Le navate sono separate da due file di sei colonne alternativamente a sezione circolare e quadrilobata, la cui diversificazione formale corrisponde ad una differente funzione statica. Le colonne quadrilobate sono in realtà pilastri in c.a. a sezione quadrata, a cui sono stati addossati su ciascun lato, e per i primi tre corsi, dei conci semicircolari di marmo rosso Verona, mentre la rimanente porzione del fusto del pilastro è trattata a marmorino su supporto cementizio, ricalcante fedelmente i colori e le striature del marmo. A queste si sovrappongono, nel registro superiore delle pareti che definiscono la navata centrale (e analogamente anche il transetto), altrettante semicolonne che raggiungono l'imposta della volta sommitale. Le colonne cilindriche sono invece costituite da elementi di marmo rosso di Verona.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata centrale è coperta da una struttura voltata a botte scandita in tre campante da costolonature poste ad interasse pari a quello dei pilastri polilobati della navata, e che si impostano sul loro prolungamento nel registro superiore della navata; ciascuna campata presenta una duplice unghiatura laterale, ciascuna delle quali inquadra le finestrature a trifora che si aprono sulle pareti d'ambito. Le sei campate delle navate laterali sono coperte da volte a crociera in cartongesso decorate con sottili costolonature e intervallate da archi a tutto sesto che si impostano sui capitelli dei pilastri della navata centrale e, lungo i fianchi laterali, alternativamente sui capitelli delle semicolonne e su mensoline pensili. Le due campate dei bracci laterali del transetto presentano una copertura voltata a botte e decorata con motivi a cassettoni, separate da una costolonatura in rilievo che si imposta sulle semicolonne del registro superiore delle pareti d'ambito. Anche il presbiterio presenta la medesima copertura voltata a botte con decorazioni a cassettoni, mentre l'abside centrale e le due laterali sono concluse da un catino absidale la cui superficie è interamente decorata. La campata della navata centrale all'intersezione con il transetto è coperta da un'ampia volta a crociera le cui vele sono scandite da una finta costolonatura.
Coperture
La copertura della navata centrale e del transetto, a due falde, presenta una struttura portante costituita da travetti in calcestruzzo armato ed elementi interposti in laterizio; la struttura di copertura delle navate laterali e delle absidi è realizzata con travetti in calcestruzzo e tavelloni in laterizio. Il manto di copertura è in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata centrale e delle navate laterali è realizzata con elementi quadrati alternativamente in marmo rosso Verona ed in biancone e disposti a scacchiera; tre fasce longitudinali in marmo rosso con bordature laterali in giallo d'Istria segnano rispettivamente l'asse maggiore della navata centrale e le due file di colonne, ed alle quali si raccordano analoghe fasce trasversali con interassi pari al ritmo delle colonne, e che si prolungano anche nelle navate laterali. Le campate terminali dei bracci del transetto, cui si accede superando tre gradini in marmo rosso Verona, riprendono il disegno policromo a scacchiera della navata centrale, in questo caso con andamento diagonale. La pavimentazione del presbiterio e delle cappelle laterali presenta un motivo geometrico composto da elementi ottagonali alternativamente in marmo rosso Verona e in marmo Trani, raccordati tra loro da elementi quadrati in marmo nero del Belgio. Le tre absidi presentano la medesima pavimentazione ad elementi quadrati in marmo rosso Verona e biancone disposti a scacchiera ad andamento diagonale.
Prospetti interni
La spazio interno è caratterizzato dall'alternanza delle colonne semplici e polilobate che separano le navate, su cui si impostano archeggiature a tutto sesto con lo spessore della ghiera posto in risalto da un differente trattamento cromatico. Sui pilastri di sezione maggiore si impostano semicolonne con lesene laterali che occupano il registro superiore della navata centrale, i cui capitelli si alternano ai semplici peducci allineati alle colonne minori. Le trifore sommitali si impostano su un ripiano in pietra con mensoline a voluta. I prospetti interni delle navate laterali sono caratterizzati dall'alternanza di semicolonne con parastine laterali e semplici peducci intermedi su cui si impostano le volte a crociera, scandendo così lo spazio in sei campate; una cornice decorata percorre le pareti all'altezza dei capitelli, prolungandosi anche nella parete di controfacciata e nei fianchi laterali del transetto. La pareti absidali presentano le superfici interamente decorate e si concludono superiormente con una cornice a semplice modanatura.
Prospetti esterni
I prospetti laterali, nel registro corrispondente alle navate laterali, si presentano scanditi da semplici lesene prive di modanature, raccordate in sommità da un cornice ad archetti pensili e sovrapposta cornice in pietra; la porzione inferiore della muratura è rivestita con una zoccolatura in lastre di pietra di Prun con modanatura superiore a toro; nelle campiture si aprono le alte e strette monofore a profilo arcuato con ghiera dell'arco e conci di imposta in rilievo. Il registro superiore della navata centrale, che si conclude in sommità con una cornice in pietra e sottostante teoria di archetti pensili, si caratterizza per la sequenza delle trifore con ghiere degli archi in rilievo e semicolonnine centrali. Su entrambi i fianchi si aprono gli ingressi laterali, preceduti da una bassa gradinata ed inquadrati da un arco a tutto sesto ricavato con un profilo in pietra. I prospetti del transetto sono scanditi in due registri che riprendono le medesime caratteristiche architettonico-decorative che connotano i prospetti esterni delle navate, con i quali sono posti in continuità, su entrambi i livelli, dalle cornici ad archetti pensili. Anche le pareti absidali si presentano scandite da semplici lesene e concluse in sommità dalla cornice di gronda in pietra con archetti pensili.
Campanile
Campanile a vela in muratura situato sopra la copertura del braccio destro del transetto.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1969)
L'intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l'aggiunta della nuova mensa rivolta verso l'aula, la realizzazione di una transenna retrostante la sede del celebrante e la collocazione del fonte battesimale e della custodia eucaristica nelle absidi laterali.
altare - aggiunta arredo (1969)
Sostituzione del preesistente altare in legno con l'attuale mensa rivolta verso l'aula.
sede - aggiunta arredo (1969)
Realizzazione della transenna sul retro della sede del celebrante.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1969)
Posizionamento del fonte battesimale nell'abside destra.
custodia dell'eucarestia - aggiunta arredo (1969)
Posizionamento della custodia eucaristica sull'altare della Cappella dell'Eucarestia, nell'abside sinistra.
coro e organo - aggiunta arredo (1980)
L'attuale organo a canne a 17 registri reali, realizzato dalla ditta Balbiani di Milano, è stato collocato nell'abside centrale, oltre la transenna in marmo.
confessionale - aggiunta arredo (2009)
Aggiunta dei nuovi confessionali lignei.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Bussolengo
Parrocchia di Sant'Anna

Piazza Don E. Brunelli - Lugagnano, Sona (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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