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25/4/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo <Sommacampagna>
Data ultima modifica: 28/08/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Sant'Andrea Apostolo


Altre denominazioni S. Andrea Apostolo


Autore(Ruolo)  Cristofali, Adriano (ricostruzione )
Tumicelli, Jacopo (aula, decorazione pittorica )
Zamboni, Angelo (cappella dei Caduti, costruzione e decorazione )
Pegrassi, Agostino (interno, decorazione pittorica)



Ambito culturale (ruolo)  architettura romanica (origini e costruzione)
architettura barocca (inversione orientamento )
architettura neoclassica (locale deposito, costruzione )
architettura neoclassica (ricostruzione )
arte contemporanea (aula, decorazione ad affresco )
architettura neoclassica (oratorio del SS. Sacramento, costruzione )
architettura contemporanea (abside semicilindrica, costruzione )
architettura contemporanea (cappella dei Caduti, costruzione)
arte contemporanea (interno, decorazione pittorica)
architettura contemporanea (presbiterio, apertura varchi)
architettura contemporanea (esterno, tinteggiatura)
architettura contemporanea (cappella dei Caduti, restauro)
architettura contemporanea (intero bene, restauro)



Notizie storiche  1415 ante - 1415 (origini e costruzione intero bene)
Non ci sono fonti inerenti le origini della chiesa di S. Maria in Sommacampagna. L’unico dato certo è fornito da una lapide datata 1415, murata nella parete meridionale della cappella laterale sinistra, il cui testo ci informa che l’edificio fu edificato a spese della nobile famiglia Maccacaro, e che probabilmente fu completato nel 1415. Il testo dell’epigrafe recita: “VIRGINIS AD LAUDEM COELESTIS SANGUINE CLARO / NATUS MACHACHARUM PETRUUS PRIMORDIA IUSSIT / HUIUS BASSILICAE ZAMPETRUS VOTA SECUTUS / QUAM COMPLEVIT AVI / PIA MATER PROTEGAT ILLUM MCCCXV”.
1530 - 1576 (trasferimento della sede parrocchiale carattere generale)
Nella prima metà del XVI sec. (tra il 1530 ed il 1541) la sede parrocchiale fu trasferita dalla pieve di S. Andrea (ufficialmente a partire dal 1576), situata fuori dal paese ed in precarie condizioni, alla chiesa di S. Maria Addolorata, di recente costruzione, situata nel centro del paese. Negli anni seguenti l'antica pieve di S. Andrea proseguì il suo corso di decadenza, divenendo col tempo chiesa cimiteriale soggetta alla parrocchiale di S. Maria.
1631 - 1631 (variazione della denominazione del bene carattere generale)
Si registra che a partire dalla visita pastorale del 1631 del vescovo Marco Giustiniani (1759-1772), la chiesa di S. Maria comincia ad essere denominata come Madonna del Pirlar ("Pirlar" o "Bagolar" era il nome che gli abitanti del paese diedero al boschetto di alberi “celtis australis” che sorgeva in prossimità della chiesa).
1695 - 1695 (inversione dell'orientamento intero bene)
Nel 1695 su iniziativa dell’arciprete don Pietro Colombo venne invertito l’orientamento dell’edificio con lo spostamento dell’altar maggiore, del coro e della sagrestia dalla collocazione originaria ad oriente ad occidente, al posto dell’ingresso. Non avendo però richiesto le autorizzazioni necessarie agli uffici ecclesiastici preposti, il vescovo di Verona Pietro Leoni (1691-1697) comminò all’arciprete una multa salata (50 ducati) minacciandolo di sospensione “a divinis”.
1746 - 1746 (costruzione locale deposito)
Nel 1746, a lato della chiesa della Madonna del Perlar venne edificato un locale per custodire gli arredi della Compagnia del SS. Sacramento. Si ritiene che tale costruzione possa corrispondere con l’attuale cappella laterale sud.
1750 - 1762 (ricostruzione intero bene)
Tra il 1750 ed il 1762 la chiesa di S. Maria venne riedifica nelle forme neoclassiche attuali su progetto attribuito al celebre architetto veronese Adriano Cristofali. La primitiva chiesa, edificata prima del 1415, venne inglobata nella nuova costruzione.
1762/07/11 - 1762/07/11 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio fu consacrato a S. Andrea Apostolo e alla Madonna Immacolata in data 11 luglio 1962 ad opera del vescovo di Verona Nicolò A. Giustiniani (1759-1772).
1809 - 1809 (decorazione pittorica aula)
Nel 1809 il pittore villafranchese Jacopo Tumicelli (1784-1825) decorò ad affresco con scene bibliche dieci riquadri posti lungo l’aula della chiesa.
1848 - 1857 (costruzione oratorio del SS. Sacramento)
Dall’analisi delle tavole del Catasto Austriaco del XIX sec. è possibile evincere che il “nuovo” oratorio della Confraternita del Santissimo Sacramento venne edificato tra il 1848 ed il 1857. Lo si chiama “nuovo” per distinguerlo dal vecchio, utilizzato sin dal XVIII sec., situato a sud del presbiterio e convertito (temporaneamente) in sagrestia nel 1857, anno dello scioglimento della Confraternita del Santissimo.
1916 - 1917 (costruzione abside semicilindrica)
Tra il 1916 ed il 1917 venne edificata l’abside semicilindrica tutt’ora visibile. Prima di allora il presbiterio era chiuso da una parete a fondale piatto.
1921 - 1925 (costruzione cappella dei Caduti)
Risale al 1921 la costruzione della Cappella dei Caduti della I Guerra Mondiale, posta trasversalmente rispetto il fianco nord della chiesa, con coro rivolto a nord. Progetto a firma dell’arch. ing. Ferdinando Forlati. Tra il 1921 e il 1925 la Cappella fu impreziosita da pregevoli dipinti in stile liberty del pittore veronese Angelo Zamboni (1895-1939).
1935 - 1935 post (decorazione pittorica interno)
A partire dal 1935 il pittore veronese Agostino Pegrassi decorò il controsoffitto dell’aula ed il presbiterio con una serie di decorazioni ad affresco.
1954 - 1954 (apertura varchi presbiterio)
Nel 1954 furono aperti due varchi nel presbiterio per metterlo in collegamento con gli spazi laterali, che divennero aule minori per i fedeli.
1986 - 1986 (tinteggiatura esterno)
Risale al 1986 l’intervento di tinteggiatura dei prospetti est e sud della chiesa di S. Andrea Apostolo.
2003 - 2003 (restauro cappella dei Caduti)
Nel 2003 furono restaurate le decorazioni pittoriche della Cappella dei Caduti, realizzate tra il 1921 ed il 1925.
2012 - 2013 (restauro intero bene)
Risale al biennio 2012-2013 l’intervento di restauro della facciate (est e sud) della chiesa parrocchiale di S. Andrea Apostolo e dell’attiguo oratorio del SS. Sacramento.



Descrizione  Non ci sono fonti inerenti le origini della chiesa di S. Maria in Sommacampagna. L’unico dato certo è fornito da una lapide datata 1415, murata nella parete meridionale della cappella laterale sinistra, il cui testo ci informa che l’edificio fu edificato a spese della nobile famiglia Maccacaro, e che probabilmente fu completato nel 1415. Nella prima metà del XVI sec. (tra il 1530 ed il 1541) la sede parrocchiale fu trasferita dalla pieve di S. Andrea (ufficialmente a partire dal 1576), situata fuori dal paese ed in precarie condizioni, alla chiesa di S. Maria Addolorata, di recente costruzione, situata nel centro del paese. Negli anni seguenti l'antica pieve di S. Andrea proseguì il suo corso di decadenza, divenendo col tempo chiesa cimiteriale soggetta alla parrocchiale di S. Maria. Nel 1695 fu invertito l’orientamento dell’edificio con lo spostamento dell’altar maggiore, del coro e della sagrestia dalla collocazione originaria ad oriente ad occidente, al posto dell’ingresso. Tra il 1750 ed il 1762 la chiesa di S. Maria venne riedifica nelle forme neoclassiche attuali su progetto attribuito al celebre architetto veronese Adriano Cristofali. La primitiva chiesa, edificata prima del 1415, venne inglobata nella nuova costruzione. Il nuovo edificio fu consacrato a S. Andrea Apostolo e alla Madonna Immacolata in data 11 luglio 1962 ad opera del vescovo di Verona Nicolò A. Giustiniani (1759-1772). Al 1921 risale la costruzione della cappella dei Caduti, restaurata nel 2007. Del 2012-2013 il restauro delle facciate della chiesa e dell’attiguo oratorio del SS. Sacramento. L’edificio si presenta con facciata in stile neoclassico rivolta ad est. Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, presbiterio a pianta pseudo-ellissoidale rialzato di un gradino e concluso con abside emergente a sviluppo semicircolare; il presbiterio si apre lateralmente verso due ampie aule minori rettangolari; lungo i fianchi dell’aula si aprono quattro semi-cappelle laterali ospitanti l’altare della Madonna col Bambino (con S. Giovanni Battista e S. Rocco) e l’altare del S. Cuore, sul lato meridionale, l’altare di S. Andrea (già della Madonna del Rosario) e l’altare di S. Giuseppe, sul lato opposto. I prospetti interni, intonacati e tinteggiati, sono ritmati da lesene corinzie sulle quali si imposta l’alta trabeazione modanata sommitale; le pareti sono decorate nel registro superiore con affreschi e dipinti murali opera di Jacopo Tumicelli da Villafranca e Agostino Pegrassi, oltre che da tele del pittore Antonio Salomoni. L’aula è coperta da un’ampia volta a botte a sesto ribassato con unghie laterali, decorata con cornici policrome e dipinti a tempera opera del Pegrassi; il vano del presbiterio è sovrastato da una volta ad ombrello ad otto spicchi. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata e delle aule minori è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e nembro rosato; il piano del presbiterio è pavimentato in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare, presbiterio a pianta pseudo-ellissoidale con asse maggiore longitudinale, rialzato di un gradino e concluso con abside emergente a sviluppo semicircolare; il presbiterio si apre lateralmente verso due ampie aule minori rettangolari. Lungo i fianchi dell’aula sono disposti quattro altari laterali, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, alloggianti all’interno di modesti sfondamenti delle pareti d’ambito con struttura in parte emergente: l’altare della Madonna col Bambino (con S. Giovanni Battista e S. Rocco) e l’altare del S. Cuore, sul lato meridionale, l’altare di S. Andrea (già della Madonna del Rosario) e l’altare di S. Giuseppe, sul lato opposto; ai lati dell’arco trionfale due cappelline ospitano l’altare della Madonna del Rosario, a sinistra, ed il battistero, a destra. Sul fianco settentrionale dell’aula, in prossimità del presbiterio, si innesta ortogonalmente la Cappella dei Caduti, ambiente a pianta rettangolare con presbiterio absidato semicircolare. Lungo il fianco destro dell’aula insiste l’Oratorio del SS. Sacramento, che si prolunga fino a collegarsi alla suddetta cappella. La sacrestia è collocata in corrispondenza del fianco settentrionale dell’abside; sul lato opposto del presbiterio si addossa la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduto da una breve scalinata esterna; sono presenti due entrate laterali lungo il fianco meridionale della chiesa.
Facciata
Facciata continua in stile neoclassico. Orientamento a levante. Quattro paraste con capitelli di ordine ionico poggianti su altrettante zoccolature, scandiscono verticalmente il prospetto in tre sezioni e reggono la trabeazione, recante il seguente testo: “IMMACULATAE V. DEIPARAE ET S. ANDREAE AP.”, sulla quale si imposta un fastigio timpanato recante nel mezzo l’acronimo D.O.M. Centralmente, preceduto da un’ampia scalinata balaustrata, si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, sormontato da un timpano curvilineo. Ai suoi lati due nicchie ospitano altrettante statue raffiguranti i Santi patroni (Maria Immacolata e S. Andrea Apostolo).
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composta da ciottoli, mattoni pieni in laterizio, conci di pietra calcarea locale e tufo legati con malta di calce. I cantonali sono realizzati con corsi regolari di mattoni pieni di laterizio e blocchi squadrati di pietra calcarea. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente dell’aula è coperto da un’ampia volta a botte a sesto ribassato, con unghie laterali e scandita da costolonature trasversali con trattamento pittorico che simula l’utilizzo di elementi in marmi, ornate con cornici policrome e dipinti a tempera opera del pittore Agostino Pegrassi. Il vano del presbiterio è sovrastato da una volta ad ombrello ad otto spicchi, decorata con cornici e dipinti raffiguranti i quattro Evangelisti; il catino absidale è costituito da una semplice semi-calotta sferica. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio collegato ad un sistema di centinature lignee portanti, intonacate e tinteggiate verso l’intradosso.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale e saette di controventatura (ovvero con trave di colmo centrale e falsi puntoni laterali in corrispondenza del presbiterio); orditura secondaria costituita da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata e delle aule minori ai lati del presbiterio è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e nembro rosato posate a corsi obliqui. Il piano del presbiterio, rialzato con un gradino in marmo rosso Verona, è pavimentato in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone, con andamento a filari diagonali.
Prospetti interni
L’ampio ed arioso ambiente interno della chiesa, illuminato dalle ampie finestrature rettangolari sommitali (a termale quelle del presbiterio), si presenta caratterizzato da un’elegante ed articolata composizione architettonica e decorativa. I prospetti, intonacati e tinteggiati, sono ritmati da lesene corinzie sulle quali si imposta l’alta trabeazione modanata che si sviluppa cingendo l’intero perimetro interno; archeggiature a tutto sesto inquadrate dall’ordine accolgono gli altari laterali; le pareti sono decorate nel registro superiore con affreschi e dipinti murali opera di Jacopo Tumicelli da Villafranca e Agostino Pegrassi, oltre che da tele del pittore Antonio Salomoni.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, si presentano articolati con i volumi emergenti degli ambienti minori che si aggregano al corpo edilizio principale; nel settore superiore dei fianchi longitudinali della navata, coronati da una semplice cornice sottogronda modanata, si aprono ampie finestrature con imbotte centinato strombato; l’ingresso laterale è inquadrato da un portale modanato in tufo; il fronte principale dell’aula minore meridionale presenta una facciata a capanna compresa tra due lesene con timpano triangolare con contorni modanati.
Campanile
La torre campanaria della chiesa parrocchiale appartiene all’edificio precedente e può essere datata al XV-XVI sec. Addossata al fianco meridionale del presbiterio, presenta basamento a pianta quadrangolare, fusto parzialmente emergente edificato in ciottoli di fiume, laterizio e conci irregolari di pietra calcarea. Cella campanaria ad edicola. Copertura conica in laterizio poggiante su un tamburo a sezione ottagonale.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1968)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto il parziale smembramento dell’altare maggiore pre-conciliare, la cui mensa con paliotto è stata ricollocata in posizione avanzata verso l’aula, rialzata su un basamento in marmo, in ottemperanza alle disposizioni del Concilio Vaticano II. Si conservano le balaustre.
altare - intervento strutturale (1968)
Mensa con paliotto in marmi policromi rivolta verso l’assemblea, rialzata su un basamento in marmo rosso Verona.
sede - aggiunta arredo (1968)
Sedili mobili in legno intagliato collocati sui gradini dell’altare maggiore pre-conciliare.
ambone - aggiunta arredo (1968)
Ambone mobile in legno intagliato collocato in posizione avanzata verso l’aula sul piano del presbiterio.
custodia dell'eucarestia - aggiunta arredo (1968)
Il tabernacolo dell’altare maggiore pre-conciliare è stato spostato sull’altare della Cappella dei Caduti.
fonte battesimale - intervento strutturale (1971)
Fonte battesimale con coppa ottagonale in marmo rosso Verona con coperchio in rame a cuspide, opera dell’arch. Ferdinando Forlati e inaugurato da Mons. Lenotti, collocato nella cappellina sul lato destro del’arco trionfale del presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Bussolengo
Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo

Piazza Roma - Sommacampagna (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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