CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
19/5/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Martino Vescovo <Salizzole>
Data ultima modifica: 10/04/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Martino Vescovo


Altre denominazioni S. Martino Vescovo


Autore(Ruolo)  Lucchi, Daniele (intero bene, restauro)



Ambito culturale (ruolo)  architettura gotica (costruzione)
architettura neoclassica (facciata, rinnovamento)
architettura barocca (altare maggiore, collocazione)
architettura neoclassica (ampliamento)
architettura contemporanea (restauro )
architettura contemporanea (pavimento, realizzazione e pulitura)
architettura contemporanea (intero bene, restauro)



Notizie storiche  1144 - 1145 (origini carattere generale)
La prima citazione inerente la chiesa di Salizzole risale al 1144. In quell’anno l’imperatore di Germania Corrado III confermò all’abbazia di Nonantola la proprietà della pieve di Nogara e delle cappelle ad essa soggetta, tra le quali figura anche Salizzole. L’anno successivo (1145) papa Eugenio III, con la bolla “Piae postulatio voluntatis”, assegnò la pieve di Nogara e la “ecclesia Salizole” al vescovo di Verona.
1407 - 1407 (erezione in pieve carattere generale)
Nel 1407 la chiesa di S. Martino è elevata a pieve.
1407 post - 1454 ante (costruzione intero bene)
In seguito all’erezione in pieve, la chiesa fu riedificata e rinnovata. Nel 1430 il nobile Nicolò Capella, signore di Salizzole, dotò la chiesa di un nuovo fonte battesimale in marmo rosso di Verona. Nel 1454, anno della visita pastorale del vescovo di Verona Ermolao Barbaro, la chiesa è definita “ […] noviter constructa et optime edificata ac ornata […]”. Si specifica inoltre che da essa dipendono le cappelle di S. Caterina in Visegna e S. Maria in Engazzà.
1517/04/04 - 1517/04/04 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio fu consacrato il 4 aprile 1517.
XVIII sec. - XVIII sec. (rinnovamento facciata)
Risale al XVIII sec. il rinnovamento della facciata nelle forme neoclassiche attuali.
1758 - 1758 (collocazione altare maggiore)
Nel 1758 fu collocato un nuovo altare maggiore.
1843 - 1899 (ampliamento intero bene )
Tra il 1843 ed il 1899 la chiesa fu restaurata ed ampliata. Risale al 1856 l’allungamento dell’aula in direzione dell’abside. L’anno successivo furono aperti i dieci finestroni laterali e fu pavimentato il coro. Nel 1862 fu completata la costruzione del controsoffitto. Tra il 1895 ed il 1899 fu restaurata la facciata e furono riparate le coperture delle cappelle laterali.
1997 - 1997 (restauro intero bene)
Risale al 1997 l’intervento di ristrutturazione e risanamento conservativo del tetto della chiesa.
2003 - 2003 (rifacimento e pulitura pavimento)
Risale al 2003 l’intervento di rifacimento di parte della pavimentazione della navata centrale e la pulizia dell'intero pavimento della chiesa parrocchiale.
2018 - 2019 (restauro intero bene)
Tra il 2018 ed il 2019 la chiesa parrocchiale è stata oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria della copertura e della controsoffittatura, e di puntuali interventi di consolidamento e restauro della facciata. Progetto a cura dell'arch. Daniele Lucchi.



Descrizione  Nel 1144 Corrado III conferma la pieve di Nogara e Salizzole all’abbazia di Nonantola. Nel 1145 papa Eugenio III la assegna al vescovo di Verona. Nel 1407 è pieve. Da essa dipendevano la chiesa di S. Caterina in Visegne e la chiesa di S. Maria in Engazzà. In seguito all’erezione in pieve fu riedificata e rinnovata. Tra il 1843 ed il 1899 fu restaurata e ampliata nelle forme e dimensioni attuali. L'edificio si presenta con facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini, concluso con abside semicircolare cinta da un deambulatorio; lungo i fianchi dell’aula quattro semi-cappelle accolgono l’altare di S. Eurosia e l’altare della Madonna, sul lato sinistro, e gli altari di S. Antonio da Padova (con S. Luigi Gonzaga) e di S. Giuseppe, sul lato opposto. I prospetti della navata sono ritmati da lesene d’ordine ionico su cui si imposta la cornice modanata sommitale; le pareti sono decorate con specchiature in lieve sfondato ed opere pittoriche; al centro della parete di controfacciata è posta la pala raffigurante S. Martino (Pietro Perotti, 1779). L’aula è coperta da una controsoffittatura piana decorata con un dipinto realizzato nel 1960 da Giuseppe Resi; il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera affrescata. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone; il piano del presbiterio è pavimentato con lastre di marmo rosso Verona.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, e presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini, di ampiezza ridotta e concluso con abside a sviluppo semicircolare cinta da un deambulatorio. Lungo i fianchi dell’aula si aprono quattro semi-cappelle laterali emergenti, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede l’altare di S. Eurosia e l’altare della Madonna, sul lato settentrionale (sinistro), e gli altari di S. Antonio da Padova (con S. Luigi Gonzaga) e di S. Giuseppe, sul lato opposto; ai lati del presbiterio si collocano due aule minori per i fedeli. Sul lato settentrionale del presbiterio insistono il locale della sacrestia, la torre campanaria e l’oratorio di S. Giovanni Bosco. L’ingresso principale della chiesa, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata laterale lungo il fianco sinistro dell’aula.
Facciata
Facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento ad occidente. Due coppie di paraste con capitelli d'ordine ionico inquadrano un arco trionfale all’interno del quale si inserisce il portale d’ingresso di forma rettangolare. Sull’architrave corre la seguente iscrizione: “IN HONOREM S. MARTINI EP.”. Chiude il prospetto il timpano leggermente aggettante recante al centro l’acronimo “D.O.M.”.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce e con tessitura regolare. I paramenti murari esterni, ad eccezione della facciata, si presentano privi di intonacatura; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta da una controsoffittatura piana carenata in canniccio intonacato ancorata alla struttura portante di copertura mediante una fitta orditura di travicelli; il dipinto centrale della volta, realizzato nel 1960 dal decoratore Giuseppe Resi, raffigura un’anima innalzata verso il cielo da putti ed angeli e, sullo sfondo, le torri del castello scaligero e la canonica parrocchiale. Il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera affrescata; nelle vele, inseriti all’interno di medaglioni, sono raffigurati quattro angeli in atto di adorazione.
Coperture
Copertura a due falde, con terminazione a padiglione a chiusura del presbiterio, con struttura portante costituita da capriate lignee; orditura secondaria composta da arcarecci e correntini con sovrapposte pianelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi diagonali. Il piano rialzato del presbiterio è pavimentato con lastre di marmo rosso Verona.
Prospetti interni
Lo spazio interno della chiesa, caratterizzato da un’armonica ed equilibrata composizione architettonica e decorativa d’insieme, presenta i prospetti della navata ritmati da lesene d’ordine ionico su cui si imposta la cornice modanata con fregio decorato che si sviluppa cingendo l’intero perimetro; arcate modanate inquadrate dall’ordine introducono le cappelle laterali; il registro superiore della parete absidale si apre con tre archeggiature verso il deambulatorio che accoglie l’organo; le pareti sono decorate con specchiature in lieve sfondato ed opere pittoriche; al centro della parete di controfacciata è posta la pala raffigurante S. Martino (Pietro Perotti, 1779); lungo il settore sommitale delle pareti si aprono modeste finestrature semicircolari.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con paramento in mattoni pieni di laterizio a vista, coronati da una cornice sottogronda con modanatura a guscia, presentano uno sviluppo sobrio e lineare, e sono caratterizzati lungo i fianchi longitudinali dai modesti volumi emergenti delle cappelle laterali; semplici finestrature semicircolari si aprono lungo il sottore sommitale.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto slanciato, interamente edificato in mattoni di laterizio a vista. Cella campanaria caratterizzata dall’apertura di una monofora a tutto sesto per ciascuno dei quattro lati. La corona una merlatura alla ghibellina. Copertura a cipolla in laterizio.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre e l’introduzione di un nuovo altare rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
presbiterio - intervento strutturale (1990-2000)
Rifacimento della pavimentazione del presbiterio, di poco prolungata verso l’aula; ai lati dei gradini sono stati posizionati il nuovo ambone, a sinistra, e l’antico fonte battesimale, a destra.
altare - intervento strutturale (1965-1975)
Nuovo altare fisso in marmi policromi rivolto verso l’assemblea.
ambone - intervento strutturale (1990-2000)
Nuovo ambone in marmo rosso Verona collocato in posizione avanzata verso l’aula, sul lato sinistro dei gradini del presbiterio.
fonte battesimale - intervento strutturale (1990-2000)
Il fonte battesimale in marmo rosso Verona è stato posizionato sul lato destro dei gradini del presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Bovolone - Cerea
Parrocchia di San Martino Vescovo

Via G. Rossini - Salizzole (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.