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20/5/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Lorenzo <Nogarole Rocca>
Data ultima modifica: 18/10/2016, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Lorenzo


Altre denominazioni S. Lorenzo


Autore(Ruolo)  Miolato, Gaetano (interno, decorazione pittorica )
Giacomelli, Paolo (campanile, restauro )



Ambito culturale (ruolo)  architettura romanica (origini e costruzione)
architettura rinascimentale (restauro )
architettura neoclassica (rinnovamento e ampliamento )
architettura contemporanea (campanile, soprelevazione )
arte contemporanea (interno, decorazione pittorica )
architettura contemporanea (campanile, restauro)



Notizie storiche  1339 ante - 1339 (origini e costruzione intero bene)
Incerta è l’origine della chiesa di S. Lorenzo in Nogarole Rocca. La prima citazione diretta risale al 1339. Si tratta del testamento di Bailardino Nogarola, membro della nobile famiglia Nogarola (dalla quale deriva il toponimo del paese), il quale disponeva un lascito pari a 25 lire da destinarsi alla ricostruzione della chiesa.
1452 - 1463 (titolo di pieve carattere generale)
In due documenti del XVI sec. (testamento di don Pasquale da Parma del 1452 e testamento del nobile Gregorio Bevilacqua Lazise del 1463) la chiesa di S. Lorenzo è definita pieve. Con lo stesso titolo è citata nella visita pastorale del 1526 da Antonio Beccari (“ecclesia plebis Sancti Laurentii de Nogarollis”), suffraganeo del vescovo Gian Matteo Giberti (1524-1543), mentre nel 1530 (visita pastorale del vescovo Giberti) è denominata “plebs noncupata”. Tuttavia S. Lorenzo non figura nel privilegio di papa Eugenio III del 1145 (“Piae Postulatio Voluntatis”), fra le chiese del territorio veronese soggette all’autorità del vescovo Tebaldo II, il che dovrebbe significare che allora era semplice cappella o che non esisteva affatto. Sulla base di tali dati è possibile ipotizzare che la chiesa di S. Lorenzo, nata come cappella rurale, assunse successivamente, probabilmente nel corso del XIV sec., il titolo di pieve comparso nei documenti a partire dal XV sec.
1534 - 1553 (restauro intero bene)
Tra il 1534 ed il 1553 la chiesa di S. Lorenzo “tutta sotto sopra, piccola, scoperta, senza pavimento et fornimento alcuno de altare, ove sembrava el campanil la ruinasse”, fu restaurata e abbellita. Lo si evince da alcune note redatte da don Francesco Rebellini, maestro degli Accoliti e parroco di Nogarole Rocca dal 1534 al 1555, e dal verbale della visita pastorale del vescovo di Verona Luigi Lippomano (1548-1558), a Nogarole l’11 ottobre del 1553.
1729 - 1755 (rinnovamento e ampliamento intero bene)
Tra il 1729 ed il 1755, grazie all’operosità dell’allora parroco don Giovanni Fantasia, la chiesa di S. Lorenzo venne rinnovata ed ampliata “maiori ex parte a fundamentis erecta”. In questi anni la torre campanaria, in precarie condizioni statiche, fu integralmente ricostruita. Il presbiterio fu ampliato e rinnovato nelle forme attuali, mentre nel 1743 fu collocato il nuovo altare maggiore.
1770/05/28 - 1770/05/28 (consacrazione carattere generale)
Risale al 28 maggio 1770 la consacrazione del nuovo edificio ad opera del vescovo di Verona Nicolò A. Giustiniani (1759-1772).
1901 - 1901 (soprelevazione campanile)
Risale al 1901 la soprelevazione della torre campanaria alla quota attuale.
1942 - 1943 (decorazione pittorica interno)
Tra il 1942 ed il 1943 l’interno della chiesa venne rinnovato rivestendo in marmo le ventiquattro paraste che decorano aula e presbiterio. In questi anni venne inoltre realizzata la decorazione della volta del presbiterio con pitture raffiguranti “Cristo Re tra i Santi Lorenzo, Donato, Andrea Avellino e Leonardo”, opera del pittore Gaetano Miolato (1885-1960).
2010 - 2010 (restauro campanile)
Risale al 2010 l’intervento di restauro del campanile. Progetto a cura dell’arch. Paolo Giacomelli.



Descrizione  Incerta è l’origine della chiesa di S. Lorenzo in Nogarole Rocca. La prima citazione diretta, datata 1339, proviene dal testamento di Bailardino Nogarola, nobile della facoltosa famiglia di origine veneta dalla quale deriva il toponimo del paese. Nonostante in alcuni documenti del XV e del XVI sec. S. Lorenzo sia denominata “plebs” o “plebs noncupata”, non viene citata nella bolla di papa Eugenio III del 1145 (“Piae Postulatio Voluntatis”) fra le chiese del territorio veronese soggette all’autorità del vescovo Tebaldo II. Ciò potrebbe significare che nel 1145 la chiesa di S. Lorenzo fosse una semplice cappella (o che non esistesse affatto), e che assunse successivamente il titolo di pieve (come avvenne ad esempio anche per la pieve dei SS. Pietro e Paolo Apostoli in Villafranca) comparso nei documenti a partire dal XV sec. In quest’ottica si potrebbe anche spiegare il termine “plebs noncupata” utilizzato dal Giberti, quasi a sottolineare l’improprietà o la tardività di tale qualifica. Nel corso del XV sec. a Nogarole Rocca (e nella vicina Bagnolo) si registra la presenza di preti non indigeni (sia come titolari di benefici parrocchiali, sia come vicari) provenienti in particolare dall’Emilia Romagna o dal mantovano. L’attuale chiesa di S. Lorenzo è il risultato del rinnovamento occorso tra il 1729 ed il 1755. Risale al 1901 la soprelevazione della torre campanaria, mentre la decorazione interna (rivestimento marmoreo delle paraste e decorazione ad affresco della volta del presbiterio) venne realizzata tra il 1942 ed il 1943. L’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad oriente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di un gradino concluso con abside a sviluppo poligonale a tre lati; lungo i fianchi della navata due semi-cappelle laterali accolgono l’altare del Corpus Domini, a sinistra, e l’altare della Madonna del Rosario, sul lato opposto. I prospetti interni sono scanditi da snelle lesene rivestite con lastre di marmo reale e con capitelli compositi su cui si imposta la trabeazione sommitale; le pareti del presbiterio sono ornate con sei tele ovali inserite all’interno di eleganti cornici in stucco a rilievi; nella parete absidale, inquadrata da una cornice a stucco settecentesca, è posta la pala d’altare raffigurante S. Lorenzo. Navata e presbiterio sono coperti da volte a botte in canniccio intonacato con unghie laterali; la volta sovrapposta all’aula presenta una decorazione a tempera a finti lacunari con rosette; nel catino absidale è dipinto “Cristo Re tra i Santi Lorenzo, Donato, Andrea Avellino e Leonardo”, opera del pittore Gaetano Miolato. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo chiaro di Botticino a corsi obliqui; il piano del presbiterio è caratterizzato da una composizione geometrica in marmi policromi.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare rialzato di un gradino e di ampiezza ridotta, concluso con abside e sviluppo poligonale a tre lati. Lungo i fianchi della navata, in posizione prossima al presbiterio, si aprono due semi-cappelle emergenti, una su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede l’altare del Corpus Domini, sul lato meridionale, e l’altare della Madonna del Rosario, sul lato opposto. Sul lato settentrionale della navata, in prossimità dell’ingresso, si apre l’accesso alla cappellina del battistero. Sul fianco sinistro del presbiterio si colloca la sacrestia; sul lato opposto si affiancano la cappella feriale e la torre campanaria. Lungo la parete di controfacciata insiste il soppalco ligneo della cantoria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata verso l’ampio sagrato antistante.
Facciata
Facciata a capanna in stile neoclassico. Due coppie di paraste di ordine tuscanico reggono la trabeazione su cui si imposta il timpano ed inquadrano centralmente il portale d’ingresso di forma rettangolare sovrastato da una lunetta priva di decorazione. Al di sopra del portale, all’interno di una nicchia è conservata una statua raffigurante il Santo patrono.
Strutture di elevazione
Le strutture portanti di elevazione sono realizzate in muratura di pietrame misto composto da conci di pietra calcarea, tufo e mattoni in cotto legati con malta di calce. E’ presente un tirante metallico di controventatura in corrispondenza della linea di imposta dell’arco trionfale. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Navata e presbiterio sono coperti da controsoffittature voltate a botte a tutto sesto con unghie laterali, scandite da costolonature trasversali; la volta sovrastante l’aula presenta una decorazione a tempera a finti lacunari con rosette. Il catino absidale è decorato con un dipinto a tutto campo raffigurante “Cristo Re tra i Santi Lorenzo, Donato, Andrea Avellino e Leonardo”, opera del pittore Gaetano Miolato. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
Copertura a due falde con presunta struttura portante costituita da capriate lignee (ovvero con trave di colmo centrale e falsi puntoni laterali o terzere longitudinali in corrispondenza del presbiterio); orditura secondaria di tipo tradizionale composta da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo chiaro di Botticino posate a corsi obliqui; lungo l’asse centrale longitudinale sono presenti antiche lapidi sepolcrali. Il piano del presbiterio, rialzato con un gradino in nembro rosato, è caratterizzato da una composizione geometrica in marmi policromi (marmo rosso Verona, marmo bianco, nero e grigio venato).
Prospetti interni
L’ambiente interno della chiesa, caratterizzato da un’elegante ed equilibrata composizione architettonica e decorativa d’insieme, riceve una soffusa illuminazione naturale dalle finestrature che si aprono nel registro superiore delle pareti d’ambito. I prospetti sono scanditi da snelle lesene rivestite con lastre di marmo reale e con capitelli compositi su cui si imposta la trabeazione modanata con fregio iscritto che si sviluppa cingendo il perimetro interno; le cappelle laterali sono introdotte da archeggiature a tutto sesto inquadrate dall’ordine; le pareti del presbiterio sono ornate con sei tele ovali inserite all’interno di eleganti cornici in stucco a rilievi; nella parete absidale, inquadrata da una cornice a stucco settecentesca, è posta la pala d’altare raffigurante S. Lorenzo.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, presentano uno sviluppo semplice e lineare; il settore inferiore dei fianchi longitudinali è caratterizzato dalle emergenze degli ambienti minori annessi al corpo edilizio principale (battistero, cappelle, sacrestia); nel settore superiore si aprono ampie finestrature rettangolari.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto parzialmente inglobato nella struttura della chiesa. Cella campanaria ad edicola. Copertura a cipolla impostata su un tamburo allungato a sezione ottagonale.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la parziale rimozione delle balaustre in marmo, in parte reimpiegate nella realizzazione del nuovo altare rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - intervento strutturale (1965-1975)
Altare rivolto verso l’assemblea con mensa in marmo sorretta con parte delle colonnine rimosse dalle balaustrate poste a protezione del presbiterio.
ambone - aggiunta arredo (1965-1975)
Leggio in legno collocato sulla balaustra sinistra (lato meridionale).






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Villafranca - Valeggio
Parrocchia di San Lorenzo

Via Roma - Nogarole Rocca (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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