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17/5/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Martino Vescovo <Legnago>
Data ultima modifica: 29/12/2016, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Martino Vescovo


Altre denominazioni S. Martino Vescovo


Autore(Ruolo)  Pegrassi, Agostino (decorazione pittorica)



Ambito culturale (ruolo)  architettura romanica (origini e costruzione )
architettura gotica (costruzione )
architettura neoclassica (costruzione )
architettura neoclassica (campanile, soprelevazione)
arte contemporanea (interno, decorazione pittorica )
architettura contemporanea (interno, pavimentazione)
architettura contemporanea (restauro)



Notizie storiche  1140 ante - 1145 (origini e costruzione intero bene)
Le prime notizie inerenti la pieve di S. Martino in Legnago risalgono al XII sec. In un documento del 1140 compare l’arciprete Pietro da Legnago. Nel 1145 la pieve di Legnago è ricordata nella bolla di Papa Eugenio III, conosciuta come Piae Postulatio Voluntatis (“plebem Liniaci cum capellis”).
XIV sec. - XV sec. (costruzione intero bene)
Tra la fine del XIV sec. ed i primi anni del XV la pieve di S. Martino fu ricostruita. L’edificio si presentava con pianta a tre navate.
1416 - 1416 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio fu consacrato nel 1416 dal vescovo di Verona Guido Memo (1409-1438). L’evento è ricordato da un'epigrafe murata all’esterno della chiesa.
1779 - 1816 (costruzione intero bene)
L’attuale Duomo di Legnago fu edificato tra il 1779 ed 1816 sull’area precedentemente occupata da un convento dei Frati Minori di S. Antonio (edificato nel XVI sec. e demolito per lasciar posto al nuovo edificio nel 1777). L'antica pieve di S. Martino fu abbattuta nel 1802.
1816/03/05 - 1816/03/05 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio fu consacrato il 5 marzo 1816 dal vescovo di Verona Innocenzo Liruti (1807-1827).
1823 - 1833 (sopraelevazione campanile)
La torre campanaria fu soprelevata alla quota attuale tra il 1823 ed il 1833.
1838 - 1845 (pavimentazione interno)
Tra il 1838 ed il 1845 la vecchia pavimentazione in cotto fu sostituita con l’attuale in pietra.
1947 - 1948 (decorazione pittorica carattere generale)
Tra il 1947 ed il 1948 l’interno del Duomo fu impreziosito da decorazioni pittoriche opera degli artisti Renato Pasqui e Agostino Pegrassi.
2000 - 2010 (restauro intero bene)
Tra il 2000 ed il 2010 l’edificio è stato oggetto di un restauro globale.



Descrizione  La pieve di S. Martino in Legnago è documentata a partire dalla prima metà del XII sec. Ricostruita tra la fine del XIV sec. ed i primi anni del XV sec., nel 1802 fu demolita. In altra posizione, su terreno precedentemente occupato da un convento dei Frati Minori di S. Antonio (demolito nel 1777), tra il 1779 ed il 1816 fu edificata la chiesa attuale. La consacrazione risale al 5 marzo del 1816. L’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta a nord-est. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale dell’Oratorio dell’immacolata, adiacente al Duomo. Impianto planimetrico a croce latina, con ampia aula rettangolare, transetto trasversale con bracci laterali emergenti a sviluppo semicircolare, profondo presbiterio concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi dell’aula otto semi-cappelle laterali accolgono gli altari di S. Giovanni Battista, di S. Antonio di Padova e di S. Giuseppe, sul lato settentrionale, e gli altari delle Anime, della Madonna del Rosario, di S. Anna e del Santissimo, sul lato opposto. I prospetti interni sono ritmati lungo la navata da semicolonne con capitelli corinzi su cui si imposta l’alta trabeazione sommitale; le pareti del presbiterio sono scandite da lesene corinzie; una teoria di nicchie con statue si svolge lungo le pareti dell’aula; le cappelle del transetto sono ornate con pitture murali realizzate nel 1948 dal pittore Agostino Pegrassi; al centro della parete absidale è posta la pala d’altare ottocentesca raffigurante l’”Intercessione di S. Martino Vescovo”. La navata è coperta da un’ampia volta a botte a sezione semiellittica, con testate a padiglione ed unghie laterali, ornata con decorazioni a tempera; il presbiterio è sovrastato da una calotta semisferica decorata con affreschi del pittore legnaghese Pietro Merlo; nel catino absidale è dipinto il Buon Pastore, opera di Agostino Pegrassi (1948). Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La navata è pavimentata con lastroni rettangolari e quadrati di marmo rosso Verona e pietra bianca; la pavimentazione del presbiterio è caratterizzata da una composizione geometrica in marmi policromi.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, con unica ampia aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, transetto trasversale con bracci laterali emergenti di ridotta profondità a sviluppo semicircolare, profondo presbiterio rialzato di nove gradini, articolato su tre livelli, di ampiezza ridotta e concluso con abside semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si aprono otto semi-cappelle laterali, quattro su ciascun lato e fra loro prospicienti, di cui quelle prossime al presbiterio corrispondono ai bracci del transetto, in cui trovano sede gli altari di S. Giovanni Battista, di S. Antonio di Padova e di S. Giuseppe, sul lato settentrionale, e gli altari delle Anime, della Madonna del Rosario, di S. Anna e del Santissimo, sul lato opposto. Sul fianco meridionale del presbiterio si colloca il locale del sacrestia; sul lato opposto insiste l’Oratorio dell’Immacolata, a cui si affianca la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata verso l’ampio sagrato antistante, preceduta da un’alta scalinata esterna; lungo il fianco settentrionale della navata sono presenti due entrate laterali.
Facciata
Facciata a capanna interamente edificata in mattoni di laterizio a vista. Orientamento a nord-est. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, ed eccezione del quale il prospetto si presenta privo di elementi architettonici di rilievo e decorazioni.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce e con tessitura regolare. I paramenti murari esterni si presentano con tessitura a vista; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta da un’ampia volta a botte a sezione semiellittica, con testate a padiglione ed unghie laterali, intonacata e tinteggiata verso l’intradosso, decorata con semplici cornici e motivi ornamentali a tempera. Il presbiterio è sovrastato da una calotta semisferica su pennacchi sferici, compresa tra due ampie costolonature trasversali con decorazione a cassettoni; gli affreschi della cupola, realizzati nel 1817 dal pittore legnaghese Pietro Merlo, raffigurano la Trinità, la Vergine Maria, S. Giuseppe e al centro S. Martino Vescovo; nei pennacchi sono raffiguranti gli Evangelisti. Nel catino absidale è dipinto il Buon Pastore, opera di Agostino Pegrassi (1948). Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato, collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita, in corrispondenza della navata, da un sistema di dodici capriate lignee a schema statico composito a tre monaci con controcatena; il coperto a due falde del presbiterio, con terminazione a padiglione a sviluppo semicircolare a chiusura dell’abside, è sostenuto da quattro incavallature lignee; orditura secondaria di tipo tradizione composta da arcarecci e correntini con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è realizzata con lastroni rettangolari e quadrati di marmo rosso Verona e pietra bianca. Il piano del presbiterio, rialzato con una gradinata in pietra bianca, è pavimentato con ampi riquadri in marmo biancone, inseriti all’interno di un reticolo a maglie quadrate realizzate con listelli in marmo rosso Verona e marmo grigio-verde; il vano del coro presenta una pavimentazione in lastre di nembro rosato.
Prospetti interni
Il vasto ed maestoso ambiente interno della chiesa si presenta caratterizzato da un’armonica ed equilibrata composizione architettonica e decorativa d’insieme. I prospetti sono ritmati lungo la navata da semicolonne con capitelli corinzi, impostati su un alto basamento con rivestimento in nembro rosato, e su cui si imposta l’alta trabeazione modanata sommitale con fregio iscritto che si sviluppa cingendo l’intero perimetro; le pareti del presbiterio sono scandite da lesene corinzie; fasci polistili composti da semicolonne e lesene sono posti in corrispondenza dell’arco trionfale e delle cappelle del transetto; una teoria di nicchie con statue si svolge lungo le pareti della navata; ampie archeggiature a tutto sesto su piedritti con capitelli corinzi, inquadrate dall’ordine, introducono le cappelle minori con altare; le cappelle del transetto sono ornate con pitture murali realizzate nel 1948 dal pittore Agostino Pegrassi; al centro della parete absidale è posta la pala d’altare ottocentesca raffigurante l’”Intercessione di S. Martino Vescovo”; nel settore sommitale delle pareti si aprono finestrature semicircolari.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con paramento murario in mattoni pieni di laterizio a vista, si articolano in due registri lungo i fianchi longitudinali dell’aula, di cui quello inferiore corrisponde al volume edilizio in lieve aggetto che contiene le strutture delle cappelle laterali, entrambi coronati da una cornice modanata in mattoni e caratterizzati da una teoria di finestrature semicircolari; in prossimità del presbiterio emerge l’ampio volume semicilindrico del transetto.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale dell’oratorio dell’Immacolata, adiacente al Duomo. Esso di presenta con basamento a pianta quadrangolare, fusto interamente edificato in mattoni di laterizio a vista. Cella campanaria ad edicola, caratterizzata dall’apertura di due monofore a tutto sesto per ciascuno del quattro lati. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre e l’introduzione del nuovo altare mobile rivolto verso l’assemblea; in posizione avanzata si collocano la sede e l’ambone. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
Altare mobile in legno intagliato rivolto verso l’assemblea, realizzato con il recupero dell’antico pulpito ligneo.
sede - aggiunta arredo (1965-1975)
Cattedra mobile in legno intagliato, posizionata nel settore anteriore del presbiterio verso l’assemblea, a lato dell'altare.
ambone - aggiunta arredo (1965-1975)
Ambone in legno intagliato, ricavato con il recupero dell’antico pulpito ligneo, collocato nel settore anteriore del presbiterio verso l’aula, a lato dell'altare.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1983)
L’antico fonte battesimale con vasca in marmo nembro rosato di S. Ambrogio scolpito a bassorilievo, è stato collocato sul livello inferiore del presbiterio, in posizione laterale.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2011)
Il fonte battesimale è stato collocato lungo la parete destra della navata, in prossimità della cappella di S. Giovanni Battista.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Legnago
Parrocchia di San Martino Vescovo

Piazza della Libertà - Legnago (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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