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Chiesa dei Santi Zenone e Martino <Lazise>
Data ultima modifica: 23/08/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Zenone e Martino


Altre denominazioni Chiesa di San Zenone e San Martino


Autore(Ruolo)  Trezza, Luigi (costruzione )
Munari, Virgilio (copertura, restauro )



Ambito culturale (ruolo)  architettura romanica (origini e costruzione )
architettura neoclassica (costruzione )
architettura contemporanea (restauro )
architettura contemporanea (copertura, restauro )



Notizie storiche  1295 ante - 1295 (origini e costruzione intero bene)
La chiesa di S. Zenone fu edificata all'interno del castello di Lazise come cappella soggetta alla pieve di S. Martino. La prima citazione diretta risale al 1295. E' probabile che le sua fondazione risalga al XII sec.
1528 - 1530 (trasferimento sede plebana carattere generale)
Nel 1528 l'antica pieve di S. Martino, situata al di fuori del castello di Lazise, fu devastata dalle truppe di Arrigo di Brunswick (al servizio dell'imperatore Carlo V) ed abbandonata. Due anni più tardi la sede plebana fu trasferita presso la più comoda e sicura chiesa di S. Zenone, che da allora porta la doppia intitolazione ai SS. Zenone e Martino.
XVIII sec. - 1840 (costruzione intero bene)
Nel XIX sec. la chiesa romanica dei SS. Zenone e Martino divenne insufficiente a contenere la comunità di fedeli, in aumento demografico. L'attuale chiesa parrocchiale in stile neoclassico fu edificata tra gli ultimi anni del XVIII sec. ed il 1840 su progetto dell'arch. Luigi Trezza (parzialmente modificato dall'arch. Francesco Ronzani).
1888/09/02 - 1888/09/02 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio fu consacrato il 2 settembre del 1888 da Bartolomeo Bacilieri, ausiliare del vescovo di Verona Luigi di Canossa (1861-1900).
XX sec. - XX sec. (restauro e consolidamento intero bene)
Negli anni novanta del XX sec. si registrano interventi di restauro interni ed esterni.
2004 - 2004 (restauro copertura)
Risale al 2004 l'intervento di rimaneggiamento del manto di copertura. Progetto a firma dell'arch. Achille Munari.



Descrizione  La chiesa di S. Zenone fu edificata all'interno del castello di Lazise come cappella soggetta alla pieve di S. Martino. Nel 1528 l'antica pieve di S. Martino in Lazise, situata al di fuori del castello, fu devastata dalle truppe di Arrigo di Brunswick (al servizio dell'imperatore Carlo V) ed abbandonata. Due anni più tardi (1530) la sede plebana fu trasferita presso la più comoda e sicura chiesa di S. Zenone, che da allora porta la doppia intitolazione ai SS. Zenone e Martino. L'attuale chiesa parrocchiale è il risultato della ricostruzione in forme neoclassiche, avvenuta tra gli ultimi anni del XVIII sec. ed il 1840. La consacrazione risale al 2 settembre del 1888. L'edificio si presenta con facciata in stile neoclassico rivolta ad ovest. Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di tre gradini, concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi dell’aula sei semi-cappelle laterali accolgono gli altari dell’Addolorata, della Madonna della cintura e l’altare dei Santi, sul lato sinistro, gli altari di S. Antonio da Padova, del Crocifisso e l’altare di S. Giuseppe, sul lato opposto. I prospetti interni, intonacati e tinteggiati, sono ritmati da lesene e semicolonne corinzie d’ordine gigante, a sostegno di un’alta trabeazione sommitale; archeggiature a tutto sesto si aprono verso le cappelle laterali; nicchie con statue ed opere pittoriche completano la decorazione interna; al centro della parete absidale è posta la pala raffigurante il Santo patrono. L’aula è coperta da una volta a botte con teste di padiglione ed unghie laterali; il presbiterio è sovrastato da una volta a vela decorata con rilievi in stucco; nel catino absidale è dipinto il Cristo benedicente. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte di pietra bianca e marmo rosso Verona; i quattro settori occupati dai banchi presentano una pavimentazione in lastre di marmo di Botticino; il presbiterio è pavimentato con quadrotte di marmo chiaro di Botticino e rosso Verona.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, con presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di tre gradini e di ampiezza ridotta rispetto la navata, concluso con abside semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si aprono sei semi-cappelle laterali in parte emergenti, tre su ciascun lato e fra loro prospicienti, entro le quali trovano sede gli altari dell’Addolorata, della Madonna della cintura e l’altare dei Santi, sul lato settentrionale (sinistro), gli altari di S. Antonio da Padova, del Crocifisso e l’altare di S. Giuseppe, sul lato opposto. Ai lati del presbiterio si collocano, sul fianco meridionale, la torre campanaria, la sacrestia ed un locale di servizio, serviti da un corridoio di distribuzione; sul lato opposto insite l’Oratorio del battistero. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduto all’esterno da una scalea a tre rampe; su entrambi i lati dell’aula è presente un’entrata secondaria. A partire dal volume edilizio dell’Oratorio si sviluppa verso nord il complesso edilizio ospitante la casa canonica e le opere parrocchiali.
Facciata
Facciata neoclassica con partitura centrale tetrastila fiancheggiata da due strette ali poste in secondo piano, scandita da quattro semicolonne con capitelli compositi, a sostegno di un timpano triangolare sovrastato da tre statue in pietra raffiguranti i Santi Fermo, Rustico e Martino; nel settore centrale si apre il portale d'ingresso con contorni modanati in pietra e architrave timpanato; ai lati due nicchie accolgono le statue di S. Giovanni Battista e S. Zeno. Conclude il prospetto un fastigio coronato da una cornice. L'ingresso è raggiungibile da una scalea balaustrata a tre rampe.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto, composto da conci di pietra calcarea locale, tufo, ciottoli e mattoni in cotto legati con malta di calce. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta da un’ampia volta a botte con teste di padiglione ed unghie laterali contornate da cornici modanate dipinte a tempera. Il presbiterio è sovrastato da una volta a vela decorata al centro con un motivo ornamentale con rilievi in stucco. Nella semicalotta sferica del catino absidale è dipinto il Cristo benedicente. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato, collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
Copertura a due falde con testata a padiglione in corrispondenza della facciata, con struttura portante composta da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale costituita da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte di pietra calcarea bianca locale e marmo rosso Verona posate a corsi diagonali; i quattro settori rettangolari occupati dai banchi presentano una pavimentazione in lastre di marmo di Botticino classico, con bordatura in nembro rosato. Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, presenta una pavimentazione in quadrotte alternate di marmo chiaro di Botticino e marmo rosso Verona; analoga pavimentazione presenta il vano absidale.
Prospetti interni
L’ampio ed arioso spazio interno della chiesa, diffusamente illuminato dalle finestrature a termale che si aprono lungo il settore sommitale dei fianchi longitudinali, è caratterizzato da un’elegante ed armonica composizione architettonica e decorativa. I prospetti, intonacati e tinteggiati, sono ritmati da lesene (navata) e semicolonne (presbiterio) corinzie d’ordine gigante, a sostegno di un’alta trabeazione modanata con fregio decorato che si sviluppa cingendo l’intero perimetro, interrotta in corrispondenza della parete di controfacciata; ampie archeggiature a tutto sesto si aprono verso le cappelle laterali con altare; nicchie con statue ed opere pittoriche completano la decorazione interna; al centro della parete absidale è posta la pala d’altare raffigurante il Santo patrono.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, coronati da una cornice modanata a guscia, presentano uno sviluppo geometrico semplice e lineare, e sono caratterizzati nel settore inferiore dei fianchi longitudinali della navata dai modesti volumi emergenti delle cappelle laterali; ampie finestrature a termale si aprono lungo il settore superiore delle pareti d’ambito; i paramenti murari presentano un rivestimento ad intonaco.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Basamento a pianta quadrangolare. L'alto fusto reca un rivestimento ad intonaco di colore grigio. Cella campanaria ad edicola. Copertura in coppi di laterizio poggiante su un tamburo a pianta ottagonale.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto il rifacimento completo della pavimentazione con la realizzazione di due podi ai lati della gradinata ad ospitare i due amboni, a protezione dei quali sono state ricollocate le antiche balaustre, e l’aggiunta del nuovo altare fisso rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - intervento strutturale (1965-1970)
Altare fisso in marmi policromi rivolto verso l’assemblea, collocato al centro del presbiterio e rialzato su una predella in marmo bianco.
sede - aggiunta arredo (1965-1970)
Sedili mobili in legno intagliato collocati ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo del Lago Veronese - Caprino
Parrocchia dei Santi Zenone e Martino

Via della Chiesa - Lazise (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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