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6/5/2024 Diocesi di Verona - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa delle Sante Maria e Elisabetta <Grezzana>
Data ultima modifica: 27/08/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa delle Sante Maria e Elisabetta


Autore(Ruolo)  Mengalli, Giovanni (tinteggiatura e sistemazione presbiterio)
Mengalli, Giovanni (esterno, rifacimento intonaci e pitture)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze carolinge (origini e costruzione )
architettura romanica (costruzione)
architettura romanica (campanile, erezione )
architettura rinascimentale (copertura, rifacimento)
architettura barocca (altare maggiore, collocazione )
architettura neoclassica (ampliamento )
architettura neoclassica (ampliamento)
architettura contemporanea (oratorio e facciata, costruzione e rinnovamento)
architettura contemporanea (campanile, restauro)
architettura contemporanea (pavimentazione e rivestimento marmoreo)
architettura contemporanea (tinteggiatura e sistemazione presbiterio)
architettura contemporanea (pavimentazione, posa)
architettura contemporanea (esterno, rifacimento intonaci e pitture)



Notizie storiche  839 ante - 839 (origini e costruzione intero bene)
La chiesa di S. Maria in Grezzana figura per la prima volta in un atto emanato il 7 marzo dell’839 da Audiberto, abate di S. Maria in Organo, il quale permutò con Audone, rettore della chiesa di S. Martino in Grezzana (e futuro vescovo di Verona), un terreno confinante con la suddetta chiesa di S. Martino con un altro appezzamento di terra , confinante con la chiesa ed il monastero di S. Maria. Nell’839, dunque, a Grezzana esistevano già due chiese, una dedicata a S. Martino (edificata in epoca franca e ora scomparsa), e una dedicata a S. Maria (la futura pieve).
1145 - 1145 (bolla di Papa Eugenio III carattere generale)
La chiesa di S. Maria compare nella famosa bolla emanata da Papa Eugenio III nel 1145 tra le pievi soggette all’autorità dell’allora vescovo Tebaldo II (1135-1157). Nel documento è definita “cum capellis et decimis et familiis”.
XIII sec. - XIII sec. (costruzione intero bene)
L’originaria chiesetta di S. Maria venne ricostruita in forme romaniche nel corso del XIII sec.
1213 - 1213 (erezione campanile)
La torre campanaria della pieve di Grezzana venne edificata nel 1213 anche se la parte inferiore è sicuramente anteriore al resto della struttura. Per la costruzione vennero utilizzati anche materiali di reimpiego provenienti dai numerosi edifici di epoca romana della zona.
1525 - 1541 (rifacimento copertutra)
La copertura della pieve, in precarie condizioni, venne rifatta tra il 1525 ed il 1541.
1706 - 1706 (collocazione altare maggiare)
Del 1706 è la collocazione del nuovo altare maggiore barocco.
1765 - 1765 (ampliamento intero bene)
Nel 1765 la chiesa venne ampliata in lunghezza ed alzata. La si dotò di una controsoffittatura a botte e fu messa in comunicazione con il campanile mediante un locale intermedio. In tale occasione vennero inoltre rinnovati il presbiterio e l'abside.
1896 - 1896 (ampliamento intero bene)
Nel 1896 vennero edificati tre locali sul fianco nord della chiesa. In quello più prossimo all’ingresso venne collocato il fonte battesimale (monolitico di epoca romana).
1900 - 1900 (costruzione e rinnovamento oratorio e facciata)
Nel 1900 a lato del fianco sud della chiesa venne edificato l’oratorio. Nello stesso anno venne rinnovata la facciata in stile neoclassico caratterizzata dal portale rettangolare sormontato da frontone e dalla scansione di quattro lesene terminanti con capitelli corinzi.
1946 - 1951 (ampliamento intero bene)
Tra il 1946 ed il 1951 la chiesa venne ampliata e radicalmente modificata su progetto dell’arch. Francesco Banterle. Esternamente la facciata neoclassica venne rifatta nelle forme attuali. L’interno, ad aula unica, venne portato a tre navate tramite l’apertura delle murature laterali con arcate a tutto sesto, sostenute da colonne. Presbiterio ed abside vennero ampliati nelle forme attuali. Due altari furono edificati a conclusione delle navate laterali, dedicati al Sacro Cuore e alla Madonna Pellegrina. Terminati i lavori l’edificio venne benedetto dal vescovo Girolamo Cardinale (1923-1954) il 21 novembre del 1951.
1950 - 1951 (restauro campanile)
Tra il 1950 ed il 1951 ebbe luogo il restauro del campanile di Grezzana, in cattive condizioni statiche. I blocchetti di tufo costituenti il fusto dell’antica torre campanaria furono rimossi e numerati, mentre il pre-esistente basamento in pietra venne mantenuto. Su questo venne impostata un’intelaiatura in cemento armato. Venne poi composta una muratura in calcestruzzo alla quale furono ancorati i blocchetti in tufo precedentemente smontati.
1955 - 1955 (posa pavimentazione e rivestimento marmoreo)
L’antica pavimentazione della navata, nella quale erano inserite anche lastre tombali, venne demolita e sostituita con piastrelle in granulato di marmo nel 1955. Allo stesso anno risale il rivestimento marmoreo delle pareti. Pavimentazione e rivestimento vennero offerte dalla famiglia Menegolli.
2000 - 2000 (ripristino tinte e sistemazione presbiterio intero bene)
Del 2000 è l’intervento di ripristino delle tinte interne e di risistemazione del presbiterio. Progetto a cura dell’arch. Giovanni Mengalli.
2001 - 2003 (posa pavimentazione)
Risale al biennio 2001-2003 la sostituzione della pavimentazione realizatta nel 1955 con una in lastre di marmo nembro e biancone (offerta dalla ditta Marcolini Marmi).
2010 - 2010 (intonaci e pitture esterno)
Del 2010 è l’intervento di rifacimento degli intonaci e delle pitture esterne della chiesa parrocchiale. Progetto a cura dell’arch. Giovanni Mengalli.



Descrizione  Antiche ed in parte oscure le origini della pieve di Grezzana. Compare citata in un documento dell’839 (permuta di alcuni terreni tra Audiberto, abate di S. Maria in Organo e Audone, rettore della chiesa di S. Martino in Grezzana). Figura nell’elenco delle pievi del territorio veronese concesse da Papa Eugenio III al vescovo di Verona Tebaldo II. L’originario edificio venne riedificato in forme romaniche nel corso del XIII sec. Anche la torre campanaria appartiene a tale fase edificatoria. Un primo ampliamento dell’edificio risale al 1765, al quale ne seguirono altri tre nel 1896, nel 1900 e tra il 1946 ed il 1951 (l’ultimo dei quali ne trasformò radicalmente la fisionomia, portandolo alle forme attuali). Nel corso dei lavori di ampliamento, due metri al di sotto il piano di calpestio, emersero consistenti strutture di epoca romana, che hanno fatto ipotizzare la pre-esistenza di un edificio di culto pagano. Esternamente oggi l’edificio si presenta con facciata a salienti rivolta ad occidente, caratterizzata dal protiro pensile a protezione del portale e dal grande oculo soprastante. Addossata al fianco settentrionale della chiesa si eleva la possente torre campanaria romanica. L’impianto planimetrico è di tipo basilicale ad aula rettangolare a tre navate separate da arcate su colonne in marmo rosso Verona; presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con un abside semicircolare. L’ambiente interno della chiesa è coperto dalla sovrapposta struttura di copertura in latero-cemento con travature portanti a vista, a doppia falda in corrispondenza della navata centrale e del presbiterio, a falda unica per le navate laterali, a padiglione a chiusura del coro. La pavimentazione è realizzata in lastre rettangolari di nembro rosato.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale ad aula rettangolare a tre navate, separate da due file di cinque colonne su plinti a pianta quadrata; le navate laterali si collocano ad una quota rialzata di tre gradini rispetto il piano di calpestio della navata centrale. L’asse maggiore longitudinale si prolunga con il presbiterio quadrangolare, rialzato di tre gradini e protetto da balaustra, di ampiezza di poco ridotta rispetto alla navata maggiore, e concluso con il coro emergente a sviluppo semicircolare. Due altari minori sono collocati in testa alle navate laterali: l’altare dedicato alla Madonna Pellegrina, nella navata destra, l’altare del S. Cuore sul lato opposto. La prima campata della navata sinistra accoglie l’antico fonte battesimale. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata verso un ridotto sagrato antistante, ed è accessibile discendendo tre gradini interni; su entrambi i fianchi longitudinali dell’aula è presente un’entrata laterale. Sul lato settentrionale della chiesa si eleva addossata la possente torre campanaria romanica, la cui porzione inferiore risulta in minima parte inglobata nella navata sinistra; in aderenza al fianco orientale del campanile, e direttamente comunicante con la navata, si colloca l’ambiente della sacrestia, da cui è possibile raggiungere la cappella feriale e gli ambienti dell’adiacente casa canonica e delle opere parrocchiali che completano verso nord il complesso parrocchiale.
Facciata
Facciata a salienti rivolta ad occidente. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, sovrastato da un timpano retto da mensolette modanate e protetto superiormente da un protiro pensile. Sopra il protiro un grande oculo illumina l’interno dell’edificio. Ciascuno dei due corpi laterali presenta un’apertura a monofora. Sul vertice sommitale, infissa in un supporto litico, campeggia una croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture portanti di elevazione sono realizzate in muratura di pietra mista legata con malta di calce, con prevalenza di conci di pietra calcare della Lessinia. Le navate interne sono separate da arcate in muratura sostenute da colonne in marmo rosso Verona poggianti su plinti; le navate laterali sono suddivise in campate da arcatelle trasversali in muratura con tiranti metallici in corrispondenza della linea di imposta. Sono presenti tiranti metallici trasversali per il collegamento delle strutture murarie longitudinali della navata lungo la linea di imposta del solaio di copertura. I paramenti esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente interno della chiesa è coperto dalla sovrapposta struttura di copertura in latero-cemento con travature portanti a vista, a doppia falda in corrispondenza della navata centrale e del presbiterio, a falda unica per le navate laterali, a padiglione a chiusura del coro.
Coperture
L’intera copertura della chiesa è realizzata con una struttura portante costituita da travetti in cemento con sovrapposto solaio in latero-cemento, con andamento a capanna a due falde in corrispondenza della navata centrale e del presbiterio, a falda unica per le navate laterali, a padiglione a chiusura del coro; manto di copertura in coppi di laterizio. La struttura portante della copertura della navata centrale è rinforzata da tiranti metallici trasversali.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata centrale e delle navate laterali è realizzata in lastre rettangolari di marmo nembro rosato; la navata centrale è attraversata longitudinalmente da una fascia centrale in lastre di marmo biancone, e da una fascia trasversale, anch’essa in pietra bianca della Lessinia, che si prolunga anche sul pavimento delle navate minori fino a raggiungere la soglia degli ingressi laterali. Il piano rialzato del presbiterio è pavimentato in lastre di marmo nembro rosato. I gradini che separano la navata centrale dalle laterali, e quelli che introducono al presbiterio, sono in marmo rosso Verona.
Prospetti interni
L’ampio ed arioso impianto spaziale interno è articolato a livello dell’aula in tre navate separate da due file di arcate a tutto sesto su colonne in marmo rosso Verona con capitelli a volute che si elevano su alti plinti di fondazione rivestiti anch’essi in lastre di marmo rosso Verona; le navate laterali, rialzate di quota rispetto l’ambiente centrale, sono ritmate in campate da arcatelle a tutto sesto trasversali. La composizione architettonica d’insieme presenta un linguaggio architettonico essenziale e lineare. Le pareti interne sono intonacate e tinteggiate, con un rivestimento della porzione inferiore in lastre di marmo chiaro di Botticino.
Prospetti esterni
I prospetti longitudinali esterni, intonacati e tinteggiati, presentano uno sviluppo sobrio e regolare, sono articolati lungo i fianchi longitudinali nei due registri corrispondenti all’articolazione delle navate interne, caratterizzati nel registro inferiore da una teoria di strette monofore allungate con contorni strombati in nembro rosato, e nel registro superiore da aperture ad oculo circolari; gli ingressi laterali sono contornati da semplici profili in pietra calcarea della Lessinia; l’ingresso meridionale è sormontato da una lunetta semicircolare, e questa da una piccola monofora strombata in pietra.
Campanile
Torre campanaria adiacente al fianco settentrionale dell’edificio. Basamento a pianta quadrata, edificato in blocchi di pietra calcarea di grandi dimensioni, probabilmente appartenente ad un edificio preesistente di epoca romana o medievale. Fusto innalzato principalmente con blocchetti di tufo, alternati a materiale di spoglio di epoca romana. Al centro di ciascuno dei quattro lati corre verticalmente una lesena emergente in pietra viva. La lesena del prospetto occidentale è interrotta, nella parte sommitale, dalla specchiatura di forma quadrata all’interno della quale è collocato un orologio. Una cornice ad archetti pensili separa il fusto dalla cella campanaria. Quest’ultima è caratterizzata da quattro trifore (con capitelli a stampella), una per ciascun lato. Copertura a pigna in laterizio.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di un altare provvisorio in legno rivolto verso l’assemblea. Si conservano le antiche balaustrate e l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
presbiterio - intervento strutturale (2000-2002)
Rifacimento della pavimentazione del presbiterio in lastre di marmo nembro rosato.
altare - intervento strutturale (2002)
Nuovo altare fisso in marmo biancone lucidato rivolto verso l’assemblea.
ambone - intervento strutturale (2002)
Nuovo ambone in marmo biancone lucidato, collocato in posizione avanzata e laterale (lato settentrionale) sul piano del presbiterio, in prossimità della balaustra marmorea.
sede - intervento strutturale (2002)
Nuova sede del celebrante collocata ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare, costituita da tre sedute in marmo biancone lucidato, di cui la centrale rialzata su un basamento rettangolare in marmo bianco.
confessionale - intervento strutturale (2000-2002)
Rimozione dei confessionali in muratura collocati lungo la parete d’ambito della navata destra.
confessionale - aggiunta arredo (2000-2002)
Nuovi confessionali con struttura lignea collocati lungo le pareti d’ambito delle navate laterali.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo della Valpantena - Lessinia
Parrocchia delle Sante Maria e Elisabetta

Via Roma - Grezzana (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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