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Chiesa dei Santi Fermo e Rustico <Colognola ai Colli>
Data ultima modifica: 27/08/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Fermo e Rustico


Altre denominazioni Chiesa di Santi Fermo e Rustico


Autore(Ruolo)  Bonturi, Giuseppe (copertura, ordinaria manutenzione )
Bonturi, Giuseppe (facciata, restauro )



Ambito culturale (ruolo)  architettura romanica (origini e costruzione)
architettura romanica (ampliamento )
architettura tardo-rinascimentale (costruzione )
architettura barocca (facciata, completamento )
architettura neoclassica (altare maggiore, rinnovamento)
architettura contemporanea (cappelle laterali, costruzione )
architettura contemporanea (copertura, ordinaria manutenzione )
architettura contemporanea (facciata, restauro )



Notizie storiche  1145 ante - 1145 (origini e costruzione intero bene)
La prima citazione, seppure indiretta, inerente la chiesa dei SS. Fermo e Rustico in Colognola, proviene dalla bolla papale emanata da Eugenio III nel 1145.
XV sec. - XV sec. (ampliamento intero bene)
Poco dopo l’erezione in Parrocchia, nel corso della seconda metà del XV sec., l’edificio venne ampliato. Il fonte battesimale venne realizzato nel 1470.
1456 ante - 1456 (erezione in Parrocchia carattere generale)
La chiesa venne eretta in Parrocchia prima del 1456. A partire da tale data l’antica Pieve di S. Maria, divenuta decentrata rispetto allo sviluppo urbanistico del paese, divenne cappella soggetta alla neo-parrocchiale dei SS. Fermo e Rustico.
1612 - 1529 (costruzione intero bene)
Nel 1612 l’edificio quattrocentesco venne demolito. Al suo posto venne costruito l’edificio attuale, situato in posizione lievemente arretrata rispetto al precedente. I lavori, avviati nel 1612, ebbero compimento nel 1629. Il vescovo Marco Giustiniani (1631-1649), in visita pastorale a Colognola nel 1632, definì la nuova chiesa “amplior et splendidior edificata est”.
1746 - 1746 (rinnovamento facciata)
Risale al 1746 la costruzione dell’attuale facciata della chiesa.
1838 - 1838 (rinnovamento altare maggiore)
Nel 1838 venne rinnovato l’altar maggiore, consacrato dal vescovo di Verona Girolamo Cardinale.
1925 - 1931 (costruzione cappelle laterali)
Tra il 1925 ed il 1931 vennero sfondate le pareti laterali della chiesa per creare quattro cappelle laterali, all’interno delle quali furono posizionati gli altari, dedicati all’Immacolata Concezione, alla Vergine del Rosario, al Crocefisso e a S. Biagio.
2004 - 2004 (ordinaria manutenzione copertura)
Del 2004 è l’intervento di ordinaria manutenzione della copertura della chiesa. Progetto a cura dell’arch. Giuseppe Bonturi.
2011 - 2012 (restauro facciata)
Risale al biennio 2011-2012 l’intervento di restauro della facciata della chiesa. Progetto a cura dell’arch. Giuseppe Bonturi.



Descrizione  La chiesa dei SS. Fermo e Rustico nacque come cappella della Pieve di S. Maria in Colognola, citata da Papa Eugenio III nella Bolla da lui emanata nel 1145. Eretta in Parrocchia prima del 1456, venne ampliata nella seconda metà del XV sec. L’edificio attuale venne edificato sulle rovine del precedente tra il 1612 ed il 1629. La facciata venne rinnovata nel 1746. L’edificio si presenta con facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento a sud-ovest. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio, all’altezza dell’abside. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con quattro semi-cappelle laterali con altare, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con abside semicircolare. I prospetti interni della navata, coperta da una controsoffittatura piana con decorazione a cassettoni e dipinto centrale, sono ritmati da snelle lesene e coronati da un’alta trabeazione modanata; le pareti sono ornate con dipinti murali raffiguranti scene della vita dei Santi patroni. Il presbiterio, introdotto da un’elegante struttura a serliana, è sovrastato da una cupola con decorazione a cassettoni e lanterna sommitale. La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte di marmo biancone e marmo rosso Verona; un disegno geometrico in marmi policromi connota il pavimento del presbiterio. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di tre gradini e fiancheggiato da due strette navatelle, concluso con il vano absidale a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si aprono quattro cappelle laterali emergenti, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, che ospitano l’altare di S. Biagio e l’altare del S. Rosario, sul lato settentrionale, e gli altari del Crocifisso e del S. Cuore (già altare dell’Immacolata) sul lato opposto; sul lato meridionale della navata, in prossimità dell’ingresso, si colloca la cappellina del battistero. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, verso il modesto sagrato antistante, preceduto da una scalinata esterna; su entrambi i fianchi della navata è presente un ingresso laterale. La torre campanaria si eleva addossata al lato settentrionale dell’abside; sul lato opposto insistono gli ambienti della cappella feriale e della sacrestia.
Facciata
Facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento a sud-ovest. Al centro, preceduto da una scalinata a otto gradini ed inquadrato da due coppie di paraste di ordine tuscanico, si apre il portale d’ingresso in pietra tenera di forma rettangolare, sormontato da un timpano spezzato retto da mensolette modanate. Poco oltre il portale una finestra poligonale illumina l’interno dell’edificio. Ai suoi lati, all’interno di due nicchie, sono collocate le statue dei Santi patroni. Conclude il prospetto il timpano con cornice lievemente aggettante.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante costituita da pietrame misto legato con malta di calce, con prevalenza di conci di pietra calcarea e tufo. I volumi edilizi degli ambienti annessi all’aula costituiscono elementi di controventatura delle strutture murarie principali. I paramenti murari esterni ed interni presentano un rivestimento ad intonaco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta da una controsoffittatura piana in canniccio intonacato decorata a tempera con un motivo a lacunari con rosette, ancorata ad un’intelaiatura longitudinale costituita da travicelli collegati alle catene lignee della struttura portante di copertura; al centro un dipinto raffigurante la “Madonna con Gesù Bambino in gloria, con S. Fermo, S. Rustico e S. Biagio Vescovo”, opera del 1899 del pittore Giovanni Bevilacqua. Il presbiterio è sovrastato da una cupola emisferica su pennacchi, realizzata in canniccio con centinatura lignea portante, decorata con un motivo a cassettoni e con lanterna sommitale; il catino absidale presenta una decorazione pittorica a valva di conchiglia.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da capriate lignee a schema statico composito con monaco superiore e sottocatena, con staffature metalliche a rinforzo dei giunti; orditura secondaria composta da arcarecci e correntini con sovrapposte pianelle in cotto; manto in tegole di laterizio a canale. Copertura a padiglione in corrispondenza del presbiterio, con struttura lignea portante e manto in tegole di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata è pavimentata in quadrotte alternate di marmo biancone e marmo rosso Verona posate a corsi obliqui. Il piano del presbiterio, rialzato con tre gradini in pietra calcarea bianca, è caratterizzato da un disegno pavimentale geometrico in marmi policromi (breccia rosata, marmo nero a marmo biancone).
Prospetti interni
L’ampio spazio interno dell’aula, diffusamente illuminato dalle finestrature che si aprono nel registro superiore delle pareti d’ambito, presenta i prospetti regolati dal ritmo dell’ordine gigante con snelle lesene sulle quasi si imposta l’alta trabeazione modanata che si sviluppa cingendo l’invaso della navata; la decorazione delle pareti è completata da una cornice marcapiano e specchiature contenenti dipinti murali che rappresentano scene della vita dei Santi patroni. Il presbiterio, introdotto da un’elegante struttura a serliana a cui si sovrappone la partitura architettonica, è definito nel volume centrale da quattro possenti pilastri polistili a sostegno della cupola sommitale. Le pareti sono intonacate e tinteggiate.
Prospetti esterni
I prospetti esterni si articolano lungo i fianchi longitudinali in due registri, di cui quello inferiore, corrispondente al volume edilizio che contiene le strutture emergenti dei vani annessi all’aula (cappelle, battistero, vestiboli d’ingresso), è ritmato da snelle lesene ioniche su alto basamento, su cui si imposta una trabeazione con balaustrate alternate a timpani semicircolari in corrispondenza delle cappelle minori; nel registro superiore, coronato da una cornice a semplice modanatura, si aprono le finestrature che illuminano lo spazio interno; l’ingresso meridionale è inserito in un portale con cornice in tufo modanata sovrastata da un timpano spezzato. Le pareti presentano un rivestimento ad intonaco, in buona parte ammalorato.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale del presbiterio, all’altezza dell’abside. Basamento a pianta quadrangolare, fusto massiccio, edificato in blocchi squadrati di pietra a vista. Cella campanaria caratterizzata dall’apertura di una bifora di grandi dimensioni per ciascuno dei quattro lati e terminante con balaustra. Copertura a padiglione impostata su un tamburo a pianta ottagonale.



Adeguamento liturgico  presbiterio - aggiunta arredo (1969)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione del nuovo altare mobile rivolto verso l’assemblea. Si conservano le balaustre e l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1969)
Nuovo altare mobile in legno intagliato e decorato rivolto verso l’assemblea.
ambone - aggiunta arredo (1969)
Leggio in legno intagliato, realizzato con il recupero dell’antico pulpito ligneo, collocato il posizione avanzata e laterale (lato settentrionale) sul piano del presbiterio, in prossimità della balaustra sinistra.
sede - aggiunta arredo (1969)
Sedili mobili in legno intagliato collocati sul fianco meridionale del presbiterio, a lato del nuovo altare.
cappella feriale - aggiunta arredo (1993)
Realizzazione della cappella feriale all’interno dell’antica sacrestia.
sacrestia - aggiunta arredo (1993)
Recupero di un locale attiguo alla cappella feriale (vecchia sacrestia), adibito a nuova sacrestia.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo dell'Est Veronese
Parrocchia dei Santi Fermo e Rustico

Via S. Biagio - Colognola ai Colli (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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