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Chiesa di Santa Maria Maggiore <Caprino Veronese>
Data ultima modifica: 23/08/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di Santa Maria Maggiore


Altre denominazioni S. Maria Maggiore


Ambito culturale (ruolo)  architettura altomedievale (origini e costruzione )
architettura romanica (costruzione )
architettura barocca (costruzione)
architettura contemporanea (intero bene, restauro)
architettura contemporanea (campanile, restauro)
arte contemporanea (organo, restauro)



Notizie storiche  IX sec. - IX sec. ("Schola minor" e "Schola major" carattere generale)
Al principio dell’800 accanto alla pieve sorsero due Scuole: la “minor” dove a chi desiderava veniva insegnato a leggere, scrivere e far di conto, ed una “major” (o “schola sacerdotum”), dove i giovani più promettenti venivano avviati al sacerdozio.
810 ante - 810 (origini e costruzione intero bene)
L’esistenza della pieve di S. Maria in Caprino è documentata a partire dall’810, anno in cui il diacono Gunteram acquistò per la chiesa alcuni terreni presso Moteculo (Montecchio) da tale Felitiana, figlia di Gansolaldo.
XII sec. - XIII sec. (costruzione intero bene)
Tra il XII ed il XIII sec. la chiesa fu riedificata in forme romaniche con ingresso preceduto da un porticato “pro cathechizandis pueris”, pianta basilicale a tre navate separate da colonne scanalate e pareti decorate ad affresco.
1767 - 1786 (costruzione intero bene)
L’attuale chiesa parrocchiale fu edificata tra il 1767 ed il 1786 su progetto dell’arch. Adriano Rossi, in sostituzione del preesistente edificio di culto di epoca romanica.
1786/10/08 - 1786/10/08 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio fu consacrato l’8 ottobre del 1786 dal vescovo di Verona Giovanni Morosini (1772-1789).
1788 - 1788 (aggregazione alla Basilica Laterana carattere generale)
Nel 1788 Papa Pio VI aggregò S. Maria in Caprino alla Basilica romana del Laterano.
1984 - 1986 (restauro e consolidamento statico intero bene)
Tra il 1984 ed il 1986 la chiesa fu oggetto di un organico intervento di restauro e consolidamento statico.
2004 - 2004 (restauro e consolidamento statico campanile)
Risale al 2004 l’intervento di restauro e consolidamento statico della torre campanaria.
2012 - 2013 (restauro organo)
Tra il 2012 ed il 2013 è stato eseguito l'intervento di restauro dell'organo "Domenico Farinati" (1903) della chiesa parrocchiale, a cura della Ditta Micheli Silvio.



Descrizione  L’esistenza della pieve di S. Maria in Caprino è documentata a partire dall’810. Al principio del IX sec. accanto alla pieve sorsero due Scuole: la “minor” dove a chi desiderava veniva insegnato a leggere, scrivere e far di conto, ed una “major” (o “schola sacerdotum”), dove i giovani più promettenti venivano avviati al sacerdozio. L’attuale chiesa parrocchiale fu edificata tra il 1767 ed il 1786 su progetto dell’arch. Adriano Rossi, in sostituzione del preesistente edificio di culto di epoca romanica. Il nuovo edificio fu consacrato l’8 ottobre del 1786 dal vescovo di Verona Giovanni Morosini. Esternamente la chiesa si presenta con facciata monumentale, in stile barocco. Orientamento ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi della navata quattro semi-cappelle laterali accolgono l’altare dei Santi e l’altare del Crocifisso, sul lato meridionale, l’altare di S. Giacomo e l’altare della Madonna della salute, sul lato opposto. I prospetti interni, ornati con opere pittoriche, pitture murali e statue inserite all’interno di nicchie, sono scanditi da fasci polistili costituiti da lesene e colonne con capitello d’ordine corinzio, su cui si imposta l’alta trabeazione sommitale; lungo il settore superiore delle pareti si svolge un ciclo pittorico, realizzato dal pittore Luigi Marai, raffigurante episodi della vita della Madonna. La navata è coperta da due ampie volte a vela, scandite da brevi volte a botte, con decorazione pittorica a finte cassettonature policrome; al centro delle volte i dipinti raffiguranti l’”Incoronazione di Maria” e l’”Assunzione della Madonna”; il presbiterio è sovrastato da una calotta ribassata a pianta ottagonale; il catino absidale è decorato con modanature e rilievi in stucco. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee e metalliche; manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è caratterizzata da una composizione geometrica in marmi policromi; il piano del presbiterio è pavimentato con lastre di marmo chiaro di Botticino, e con quadrotte alternate in breccia rosata e nembro bianco-rosato.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini, concluso con abside a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi della navata si aprono quattro semi-cappelle laterali di ridotta profondità, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede l’altare dei Santi e l’altare del Crocifisso, sul lato meridionale, l’altare di S. Giacomo e l’altare della Madonna della salute, sul lato opposto; a tali ambienti si interpongono, su entrambi i lati, i vestiboli delle entrate minori. Il locale della sacrestia si colloca sul lato settentrionale del presbiterio. Sul fianco sinistro della navata si addossa la struttura della torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduta all’esterno da una scalea a tre rampe.
Facciata
Facciata monumentale, in stile barocco. Due i registri. In quello inferiore tre coppie di paraste con capitelli di ordine corinzio inquadrano centralmente il portale d’ingresso timpanato, sormontato da una statua della Vergine. Lo precede una doppia scalinata balaustrata. Nel registro superiore due coppie di semicolonne con capitelli corinzi inquadrano centralmente un’ampia finestratura di forma rettangolare sormontata da un timpano curvilineo, ai lati della quale sono poste quattro statue raffiguranti, da sinistra a destra, i SS. Giovanni Battista, Luca, Marco e Matteo. Chiude il prospetto il fastigio coronato dal timpano.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto composto prevalentemente da conci di pietra calcarea locale e rosso ammonitico legati con malta di calce; le pareti longitudinali della navata sono controventate mediante catene metalliche disposte in corrispondenza delle costolonature che ritmano le strutture voltate; sono presenti tiranti metallici a rinforzo delle arcate delle cappelle laterali. I paramenti murari esterni presentano un semplice rivestimento ad intonaco; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente della navata è coperto da due ampie e maestose volte a vela, scandite trasversalmente da brevi volte a botte comprese tra costolonature in aggetto, caratterizzate da un’intensa decorazione pittorica a finte cassettonature policrome; al centro delle volte i dipinti raffiguranti l’”Incoronazione di Maria” e l’”Assunzione della Madonna”, opera rispettivamente dei pittori Bartolomeo Zeni (1783) e Carlo Zusi (1830). Il presbiterio è sovrastato da una calotta ribassata a pianta ottagonale, impostata su pennacchi sferici, decorata con pitture murali e scandita da costolonature con rilievi in stucco. La semicalotta sferica dell’abside è decorata con modanature e rilievi in stucco. Le strutture voltate sono realizzate in muratura portante, rinforzate da costolonature e controventate mediante catene metalliche.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante composta, lungo la navata, da un sistema di nove capriate lignee a schema statico composito a tre monaci e con controcatena che, a causa del grave stato di degrado in cui versavano, sono state oggetto di un consistente intervento di consolidamento (1985-1986) con cui ciascuna incavallatura è stata affiancata da due capriate in ferro (costituite da profilati HEA e tiranti in acciaio). Le capriate del settore di copertura sovrapposto al presbiterio sono state completamente sostituite con nuove capriate in acciaio. Orditura secondaria costituita da arcarecci e correntini con sovrapposto assito; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è caratterizzata da un’articolata composizione geometrica in marmi policromi (marmo rosso Verona, marmo chiaro di Botticno e marmo grigio venato). Il piano del presbiterio, rialzato con due gradini in marmo rosso Verona, è pavimentato con lastre rettangolari in marmo chiaro di Botticino (settore anteriore e centrale), e con quadrotte alternate in breccia rosata e nembro bianco-rosato (settori laterali). Il vano del coro presenta un disegno geometrico in marmo rosso Verona e marmo biancone.
Prospetti interni
L’ampio e maestoso ambiente interno della chiesa, armonico nelle linee e nelle proporzioni, è caratterizzato da una ricercata ed elegante composizione architettonica e decorativa. I prospetti, ornati con opere pittoriche, pitture murali e statue inserite all’interno di nicchie, sono scanditi da fasci polistili costituiti da lesene e colonne con capitello d’ordine corinzio, impostati su un alto basamento in pietra bianca, su cui si imposta l’alta trabeazione modanata che si sviluppa cingendo l’intero perimetro; le decorazioni pittoriche che interessano i fusti delle lesene e la cornice sommitale sono opera di Luigi Trezza (1824); lungo il settore superiore delle pareti si svolge un ciclo pittorico, realizzato dal pittore Luigi Marai (1879), composto da dieci dipinti raffiguranti episodi della vita della Madonna; al centro della parete absidale, inserita in una cornice architettonica, è posta la pala dell’”Assunzione della Madonna” (Augusta Carlotti, 1829).
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con semplice rivestimento ad intonaco, sono coronati da una cornice sottogronda con modanatura a guscia, e caratterizzati lungo i fianchi longitudinali da ampie specchiature lievemente sfondate; lungo il settore superiore si aprono ampie finestrature rettangolari a centina ribassata.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto massiccio. Cella campanaria a serliana. La coronano in sommità merlature alla ghibellina.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre e la realizzazione del nuovo altare rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - intervento strutturale (1965-1975)
Altare fisso in marmo rosso Verona rivolto verso l’assemblea, rialzato su una predella in marmo e collocato al centro del presbiterio.
sede - aggiunta arredo (2006)
Realizzazione della nuova sede, collocata sul retro dell’altare, costituita da dodici scranni in legno, disposti a semicerchio e con cattedra centrale, rialzati su una pedana lignea.
ambone - intervento strutturale (1965-1975)
Ambone in marmo rosso Verona collocato in posizione avanzata verso l’aula, rialzato su un podio posto sul lato sinistro dei gradini del presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo del Lago Veronese - Caprino
Parrocchia di Santa Maria Maggiore

Piazza Plebiscito - Caprino Veronese (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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