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Chiesa dell'Esaltazione della Santa Croce <Buttapietra>
Data ultima modifica: 23/08/2019, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dell'Esaltazione della Santa Croce


Altre denominazioni Esaltazione della S. Croce


Autore(Ruolo)  Mattielli, Adolfo (interno, decorazione ad affresco)
Zanella, Paolo Vincenzo (facciata, restauro)
Zanella, Paolo Vincenzo (copertura, rimaneggiamento manto)



Ambito culturale (ruolo)  romanico veronese (origini e costruzione)
architettura neoclassica (coro, ricostruzione)
architettura neoclassica (ampliamento)
architettura contemporanea (ampliamento)
architettura contemporanea (campanile, erezione)
arte contemporanea (interno, decorazione ad affresco)
architettura contemporanea (facciata, restauro)
architettura contemporanea (copertura, rimaneggiamento del manto)



Notizie storiche  1244 - 1408 (origini e costruzione intero bene)
La prima notizia inerente la chiesa di Buttapietra è del 1244. Poi le fonti tacciono fino al 1408. Si tratta del testamento di tale Paolo fu Bonaventura, il quale desiderava essere seppellito presso la chiesa di S. Maria in Buttapietra. Tale notizia, accompagnata da altre di poco posteriori, ci permette di affermare che già agli inizi del XV sec. a Buttapietra esisteva una chiesa intitolata alla Vergine e dotata di cimitero.
1526 ante - 1526 (erezione in Parrocchia carattere generale)
La chiesa di Buttapietra viene per la prima volta chiamata “parrochialem ecclesiam” nella visita pastorale del 1526 del vescovo Giberti. Era allora già dotata di fonte battesimale.
1526 - 1541 (visite pastorali vescovo Giberti carattere generale)
Dalle visite pastorali del vescovo Giberti, a Buttapietera in più di un’occasione tra il 1526 ed il 1541, si ricavano altre utili informazioni. La chiesa risulta dipendere dal monastero cittadino dei Crociferi di San Luca, il che fa pensare che la chiesa sia stata eretta su un terreno a loro appartenente. Agli stessi probabilmente è dovuta la nuova intitolazione alla Santa Croce, che però convive per un po’ con quella originaria di Santa Maria (il Giberti infatti la chiama “ecclesiam Sancte Crucis alias nativitatis beatae Virginis del Val Longa sive Butapedra”). Sempre dalle visite gibertine si ricava qualche dato sulla struttura dell’edificio, che allora era di modeste dimensioni, ad aula unica, dotato, oltre al maggiore, di altri tre altari (della Beata Vergine, della Passione di Cristo e del Santissimo Sacramento).
1749 - 1751 (ricostruzione coro)
Tra il 1749 ed il 1751 il vecchio coro venne sostituito con uno nuovo.
1769 - 1769 (ampliamento intero bene)
Nel 1769 giunse al vescovo Giustiniani una supplica da parte del parroco di Buttapietra, affinchè gli consentisse di ampliare in lunghezza la chiesa in direzione della facciata, ciò in considerazione dell’aumento demografico della popolazione e delle ridotte dimensioni dell’edificio esistente. Una volta ottenuta l’autorizzazione si procedette ai lavori di ingrandimento che vennero conclusi di lì a poco. Nel tratto di aula aggiunto vennero ricavate quattro cappelle, due per lato, rimaste vuote però fino al secolo successivo.
1931 - 1941 (ampliamento intero bene)
Un secondo radicale ampliamento si rese necessario nel terzo decennio del XX sec. Progettista fu l’architetto Francesco Banterle. Il corpo centrale del vecchio edificio venne alzato di tre metri e prolungato di venti oltre l’abside. Perpendicolarmente furono inserite due ali laterali, trasformando così l’impianto planimetrico a navata unica in una nuova struttura a croce latina. Inoltre venne edificata la cupola in cemento armato soprastante la crociera centrale. I lavori, avviati nel 1931, ebbero compimento nel 1941.
1935 - 1938 (erezione campanile)
Tra il 1935 ed il 1938 sul lato meridionale della chiesa venne eretta la torre campanaria.
1952 - 1953 (decorazione ad affresco interno)
Tra il 1952 ed il 1953 il pittore Adolfo Mattielli realizzò la decorazione ad affresco interna. Sulle pareti laterali dipinse “Lo sposalizio di San Giuseppe” ed “Il transito di San Giuseppe”, sull’altare la pala raffigurante “San Giuseppe patrono dei lavoratori”, sulla volta "La visione di Costantino” e “L’apoteosi della croce" nel catino absidale.
2003 - 2003 (restauro facciata)
Del 2003 è il progetto per il restauro conservativo della facciata della Chiesa. Progetto a cura dell’arch. Paolo Vincenzo Zanella.
2007 - 2007 (rimaneggiamento del manto copertura)
Del 2007 è il progetto per il rimaneggiamento del manto di copertura della chiesa. Progetto a cura dell’arch. Paolo Vincenzo Zanella.



Descrizione  Le prime notizie inerenti la chiesa di Buttapietra risalgono al 1244. Da allora, nel corso dei secoli, l’edifico ha subito modifiche ed ampliamenti anche considerevoli che l’hanno portato alle forme attuali. Oggi la chiesa si presenta con facciata neoclassica rivolta ad occidente, caratterizzata dalla scansione di quattro lesene con capitelli ionici. Lungo il fianco settentrionale della navata insiste l’ oratorio del SS. Sacramento, ora adibito a sala per le attività parrocchiali, mentre sul lato opposto si eleva la torre campanaria. L’interno è a croce latina definita da una navata longitudinale con transetto i cui bracci sono conclusi da una cappellina con altare (dell’Addolorata e di S. Giuseppe); presbiterio a pianta quadrangolare, coro a sviluppo semicircolare. Navata e transetto presentano una controsoffittatura a botte, mentre la crociera del transetto è coperta da una cupola. Copertura a doppia falda con manto in coppi lungo navata e transetto; la cupola centrale è rivestita in rame. La pavimentazione della navata è realizzata in lastre di pietra bianca alternate a quadrotte di marmo rosso Verona; il transetto presenta una pavimentazione alla Palladiana mentre la crociera è caratterizzata da un disegno geometrico circolare in nembro giallo e marmo grigio.

Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, definita da un’unica navata longitudinale, ampio transetto con i bracci laterali conclusi da un’abside emergente semicircolare con altare (l’altare dell’Addolorata o del SS. Sacramento nel transetto meridionale, e l’altare di S. Giuseppe sul lato opposto), presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di quattro gradini e coro a sviluppo semicircolare. Sul lato meridionale del presbiterio si colloca l’ambiente della sacrestia. L’ingresso principale della chiesa, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata ed è preceduto da una breve scalinata esterna. Lungo il fianco settentrionale della navata insiste l’antico Oratorio del SS. Sacramento, ora adibito a sala per le attività parrocchiali; sul lato opposto della chiesa si sviluppa la casa canonica e, in corrispondenza della facciata, si eleva la torre campanaria.
Facciata
Facciata neoclassica, a capanna, rivolta ad occidente. Quattro lesene con capitelli ionici poggianti su altrettante zoccolature incorniciano il portale d’ingresso di forma rettangolare, sovrastato da un timpano. Sopra il portale è aperto un rosone chiuso da vetrata artistica. Sui vertici laterali sono collocate urne acroteriali, su quello sommitale una statua femminile reggente la Santa Croce.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione, intonacate sia esternamente che internamente, sono realizzate presumibilmente in muratura portante di mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce. La cupola semisferica che copre l’ampia crociera del transetto presenta una struttura in cemento armato.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Gli ambienti principali che costituiscono i quattro bracci dell’impianto cruciforme della chiesa sono coperti da controsoffittature voltate a botte che si raccordano alle pareti d’ambito senza soluzione di continuità; la struttura delle volte è realizzata in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti. Il catino absidale del coro, come pure le semicalotte sferiche con chiudono le absidiole del transetto, sono realizzate presumibilmente in muratura, intonacata e decorata verso l’intradosso. La crociera del transetto è sovrastata da una cupola emisferica su pennacchi con lanterna sommitale. Le superfici voltate sono decorate con affreschi raffiguranti temi biblici e simboli sacri.
Coperture
La struttura portante della copertura a due falde che si sovrappone all’aula, ai bracci del transetto ed al presbiterio, è costituita presumibilmente da capriate lignee a schema statico semplice, con orditura secondaria realizzata con arcarecci e travetti; manto di copertura in coppi di laterizio. La cupola emisferica che sovrasta la crociera del transetto è coperta con lastre di rame.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata, realizzata con lastre di pietra calcarea bianca, è attraversata longitudinalmente da una fascia centrale in quadrotte di marmo rosso Verona, con bordature laterali in marmo grigio, e da un’analoga fascia trasversale, in corrispondenza dei confessionali. Il settore della crociera presenta un elemento circolare centrale in marmo grigio-nero, contornato da un anello concentrico in nembro giallo, il tutto inserito in una specchiatura quadrata in marmo grigio; da questa si dipartono quattro fasce in marmo rosso Verona con bordature in marmo grigio, che si raccordano ai piani rialzati dei bracci laterali del transetto, ai gradini del presbiterio, ed alla pavimentazione della navata. I bracci laterali del transetto, il cui piano è rialzato di un gradino in marmo rosso Verona rispetto la quota della navata, sono pavimentati con un pavimento alla Palladiana a scaglie di media pezzatura: il transetto sinistro presenta una fascia centrale in marmi rossi, fiancheggiato da due ampi settori in marmi giallo-grigi, riquadrati da una bordatura in marmi grigi; nel transetto destro la fascia centrale è in nembro giallo, le campiture laterali in nembro rosato e marmo rosso. Anche il piano del presbiterio, accessibile risalendo quattro gradini in marmo travertino, presenta una pavimentazione alla Palladiana con una fascia centrale in pietra bianca, che si prolunga fino a contornare l’altare maggiore, con due settori laterali in scaglie di marmo rosso Verona, tra loro separati e delimitati da una bordatura in scaglie di marmi nero-violacei.
Prospetti interni
L’ambiente interno della chiesa è caratterizzato da un linguaggio architettonico essenziale e lineare, frutto di una ridefinizione stilistica che ha interessato l’impianto originale nel corso dell’intervento novecentesco di ampliamento. L’articolazione dei volumi che compongono l’organismo edilizio converge nell’ampio spazio centrale della crociera del transetto. I prospetti interni, privi di significative aggettivazioni plastiche, si raccordano senza soluzione di continuità alla struttura voltata; l’insieme è interessato da un ciclo di affreschi opera del pittore Adolfo Mattielli.
Prospetti esterni
L’articolazione volumetrica che connota l’impianto spaziale della chiesa risulta di chiara lettura anche esternamente. I prospetti, semplicemente intonacati e privi di decorazioni modanate, presentano una geometria semplice e regolare, sono interessati dalle emergenze delle absidiole semicircolari del transetto e del coro con strette monofore laterali; due ampie finestrature rettangolari con contorni in tufo modanato si aprono nella porzione superiore delle pareti longitudinali della navata.
Campanile
Torre campanaria situata a lato della chiesa (lato sud) e con essa comunicante tramite un locale di servizio. Pianta quadrata, fusto caratterizzato dalla presenza di tre feritoie a monofora per ciascun lato e, all’interno di due specchiature, di due orologi di forma circolare (lato ovest e nord). Cella campanaria ad edicola caratterizzata da un'apertura a tutto sesto per ciascun lato; su di essa poggia un tozzo tamburo sul quale a sua volta si imposta una copertura a piramide in metallo; sul vertice sommitale è infissa una croce in ferro.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1971)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustrate in marmo, trasportate assieme all’altare maggiore settecentesco nella cappella dell’Addolorata (transetto destro), e l’introduzione del nuovo altare in marmo travertino rivolto verso l’assemblea; contestualmente sono stati introdotti un nuovo ambone e la sede del celebrante.
presbiterio - intervento strutturale (1990)
Ricollocazione nella sede originaria dell’antico altare maggiore pre-conciliare precedentemente spostato nella cappella dell’Addolorata.
altare - aggiunta arredo (1971)
Nuovo altare in marmo travertino, posizionato al centro del presbiterio rivolto verso l’assemblea, realizzato dall’Unione Marmisti di Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona).
sede - aggiunta arredo (1971)
Nuova sede costituita da tre sedute realizzate in marmo travertino e legno, realizzato dall’Unione Marmisti di Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona), collocata in origine sul retro dell’altare post-conciliare.
sede - aggiunta arredo (2010)
La sede viene ricollocata in posizione avanzata, lateralmente rispetto il nuovo altare.
ambone - aggiunta arredo (1971)
Nuovo ambone in marmo travertino con leggio in legno, realizzato dall’Unione Marmisti di Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona), collocato sul piano del presbiterio in posizione avanzata verso l'aula, a lato dell'altare.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2001)
L'antico fonte battesimale in nembro rosato è stato posizionato ai piedi dei gradini che introducono al presbiterio.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Verona
Vicariato Foraneo di Verona Sud
Parrocchia dell'Esaltazione della Santa Croce

Piazza Roma - Buttapietra (VR)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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