CEI - Conferenza Episcopale Italiana - Servizio Informatico - Ufficio Nazionale per i Beni culturali Ecclesiastici e l'edilizia di culto
2/5/2024 Diocesi di Milano - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Sebastiano <Bassano, Tronzano Lago Maggiore>
Data ultima modifica: 01/12/2017, Data creazione: 14/7/2011


Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria


Denominazione Chiesa di San Sebastiano


Altre denominazioni S. Sebastiano


Ambito culturale (ruolo)  maestranze lombarde (costruzione)



Notizie storiche  XVI - 1605 (costruzione intero bene)
Il 4 ottobre 1605 il card. Federico Borromeo visitava l'oratorio "constructum in honorem S. Sebastiani in loco Bassani membrum parochiale Sancte Marie Tronzani". L'origine del luogo sacro va forse collocata qualche decennio addietro, come ex voto per una scampata ondata pestilenziale. Particolarmente violenta, nell'alto Verbano lombardo, fu quella abbattutasi nel 1577. La chiesa, agli esordi del XVII sec., era dipendente dalla parrocchiale; questa, sotto il titolo di S. Maria Assunta, era abbastanza lontana dall'abitato e matrice per ben tre paesi: Bassano, Pino e Tronzano. Ciononostante, gli abitanti del luogo avevano ottenuto che l'oratorio potesse ospitare il Ss. Sacramento, embrione per una centralità parrocchiale che fu parzialmente concessa dallo stesso cardinale nel 1613, riconoscendo al S. Sebastiano di Bassano statuto di parrocchia 'porzionale' dell'antica S. Maria.
1754 - 1756 (ampliamento intero bene)
Nel 1754 gli "uomini della Communità di Bassano" presentarono alla curia di Milano il progetto per "dilatare l'Oratorio sotto li auspicii del glorioso Martire S.to Sebastiano [...] quale essendo tropo angusto." Furono autorizzati a procedere due anni dopo, mettendo mano a una radicale riforma della chiesa che, secondo il disegno presentato, raggiunse forma e dimensioni attuali (fatto salvo il presbiterio), con aula unica suddivisa in tre campate quadrangolari, cappella maggiore sostanzialmente quadrata e sacrestia in appendice all'altare. Probabilmente, fu mantenuta buona parte della precedente costruzione seicentesca, come dimostrerebbe un affresco votivo (Madonna con bambino) conservato sulla facciata laterale a monte.
1769 - 1769 (costruzione altare maggiore)
Nel 1769 il parroco inoltrò agli uffici curiali la richiesta per la benedizione dell'altare maggiore "nuovamente fatto di Marmo unitamente alla mensa rimossa alquanto dalla muraglia per maggior decoro e sicurezza dell'umidità". Per il lavoro, atteso da qualche mese, parroco e "officiali" avevano dovuto aspettare "à tal stagione (la richiesta fu presentata in dicembre) per godere l'occasione degli operarii muratori del paese", ossia per usufruire dell'aiuto degli immigrati stagionali durante il ritorno periodico, d'inverno, nei luoghi d'origine.
1786 - 1788 (ricostruzione presbiterio)
Solo pochi anni dopo la posa del nuovo altare, il parroco di Bassano (del quale conosciamo il nome: Gianangelo Branca) scriveva nuovamente in curia pregando di esser autorizzato ad accettare la "presentazione generosa d'un devoto benefattore" per un nuovo ampliamento della chiesa. Il tempio, del resto, era divenuto definitivamente sede parrocchiale (sostituendosi all'antica S. Maria) in occasione dello scorporo definitivo da quest'ultima delle tre realtà contermini di Pino, Tronzano e Bassano. Il parroco, infatti, avvertiva la curia che il progetto di ampliamento era urgente perché "sin dall'anno 1768 si ritiene il divin Sacramento e si esercitano gli Uffici Parrocchiali". Il progetto (approvato nel 1787) fu attuato e portò alla riforma totale del presbiterio, riconfigurato in grande semicerchio, come è oggi.
1788 - 1788 (ricostruzione facciata)
Contestualmente al presbiterio, fu definitivamente terminata anche la facciata, scandita in quattro lesene giganti, con frontone sommitale, secondo un disegno elegante e severo che, lungi dall'anticipare moduli neoclassici oramai incipienti, pareva un omaggio alla tradizione manierista così radicata nella cultura architettonica delle aree periferiche di Lombardia.
1788 - 1788 (costruzione di volte interno)
Nell'ambito del rinnovamento tardo settecentesco si colloca anche la creazione di un relativamente complesso sistema di volte a copertura dell'aula fedeli. I lavori non sono documentati, ma per ispirazione e tecniche esecutive andrebbero associati alla campagna di opere conclusa con la nuova facciata. L'invaso fu scandito in tre campate da lesene immorsate nelle pareti laterali. Sopra il cornicione di coronamento, furono gettate due volte a botte sulle campate estreme e un cupolino ribassato sopra la campata centrale, in corrispondenza delle cappelle laterali. L'impianto derivava dal modello di riferimento per la zona, rappresentato dalla precoce fabbrica del S. Materno di Maccagno Superiore, iniziato nel 1701.
1935 - 1940 (decorazione interno)
Entro il 1940 (ma le date non sono certe) fu completata la decorazione interna, affidata al "prof. Garavaglia", pittore milanese molto attivo nelle chiese dell'alto Verbano lombardo. La sua opera fu elogiata dal card. Schuster, in visita a Bassano nel 1942. Il cardinale, dimentico di un non felice giudizio emesso nei confronti di una tela con S. Carlo del medesimo autore, indugiò in quell'occasione nella chiesetta "assai ben decorata di pitture del bravo artista [...] Garavaglia".



Descrizione  La chiesa di S. Sebastiano s'innalza su un sagrato pensile sul fianco della montagna, all'ingresso dell'abitato di Bassano, frazione di Tronzano Lago Maggiore. Il sagrato, stretto tra la facciata della chiesa da un lato e l’ex casa parrocchiale dall'altro, offre una bella vista sul bacino settentrionale del Verbano. La chiesa si annuncia con una facciata scandita da quattro lesene giganti e conclusa alla sommità da un timpano triangolare. L'interno è frutto di due fasi edilizie, l'una dei primi del XVII sec., l'altra del secolo successivo. La navata unica, suddivisa in tre campate, racchiude due soli altari laterali. Il campanile si appoggia al fianco a monte, presso il presbiterio. La chiesa presenta una leggera divergenza, rispetto all'orientamento liturgico a oriente, imposta dalla necessità di adagiare il fabbricato sul fianco della montagna.

Pianta
Pianta ad aula unica scandita in tre campate con grande abside semicircolare. La sacrestia si apre sul lato a valle del presbiterio. Due sono gli altari laterali, dedicati alla Madonna del Rosario e a S. Sebastiano.
Coperture
Manto di copertura in marsigliesi retto da ordito ligneo primario e secondario.
Impianto strutturale
L'aula maggiore è scandita in tre campate coperte con un sistema misto di volte, probabilmente realizzate in mattoni. Le due campate estreme (verso l'ingresso e verso il presbiterio) sono coperte con volte a botte; la campata centrale, in corrispondenza dei due altari laterali affrontati, è coperta con un finto cupolino ribassato.
Opere d'arte
Sulla parete esterna a monte si conserva un affresco seicentesco con Madonna con Gesù bambino. L'affresco è retaggio di una prima fase edilizia della chiesa da collocare al XVII sec.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1980 circa)
In ottemperanza alle norme conciliari, è stato aggiunto un altare mobile davanti all'area presbiteriale, lasciata intatta nell'assetto ereditato.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Milano
2 Zona Pastorale II - Varese - Decanato di Luino
Parrocchia di Santa Maria Assunta

Via Verbano - Bassano, Tronzano Lago Maggiore (VA)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
Tutti i dati sono riservati. Non e' consentita la riproduzione, il trasferimento, la distribuzione o la memorizzazione di una parte o di tutto il contenuto delle singole schede in qualsiasi forma. Sono consentiti lo scorrimento delle pagine e la stampa delle stesse solo ed esclusivamente per uso personale e non ai fini di una ridistribuzione.