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28/4/2024 Diocesi di Milano - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo <Gessate>
Data ultima modifica: 15/03/2021, Data creazione: 14/7/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa dei Santi Pietro e Paolo


Ambito culturale (ruolo)  maestranze lombarde (costruzione)



Notizie storiche  1913 - 1916 (costruzione carattere generale)
Su incarico del parroco don Carlo Vicini l'ingegnere milanese Antonio Roncoroni nel 1912 redige progetto di nuova chiesa su sedime di terra acquistato dai fratelli Pietro, Ing Carlo, Antonio,Alessandro e Giulio Ronchetti, industriali della seta che a Gessate possedevano due delle quattro filande. Il 30 giugno 1913 alla presenza del Cardinal Andrea ferrari si effettuò la posa della prima pietra. Tre anni dopo, il 30 Aprile 1916 la Chiesa è consacrata con solenne cerimonia.
1928 - 1929 (costruzione intero bene)
A seguito della morte dell'ingegnere Roncoroni, avvenuta nel Natale 1928, il suo collaboratore Ingegnere Pietro Pazzini porta a termine la realizzazione della cappella e dell'altare laterale di san Mauro.



Descrizione  Edificio a pianta rettangolare con intersezione del transetto a formare una croce latina in pianta, è costruita con orientamento dell'asse Ovest Est con l'altare a Oriente su via Badia, principale percorso viario di Gessate. Il sagrato è quindi un piano continuo con la strada che porta il visitatore a entrare lungo il cammino per una visita in chiesa. Le forme neoromaniche lombarde realizzate in mattoni a vista ambientano perfettamente la chiesa nel contesto di memoria rurale del territorio di Gessate e della sua ampia campagna. La facciata arricchita con colonne tortili in ceppo gentile creano una leggera strombatura dei tre accessi. Le loggette dello spiovente, le aperture della facciata e gli archi a tutto sesto con i 3 rosoni armonizzano le proporzioni del progetto. L'interno, ripartito in tre navate sostenute da grossi pilastri in pietra di Oggiono martellinata, rilancia la verticalità grazie alle volte a crociera rimarcate da sporgenti costoloni che caratterizzano la copertura interna. La pavimentazione in marmette di graniglia di marmo stuccata con cementina rossa, risale ai restauri degli anni della ripresa economica. Il campanile posto in fondo a destra con accesso dalla parte absidale, richiama lo stile dell'edificio principale e porta un concerto di 5 campane.

Struttura
L'intero edificio è sorretto dalla collaborazione statica della muratura perimetrale che con i pilastri in pietra di Oggiono sostengono il carico della copertura che viene scaricato in corrispondenza delle lesene inserite nel giro di muratura.
Cappelle laterali
Al termine del transetto c'è la cappella di S. Paolo e della Madonna. Lungo la navata ci sono le cappelle di Sant'Anna e del Crocefisso.
Facciata
Realizzata in misura secondo le proporzioni auree, la facciata è larga quanto la sua altezza misurata alla croce. Realizzata in mattoni della fornace di Ingaggio, armonizza i tre rosoni posti in corrispondenza dei tre portali grazie ad assi di simmetria che ne danno equilibrio e grazia. Le strombature in colonnine tortili di ceppo sono arricchite dalle lunette dorate raffiguranti al centro Cristo Re e i Santi Pietro e Paolo rispettivamente sulla destra e sulla sinistra. Sul portale vi sono inoltre fregi decorativi verticali realizzati in stampi di cemento con rilievi vegetali, mentre l'architrave di collegamento porta rilievi con Chrismon e Tetramorfo.
Opere d'arte
Dipinto originariamente collocato nella Cappella della Sale dei Senatori di Palazzo Ducale a Milano, "la Pentecoste e la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e Maria" di Antonio Campi del 1580 oggi si trova ad abbellire la chiesa parrocchiale che aveva fatto richiesta di opere d'arte per abbellire la nuova chiesa nel 1930. Anche la tela di Bernardino Campi rappresentante "L'incredulità di San Tommaso" del 1567, sempre requisito dalla campagna Napoleonica di soppressione dei conventi e Ordini minori nell'Ottocento e divenuto a parte del patrimonio dell'Accademia di Brera, come per la tela della Madonna è in prestito alla parrocchiale di Gessate dal 1824.
Opere d'arte
Gli affreschi della parrocchiale sono ad opera del pittore Giovanni Battista Rivetta detto "Romeo". La maggior parte degli affreschi furono realizzati tra il 1915 e 1916 mentre in un secondo momento, a poco dalla morte, realizzò i due affreschi sulle pareti laterali del presbiterio "San Pietro che riceve le chiavi" e la "Conversione di San Paolo"
vetrate
Le vetrate realizzate nel 1966 dalla ditta Florindo Grassi di Milano rappresentano episodi del Vangelo e degli Atti degli Apostoli riguardanti la B.V Maria.
Pavimenti e pavimentazioni
L'originaria pavimentazione in formelle di cotto fu sostituita nel 1954 dall'attuale in marmo fornito dalla ditta Cantiere Artistico Industriale di Mandelli Luigi di Merate.



Adeguamento liturgico  presbiterio - intervento strutturale (1966)
Si aggiunge il nuovo altare della Madonna, benedetto il 1 maggio 1966, si posiziona nuova mensa e si rivede la posizione dell'ambone in ottemperanza alle disposizioni del Concilio Vaticano II. Il nuovo altare, progettato dall'architetto suor Michelangela Ballan, fu consacrato nel 1983 dal Cardinal Carlo Maria Martini






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Milano
6 Zona Pastorale VI - Melegnano - Decanato di Melzo
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo

Via della Chiesa 1 - Gessate (MI)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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