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2/5/2024 Diocesi di Adria - Rovigo - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire <Cavazzana, Lusia>
Data ultima modifica: 17/09/2012, Data creazione: 19/11/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire


Altre denominazioni S. Lorenzo diacono e martire


Autore(Ruolo)  Baccari, Francesco Antonio (progetto ricostruzione)



Ambito culturale (ruolo)  maestranze venete (costruzione)



Notizie storiche  1123 - 1410 (preesistenze intorno)
Un riferimento all'antica chiesa troviamo per la prima volta nel 1123 tra le donazioni fatte da papa Callisto II a Litaldo, abate della Vangadizza: "Villa Cavazana cum Ecclesia Sancti Laurenti", la parrocchia nei secoli successivi sarà infatti sempre sotto la giurisdizione della Vangadizza. Nel 1410 un certo Domenico donò il terreno su cui è costruita la chiesa, come possiamo dedurre dalla lapide infissa nella parete esterna della fiancata destra.
1564 - 1793 (costruzione intero bene)
La prima visita pastorale dopo il concilio di Trento fu quella nel 1564 di mons. Giulio Canani, vescovo di Adria, che trovò una chiesa appena costruita dalle fondamenta, con sei altari: maggiore, Santissimo, Crocefisso, B.V. Maria, S. Lucia e S. Sebastiano, ben fornita di suppellettili, con fonte battesimale e campanile. Seguirono altre visite importanti come quella di mons. Lorenzo Laureti, vescovo di Adria (1592) eppoi le visite di abati della Vangadizza e di loro vicari. Nella visita del 1631 sono documentati cinque altari, il battistero ed il cimitero nei pressi della chiesa. Nel 1793 il vescovo di Adria mons. Arnaldo Speroni si recò a Cavazzana, passata sotto la sua giurisdizione ecclesiastica, dopo che nel settembre dell'anno precedente il Senato Veneto aveva decretato la soppressione della Vangadizza.
1796 - 1923 (ricostruzione intero bene)
Sul finire del '700 la chiesa di S. Lorenzo presentava evidenti segni di degrado, si decise pertanto di demolirla e ricostruirla. I parrocchiani affidarono l'operazione a don Francesco Baccari, architetto lendinarese, dell'ordine dei Lazzaristi, che costruì un edificio di gusto neoclassico, a tre navate, la centrale più ampia delle laterali si conclude nel presbiterio col coro. Cinque gli altari in marmi pregiati, furono inoltre salvati alcuni elementi artistici della fabbrica precedente: la lapide con stemma dei Cattaneo (1410), la lastra tombale di Galeazzo da Milano (1533), la lapide sepolcrale con busto del parroco G.V. Lorenzoni (1705) e due importanti pale di Angelo Trevisan (1709). Il campanile, sempre del Baccari, fu inserito nella muratura perimetrale esterna destra della chiesa. Un secolo dopo venne rifatta la facciata (1893) come ricorda una lapide murata a parete. Nel 1923 avvenne la cerimonia di consacrazione della chiesa alla presenza del vescovo Anselmo Rizzi.



Descrizione  La chiesa di San Lorenzo sorge in Cavazzana, isolata, con orientamento Nord-Sud, preceduta da un sagrato semicircolare, poco profondo. La facciata a vento si sviluppa su due ordini sovrapposti, separati da una trabeazione spezzata, in aggetto e scanditi da lesene doriche, di cui quelle inferiori su alti basamenti continui. L'ordine superiore si raccorda all'inferiore tramite rampanti curvilinei, chiusi ai lati da bassi pilastrini con pinnacoli a vaso, in pietra. In facciata si aprono tre portali, rettangolari, sormontati da trabeazioni su mensole. Tra le lesene centrali si aprono nicchie a tutto sesto. Al centro, nella parte superiore si inserisce una nicchia quadrata. La facciata è coronata da un frontone triangolare, sormontato, al colmo e ai lati dei rampanti, da statue di Santi in pietra. Nei fronti laterali si aprono due finestroni a lunetta per lato e nel presbiterio e abside finestroni a sesto ribassato. Ai fronti laterali si addossano i volumi delle cappelle votive, della sagrestia e della canonica. L'alto campanile si inserisce tra la sagrestia e il presbiterio, sul lato destro. A pianta quadrata, senza soluzione di continuità, con lesene d'angolo, termina con una cella aperta sui quattro lati da monofore a tutto sesto. La cella è coperta da un' alta guglia conica, in cotto, su tamburo circolare.

Pianta
Schema planimetrico basilicale, a tre navate, separate da pilastri a pianta rettangolare, cui si addossano semicolonne corinzie. Al di sopra dei pilastri corre un'alta trabeazione spezzata, in aggetto, lungo la navata, nel presbiterio e abside. La navata maggiore è coperta da volta a botte, scandita in tre campate da archi trasversali e forata dalle unghie dei finestroni. Le navate minori sono coperte da volte a padiglione. Verso le navate minori si aprono, con archi a tutto sesto, le cappelle votive. Alla controfacciata si addossa la cantoria, rivestita di marmi, quattro colonne corinzie in marmo. Il presbiterio si apre verso la navata con un arco a tutto sesto, su pilastri murali concavi, cui si addossano semicolonne corinzie. A unica campata quadrata è coperto da cupola su pennacchi sferici. L'abside semicircolare, tripartita da lesene corinzie, in marmo rosa, è coperta da volta a vele con costoloni a vista.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in lastre di marmo bianco.
Elementi decorativi
Le colonne e le lesene sono in marmi rosa e verdi.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di mattoni a vista.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1980-1990)
Altare maggiore, mensa in marmo bianco con paliotto in marmo bianco, decorato con croce entro corona di spine, in marmi policromi, al centro.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Adria - Rovigo
Vicariato di Lendinara-San Bellino
Parrocchia di San Lorenzo diacono e martire

Via F.lli Cervi 134 - Cavazzana, Lusia (RO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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