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Chiesa di S. Pietro Apostolo <Bozzolo>
Data ultima modifica: 22/12/2020, Data creazione: 28/7/2010


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di S. Pietro Apostolo


Altre denominazioni Chiesa di San Pietro Apostolo


Autore(Ruolo)  Manzù, Giacomo (realizzazione tomba Don Primo Mazzolari)
Miolato, Gaetano (affresco )



Ambito culturale (ruolo)  maestranze mantovane (costruzione chiesa )
maestranze mantovane (restauro coperture)



Notizie storiche  1556 - 1556 (costruzione intero bene)
L’attuale chiesa arcipretale di Bozzolo, oggi dedicata a San Pietro Apostolo, fu edificata a partire dal 1556 sotto il titolo della Beata Vergine Annunciata. Era annessa al convento degli Agostiniani, la cui costruzione era stata iniziata nel 1518.
1606 - 1606 (costruzione campanile)
Il campanile fu eretto nel 1606.
1798 - 1798 (passaggio di proprietà carattere generale)
Dopo la soppressione dell’ordine religioso degli Agostiniani, avvenuta nel 1798, il convento e la chiesa passarono al demanio.
1804/11/25 - 1804/11/25 (elezione a chiesa parrocchiale intero bene)
Dopo la soppressione dell’ordine religioso degli Agostiniani, avvenuta nel 1798, il convento e la chiesa passarono al demanio che li cedette al comune nel 1804, anno in cui questa chiesa venne eletta parrocchiale e il parroco vi trasferì il titolo, gli arredi e la propria residenza. Secondo l'arciprete Luigi Mangiarotti, il trasferimento della parrocchiale avvenne il 25 novembre 1804, con solenne processione. Il 30 novembre dello stesso anno vennero traslati il SS. Sacramento, la reliquia di san Restituto (posta sotto l’altar maggiore) e l’immagine della Beata Vergine del Carmelo (collocata ad adornare l’omonimo altare).
1864 - 1864 (realizzazione organo e cantoria)
Nella controfacciata, sopra il portale d’ingresso, è posta un’elegante cantoria e un imponente organo costruito nel 1864, opera n. 141 della celebre ditta Fratelli Lingiardi di Pavia.
1926 - 1929 (affreschi navate e presbiterio)
Sia le navate che l’area presbiteriale e absidale sono opera del pittore veronese Gaetano Miolato che attinse al repertorio classico interpretato con reminiscenze venete e gusto scenografico.
1929 - 1929 (consacrazione altare)
Il nuovo altare in marmo con tabernacolo fu consacrato nel 1929 da mons. Giovanni Cazzani.
1969 - 1969 (scultura cappella)
In fondo alla navata laterale destra si trova la tomba di don Primo Mazzolari realizzata nel 1969, in occasione della traslazione della sua salma nel decennale della morte, da un bozzetto dello scultore Giacomo Manzù.
2000 - 2000 (resaturo copertura)
Nell’anno 2000 a causa del degrado dell’orditura principale e secondaria, dovuta all’attacco di insetti xilofagi e da percolamento delle acque meteoriche della zona absidale e presbiteriale, ha indotto a intervenire sulla struttura con il restauro del manto di copertura.



Descrizione  L’impianto architettonico e decorativo è di impronta rinascimentale. Sia la facciata che le navate interne si rifanno al modello classico, ripreso dal Rinascimento, dell’arco inserito in un quadrato, fiancheggiato da due lesene e sormontato dalla trabeazione. Tutti gli elementi architettonici portanti sono sottolineati nella trabeazione da cornici sagomate in rilievo e da decorazioni.

Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione delle navate è a lastre quadrate (40.5 cm) di marmo rosso di Verona e marmo bianco di Lessinia disposte a rombo. Nel luglio 1909 l’allora arciprete don Leopoldo Mori stipulò il contratto con la ditta Zari di Milano per la rimozione del pavimento sottostante ai banchi con un pavimento di rovere di Slavonia a spina di pesce. Il pavimento del presbiterio e della sagrestia è stato posato nel 1957 nella ricorrenza del XXV di parrocchialità di don Primo Mazzolari.
Coperture
Le cappelle laterali, assai più basse dell’aula, sono coperte con unica falda inclinata. Le coperture sono tutte a falde con manto in tegole a canale in cotto. Nell’anno 2000 a causa del degrado dell’orditura principale e secondaria, dovuta all’attacco di insetti xilofagi e da percolamento delle acque meteoriche della zona absidale e presbiteriale, ha indotto a intervenire sulla struttura con il restauro del manto di copertura con la sostituzione di legnami non consolidabili e non recuperabili, con la posa in opera di assito battentato in legno di abete. Successivamente si è provveduto alla posa di un duplice strato di guaina in materiale plastobituminoso. Infine sono stati posati i coppi. Nell’anno 2010, nell’ambito del restauro esterno della chiesa e della canonica, a causa del degrado dell’orditura principale e secondaria, dovuta all’attacco di insetti xilofagi e da percolamento delle acque meteoriche delle navate centrale e laterali, si è intervenuti sulla struttura con il restauro del manto di copertura sostituendo i legnami non consolidabili e non recuperabili, con la posa in opera di assito battentato in legno di abete. Successivamente è stato realizzato il manto di impermeabilizzazione costituito da lastra ondulata in materiale fibroplastico ecologico. Infine sono stati posati i coppi.
Facciata
L’ampia facciata, risalente al XVI secolo, su due ordini divisi da una cornice in rilievo scanalata, sviluppa linee decorative di impianto geometrico che rimandano alla lezione mantovana di Leon Battista Alberti. Presenta alla sommità un timpano triangolare, sorretto da due lesene piatte con capitello ionico che incorniciano un arco a tutto sesto, al centro del quale si trova un rosone con vetrata decorata. Sulla cuspide del timpano si innalza una croce in ferro battuto. La parte inferiore, scandita da coppie di lesene piatte con zoccolo in muratura, risulta tripartita e ospita tre portali: quello centrale, più grande, di impianto neoclassico, è sormontato da un timpano triangolare con cornici a rilievo e presenta un portale in legno dipinto del 1778; i due portali laterali sono contornati da semplice cornice di marmo e sormontati da finestre rettangolari con grandi arcate.
Pianta
L’interno, dall’aspetto maestoso, armonico e solenne, a tre navate, cinque cappelle per lato, si presenta interamente affrescato e decorato.
Elementi decorativi
Sia le navate che l’area presbiteriale e absidale sono opera (1926-29) del pittore veronese Gaetano Miolato che attinse al repertorio classico interpretato con reminiscenze venete e gusto scenografico. L’ampia volta della navata è decorata a finti cassettoni. Nei pennacchi sopra le finestre circolari, poste nella parte alta della navata, si notano dei medaglioni con iscrizioni. Al centro della navata tre tondi rappresentano dal fondo: San Pietro, Sant’Agostino e santo francescano e, sullo sfondo, la facciata della chiesa agostiniana; Cristo Re in gloria con la Beata Vergine e Santi; il martirio di San Restituto, patrono di Bozzolo; angeli in gloria con i simboli di San Pietro, nell’area presbiterale. La ricca decorazione delle navate laterali che si estende anche a tutti i pilastri centrali e laterali presenta una grande varietà di motivi classici (cornici, grottesche, nastri con volute a motivi vegetali e floreali, candelabri, tralci, uccelli) che esaltano gli elementi architettonici rinascimentali. Nell’area presbiterale e absidale dominano le ampie e scenografiche rappresentazioni relative a (da sinistra) San Pietro predica al Sinedrio dopo la guarigione dello storpio; Il primato di Pietro; L’imperatore Costantino mostra a Papa Silvestro il modello della Basilica di San Pietro in Vaticano; (nel catino) Il supplizio di Pietro. Nelle navate e cappelle laterali si conservano numerose pregevoli tele, interessanti ancone lignee e ricchi altari, alcuni settecenteschi in marmi policromi, in parte provenienti dalla primitiva parrocchiale di San Pietro vecchio e da altri edifici religiosi. Nella controfacciata, sopra il portale d’ingresso, è posta un’elegante cantoria e un imponente organo costruito nel 1864, opera n. 141 della celebre ditta Fratelli Lingiardi di Pavia. In fondo alla navata laterale destra si trova la tomba di don Primo Mazzolari realizzata nel 1969, in occasione della traslazione della sua salma nel decennale della morte, da un bozzetto dello scultore Giacomo Manzù.



Adeguamento liturgico  altare - aggiunta arredo (1965)
L'altare provvisorio e mobile in legno è stato collocato simmetricamente all'altare maggiore su una predella lignea a due gradini così che non si tolga visibilità all'altare maggiore nel 1965.
ambone - aggiunta arredo (2012)
L'ambone per la proclamazione della Parola, collocato su una predella a due gradini, ricavato dal pulpito che don Primo aveva fatto costruire dallo scultore Humani di Viadana nel 1942, è costituito da un leggio ligneo, inserito su due formelle in bassorilievo e sormontato da uno stolone che varia secondo i colori del tempo liturgico. È posto all’esterno della balaustra.
cattedra - aggiunta arredo (2012)
La sede è collocata al centro su una predella inglobata nel terzo gradino dell’altare davanti al tabernacolo.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Lombardia
Diocesi di Cremona
Parrocchia di San Pietro Apostolo

Piazza Don Mazzolari - Bozzolo (MN)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


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