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Bergamo
Bergamo
chiesa
sussidiaria
S. Spirito
Parrocchia di Sant'Alessandro della Croce
Impianto strutturale; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
altare - aggiunta arredo (1973-1983)
1311 - 1311(parrocchialità carattere generale); 1475 - 1560(rifacimento intero bene); 1730 - 1740(completamento intero bene); 1785 - 1785(parrocchialità carattere generale); 1856 - 1856(rifacimento pavimentazione); 1858 - 1858(ristrutturazione interno); 1914 - 1914(completamento interno); 1934 - 1934(completamento interno)
Chiesa di Santo Spirito
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santo Spirito <Bergamo>
Altre denominazioni S. Spirito
Autore (ruolo)
Caniana, Giovanni Battista (progetto chiesa (1730))
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bergamasche (costruzione)
Notizie Storiche

1311  (parrocchialità carattere generale)

il monastero di Santo Spirito con l’annessa chiesa a tre navate e l’ospedale, fu fondato dal Cardinale bergamasco Guglielmo Longhi, affidandolo all’ordine dei Celestini

1475 - 1560 (rifacimento intero bene)

nel programma di riorganizzazione delle comunità monastiche, voluta dal governo veneziano, i frati celestini furono allontanati e a loro, subentrarono i Canonici Regolari Lateranensi. I Canonici, indotti dal desiderio di dar sede degna al loro Ordine allora in fase di espansione in tutta Italia, intrapresero una vasta operazione di ristrutturazione della chiesa su disegno di Pietro Isabello. I lavori di ristrutturazione subirono rallentamenti ed interruzioni a causa delle guerre che sconvolsero la città negli ultimi anni del Quattrocento e nei primi decenni del Cinquecento. Intorno al 1560 erano edificate tutte le cappelle, ma rimaneva intatto il resto dell'antica costruzione a tre navate

1730 - 1740 (completamento intero bene)

per opera dell’architetto Gianbattista Caniana, la chiesa venne completata eliminando le navate e costruendo una volta sopraelevata con membrature trasversali in corrispondenza delle colonne.

1785  (parrocchialità carattere generale)

l'ordine dei Lateranensi fu secolarizzato e i locali del convento passarono alla “Pia Casa di Ricovero”

1856  (rifacimento pavimentazione)

vennero rifatto la pavimentazione interna

1858  (ristrutturazione interno)

vnne rinnovato il coro su disegno di Vincenzo Lucchini e in tale occasione vennero rimossi il Monumento di Agostino e Luigi Tasso.

1914  (completamento interno)

viene posato un nuovo altare nella cappella della Beata Vergine Maria

1934  (completamento interno)

vengono installati dei lampadari in ferro battuto
Descrizione

Il fronte dell'edificio è rimasto incompiuto, vi si trovano tracce della struttura gotica primitiva, nelle pietre squadrate che occupano parte della zona inferiore, mentre il rivestimento in arenaria del muro di sinistra risale all’impianto cinquecentesco come forse il rosone e la finestra murata a destra. La fase settecentesca è testimoniata dalla sopra elevazione della facciata con due nicchie vuote e dall’inserimento del portale decorato. Internamente la chiesa si presenta in forme rinascimentali, opera dell'architetto Pietro Isabello, ed ha un’unica navata, su cui sono disposte dieci cappelle, cinque per lato, separate fra loro da colonne addossate a lesene poggianti su un alto basamento. L'ordine architettonico sorregge una trabeazione su cui si innesta un'ordine attico ridotto, sulla cui cornice si imposta la volta a tutto sesto, in cui sono presenti in corrispondenza delle campate, le aperture finestrate con relativa strombatura di raccordo. Nei pennacchi delle grandi arcate delle cappelle sono raffigurati all'interno di tondi busti di personaggi biblici; essi, sono l’unico elemento conservato della preesistente chiesa trecentesca dei celestini. Molte cappelle furono realizzate per iniziativa individuale di singole famiglie; in ogni cappella si inseriscono negli angoli quattro colonne che reggono la trabeazione con fregio la volta a tutto sesto, decorata. Nella prima campata è presente a sinistra la cappella di S. Giovanni Battista e a destra quella dedicata alla Deposizione del Signore. Nella seconda campata sono presenti a sinistra la cappella dedicata allo Spirito Santo e a destra quella dedicata a S. Antonio da Padova. Segue la terza campata con a sinistra la cappella dedicata alla Madonna del Buon Consiglio e a destra quella dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Nella quarta campata sono presenti a sinistra la cappella dedicata al S. Crocifisso e a destra quella dedicata alla Madonna e ai Santi Antonio, Sebastiano, Agostino e Caterina. Nella quinta ed ultima campata vi è a sinistra la cappella dei Santi Pietro e Paolo e a destra quella dedicata alle Sante Caterina ed Orsola. Dalla navata si accede al presbiterio a pianta rettangolare, alzato di quattro gradini rispetto all'aula, con altare maggiore proveniente dalla chiesa del Galgario. Il presbiterio si conclude con un coro absidato; attraverso una porta posta a destra del presbiterio si entra nel vano che conduce alla sagrestia.
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con volte e solai di forma articolata
Pianta
chiesa a navata unica con pianta rettangolare
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento posato a scacchiera in diagonale è in marmo nero e bianco
Coperture
copertura a falde con struttura portante in legno e manto di copertura in laterizio
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1973-1983)
secondo le direttive dettate dal Concilio Vaticano II, viene posato un altare rivolto verso il popolo. La nuova mensa, realizzata dallo scultore Donato Fantoni, è in marmo bianco.
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