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sestiere di Castello
Venezia
Venezia
chiesa
vicariale
S. Lio
S. Leone IX Papa
Parrocchia della Purificazione di Maria (vulgo Santa Maria Formosa)
Elementi decorativi; Elementi decorativi; Elementi decorativi; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (2005); ambone - aggiunta arredo (2005); fonte battesimale - aggiunta arredo (2005)
IX - IX(costruzione intero bene); XI - XI(intitolazione intero bene); XI - XI(ampliamento intero bene); XV - XV(ricostruzione presbiterio/cappelle laterali); XVII - XVII(riedificazione intero bene); 1783 - 1783(ristrutturazione interno); 1783 - 1783(demolizione torre campanaria)
Chiesa di San Lio
Tipologia e qualificazione chiesa vicariale
Denominazione Chiesa di San Lio <sestiere di Castello, Venezia>
Altre denominazioni Chiesa di San Leone IX Papa
S. Lio, S. Leone IX Papa
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

IX  (costruzione intero bene)

Eretta nel IX secolo per iniziativa della famiglia Badoer, la chiesa fu inizialmente dedicata a Santa Caterina.

XI  (intitolazione intero bene)

Nell'XI secolo venne intitolata a Papa Leone IX, difensore dei diritti di Venezia nelle questioni tra il Patriarca di Grado e quello di Aquileia, che avanzava pretese di giurisdizione.

XI  (ampliamento intero bene)

Durante l'XI secolo l'edificio sacro fu arricchito e ampliato; l'originario schema basilicale a tre navate, di derivazione bizantina, subì quindi alcuni rimaneggiamenti.

XV  (ricostruzione presbiterio/cappelle laterali)

Nel XV secolo furono ricostruiti il presbiterio e le due cappelle laterali.

XVII  (riedificazione intero bene)

All'inizio del XVII secolo, grazie alle donazioni dei fedeli, l'intera fabbrica poté essere riedificata.

1783  (ristrutturazione interno)

Nel 1783 gran parte delle strutture furono eliminate e l'interno fu trasformato in un'unica ampia aula, il cui soffitto venne dipinto da Giandomenico Tiepolo.

1783  (demolizione torre campanaria)

Durante i restauri del 1783 fu demolita la torre campanaria che sorgeva in un angolo del campo.
Descrizione

La chiesa aveva in origine forme bizantine, con schema basilicale a tre navate, che furono abolite nella trasformazione settecentesca a favore di un'unica ampia aula interna, con cappella maggiore e due cappelle laterali. E' sita in un piccolo campo intorno al quale si organizza un'edilizia particolarmente densa. L'edificio sacro è perciò l'elemento urbano più sacrificato, tanto che la parte absidale e il fianco sinistro risultano strettamente bloccati da altri fabbricati.
Elementi decorativi
Il soffitto dell'aula fu dipinto da Giandomenico Tiepolo.
Elementi decorativi
Sull'altare cinquecentesco della cappella maggiore si trova un dipinto di Jacopo Palma il Giovane, mentre sul primo altare a sinistra è conservata una tela della maturità di Tiziano, rappresentante San Giacomo Maggiore.
Elementi decorativi
L'elegante architettura della cappella Gussoni, opera di Pietro e Tullio Lombardo, è caratterizzata da una ricca decorazione rinascimentale, davanti alla quale è sepolto il Canaletto.
Struttura
L'attuale campanile alla romana con tre campane sorge tra le case e non è quindi visibile dal campo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2005)
Inserimento dell'altare realizzato nell'ambito della Biennale 2005 per l'esposizione Già e non ancora. Opera dell'artista Giuliano Giuliani.
ambone - aggiunta arredo (2005)
Inserimento dell'ambone realizzato nell'ambito della Biennale 2005 per l'esposizione Già e non ancora. Opera dell'artista Antonio Spanedda.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2005)
Inserimento nel fonte di un'opera in ceramica ottagonale realizzata da Cosetta Mastragostino nell'ambito della Biennale 2005 per l'esposizione Già e non ancora.
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