chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Rovereto Trento chiesa sussidiaria BMV di Loreto Parrocchia di San Marco Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (1984 circa) 1688 - 1689/12/23(costruzione intero bene); 1708 - 1708(consacrazione intero bene); 1713 - 1716(costruzione ospedale intorno); 1737/12/09 - 1741/04/22(ricostruzione intero bene); 1768/05/05 - 1768/05/05(consacrazione intero bene); 1808 - 1808(sostituzione altare maggiore); 1848 - 1848(profanazione intero bene); 1855 - 1931(presenza dei padri rosminiani carattere generale); 1969 - 1969(restauro intero bene); 1984 - 1984(restauro intero bene)
Chiesa della Beata Maria Vergine di Loreto
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Beata Maria Vergine di Loreto <Rovereto>
Altre denominazioni
S. Maria Lauretana Santa Maria di Loreto BMV di Loreto
Autore (ruolo)
Tacchi, Bernardo, il Vecchio (ricostruzione)
Tacchi, Bernardino (ricostruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura tardobarocca (ricostruzione)
Notizie Storiche
1688 - 1689/12/23 (costruzione intero bene)
Grazie all'impulso dei membri della locale confraternita di San Rocco e San Sebastiano in questo anno la chiesa venne eretta nelle forme originarie, a meridione dell'odierna; tra i membri della confraternita all'epoca figuravano Rinaldo Visetti, Abramo Stolz, Carlo Spaventi, artisti che secondo alcuni autori potrebbero avere avuto qualche ruolo nell'edificazione del tempio, benedetto dall'allora arciprete di Rovereto Gian Battista Camelli.
1708 (consacrazione intero bene)
Risale a questo anno la consacrazione della chiesa, eretta circa venti anni prima.
1713 - 1716 (costruzione ospedale intorno)
Grazie all'impulso dei membri della locale confraternita di San Rocco e San Sebastiano fu eretto in questo periodo un ospedale contiguo alla chiesa.
La chiesa e l'antistante piazza assumono in questo periodo le forme odierne grazie all'opera di ricostruzione condotta da Bernardo Tacchi il Vecchio e dal nipote Bernardino, suggellata da una cerimonia di benedizione della neoeretta fabbrica.
1768/05/05 (consacrazione intero bene)
La nuova fabbrica, conclusa da quasi trent'anni, fu consacrata in questa data.
1808 (sostituzione altare maggiore)
In questo anno si procedette alla sostituzione dell'altare maggiore grazie alle offerte di Giuseppe Fologario.
1848 (profanazione intero bene)
Secondo Costa (1984) la chiesa sarebbe stata profanata in modi non specificati.
1855 - 1931 (presenza dei padri rosminiani carattere generale)
Si registra in questo periodo la gestione del luogo di culto da parte di una comunità di padri rosminiani, allontanatasi nel 1897 per contrasti intercorsi con il luogotenente austriaco di Trento. Ai rosminiani fu nuovamente affidata la gestione e la cura del luogo di culto in maniera ufficiale nel 1931, sebbene già dal 1920 fossero tornati a Rovereto.
1969 (restauro intero bene)
Si procedette in questo anno ad un'accurata opera di restauro conservativo dell'intera struttura, promossa dal padre rosminiano Battista Patritti.
1984 (restauro intero bene)
In questo anno si procedette al restauro della struttura sulla base degli elaborati dell'ingegnere Guido Tomasi (rinnovo della copertura, lattoneria, rinnovo degli impianti, tinteggiatura, consolidamento delle pareti) e ad alcuni interventi di adeguamento dei poli liturgici alle prescrizioni conciliari.
Descrizione
La chiesa della Beata Maria Vergine di Loreto venne eretta nelle forme originarie grazie all'impulso dei membri della locale confraternita di San Rocco e San Sebastiano verso il 1668, che fecero erigere nei pressi del tempio un ospedale nel 1713; le forme odierne del luogo di culto risalgono alla ricostruzione operata da Bernardo Tacchi e dal nipote Bernardino tra 1737 e 1740, autori il cui apporto in merito all'adozione di caratteri barocchi in Trentino è ampiamente riconosciuto dalla bibliografia. Il prospetto presenta un doppio ordine di paraste che lo scandiscono in tre settori verticali; quello mediano culmina oltre il cornicione di gronda in un attico a profilo superiore ondulato, rinserrato da lesene e chiuso da montanti a profilo convesso, delimitati da vasi fiammati acroteriali. Il settore centrale è caratterizzato nell'ordine inferiore dal portale d'ingresso sormontato da un frontone triangolare, in quello intermedio da una finestra a profilo superiore mistilineo, in quello superiore da un quadrante d'orologio. I settori laterali presentano due ordini di nicchie centinate ospitanti sculture. Il prospetto frontale è raccordato alle fiancate da setti murari a profilo curvilineo e concavo ospitanti accessi architravati alla cantoria. I settori laterali presentano due ordini di nicchie centinate ospitanti sculture. Il prospetto frontale è raccordato alle fiancate da setti murari a profilo curvilineo e concavo rinserrati da paraste nell'ordine inferiore e da contrafforti in quello superiore, ospitanti accessi architravati alla cantoria. Le fiancate mostrano un impianto caratterizzato da un ordine inferiore aggettante rispetto a quello superiore; quest'ultimo è ritmato da contrafforti emergenti oltre le cappelle fino alla cornice del secondo ordine, intervallati da finestre rettangolari. Presso il fianco sinistro si aprono due finestre rettangolari sovrapposte a livello del presbiterio, assenti presso il fianco destro, dove a livello del presbiterio si impone il volume del campanile; questo, contiguo all'edificio aderente al prospetto settentrionale del luogo di culto, presenta un fusto quadrangolare ed una cella campanaria dotata di una specchiatura rettangolare su ogni lato, nel cui incasso si apre una monofora a tutto sesto, e risulta cimata dalla bassa cuspide piramidale, coperta da coppi e coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta una navata unica articolata in cinque campate, tre maggiori contigue e due minori alle estremità, da un sistema di paraste composite a sostegno della trabeazione su cui si imposta la volta a botte che copre l'ambiente, raccordata alla controfacciata e alle parete settentrionale della navata da setti murari a profilo curvilineo e secata da unghie originate da lunette insistenti sulla trabeazione ospitanti le finestre. In controfacciata si impone il volume della cantoria a fronte ondulato e spezzato, sostenuta da due colonne lapidee su alto basamento e entasi accentuata e servita da due accessi posti in facciata; le tre campate maggiori presentano ampie arcate a tutto sesto sostenute da piedritti aderenti alle paraste nel cui incasso sono ospitati gli altari laterali marmorei. La parasta tra la seconda e la terza campata ospita sul lato sinistro il pulpito. La quarta campata presenta accessi a tutto sesto agli ingressi laterali e ad ambienti secondari a pianta rettangolare, comunicanti attraverso accessi architravati con il presbiterio e affacciati su questo mediante ampie aperture rettangolari sdraiate a profilo superiore mistilineo dotate di cornici lapidee. L'arco santo a tutto sesto introduce al presbiterio a pianta quadrangolare, elevato da due gradini, delimitato da balaustre e coperto da una volta a botte unghiata. Le membrature architettoniche interne sono evidenziate da un apparato a stucchi parzialmente dorati; la volta e le pareti presentano dettagli architettonici dipinti a trompe-l'oeil.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, conclusa dal presbiterio a pianta quadrangolare comunicante con ambienti minori a pianta rettangolare sui lati.
Facciata
Il prospetto presenta un doppio ordine di paraste, ioniche nell'ordine inferiore, composite in quello superiore, che lo scandiscono in tre settori verticali; quello mediano, di dimensioni doppie rispetto a quelli laterali, culmina oltre il cornicione di gronda in un attico a profilo superiore ondulato, rinserrato da lesene e chiuso da montanti a profilo convesso, delimitati da vasi fiammati acroteriali. Il settore centrale è caratterizzato nell'ordine inferiore dal portale d'ingresso lapideo e architravato sormontato da un frontone triangolare sostenuto da mensole a volute, in quello intermedio da una finestra a profilo superiore mistilineo insistente sulla trabeazione, in quello superiore da un quadrante d'orologio. I settori laterali presentano due ordini di nicchie centinate ospitanti sculture. Il prospetto frontale è raccordato alle fiancate da setti murari a profilo curvilineo e concavo rinserrati da paraste nell'ordine inferiore e da contrafforti in quello superiore, ospitanti accessi architravati alla cantoria. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
Le fiancate mostrano un impianto caratterizzato da un ordine inferiore aggettante rispetto a quello superiore; quest'ultimo è ritmato da contrafforti emergenti intervallati da finestre rettangolari. Presso il fianco sinistro si aprono due finestre rettangolari sovrapposte a livello del presbiterio, assenti presso il fianco destro, dove a livello del presbiterio si impone il volume del campanile. La chiesa aderisce a nord ad un edificio di pertinenza privata. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
Il campanile, parzialmente incluso nelle strutture del fianco destro della chiesa e contiguo all'edificio aderente al prospetto settentrionale del luogo di culto, presenta un fusto quadrangolare caratterizzato da aperture rettangolari inferriate sul prospetto orientale. La cella campanaria presenta una specchiatura rettangolare su ogni lato nel cui incasso si apre una monofora a tutto sesto, ed è cimata dalla bassa cuspide piramidale, coperta da coppi e coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato per il fusto, a intonaco tinteggiato e cantonali lapidei sfalsati presso la cella campanaria.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata in muratura intonacata sopra la navata e sopra il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde sull'intero edificio; struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta una navata unica articolata in cinque campate, tre maggiori contigue e due minori alle estremità, da un sistema di paraste composite a sostegno della trabeazione su cui si imposta la volta a botte che copre l'ambiente, raccordata alla controfacciata e alla parete settentrionale della navata da setti murari a profilo curvilineo e secata da unghie originate da lunette insistenti sulla trabeazione ospitanti le finestre. In controfacciata si impone il volume della cantoria a fronte ondulato e spezzato, sostenuta da due colonne lapidee su alto basamento e entasi accentuata e servita da due accessi posti in facciata; le tre campate maggiori presentano ampie arcate a tutto sesto sostenute da piedritti aderenti alle paraste, nel cui incasso sono ospitati gli altari laterali marmorei. La parasta tra la seconda e la terza campata ospita sul lato sinistro il pulpito. Le pareti della quarta campata, caratterizzate da una nicchia centinata ospitante una scultura, presentano accessi a tutto sesto agli ingressi laterali e ad ambienti secondari a pianta rettangolare, comunicanti attraverso accessi architravati con il presbiterio e affacciati su questo mediante ampie aperture rettangolari sdraiate a profilo superiore mistilineo dotate di cornici lapidee. L'arco santo a tutto sesto introduce al presbiterio a pianta quadrangolare, elevato da due gradini, delimitato da balaustre e coperto da una volta a botte unghiata. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato, stucchi ed elementi lapidei a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione in terrazo alla veneziana, interrotta nella corsia centrale da cinque lastre tombali in pietra calcarea rossa e bianca; il presbiterio risulta pavimentato nella porzione meridionale in terrazzo alla veneziana con trame geometriche perimetrali, mentre la porzione settentrionale presenta una pavimentazione a quadrotte in pietra calcarea bianche e rosse disposte a corsi diagonali. Gli ambienti ai lati del presbiterio sono pavimentati a piastrelle quadrangolari cementizie rosse e bianche disposte a corsi diagonali e a scacchiera.
Elementi decorativi
Le membrature architettoniche interne sono evidenziate da un apparato a stucchi parzialmente dorati; la volta e le pareti presentano dettagli architettonici dipinti a trompe-l'oeil.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1984 circa)
L'adeguamento dei poli liturgici è stato attuato mediante l'aggiunta di arredi lignei nel presbiterio non aventi carattere di stabilità. Al centro è situato, su propria predella, l'altare verso il popolo, caratterizzato da una mensa rettangolare sostenuta da due supporti modanati; alla balaustra sinistra è fissato un manufatto ligneo sormontato da un lettorile impiegato come ambone. Presso il fianco destro del presbiterio è posta una sedia lignea con braccioli impiegata come sede del celebrante. Il presbiterio preserva le balaustre marmoree e l'altare maggiore storico, il cui tabernacolo viene utilizzato come custodia eucaristica.