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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Grizzana Morandi
Bologna
oratorio
sussidiario
S. Lorenzo di Tudiano
Parrocchia di San Giovanni Battista di Veggio
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; elementi di pregio; impianto strutturale; apparati liturgici
nessuno
XI - XII(origini intero bene); XV - XV(costruzione intero bene); XV - XVI(restauro facciata); XVII - 1692(restauro intero bene); XX - 1990(risanamento murario intero bene)
Oratorio di San Lorenzo di Tudiano
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Lorenzo di Tudiano <Grizzana Morandi>
Altre denominazioni S. Lorenzo di Tudiano
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (costruzione)
Notizie Storiche

XI - XII (origini intero bene)

Le origini di San Lorenzo si devono far risalire con ogni probabilità ad un periodo compreso fra l’XI e il XII secolo, quando dovette fungere da cappella per la piccola comunità locale insieme alla chiesa di S. Giovanni Battista di Veggio. Ancora nel XIII secolo è documentato un castello di Tudiano.

XV  (costruzione intero bene)

L’interno conserva un affresco di epoca quattrocentesca, il che ci consente di datare l’edificazione, o l’ultima eventuale ricostruzione dell’oratorio, almeno a queste date. La datazione è confermata dalla lettura stilistica della struttura che denuncia la sua fondazione medievale: la muratura in opus quadratum e il piccolo campanile a vela tuttora visibili sono retaggio inalterato dell’epoca romanica.

XV - XVI (restauro facciata)

In tempi più recenti, ma non databili con precisione, fu aperta una finestra in facciata così come la porta a sud sembra essere stata aperta in epoca successiva, come suggeriscono le mensole databili fra XV e XVI secolo.

XVII - 1692 (restauro intero bene)

Nella visita pastorale del 1692 la chiesa di S. Lorenzo viene chiamata oratorio, avendo perso nel frattempo la sua funzione di luogo celebrato regolarmente, ed era in cattivo stato di conservazione al punto da minacciare rovina. La sagrestia risulta in terra battuta.

XX - 1990 (risanamento murario intero bene)

L’oratorio è stato restaurato alla fine del XX secolo con il solo scopo di eliminare i danni dell’umidità dalla parete settentrionale. Non è stata interessata dal restauro la struttura.
Descrizione

L’oratorio di San Lorenzo sorge isolato a poca distanza dall’abitato di Tudiano. Edificato in pietra, ha una facciata a capanna con porta sovrastata da un’apertura rettangolare sovradimensionata. Il volume della sagrestia emerge dal profilo del fianco sinistro; una monofora e un’apertura laterale caratterizzano il fianco destro. L’interno, pavimentato in cotto antico e coperto a capriate a vista, è impreziosito da un affresco del XV secolo. Il presbiterio a pianta quadrangolare ospita unicamente l’altare preconciliare.
contesto
L’oratorio è situato nella parte alta del versante sinistro della valle della Setta, a poca distanza dal crinale spartiacque fra questa e la valle del Reno. Sorge a poca distanza dall’abitato di Tudiano e dal borgo di Veggio. Insiste su un brevissimo pianoro a valle della strada, in affaccio sulla vallata sottostante, in posizione panoramica. E’ orientato.
impianto planivolumetrico
L'oratorio sorge isolato.
esterno
La facciata è preceduta da un sagrato erboso delimitato in parte da alberi autoctoni e da una panchina. La facciata, a capanna, presenta ancora parte dell’intonacatura e della finitura a tempera rosa che ha coperto, in tempi abbastanza recenti, la struttura in pietra sagomata ancora ben leggibile al di sotto. La stessa finitura ad intonaco e tempera rosa in parte oggi scrostata si ripete sugli altri lati. Ai due lati della porta sono collocate due panche in pietra; un gradino sempre in pietra precede la soglia dell’ingresso. La porta d’accesso è sormontata da una lunetta cieca e da una finestra rettangolare sovradimensionata rispetto alla facciata. Le falde del tetto sono profilate in rame. Il fianco sinistro è privo di decorazioni o aperture; agli angoli si notano le placche dei tiranti interni. Il volume della piccola sagrestia è addossato alla parte terminale del fianco, all’altezza del presbiterio. La parete est della sagrestia, caratterizzata da una piccola finestrella con grata, prosegue senza soluzione di continuità nel muro di fondo dell’abside a pianta quadrangolare, privo di aperture. Sul fianco destro, verso valle, è evidente la scansione dei due volumi del presbiterio e dell’aula. A ridosso dell’innesto con il presbiterio si apre una porta laterale.
pianta
Ad aula, con presbiterio a pianta quadrangolare.
interni
Si accede all’aula varcando una soglia d’ingresso in macigno e scendendo di un gradino. La porta d’ingresso, a due battenti, è sottolineata in controfacciata da una cornice in pietra a vista e sormontata da una finestra rettangolare con profonda strombatura. L’interno, a navata unica, è pavimentato a mattonelle di cotto antico in parte disposte diagonalmente e in parte a lisca di pesce ed è coperto a capriate lignee. Priva di cappelle laterali, l’aula presenta unicamente due nicchie nella parete di fondo, accanto all’innesto del presbiterio. Sul fondo del lato destro si apre la porta laterale. Il presbiterio, rialzato di due gradini rispetto al piano dell’aula e anch’esso pavimentato a mattonelle di cotto, ha pianta quadrangolare ed è voltato a botte a tutto sesto. Ospita unicamente l’altare, al centro. Sulla sinistra si apre una porta d’accesso alla sagrestia; nella parete di fondo la strombatura dell’antica monofora è diventata una nicchia che ospita la statua del santo titolare. Nella parete destra una monofora illumina l’area presbiteriale.
elementi di pregio
Nel fianco sinistro si conserva un affresco con una Madonna con Bambino databile al XV secolo.
impianto strutturale
Struttura in pietra locale. Orizzontamenti a capriate lignee, manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in due file di panche e sedie disposte a battaglione, conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio ospita unicamente l’altare in macigno con paliotto intonacato e marmorizzato; i gradini d’altare hanno uno scasso al centro in luogo del tabernacolo non più presente. Un ambone a leggio è collocato a cornu evangelii, la sede è costituta da sedie in legno addossate alla parete destra del presbiterio. Un confessionale costituito da sedute con diaframma ligneo e completato da tende è collocato nell’angolo a destra della controfacciata.
Adeguamento liturgico

nessuno
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