chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Monreale Monreale chiesa sussidiaria Maria SS. degli Agonizzanti Parrocchia di Santa Maria Nuova Pianta; Prospetto; Interni; Coperture altare - intervento strutturale (1970) XV - XV(costruzione intero bene); XV - XV(preesistenze intero bene); 1698 - 1750(ampliamento e decorazione intero bene); 1850 - 1862(restauri interni); 2007 - 2007(restauri interni)
Chiesa di Maria Santissima degli Agonizzanti
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Maria Santissima degli Agonizzanti <Monreale>
Altre denominazioni
Maria SS. degli Agonizzanti
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche
XV (costruzione intero bene)
La chiesa degli Agonizzanti fu innalzata, per iniziativa della Compagnia del SS. Sacramento, intorno alla fine del XV secolo
XV (preesistenze intero bene)
La chiesa fu costruita alla fine del ‘400 su un preesistente edificio arabo.
1698 - 1750 (ampliamento e decorazione intero bene)
Nel 1698 la chiesa venne ingrandita per progetto dell’arch. G. Musso e decorata con ornati scultorei a stucco che riprendono in maniera descrittiva il tema delle anime agonizzanti, i decori appartengono alla scuola Serpottiana, molto probabilmente per mano di Procopio Serpotta.
1850 - 1862 (restauri interni)
Tra il 1850 e il 1862 gli arcivescovi si curarono di far restaurare gli stucchi data la pregevole fattura.
2007 (restauri interni)
In occasione del progetto "Mirabile artificio, lungo le vie del marmo, del legno e dello stucco " realizzato nel territorio diocesano, sono stati restaurati gli stucchi all'interno della Chiesa ad opera del Consorzio Pragma.
Descrizione
L’edificio attuale sorge di fronte al Duomo di Monreale, sul lato Ovest della Piazza Guglielmo II, accostato al muro esterno di cinta del primo impianto urbano, ingloba una delle torri del sistema difensivo originario normanno.
Il muro perimetrale sulla piazza, si è scoperto durante i recenti lavori, presenta partiture medievali nella parete interna della chiesa. Il riconoscimento nella torre delle varie stratificazioni storiche è affidato al medesimo linguaggio proposto nell’intervento di risanamento del complesso con l’inserimento del grigliato ligneo, per le integrazioni strutturali e all’utilizzo delle malte differenti, per il riconoscimento visivo delle interconnessioni tra le varie parti non coeve. L’attuale collocazione dell’ingresso appare sicuramente condizionata dalla presenza della “strada delle processioni” realizzata nel 1583 dall’Arcivescovo Ludovico Torres I.
L’aula, di lineari proporzioni a pianta longitudinale, è cadenzata da una decorazione architettonica e scultorea in stucco, costituita da trabeazione e cornicioni marcapiano intersecati da paraste scanalate che scandiscono un armonioso apparato scultoreo-iconografico di personificazioni allegoriche.
La luce penetra da finestre, rettangolari, aperte sui lati maggiori.
Sul fianco interno della chiesa e` stata riportata alla luce una parete di muro di epoca normanna decorato da “architetture ogivali cieche” si trova al di sotto dell’attuale quota di calpestio sia della chiesa che della piazza, ecco perche´ bisogna scendere degli scalini per entrare.
Pianta
La chiesa ha pianta rettangolare a unica navata ed è prima chiesa di Monreale che disattese al posizionamento dell’altare a Oriente.
Prospetto
La facciata principale è caratterizzata da un portale in pietra intonacata, sormontato da una finestra quadrangolare posta in asse.
Il portone è in legno.
Interni
L’interno della chiesa è decorato con stucchi del Serpotta e statue ad altorilievo. Le figure si alternano alle grandi cornici mistilinee con festoni fioriti popolati da puttini alati reggi cornice e da due cappelle laterali rientranti rispetto al perimetro dell’edificio.
Coperture
La copertura è realizzata in legno con lame accostate di colore bianco.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1970)
Negli anni Settanta è stato aggiunto un altare fisso in marmo “coram populo”, l'intervento, privo di autorizzazioni, ha previsto l'inserimento dell'altare all'interno del presbiterio.