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adeguamento liturgico
Villa Santina
Udine
chiesa
sussidiaria
Madonna del Sasso
Parrocchia di Santa Maria Maddalena
Coperture; Impianto strutturale; Prospetto principale
presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.); altare - aggiunta arredo (1980 ca.); ambone - aggiunta arredo (1980 ca.); cattedra - aggiunta arredo (1980 ca.)
XII - XIII(origini preesistenze); 1511 - 1545(costruzione intero edificio); 1632 - 1632(restauro intero edificio); 1928 - 1944(documentazione intero bene); 1949 - 2011(restauri intero edificio)
Chiesa della Madonna del Sasso
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna del Sasso <Villa Santina>
Altre denominazioni Chiesa di Madonna del Sasso
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione)
Notizie Storiche

XII - XIII (origini preesistenze)

Il sito è molto antico ed è in diretta relazione con l'antico sentiero lungo la sponda sinistra del fiume Tagliamento. Per effetto delle inesorabili erosioni prodotte dalle piene del fiume, le cui acque giunvano a pochi metri dalla soglia della chiesa, verso il 1840, la carrozzabile è stata deviata poco oltre, con il conseguente spostamento, al posto attuale, del caratteristico e raccolto atrio. Ma anche tale tracciato doveva essere abbandonato nel 1884, in seguito alla costruzione dell'attuale provinciale; questo fatto ha reso l'edificio isolato.

1511 - 1545 (costruzione intero edificio)

L'attuale corpo principale del monumento fu eretto fra il 1511 e il 1545. Prova ne fanno le date del 18 luglio 1511 e 1522 riportate attualmente anche sulle volte arcuate. L'anniversario della consacrazione della chiesa cade nella festa della Madonna della Neve, come appare nel decreto di consacrazione del 5 agosto 1525.

1632  (restauro intero edificio)

La data del 1632, visibile nell'interno, probabilmente segna l'epoca di un primo restauro.

1928 - 1944 (documentazione intero bene)

La chiesa è stata squassata dai frequenti terremoti che funestarono la zona, particolarmente da quello del marzo 1928. Ma maggiori danni doveva subire nell'anno 1944 per effetto della invasione delle orde cosacche al seguito delle truppe tedesche, le quali saccheggiarono la chiesa, abbattendo addirittura le statue dell'altare in pietra del Pilacorte e distruggendo la pietra con il prezioso affresco della Vergine di Gian Francesco da Tolmezzo.

1949 - 2011 (restauri intero edificio)

Dopo i restauri compiuti nel 1949 hanno ricollocato nella originaria posizione l'altare di Giovanni Antonio da Carona, il Pilacorte, dell'inizio del XVI secolo. Fu allora riaperta l'originale porta ogivale, sotto il rosone in tufo, a completamento della facciata sul versante del fluire Tagliamento e ripristinato il campaniletto a vela. I restauri su progetto dell'arch. Mauro Botto, Udine, dal 2008 al 2011 hanno interessato il marciapiede esterno, la pavimentazione e le pareti con la nuova dipintura.
Descrizione

Complesso edilizio posto su sedime a dislivelli, in ambiente alpestre, composto dal convergere di due diseguali aule rettangolari. L’edificio ad aula rettangolare di maggiori dimensioni ha il prospetto principale della facciata a Sud antistante declinante verso il ciglio del fiume Tagliamento e sul fronte strada a Nord il presbiterio trilatero è preceduto sull’asse da un basso portico a tre falde su pilastrini impostati lungo il muretto di recinzione a tre varchi; nella parete mediana frontale del presbiterio un’ampia finestra rettangolare e in ciascuna facciata laterale un’alta finestra ogivale; lungo il declivio della facciata di sinistra bordata da un’alta zoccolatura a sbalzi dalla cornice lapidea il portale lapideo architravato affiancato sulla sinistra da un’alta finestra ogivale. Il prospetto faccia fiume a parete piana con alta zoccolatura dalla cornice lapidea, dalla doppia falda di copertura, ha il portale a strombatura ogivale preceduto da quattro gradini, sulla sinistra una finestrella rettangolare incorniciata da grossi conci lapidei e il superiore rosone. La seconda aula rettangolare di dimensioni più piccole, impostata sulla roccia, aggetta addossata al margine sinistro della facciata con una finestra ogivale sul lato minore e centrale al prospetto principale della facciata fronte fiume un’ampia finestra rettangolare incorniciata da masselli lapidei scolpiti con davanzale aperto sul vano interno che contiene l’antica ancona della Madonna; il setto murario del campaniletto a vela a due fornici è impostato sulla linea di tangenza dei due corpi dell’edificio; ad essa adiacente, su di un alto basamento, è il piccolo corpo a due falde della sacrestia con due finestrelle. Interno della chiesa suddiviso in due moduli dal soffitto a vele plurime costolonate in ocra con disegno stellare su pilastrini angolari lapidei; il presbiterio sopraelevato di due gradini prospetta con l’arcosanto ogivale litico; interno con soffitto a disegno stellare costolonato in ocra e tre vele absidali costolonate in ocra. Pavimento omogeneo in lastre disposte a rombo.
Coperture
In coppi.
Impianto strutturale
Complesso edilizio composito di ridotte dimensioni, in ambiente alpestre, prospettante sulla riva del fiume Tagliamento e su sedime con dislivelli a quota di campagna, in cui convergono due aule rettangolari.
Prospetto principale
E' dato dalla facciata del presbiterio trilatero, orientato a Nord, preceduto dal portico a tre falde su pilastrini impostati lungo il muretto di recinzione a tre varchi e dalla ampia finestra rettangolare nella parete antistante.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980 ca.)
rialzato di due gradini, balasitre asportate.
altare - aggiunta arredo (1980 ca.)
ligneo, a mensa.
ambone - aggiunta arredo (1980 ca.)
leggio ligeno.
cattedra - aggiunta arredo (1980 ca.)
sedia, non in asse.
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