chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Campo San Giuliano Terme Pisa chiesa sussidiaria S. Bartolomeo Parrocchia dei Santi Giusto e Bartolomeo Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi nessuno 900 - 1000(citazione fondazioni); 1000 - 1099(rifacimento fondazioni); 1150 - 1199(completamento intero bene); 1200 - 1225(rifacimento avancorpo); 1275 - 1276(citazione intero bene); 1540 - 1560(citazione intero bene)
Oratorio di San Bartolomeo
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Oratorio di San Bartolomeo <Campo, San Giuliano Terme>
Altre denominazioni
S. Bartolomeo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche
900 - 1000 (citazione fondazioni)
Mancando quasi totalmente documenti storici relativi all'Oratorio di San Bartolomeo, diventa di estrema importanza l'analisi del paramento murario dell'edificio, che ha messo in evidenza almeno 5 diverse fasi costruttive, la più antica delle quali ascrivibile al X e all'XI secolo.
1000 - 1099 (rifacimento fondazioni)
Nel corso dell'XI secolo, si registrano almeno altri due interventi di ricostruzione dell'edificio, distrutto con tutta probabilità dalle frequenti inondazioni dell'Arno.
1150 - 1199 (completamento intero bene)
La quarta fase, della seconda metà del XII secolo, comportò l'allungamento verso est, l'allargamento verso sud e la sopraelevazione dell'edificio.
1200 - 1225 (rifacimento avancorpo)
La quinta ed ultima fase, degli inizi del XIII secolo, riguardò lo spostamento in avanti della facciata di un paio di metri.
1275 - 1276 (citazione intero bene)
La Chiesa di San Bartolomeo è ricordata per la prima volta soltanto nel 1275-1276, come risulta dalle Rationes Decimarum di quegli anni.
1540 - 1560 (citazione intero bene)
Intorno alla metà del XVI secolo, la cura delle anime di San Bartolomeo fu unita a quella della chiesa di San Giusto in Campo.
Descrizione
L'oratorio di San Bartolomeo viene menzionato per la prima volta intorno al 1275-1276 nel libro delle Decime. L'edificio, il cui impianto originario risale al X-XI secolo, ha subìto nei secoli diverse modifiche, ancora oggi leggibili sul paramento esterno della chiesa. La facciata a capanna, con campanile a vela presso il vertice, si presenta costituita da conci in verrucano squadrati e regolari, mentre i prospetti laterali, dove sono chiaramente visibili gli interventi di ampliamento, sono formati da conci più piccoli sommariamente squadrati e spianati a mazzetta. Il fianco sud ospita due finestre di forma irregolare e una monofora tamponata, mentre quello nord risulta privo di aperture. La parete absidale rettilinea è invece caratterizzata da un'unica monofora. In facciata, si aprono il portone principale, sormontato da lunetta ed affiancato da due lapidi sepolcrali in marmo, e un piccolo oculo finestrato. Internamente la chiesa, a navata unica con soffitto a capriate, è a pianta rettangolare, conclusa da un presbiterio quadrangolare.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo e laterizio all’interno. Sulle murature esterne a vista si notano due blocchi con tipologia di muratura differenti. Tutte le murature interne si presentano intonacate e in pessimo stato di conservazione.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica privo di abside, con presbiterio rettangolare, sopraelevato rispetto all'aula mediante gradino.
Coperture
Copertura a capanna costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da cinque capriate. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in cotto, posata a lisca di pesce. Sul sagrato esterno, lastre di porfido a mosaico.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, in conci di verrucano, è sormontata da un campanile a vela risalente agli inizi del XIII secolo. Ai lati del portone, sono inserite in parete due lapidi sepolcrali, di cui una dedicata alla vedova di Richard Saunders, medico inglese nato nel 1809 nella Contea di Worcestershire, morto a Pisa il 22 marzo 1862 e sepolto nel cimitero inglese di Bagni di Lucca. All'interno, la chiesa, completamente intonacata, ospita solo l'Altare maggiore datato 1722, realizzato in pietra dipinta a finto marmo e dotato di tabernacolo in marmo. Lungo la parete sinistra è inserito un confessionale a tre fornici, di cui quello centrale centinato, mentre su quella destra trova posto la lapide in memoria del sacerdote Antonio Maria F. di Davino Grassi. Infine, si conserva un bacile in marmo scalpellato, databile, secondo le notizie bibliografiche, al XIII secolo ed utilizzato come base per sostenere una vasca di acquasantiera seicentesca.