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Zola Predosa
Bologna
chiesa
parrocchiale
Santi Nicolò e Agata di Zola Predosa
Parrocchia dei Santi Nicolò e Agata di Zola Predosa
Contesto; Impianto planivolumetrico; Esterno; Pianta; Interni; Impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1970)
1144 - 1416(costruzione intero bene); 1632 - 1632(giurisdizione intero bene); 1769 - 1781(ricostruzione intero bene); 1780 - 1896(restauri intero bene); 1930 - XX (restauri intero bene)
Chiesa dei Santi Nicolò e Agata di Zola Predosa
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Nicolò e Agata di Zola Predosa <Zola Predosa>
Altre denominazioni Abbazia dei Santi Nicolò e Agata di Zola Predosa
Ambito culturale (ruolo)
neoclassicismo (costruzione)
Notizie Storiche

1144 - 1416 (costruzione intero bene)

La chiesa viene costruita e consacrata a S. Nicolò Vescovo intorno al 1144, ma la prima notizia documentata risale solo al 1172, e fa parte di un documento conservato all’archivio di Nonantola, un contratto di enfiteusi in base al quale l’abate Alberto concedeva terreni a diverse chiese, fra cui quella di S. Nicolò. Nel 1300 la chiesa risulta attiva grazie al pagamento delle decime. Venne nuovamente distrutto il castello nel 1325, e con esso la chiesa stessa, che sarà poi ricostruita successivamente: ne abbiamo infatti notizia nel 1366, quando si trovava sotto la plebana di San Lorenzo. L'aggiunta della titolazione a Sant’Agata, fatta su richiesta dei popolani, risale al 1406 (secondo le fonti del Calindri invece 1416), anno a cui risale l’unione di Predosa con Zola.

1632  (giurisdizione intero bene)

La chiesa rimase fino al 1632 dipendente dal plebanato di San Lorenzo in Collina, dalla cui poi divenne indipendente e parrocchiale.

1769 - 1781 (ricostruzione intero bene)

Nel gennaio del 1769 l’abate Patuzzi, consapevole delle ridotte dimensioni e dell’aspetto dell’edificio, decise di ergere un tempio più dignitoso, che corrisponde alla chiesa attuale. Nel 1776, con un atto di permuta, acquistò il podere di Torre Merlata, di proprietà della famiglia Albergati, e lo riadattò su progetto di Cosimo Morelli d’Imola. Nel 1777, nella seconda Domenica di Pasqua, Monsignor Giannetti consacrò la prima pietra per la fondazione. Il lavoro venne portato a compimento solo il 14 luglio 1781; fu benedetta dall’abate due giorni dopo, ma solo il 22 luglio ebbero luogo le prime funzioni.

1780 - 1896 (restauri intero bene)

Nel 1783, dopo tre anni di lavori, venne completato il campanile. Ulteriori lavori di restauro vennero eseguiti nel 1896 all’esterno della chiesa e nello stesso campanile.

1930 - XX  (restauri intero bene)

Nel corso del Nocevento furono portati a termine diversi lavori di restauro, che interessarono il campanile, prima nel 1941 e in seguito negli anni ’70. Nel 1933 il coperto venne riparato, nelle stesso anno fu restaurato l’interno e rifatto il pavimento. Nel 1953 venne ampliato l’asilo e nel 1954 fu costruito un teatro, adibito a cinema parrocchiale, accompagnato tre anni dopo dal circolo parrocchiale. Nel 1965 la parrocchia fu dotata infine di una palestra. Nel 1969 durante gli ultimi restauri vennero alla luce le parti di una antica costruzione degli Albergati.
Descrizione

La chiesa dei Ss. Nicolò e Agata sorge a Zola Predosa, in una zona residenziale di edifici recenti, innalzata su un poggio naturale sul fondo di un viale monumentale cinto di cipressi. Il grande volume con facciata a salienti, intonacato nei toni tradizionali del rosa antico e dell'ocra, presenta un interno in stile neoclassico con grandi cappelle laterali passanti, la cui spazialità è tanto accentuata da costituire quasi delle navate laterali, divise dall'assemblea da un colonnato corinzio.
Contesto
Per raggiungere la chiesa dei SS. Nicolò e Agata si deve risalire un lungo viale cinto da cipressi, che parte da viale Risorgimento, asse urbano di Zola Predosa. La parrocchia è elevata su un poggio che domina il sottostante campo sportivo e l'area residenziale limitrofa.
Impianto planivolumetrico
Aggregazione orizzontale chiesa-canonica-campanile.
Esterno
La chiesa prospetta su un sagrato in cubetti di porfido posati a raggere, non delimitato rispetto alla carreggiata limitrofa e concluso a valle da una zona verde. Una crepidine di sette gradini innalza la facciata a salienti, che si presenta nei toni tradizionali del rosa antico con membrature ocra. Il registro centrale è delimitato da due coppie di paraste su basamento. In asse con l'unico portale è una finestra con timpano aggettante. La trabeazione che conclude la facciata aggetta in corrispondenza delle paraste. La canonica a destra della facciata, lievemente arretrata, è in rosa pallido. A sinistra, in zona absidale si erge il campanile negli stessi intonaci e geometrie dell'aula, ma disallineato rispetto alla pianta della stessa.
Pianta
Chiesa ad aula con cappelle laterali a sviluppo longitudinale.
Interni
L'aula presenta una alta navata voltata a botte con unghie in corrispondenza del cleristorio. L'assemblea è affiancata da due cappelle laterali passanti per fianco, rialzate di un gradino, dallo spazio molto profondo e alto, con copertura piana, tanto da sembrare due navate laterali. Queste prospettano sulla navata tramite un colonnato corinzio con coppia di colonne centrali e colonne libere alle estremità, tutte su basamento. Le cappelle maggiori sono precedute, in adiacenza alla controfacciata, da due cappelline chiuse, di cui quella a sinistra contiene il fonte battesimale. Gli alzati e le colonne sono intonacati in ocra chiaro, con elementi a rilievo grigi, bianchi o con dorature su stucchi a motivi floreali. Il presbiterio alzato di due gradini è coperto con volta a vela affescata, ed affrescato è pure il catino absidale che conclude l'aula, con un coro di stalli in legno. Sull'altare prospettano due laboriose cantorie lignee, delimitate da colonne libere con scanalature dorate invertite all'entasi. L'ultima campata dell'assemblea presenta un ulteriore coro con cantoria, elevato su due ambienti chiusi che ospitano un accesso secondario all'aula con rampa per disabili a sinistra, e l'accesso alla sagrestia a destra.
Impianto strutturale
Struttura portante in mattoni pieni di laterizio con tetto a capriate lignee.
apparati liturgici
Nell’aula sono presenti due file di panche e sedie lignee pieghevoli disposte a battaglione di fronte all’altare nella navata centrale, insieme ad altre sedie presenti nelle cappelle laterali. Lo spazio riservato al coro si distingue per la presenza di un antico organi ligneo, circa a metà della navata di sinistra. Il presbiterio ospita l'altare pre-conciliare in marmo policromo con la custodia eucaristica, quello post-conciliare su un esile transenna in ferro battuto, l'ambone a leggio ligneo e la sede per il celebrante in legno di noce intarsiato. Il battistero è ospitato nella prima cappella a sinistra dell’ingresso. Due confessionali lignei sono collocati sul lato corto verso l'altare delle cappelle laterali.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
All’antico altare in marmi policromi è stato affiancato un nuovo altare in ferro decorato, posto di fronte all’assemblea.
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