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Chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa del Sacro Cuore Immacolato di Maria <Bologna>
Altre denominazioni
Chiesa del Cuore Immacolato di Maria
Autore (ruolo)
Vaccaro, Giuseppe
Nervi, Pier Luigi
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche
1955 - 1958 (origini costruzione)
L'amministrazione comunale incarica nel 1955 l'architetto Giuseppe Vaccaro della realizzazione di un quartiere lungo l'asse d'espansione della Via Emilia ovest. Questi predispone un quartiere secondo gli standard del razionalismo maturo, dedicando alla chiesa un punto focale della zona, assecondando il volere del Cardinal Lercaro che insistette per le difficoltà dei fedeli dell'area a raggiungere la più vicina parrocchia di Borgo Panigale. Il finanziamento per la costruzione della chiesa fu di iniziativa dell’ente ecclesiastico che nel 1957 acquistò il terreno necessario. Il progetto nel 1958 venne approvato dal Comune di Bologna.
1961 - 1965 (inizio lavori costruzione)
Sottoscritto un contratto con la ditta dei Fratelli Donati, già impegnati nella costruzione della chiesa della Beata Vergine Immacolato della Certosa, con i lavori realizzati per buona parte da Goliardo Tubertini e diretti da Glauco Gresleri, si iniziò la costruzione della chiesa nel 1961. Inizialmente il progetto della chiesa prevedeva una copertura in acciaio reticolare con intradosso rivestito di rame ma in seguito Vaccaro collaborò con Pierluigi Nervi per realizzare una piastra nervata per il disco di copertura. Il progetto realizzato con il Nervi era però molto dispendioso e superò il budget a disposizione decretando una battuta di arresto per i lavori. Ad Adalberto Libera venne affidato il compito di pensare alla forma del campanile che però non venne realizzato.
1965 - 1969 (interruzione e ripresa lavori costruzione)
I lavori per l’edificazione della chiesa ebbero un ulteriore battuta d’arresto poiché con il Concilio Vaticano II cambiarono le regole di impostazione liturgica: nel 1965 i lavori si interruppero per permettere un riadeguamento del progetto. Le indicazioni per il nuovo assetto della chiesa del Cuore Immacolato di Maria arrivarono dal Centro di studio e informazione per l’architettura sacra e dall’Ufficio Nuove Chiese. Il nuovo progetto venne redatto e approvato nel 1967 e nel 1969 furono iniziati i lavori per l’area del presbiterio e si procedette ad una pennellatura del corpo esterno della chiesa. Nel 1970 morì l'architetto Vaccaro ma i lavori proseguirono sulla base delle nuove indicazioni.
Descrizione
La Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore Immacolato di Maria è uno degli interventi bolognesi più noti tra quelli realizzati da Giuseppe Vaccaro. La chiesa, realizzata fra il 1955 e il 1969. cioè negli stessi anni in cui sorgeva il quartiere di Borgo Panigale, con la sua forma perfettamente circolare occupa, insieme alle opere parrocchiali, un isolato a se stante. La struttura in cemento armato si presenta priva di ornati, esternamente intonacata con un tamburo finestrato a nastro, all'interno con gli alzati in cemento a vista e con la notevole copertura nervata, progettata in collaborazione con Pier Luigi Nervi. Quattro pilastri cruciformi conferiscono all'ambiente forme organiche. I poli liturgici, col presbiterio centrale e privo di importanti divisioni dall'assemblea, impetrano perfettamente le novità del Concilio Vaticano II, filtrate dalle prospettive più spregiudicate del Cardinal Lercaro.
Contesto
La Chiesa è situata nel quartiere periferico di Borgo Panigale, in un'area fra la Via Emilia a sud e la tangenziale a nord, progettato unitariamente secondo i criteri del razionalismo post-bellico. L'accesso principale all'aula è su via C. Pisacane, mentre l'accesso agli ambienti parrocchiali avviene su via G. Mameli. I fabbricati circostanti a tre\cinque piani fuori terra sono in laterocemento, con funzione residenziale nettamente prevalente.
Impianto planivolumetrico
Aggregazione volumetrica orizzontale isolata del complesso aula-opere parrocchiali, col volume liturgico cilindrico cui si unisce sul retro il succorpo in linea della canonica.
Esterno
Una sagrato di forma triangolare ricavato all'estremo sud dell'isolato, in blocchetti di porfido disposti a raggiera, precede l'ingresso principale all'aula, che si trova ribassata rispetto alla piazza di pochi gradini. A sinistra e a destra del volume liturgico due ritagli di verde. Il portale in legno e vetro è lievemente arretrato e individuato da una piattabanda in cemento a vista. L'intero volume a base circolare in cemento armato si presenta spoglio, privo di decorazioni e di aperture e intonacato di color bianco. Tale corpo è sormontato da un ulteriore volume cilindrico, di diametro inferiore, costituito da una finestra a nastro policroma. Vi sono ulteriori due accessi, uno sul lato nord della chiesa, in corrispondenza di un campetto da basket, il secondo su una piazzetta che si forma tra l'aula e gli ambienti parrocchiali.
Pianta
Pianta circolare.
Interni
L'accesso avviene tramite una bussola con una vetrata policroma centrale affiancata da due portali laterali. L'aula circolare presenta quattro pilastri, a sezione cruciforme rastremata verso l'alto, che disegnano idealmente una croce centrata nel cerchio in pianta, occupandone il punto medio dei rispettivi raggi. L'asse liturgico accesso-altare è uno di questi diametri. Gli alzati sono in cemento con casserature a vista. Un tamburo cilindrico dal perimetro con vetrata a nastro policroma copre il volume dell'assemblea. La copertura è a nervature in cemento armato dal disegno a raggiera, concentriche nel punto di appoggio del solaio sui pilastri. Il presbiterio occupa una posizione semicentrale, privo di rialzo ma con uno scarto materico della pavimentazione: dai laterizi disposti a spinapesce nell'assemblea, si passa a lastroni di cemento. Oltre il presbiterio un deambulacro permette il passaggio fra l'altare e la parete di fondo.
Impianto strutturale
Cemento armato.
apparati liturgici
L'assemblea, conforme al volume architettonico, è ordinata circolarmente intorno all'altare, su tre blocchi di panche e sedie a battaglione. Al centro dell'area presbiterale vi è l'altare consacrato in cemento armato con tavola frontale in legno dipinto, alla sua destra l'ambone a consolle. Alle spalle dell'ambone vi sono delle sedi per il celebrante e i ministri, un bema monoblocco di cemento a tre sedute con cuscini in cuoio, rialzato di tre gradini. Il tabernacolo, posto alla sinistra dell'altare, presenta una particolare forma scultorea in vetroresina. Il fonte battesimale in cemento si trova all'ingresso dell'aula a sinistra. A sinistra dell'altare vi sono confessionali di recente fattura. Sono costituiti da cabine vetrate, con arredi in legno. La sacrestia, di piccole dimensioni, si trova alle spalle dell'altare. In continuità con la struttura del confessionale, infatti, vi è un deambulatorio chiuso da pareti in cemento armato grezzo con diverse porte di colore blu, una delle quali consente l'accesso alla sacrestia. Tale sacrestia è comunque collegata agli ambienti parrocchiali esterni all'edificio, raggiungibili altresì dalla porte a sinistra dell'altare sulla parete di fondo.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1970)
La Chiesa è stata realizzata successivamente alle nuove norme liturgiche del Concilio Vaticano II e quindi in recepimento delle stesse.