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Matelica
Fabriano - Matelica
chiesa
sussidiaria
S. Crocifisso del Piano
Parrocchia di Regina Pacis
Struttura; Coperture
presbiterio - aggiunta arredo (1970)
V - VI(preesistenze intero bene); XVI - XVI(edificazione intero bene); 1912 - 1912(restauro intero bene); 1986 - 1986(restauro intero bene)
Chiesa del Santo Crocifisso del Piano
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Santo Crocifisso del Piano <Matelica>
Altre denominazioni Chiesa di Crocifisso del Piano
Chiesa di Santa Maria del Crocifisso
S. Crocifisso del Piano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (preesistenze)
maestranze marchigiane (edificazione della chiesa)
maestranze marchigiane (primo restauro della chiesa)
maestranze marchigiane (secondo restauro della chiesa)
Notizie Storiche

V - VI (preesistenze intero bene)

Si dice che la chiesa esistesse già nel V-VI e fosse stata scelta per un certo periodo dai primi vescovi cristiani di Matelica come sede vescovile.

XVI  (edificazione intero bene)

Si pensa che l'edificio attuale risalga al XVI come gli affreschi in esso contenuti.

1912  (restauro intero bene)

Negli ultimi decenni dell'800 la chiesa subì gravi danni, in particolar modo a seguito delle piogge del novembre del 1893 che scoperchiarono il tetto e furono causa della perdita del soffitto particolarmente decorato della chiesa. Per mancanza di fondi la chiesa fu lasciata alle intemperie fino al 1912 anno in cui Don Gennaro Bruzzechesse curò i restauri della chiesa.

1986  (restauro intero bene)

Dal secondo dopoguerra in poi la chiesa fu utilizzata come magazzino di mezzi agricoli. Il secondo restauro del 1986 curato da Monsignor Tarcisio Cesari portò l'edificio alle forme attuali.
Descrizione

L'edificio ecclesiale è ad aula unica, con pianta rettangolare ad andamento longitudinale e abside piatto. L'interno è intonaco di bianco e spoglio di decorazioni. Lungo le pareti laterali sono ricavate, nello spessore del muro, quattro nicchie attualmente vuote. La chiesa ha tre finestre, due laterali e una in facciata, e due aperture, poste ai lati del portone di ingresso, che si presume fossero degli ingressi secondari e ora sono finestre. L'aula termina con una parete sulla quale sia apre un arco trionfale privo di ornamenti che introduce al presbiterio rialzato di un gradino. Nelle pareti del presbiterio si trovano gli unici affreschi rimasti, della fine del XVI secolo, raffiguranti la Vergine col Bambino, san Francesco, sant'Antonio da Padova e San Biagio. La pavimentazione è in cotto e la la copertura ha la struttura in legno a vista nella navata. L'esterno è caratterizzato dalla bicromia dovuta alla tessitura della pietra mista a mattoni lasciati a vista. Il fronte principale ha profilo classico a capanna, con frontone modanato fatto in mattoni. Il portone principale è affiancato dalle due finestre, un tempo probabilmente porte secondarie, aperte in due nicchie che terminano ad arco. In asse con il portone, al centro della facciata, c'è una finestra. La chiesa è attualmente adibita a luogo di culto ma utilizzata per la funzione solo un paio di volte l'anno.
Struttura
La struttura verticale portante è costituita da muratura mista di pietra e mattoni lasciata a vista all'esterno.
Coperture
La copertura è a capanna con tradizionale struttura lignea costituita da capriate, travi e travetti e pianellato in laterizio ricoperto da un manto di coppi. La struttura è lasciata a vista all'interno, solo il soffitto del presbiterio ha un controsoffitto piano inclinato.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970)
E' ancora presente l'altare preconciliare con mensa in pietra e mostra lingnea che inquadra il crocifisso, sono stati aggiunti un altare su pedana in legno e un leggio nella zona presbiteriale verso la navata.
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