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edilizia di culto
restauro
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Taneto
Gattatico
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
Natività di M.V.
Parrocchia di Natività di Maria Vergine
Impianto strutturale; Pianta; Interno; Prospetti; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (1965-75); presbiterio - aggiunta arredo (1965-75); presbiterio - aggiunta arredo (1970-80)
1299 - 1299(preesistenze carattere generale); 1579 - 1579(preesistenze carattere generale); 1607 - 1668(ricostruzione intero bene); XVIII sec. - XVIII sec.(inventari intero bene); 1826 - 1899(restauri intero bene); 1853 - 1853(mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale); 1930 - 1930(nuovo altare maggiore presbiterio); 1957 - 1958(ampliamento e sopraelevazione intero bene)
Chiesa della Natività di Maria Vergine
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Natività di Maria Vergine <Taneto, Gattatico>
Altre denominazioni Natività di M.V.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (ricostruzione)
maestranze emiliane (restauro)
maestranze emiliane (restauro)
maestranze emiliane (ampliamento)
Notizie Storiche

1299  (preesistenze carattere generale)

Una prima costruzione risulta citata nella "ratio decimarum" della diocesi di Parma (1299). La pieve di Taneto era inserita in quella arcipresbiteriale di S. Eulalia (attuale Sant'Ilario d'Enza).

1579  (preesistenze carattere generale)

Nel 1579 la chiesa di Taneto aveva una sola navata. L'unico altare poggiava su un basamento in pietra. Era dedicato al Corpo di Cristo. La chiesa era modesta e aveva le pareti imbiancate. Non vi era nè il Fonte battesimale nè la Sagrestia.

1607 - 1668 (ricostruzione intero bene)

Nel 1607, a seguito della sua ricostruzione, si inaugura la nuova chiesa che viene a costituire il nucleo originario di quella attuale. Numerose le informazioni tratte da memorie dell'epoca. Ad esempio, dagli inventari del 1622, del 1653 e del 1655 dai quali si apprende che la chiesa era intonacata, imbiancata, pavimentata, coperta con coppi. Aveva cinque finestre grandi nella navata e due nel coro. Vi erano in tutto tre altari, l'altare maggiore (con ancona recante l'immagine della Beata Vergine Maria con corona d'argento in testa), un altare a sud (dedicato dapprima al Crocefisso e poi alla B.V. del Rosario) e uno a nord (con un'immagine della Natività di Maria e poi un Crocifisso). Era presente il Fonte Battesimale. La torre campanaria compare per la prima volta in una memoria del 1668.

XVIII sec.  (inventari intero bene)

Inventari del XVIII secolo riferiscono che la chiesa era dotata di tre porte, la maggiore ad oriente, una a settentrione (non più esistente) e l'altra a sud. Le sette finestre erano tutte con inferriate e vetrate. L'altare maggiore aveva al centro il tabernacolo ed era sovrastato da un baldacchino; inoltre era cinto da una balaustra in noce. La cappella del Rosario era a sud, e l'altare a nord includeva un Crocefisso di considerevole grandezza. Sulla destra, entrando, vi era il confessionale e sulla sinistra il Battistero con alta balaustra in legno.

1826 - 1899 (restauri intero bene)

Importanti lavori di restauro vengono compiuti nel corso del XIX secolo, nel 1826, nel 1875 e nel 1899. In particolare, a memoria dei lavori del 1875 viene apposta un'iscrizione sulla facciata (ora non più esistente). Nell'anno successivo, la visita pastorale del vescovo Rocca rileva che l'altare a nord è intitolato sia alle Anime Purganti che a San Rocco e a S. Antonio Abate; quello a sud è ancora dedicato alla Madonna del Rosario, e l'altare maggiore al SS. Sacramento. Durante la campagna di restauri del 1899, diretta dall'ing. Amoretti (o Amorotti), viene dipinta la facciata "in istile del Quattrocento". Queste decorazioni probabilmente di tipo architettonico oggi non sono rintracciabili.

1853  (mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale)

Con decreto pontificio la chiesa di Taneto passa dalla diocesi di Parma a quella di Reggio Emilia il 2 luglio 1853

1930  (nuovo altare maggiore presbiterio)

Un nuovo altare maggiore in marmo viene consacrato il 7 settembre 1930 dal vescovo Brettoni. L'opera è realizzata dalla ditta Adani di Correggio; le sculture sono di Carmela Adani, nota scultrice scomparsa nel 1965.

1957 - 1958 (ampliamento e sopraelevazione intero bene)

Tra il 1957 e il 1958 viene compiuto un importante intervento di trasformazione della chiesa. Ai lati del presbiterio vengono aperti due nuovi spazi e l'altare viene arretrato di alcuni metri; si rialza la copertura ad ovest di circa due metri per uniformare l'altezza. Il progetto prevede anche un allungamento in direzione est di 1,80 metri e la creazione di un pronao per tutta la larghezza della facciata; ma queste opere non hanno trovato esecuzione.
Descrizione

La costruzione della chiesa della Natività di Maria Vergine di Taneto risale al 1607. Ha dimensioni modeste e il suo carattere stilistico si definisce nell'assoluta sobrietà ed essenzialità delle linee. L'interno è ad aula unica con presbiterio rialzato e coro rettangolare. Il soffitto è piano. Gli alzati sono privi di partizioni architettoniche e decorative; soltanto due coppie di lesene inquadrano altrettante cappelle appena sporgenti oltre il perimetro murario. La semplice facciata a frontone è definita da un riquadro lineare che ne sottolinea la forma e contiene la porta di ingresso. Completa l'insieme un campanile cuspidato con cella a monofore che si erge sul lato sud della chiesa.
Impianto strutturale
L'edificio è realizzato con muratura portante in laterizio.
Pianta
La chiesa attuale è il risultato di importanti interventi di trasformazione. L'impianto planimetrico è semplice. Un unico ingresso, situato sul lato est, immette nell'aula rettangolare, nella quale sono state ricavate due cappelle, una per lato, di scarsa profondità. Il presbiterio è concluso da un coro rettilineo, oggi adibito a sagrestia, mentre i lati nord e sud si aprono su spazi rettangolari realizzati nel 1958, durante una campagna di lavori di restauro e ampliamento. Dal confronto tra la planimetria attuale e quella datata 1844 (Taneto, p. 61), risulta evidente che la chiesa, probabilmente durante i lavori di ristrutturazione del 1899, ha subito un modesto allungamento sul lato est fino alle dimensioni attuali ed il coro è stato arretrato per la realizzazione di un'area presbiteriale più ampia. Nel tempo, sono stati aggiunti anche due vani adiacenti il coro ad uso deposito. Misure interne: larghezza aula 7,00 mt, lunghezza aula 15,00 mt, lunghezza totale circa 26,00 mt. Si segnala che un progetto redatto nel 1957, forse lo stesso posto alla base dei lavori di ampliamento e sopraelevazione compiuti nel 1958, aveva previsto un ulteriore allungamento dell'edificio sul lato est per la costruzione di spazi dedicati al Battesimo e alla Penitenza, e la realizzazione di un portico in facciata, ma queste opere non furono eseguite.
Interno
Lo spazio interno è definito dall'aula, a copertura piana, e dal presbiterio, anch'esso coperto in piano. Il coro rettangolare è oggi separato dal presbiterio tramite un tendaggio ed è adibito a sagrestia. Tutto l'insieme si ispira a criteri di sobria linearità. Il trattamento decorativo delle pareti è pressoché nullo. Soltanto due coppie di lesene su alto basamento inquadrano altrettante cappelle appena sporgenti oltre il perimetro murario della navata. La cappella a sud è dedicata alla Madonna del Rosario e quella a nord alle Anime Purganti, San Rocco e Sant'Antonio da Padova. Nel presbiterio è collocato l'altare maggiore in marmo realizzato nel 1930 e ornato con sculture dell'artista Carmela Adani di Correggio. Sopra vi è un dipinto raffigurante la Vergine con cornice in legno. Su entrambi i lati del presbiterio, tre aperture, sprovviste di modanature, danno accesso a spazi rettangolari di modeste dimensioni realizzati nel 1958, nel corso di importanti lavori di ampliamento. L'attuale Fonte Battesimale in marmo, posto a sinistra dell'ingresso, risale agli anni '50 del XX secolo. L'illuminazione naturale è sufficientemente garantita da quattro finestre rettangolari che si aprono sulla navata e due sul presbiterio.
Prospetti
I prospetti esterni, disadorni, richiamano le linee semplici dell'interno. La facciata, rivolta ad est, è riquadrata da un profilo lineare che ne definisce la forma e, superiormente, è coronata da un frontone triangolare. Durante una campagna di restauri condotta nel 1899 viene dipinta "in istile del Quattrocento", ma oggi queste decorazioni, probabilmente di tipo architettonico, non sono visibili. Sui prospetti laterali, scanditi da paraste senz'ordine, sono perfettamente leggibili i volumi aggettanti delle cappelle della navata e degli ampliamenti del 1958. Il campanile è adiacente la chiesa sul lato sud. E' cuspidato e presenta una cella a monofore. Vi si accede a mezzo di una scala esterna. Due orologi sono stati collocati sui lati est ed ovest. Non si hanno notizie certe riguardo la data della sua costruzione, ma un inventario del 1668 ne attesta la presenza in quell'anno.
Coperture
Il soffitto piano dell'aula è stato realizzato con elementi in latero-cemento realizzato probabilmente nell'intervento del 1958. Tutta la chiesa è a due falde di copertura con manto in coppi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965-75)
Demolizione balaustra del presbiterio.
presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Il presbiterio è stato in parte adeguato alle norme liturgiche con la collocazione di una moderna mensa in legno rivolta verso i fedeli.
presbiterio - aggiunta arredo (1970-80)
La sede del celebrante è stata collocata di fianco all'altare.
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