chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Firenze Firenze chiesa parrocchiale S. Francesco Parrocchia di San Francesco a Firenze Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture presbiterio - intervento strutturale (1971-1997) 1885 - 1888(origini carattere generale); 1926 - 1928(acquisizione intero bene); 1928 - 1931( ampliamento e modifiche intero bene); 1930 - 1932(realizzazione apparati interni); 1935 - 1944(cenni storici carattere generale); 1945 - 1949(collocazione trittico altare maggiore); 1949 - 1955(vetrate e opere artistiche chiesa); 1969 - 1991(ampliamento e rinnovo intero bene); 1992 - 2017(nuova collocazione sede presbiterio); 2019 - 2019(restauro facciata)
Chiesa di San Francesco
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Francesco <Firenze>
Altre denominazioni
S. Francesco
Autore (ruolo)
Franci, Raffaello (Progetto e direzione lavori ampliamento)
Ambito culturale (ruolo)
neogotico (costruzione)
Notizie Storiche
1885 - 1888 (origini carattere generale)
La parrocchia di San Francesco d’Assisi con il suo convento (Sancti Francisci) è stata istituita a Firenze nella prima metà del XX secolo quando il complesso architettonico, ubicato in piazza Savonarola, venne acquisito dai frati francescani. La chiesa ed il convento annesso furono realizzati per le suore Carmelitane di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi che avevano dovuto abbandonare l’antico monastero di Borgo Pinti. Il 12 dicembre 1885 le Carmelitane acquistarono il vasto appezzamento di terreno su cui erigere il nuovo monastero progettato dall’architetto Vincenzo Micheli. A lavori conclusi, vi si insediarono nel dicembre 1888.
1926 - 1928 (acquisizione intero bene)
Dopo la Prima guerra mondiale, la zona subì un consistente sviluppo urbano e un incremento degli abitanti. Nel 1926, settimo centenario della morte di San Francesco, il Cardinale Arcivescovo di Firenze A. M. Mistrangelo propose all’allora Ministro Provinciale dei Frati Minori di Toscana, M. R. P. Adolfo Martini l’istituzione di una nuova parrocchia a cui affidare il territorio di San Gallo. Per i frati il luogo era legato alla permanenza di San Francesco che arrivò a Firenze nel 1211 e venne accolto nell’ospizio Santa Maria a San Gallo. A seguito della trasformazione urbana, le Carmelitane preferirono trasferirsi in un monastero ubicato in luogo quieto, più affine alla vita di reclusione, così l’Amministratore del Monastero, il dott. G. Conti, concluso il nuovo Monastero per le Carmelitane a Careggi, nel 1928 stipulò il contratto di vendita del Monastero di Piazza Savonarola all’Ordine dei Frati Minori, rappresentati da M. R. P. Ambrogi Ridolfi, subentrato a padre Martini.
1928 - 1931 ( ampliamento e modifiche intero bene)
Il 28 novembre 1928 la costituzione del nuovo Convento e della parrocchia fu approvata dalla Santa Sede e un mese dopo i Frati Minori si insediarono nel complesso di Piazza Savonarola. I Francescani affidarono il progetto per l’ampliamento all’architetto padre Raffaello Franci.
Le modifiche effettuati dal Franci alla chiesa hanno interessato l’aula dove la copertura venne sostituita con una a capriate lignee di matrice francescana. Venne inoltre ampliato e rivisto tutto il presbiterio. Demolito l’altare originario per aprire l’arco trionfale ogivale dietro al quale fu ricreata il nuovo presbiterio con pianta poligonale occupando una parte del preesistente coro. Il coro comunica con il presbiterio tramite le tre arcate aperte nell’abside. Inoltre l’aula venne provvista di altari laterali.
Il Franci progetta anche una torre campanaria mai realizzata. Era pensata a pianta quadrata, ubicata presso il fianco sinistro della chiesa, con bifore e aperture ogivali nella cella campanaria.
1930 - 1932 (realizzazione apparati interni)
La nuova parrocchia, per espresso desiderio del popolo e con il favore dei Superiori dell’Ordine, venne dedicata a San Francesco d’Assisi ed eretta con Decreto del cardinale Mistrangelo del 15 aprile 1930. Il primo Superiore fu M.R.P. Adolfo Martini. Nel 1930 Padre Domenico Podagrosi fu nominato primo parroco e amministrò la parrocchia per i cinque anni successivi.
La cerimonia della consacrazione fu officiata da Monsignor Giovacchino Bonardi Vescovo Titolare di Pergamo e Ausiliare di Firenze il 3 ottobre 1932. Per l’occasione vennero realizzati i tre altari in pietra serena, i dipinti, le vetrate istoriate con i Santi dell’Ordine, il pulpito, la pavimentazione in marmo, la balaustra in pietra serena, la bussola, il fonte battesimale, la sagrestia, gli arredi sacri e i locali parrocchiali.
1935 - 1944 (cenni storici carattere generale)
Nel 1935 subentrò come parroco Padre Angelo Cresi, durante il suo mandato i locali vennero trasformati e sorsero un Ambulatorio parrocchiale e il refettorio dei poveri.
Nel 1945 Padre Pio Minozzi divenne il nuovo parroco, egli si dedicò particolarmente alle associazioni giovanili e alla scuola catechista. Sull’’altare maggiore fu collocato il trittico con l’immagine di “Santa Lisabetta d’Ungheria, Sant’Antonio, San Ludovico Re” realizzato da Domenico Trentacoste nel 1945.
1949 - 1955 (vetrate e opere artistiche chiesa)
A partire dal 1949 Padre Maurizio Manfredi resse la parrocchia fino all’anno 1991 e si occupò di rinnovarla ed arricchirla con opere di artisti contemporanei. Nel 1952 Mario Moschi realizzò Il bassorilievo in marmo di Carrara con l’immagine della “Madonna col Bambino”, oggi esposto nella navata maggiore. Furono realizzate le cinque vetrate policrome con “Scene della vita di San Francesco” per mano di P. Alberto Farina (seconda metà XX secolo).
La parrocchia venne riconosciuta agli effetti civili con personalità giuridica con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 luglio 1953 e del Ministro dell’Interno, Direzione Generale del Fondo Culto in data 18 maggio 1955.
1969 - 1991 (ampliamento e rinnovo intero bene)
Nel 1969 il sacerdote manifestò la necessità di provvedere ad una campagna di restauri per la chiesa ormai insufficiente ad accogliere i fedeli. Nel 1971 si costituì il Consiglio Pastorale Parrocchiale che decretò l’inizio dei lavori di ristrutturazione che durarono poco più di un anno. La chiesa venne ampliata, venne rinnovata la pavimentazione e furono aperti nuovi ambienti. Le stazioni della Via Crucis sono state realizzate in ceramica policroma nel 1974 da Ugo Lucerni. Nel ‘79 il parroco propose di ampliare e rinnovare i locali parrocchiali, i lavori iniziarono il 1° luglio 1980. Nel 1983 su progetto dell’Architetto Ferdinando Casprini venne inaugurato il Teatro Le Laudi.
1992 - 2017 (nuova collocazione sede presbiterio)
Dal 1992 subentrò padre Damiano Bichi, sotto il suo mandato viene fondata l’Unitalsi e l’Associazione Obiettivo Francesco.
Tra il 1997 e il 2012 fu parroco Padre Alessandro Lombardi. Nel 1997 la sede marmorea venne spostata dal lato sinistro del presbiterio al centro del medesimo, posizione che ancora oggi occupa.
Nel 2012 subentrava come parroco Padre Sandro Celli che fu sostituito nel 2017 da Padre Fausto Lanti.
2019 (restauro facciata)
Nel 2019 è stato completato un intervento di restauro della facciata che ha incluso il consolidamento degli elementi decorativi e la tinteggiatura complessiva. Attualmente i frati conservano l’archivio dei conventi dei Padri Minori Osservanti della Provincia toscana.
Descrizione
La chiesa parrocchiale e il convento di San Francesco d’Assisi sorgono a Firenze, nell’isolato urbano delimitato da Piazza Savonarola e via Giacomini. La chiesa si affaccia sulla piazza e il lato destro prospetta su via Giacomini, i locali della parrocchia si sviluppano sul lato sinistro e a tergo è il convento francescano. L’intero complesso, che comprende un’area verde al suo interno, si estende fino a via Leonardo da Vinci in cui sono gli ingressi del teatro le Laudi e della sede Scout.
La chiesa ha facciata a capanna caratterizzata da un cornicione ad archetti pensili che prosegue nei prospetti laterali e nel corpo addossato alla sua sinistra, i rivestimenti esterni sono ad intonaco tinteggiato in bianco avorio. L’interno è a due navate definite da cinque arcate cuspidate, la principale culmina in presbiterio e coro.
Pianta
La chiesa di San Francesco prospetta sull’angolo nord di piazza Savonarola ed è preceduta da un piccolo sagrato che la separa dal traffico veicolare e dalle auto in sosta. La chiesa nel suo complesso ha una pianta ad L composta da due navate. La navata principale è a pianta rettangolare. Dopo l’arco trionfale il presbiterio rialzato, che si conclude con un abside poligonale, non è delimitato da una muratura continua ma due ampie aperture architravate lo mettono in comunicazione il deambulatorio laterale. Tre arcate nell’abside immettono al coro a pianta rettangolare che si trova nella parte tergale. La navata laterale sinistra ha un accesso indipendente sul fronte ed è separata dalla principale attraverso cinque arcate, culmina con un altare rialzato e tabernacolo addossato alla parete di testa, a fianco dell’arco trionfale. L’accesso alla sacrestia è alla sinistra del presbiterio. Un accesso da via Giacomini si apre nella parete destra all’altezza del coro.
La lunghezza della navata principale fino all’arco trionfale è di m 24,40 e di m 33,60 all’abside, la lunghezza totale compreso il coro è di m 41,80. La larghezza della navata maggiore è di m 11,10, quella totale è di 18,20.
Facciata
La facciata della chiesa a capanna è rivolta a sud est ed ha rivestimenti ad intonaco tinteggiato in bianco avorio, come tutti i restanti fronti. Il disegno è arricchito da scansioni architettoniche realizzate in muratura tinteggiate nei toni del grigio in leggero aggetto rispetto al filo della muratura. La fascia basamentale modanata si raccorda lateralmente alle due lesene che culminano nel cornicione sommitale modanato e composto da archetti pensili e beccatelli. In posizione centrale è il portale dal carattere neogotico. Il portale è strombato, sui lati due lesene con doppio capitello corinzio culminano in due guglie, la lunetta centinata si imposta sull’architrave con la riproduzione stemmi araldici in rilievo. La terminazione è cuspidata e presenta motivi decorativi floreali. La lunetta reca un bassorilievo in marmo bianco con l’immagine di “San Francesco che riceve le stigmate”.con il fondo realizzato con tessere a mosaico di cromia azzurra per mano dello scultore Quinto Martini. Il portone borchiato è ligneo a doppia anta. Sopra il portale si apre il rosone vetrato.
Il volume corrispondente alla navata laterale è allineato sulla sinistra della facciata e presenta geometria definita dall’inclinazione della falda di copertura. A fianco si trova il prospetto dei locali parrocchiali con altezza di gronda costante. Questo prospetto ha il medesimo trattamento della facciata della chiesa ed è spartito da lesene ad interasse regolare che interrompono il cornicione sommitale ad archetti pensili. La fascia basamentale è allineata e continua con la parte inferiore di quella della chiesa. L’accesso alla navata laterale presenta portale architravato con lunetta ogivale e portone ligneo a doppia anta. La lunetta costitusce una finestra con vetrata policroma che illumina l’interno della chiesa. Il fronte destro della chiesa, come la facciata, è caratterizzato dalla fascia basamentale modanata con due lesene laterali che culminano in un cornicione ad archetti pensili. Vi si aprono due ordini sovrapposti di monofore ogivali e incorniciate, le inferiori con maggiori dimensioni. Un portone è in asse sotto la seconda finestra.
Campanile
Il piccolo campanile è impostato a partire dalla muratura sinistra della navata principale in corrispondenza della testata della navata laterale. Presenta una pianta quadrata e i rivestimenti esterni sono ad intonaco tinteggiato bianco avorio, come i restanti fronti della chiesa. Una cornice marcapiano qualifica la cella campanaria cuspidata che ospita due campane. Sui quattro lati i due fornici ogivali sono inseriti all’interno di una nicchia ogivale. La copertura è piramidale a quattro falde inclinate culminante in una croce.
Interno
L’interno è costituito da due navate; la principale culmina in presbiterio rialzato e coro, quella minore, sulla sinistra, si attesta a una cappella.
Le pareti interne sono rivestite ad intonaco tinteggiato in bianco avorio e caratterizzate dalle scansioni architettoniche (cornici, pilastri, archi, paraste) in aggetto realizzate in muratura tinteggiata in grigio. La navata maggiore è a capanna e si apre sulla sinistra attraverso cinque arcate ogivali. Gli archi sono impostati su pilastri a base quadrata con capitello corinzio. La parte superiore delle arcate è tamponata con muratura intonacata impostata su un arco ribassato. Al centro di ciascuna tamponatura si apre un occhio incorniciato. Al di sopra, una cornice marcapiano grigia qualifica l’imposta delle cinque monofore centinate ed allineate alle arcate sottostanti. La parete laterale destra ripropone il medesimo spartito architettonico di quella sinistra. È scandita da cinque arcate ogivali su paraste al cui interno si apre un ordine di monofore centinate con vetrata policroma istoriata. Nella parte superiore è la cornice su cui sono impostate le monofore del secondo ordine. Nella porte basamentale corre una fascia modanata. La parete sinistra della navata laterale si presenta priva di elementi decorativi, in prossimità della controfacciata è un accesso ai locali parrocchiali. Più avanti vi sono tre finestre rettangolari incorniciate con vetrate istoriate policrome. La navata minore culmina in una cappella rialzata di due gradini che reca un altare su basamento e il tabernacolo addossato alla parete di testa, entrambi in marmo rosso con venature bianche. Sulla parete destra è una piccola nicchia ogivale.
La navata principale culmina nel presbiterio che è coperto da una volta a crociera costolonata su pianta esagonale e preceduto da un arco trionfale cuspidato. Lateralmente all’arco vi si sono due piccoli passaggi con portale architravato. Il presbiterio è rialzato di due gradini in marmo e reca al centro l’altare maggiore in marmo rosso con venature bianche posto su basamento. Dietro l’altare è la sede in marmo rialzata di un gradino, a tergo un Crocifisso ligneo. Alla sinistra sui gradini del presbiterio è collocato l’ambone realizzato in ottone e marmo rosso con venature in bianco. Le pareti laterali del presbiterio presentano due ampie luci architravate con sopra una grande trifora che reca al suo interno le canne dell’organo. Tre arcate ogivali nelle pareti dell’abside conducono al coro. Sopra i tre archi si aprono altrettanti occhi incorniciati. Il coro reca al centro il fonte battesimale in marmo rosso e rialzato su un gradino poligonale. La parete tergale reca una statua di San Francesco inserita in un dossale composto da un alternanza di netti volumi parallelepipedali. Il coro prende luce da sei monofore cuspidate con vetrate policrome aperte, tre per lato, nelle pareti laterali.
La controfacciata è sparita dalla fascia marcapiano superiore e da una fascia allineata ai capitelli dei pilastri laterali. Ai lati dell’ingresso due paraste proseguono e culminano in un arco ogivale all’interno del quale è il rosone vetrato e policromo. In corrispondenza dell’accesso principale si trova una bussola in metallo e vetro. Nella controfacciata della navata laterale si apre un portale architravato in pietra sormontato da una lunetta ogivale con vetrata istoriata e policroma.
L’altezza massima della navata centrale è di m. 18,00, quella minima di m 15,90. La navata sinistra misura nel punto più alto m 7,90, in quello più basso, corrispondente alla parete laterale sinistra, m 6,90.
Elementi decorativi
La chiesa è ricca di elemeti artistici e apparti scultorei del secolo scorso . Tutti gli arredi liturgici, i due altari, il tabernacolo, la sede, l’ambone, il fonte battesimale e l’acquasantiera presentano geometrie pure in marmo rosso con venature bianche. Dietro il fonte battesimale, su un supporto scultoreo è la statua in bronzo dorato raffigurante “San Francesco”, realizzata da Antonio Violano. Nella prima campata della parete laterale destra è un bassorilievo in gesso realizzato da Domenico Trentacoste come base di un monumento, sotto una scultura in marmo di Carrara con la “Pietà”, opera di Adele Giarrizzo Huber. Nella quinta campata è esposto il bassorilievo in marmo di Carrara raffigurante la “Madonna col Bambino”, opera di Mario Moschi. Lungo tutta la parete, le cinque vetrate policrome che raffigurano le “Scene della vita di San Francesco” sono opera di P. Alberto Farina, come quelle presenti nel coro. Nei pressi dell’altare laterale, addossata alla parete è la Croce in ottone di Marco Lisa.
Infine, le stazioni della Via Crucis in ceramica policroma sono state eseguite da Ugo Lucerni.
Pavimenti e pavimentazioni
Il sagrato che precede la chiesa è realizzato in asfalto.
L’interno della chiesa, compreso il coro, presenta pavimentazione in mattoni rettangolari di cotto posate a correre. La pavimentazione è arricchita da porzioni in lastre di marmo bianco, poste lungo il percorso principale verso il presbiterio, in fasce longitudinali in corrispondenza della proiezione delle arcate, in fasce trasversali in corrispondenza delle capriate e delle travi lungo la navata laterale e intorno al fonte battesimale. Il presbiterio è pavimentato in lastre di marmo bianco, come i gradini che lo introducono, quelli su cui sono gli altari, la sede e il fonte battesimale.
Coperture
La chiesa presenta una copertura a falde inclinate con struttura lignea e manto esterno in marsigliesi. La navata principale è a capanna articolata su cinque capriate, travi, travetti e mezzane in cotto. La navata laterale ha copertura ad unica falda poggiante su sei travi, orditura primaria e secondaria e tavelle. Il presbiterio è voltato a crociera con rivestimento ad intonaco tinteggiato in bianco avorio e costoloni grigi. Il coro ha un soffitto ligneo, piano, a tripla orditura.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1971-1997)
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare messo in opera a partire dai lavori di restauro del 1971. L’altare in marmo è posto al centro del presbiterio e consente la celebrazione rivolta verso i fedeli; dimensioni cm 110 x 260 x 101 (h). Tabernacolo in marmo posto in cappella di testata nella navata laterale sinistra.
Ambone in ottone e marmo rosso con venature di bianco posto sul lato sinistro del presbiterio.
Nel 1997 la sede marmorea è stata spostata dal lato sinistro del presbiterio alla posizione attuale, al centro del medesimo. Leggio in metallo attualmente posto di fronte alle sede.
Fonte battesimale a pianta circolare in marmo rosso con venature di bianco posto nel coro a tergo del presbiterio. Due confessionali lignei in navata laterale sinistra.