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Viterbo
Viterbo
chiesa
parrocchiale
S. Maria della Verità
Parrocchia di Santa Maria della Verità
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
1100 - 1200(fondazione intero bene); 1200 - 1873(proprietà intero bene); 1281 - 1281(esistenza intero bene); 1400 - 1500(costruzione cappelle laterali); 1469 - 1469(elementi decorativi cappella Mazzatosta); 1490 - 1490(rifacimento tetto intero bene); 1591 - 1591(costruzione cappella Spreca); 1652 - 1653(costruzione scalinata esterna intero bene); 1873 - 1873(cambio di proprietà intero bene); 1912 - 1912(cambio di destinazione d'uso intero bene); 1944 - 1944(bombardamento intero bene); 1950 - 1960(restauro intero bene); 1961 - 1961(riapertura intero bene)
Chiesa di Santa Maria della Verità
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria della Verità <Viterbo>
Altre denominazioni S. Maria della Verità
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
maestranze viterbesi (costruzione cappelle laterali)
maestranze viterbesi (restauro chiesa)
Notizie Storiche

1100 - 1200 (fondazione intero bene)

I monaci Premostratensi fondano la chiesa e annesso convento.

1200 - 1873 (proprietà intero bene)

La chiesa e convento sono di proprietà dei padri Serviti di Monte Senario.

1281  (esistenza intero bene)

La chiesa appare nominata in alcuni documenti con il nome di "Santa Maria de Veritate".

1400 - 1500 (costruzione cappelle laterali)

La chiesa si amplia attraverso l'apertura di diverse cappelle.

1469  (elementi decorativi cappella Mazzatosta)

Il pittore Lorenzo da Viterbo dipinge le pareti della cappella.

1490  (rifacimento tetto intero bene)

La chiesa di dota di una nuovo soffitto ligneo decorato da pianelle di cotto dipinte.

1591  (costruzione cappella Spreca)

Si costruisce la cappella.

1652 - 1653 (costruzione scalinata esterna intero bene)

La chiesa si dota di una nuova scalinata esterna a opera di un certo Girolamo Corbellini.

1873  (cambio di proprietà intero bene)

La chiesa passa in proprietà al comune e destinata a scuola.

1912  (cambio di destinazione d'uso intero bene)

La chiesa viene destinata a ospitare il museo civico.

1944  (bombardamento intero bene)

La chiesa rimane coinvolta nei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e riporta gravi danni.

1950 - 1960 (restauro intero bene)

La chiesa è sottoposta a restauro. In particolare, la si dota di una nuova facciata a capanna dotata di rosone al centro.

1961  (riapertura intero bene)

La chiesa viene riaperta al culto, mentre il convento viene destinato a ospitare il nuovo Museo Civico.
Descrizione

Affacciata sull'attuale piazza Francesco Crispi – più precisamente all'incrocio con viale Raniero Capocci – la chiesa di S. Maria della Verità di Viterbo condivide oggi il lotto con il museo civico "Luigi Rossi Danielli" che la affianca. Orientata secondo l'asse che va da ovest ad est, questa chiesa a croce latina con terminazione absidale presenta una facciata austera caratterizzata soltanto dall’ornamento delle sue aperture. Nella fattispecie, impostato secondo lo schema a capanna, il prospetto appare diviso in due da un marcapiano di lieve entità. Sopra, prende posto un rosone riquadrato e adornato da alcuni altorilievi. Sotto, invece, si apre il portone d'ingresso, segnalato da un arco a tutto sesto dai cui appoggi fuoriescono due mensole poste a sostenere altrettante statue. La muratura è a faccia-vista, in blocchi di tufo squadrati e montati secondo una tessitura orizzontale regolare. Cinque gradini, più uno in corrispondenza dell'entrata, raggiungono la quota interna. All'interno, la fabbrica si sviluppa in senso longitudinale. Una lunga navata, connotata a sinistra (nord) da rincassi nella muratura ornati da paraste con capitelli corinzi e archi a tutto sesto variamente ornati, ospita solo sul fianco destro (sud) un’effettiva cappella. Si tratta della cappella Mazzatosta: un ambiente di pianta quadrata coperta con volta a crociera chiuso da una cancellata di ferro, le cui pareti sono interamente impreziosite da affreschi, opera di Lorenzo da Viterbo (1444ca-post 1476). Una serie di bucature distribuite in modo non unitario garantisce l'illuminazione, viceversa scarsamente presente nell'area presbiteriale. Infatti, le finestre di questa zona si presentano tutte tamponate, presumibilmente per motivi statici. D'altronde, mentre la navata si copre per mezzo di una serie di dodici capriate lignee del tipo con saette atte a sostenere l'orditura secondaria e il tamponamento con pianelle a vista, sulla crociera e sulle braccia del transetto si impostano al contrario tre volte a crociera costolonate: una scelta celebrativa sottolineata – peraltro – anche dalla predisposizione di un arco trionfale ogivale nel punto di cesura fra le due parti. Lo spazio del presbiterio, rialzato di quattro gradini, comunica col transetto attraverso un arco a tutto sesto e si compone di una porzione rettangolare e dell’abside: la prima coperta da una volta a botte lunettata, la seconda conclusa da una semicalotta. Al centro vi è l'altare a mensa isolata e nel giro dell’abside il coro ligneo. In fondo al braccio destro (sud) del transetto si apre un'altra cappella, a pianta quadrata, sfarzosamente abbellita da virtuosismi scultorei e connotata in copertura da una calotta molto ribassata, impostata su pennacchi. Per il resto, le pareti appaiono tutte con la muratura lasciata in evidenza, salvo alcuni lacerti di pitture murali sopravvissute, variamente dislocati; mentre le superfici del presbiterio si presentano intonacate e scandite da paraste tuscaniche. Conclude il complesso un campanile a torre, ad un unico livello, posizionato a sud-est della navata; nello specifico, nell'angolo formato da questa e il braccio sud del transetto.
Pianta
La chiesa si presenta impostata su una pianta a croce latina ad un’unica navata con transetto sporgente e coro a terminazione absidale. Sul fianco destro della navata (sud) si apre all’incirca nel mezzo una cappella quadrata (cappella Mazzatosta); un’altra cappella quadrata si trova in testa al braccio destro del transetto.
Impianto strutturale
Strutturalmente, la chiesa si presenta impostata su un sistema di murature continue perimetrali portanti sopra cui, in corrispondenza della navata, scaricano dodici capriate lignee. Al contrario, nell’area presbiteriale prende forma un sistema spingente composto da tre volte a crociera che – facendo perno sulle altre costruzioni adiacenti l’edificio, la cappella posta a sud e il coro absidato – scaricano il loro peso entro lo spessore della muratura, senza perciò la necessità di ulteriori contraffortature.
Coperture
All’esterno, la chiesa si presenta coperta da un tetto spiovente a due falde lungo la navata. In corrispondenza della crociera vi sono ugualmente due falde, come nella navata, ma impostate a quota superiore; mentre falde uniche coprono i bracci del transetto. Il presbiterio è coperto da un tetto a padiglione, così come le due cappelle annesse alla chiesa. Il manto è uniforme in coppi. All’interno, si osserva lungo la navata una serie di dodici capriate lignee del tipo con saette poste a sostenere l'orditura secondaria e il tamponamento con pianelle a vista. Invece, nell’area presbiteriale prendono posto tre volte a crociera con costoloni in evidenza, mentre nel coro una volta a botte precede la conclusione absidale. Quanto alle due cappelle laterali (sud), quella lungo la navata presenta una volta a crociera; quella aperta sulla testa del transetto una calotta circolare a sesto ribassato impostata su pennacchi.
Pavimenti e pavimentazioni
L’aula della chiesa e i suoi relativi spazi accessori sono tutti pavimentati per mezzo di mattonelle di cotto rettangolari che, disposte in senso obliquo, tessono una trama omogenea scandita da ricorsi di pietra a segnalare i dislivelli e i percorsi principali.
Elementi decorativi
La chiesa possiede alcuni elementi di pregio fra cui spiccano gli affreschi della cappella Mazzatosta (navata, a destra) e gli altri lacerti di pittura presenti sulle murature interne della fabbrica.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
Si è provveduto a una ristrutturazione generale dello spazio liturgico tenendo presente le nuove indicazioni. In particolare, si è proceduto a realizzare un altare isolato in pietra al centro del presbiterio rivolto verso la navata. Dietro, invece, si usa il coro come seduta per i celebranti.
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