chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pieve San Vincenzo Ramiseto Reggio Emilia - Guastalla chiesa parrocchiale Ss. Vincenzo e Anastasio Mm. Parrocchia di Santi Vincenzo e Anastasio Martire Pianta; Prospetto Principale; Coperture presbiterio - aggiunta arredo (anni '80 del XX sec) 1230 - 1230(notizie documentarie intero bene); 1664 - 1664(notizie documentarie intero bene); 1729 - 1729(notizie documentarie intero bene); 1868 - 1868(notizie documentarie intero bene); 1920 - 1920(crollo intero bene)
Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio Martiri
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio Martiri <Pieve San Vincenzo, Ramiseto>
Altre denominazioni
Ss. Vincenzo e Anastasio Mm.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
1230 (notizie documentarie intero bene)
la chiesa viene citati nei documenti a partire dal 1230 come Pieve del Vescovado parmense.
1664 (notizie documentarie intero bene)
da un inventario del 1664 risulta che chiesa era stata restaurata da poco.
1729 (notizie documentarie intero bene)
in una relazione la chiesa è descritta "...anticamente fabbricata, senza volta e soffitta ma con forti legni colligati con lighe di ferro, ben coperta di tegole, tiene la porta maggiore verso occidente...ed ha una porta minore verso settentrione...ha il coro fatto in volto verso oriente...è dotata di campanile...e vi sono tre altari...".
1868 (notizie documentarie intero bene)
il coro viene indicato come costruito in volto e copertura a travatura in vista.
1920 (crollo intero bene)
a causa del violento terremoto del 1920 la chiesa venne rasa al suolo e ricostruita in stile romanico poco più a monte di quella originaria, di cui conserva solo un frammento di capitello ed il fonte battesimale.
Descrizione
La tradizione vuole che questa chiesa sia stata edificata dalla contessa Matilde di Canossa che aveva in questi luoghi diversi possedimenti. La chiesa è interamente in pietra a facciavista.
Pianta
La chiesa ha tre navate separate da colonne di pietra con capitelli compositi e non presenta transetto. La zona absidale è rialzata rispetto all'aula da un gradino, non presenta cappelle laterali. Sulla sinistra, in prossimità della zona absidale, è presente un fonte battesimale in pietra circondato da una balaustra in pietra e un ingresso laterale
Prospetto Principale
La facciata è in pietra a facciavista con navata centrale più alta rispetto alle due laterali. La divisione interna è leggibile grazie alla differenza di altezza delle parti in facciata. Il portale di ingresso è unico, posto in posizione centrale, sormontato da una lunetta decorata da un affresco. Ai lati ha una finestra a sette fori incisa nella pietra. Sopra il portale è incisa l'asserzione "Ecce ancilla domini". In alto vi è una monofora archivoltata incorniciata tra due trifore leggermente incise nella pietra.
La facciata si presenta chiusa da una cornice decorata. Sul colmo della falda è presente una croce in metallo.
Coperture
La navata centrale della chiesa è coperta da un tetto a capanna il legno con travi decorate; mentre le navate laterali sono coperte da un tetto ad una falda con travi decorate in legno. La zona absidale è coperta da un catino affrescato.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni '80 del XX sec)
La zona absidale è rialzata di un gradino rispetto all'aula liturgica. La mensa in pietra si trova su un ulteriore gradino rispettto a quest'area. E' presente un ambone in legno. Alle spalle della mensa vi è una sede in pietra e due panche laterali in pietra