chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Fano Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola palazzo diocesano Villa Bassa del Prelato Seminario Vescovile San Carlo Struttura; Cripta; Infissi presbiterio - aggiunta arredo (2019) 1783 - 1791(costruzione villa); 1791 - 1791(donazione intero edificio); 1803 - 1808(costruzione chiesa); 1822 - 1822(distribuzione stanze convento); 1851 - 1851(permuta intorno); 1960 - 1978(restauro intero bene)
Villa Bassa del Prelato
Tipologia e qualificazione
palazzo diocesano
Denominazione
Villa Bassa del Prelato <Fano>
Autore (ruolo)
Palazzi Giuseppe (progetto della chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione della villa)
Notizie Storiche
1783 - 1791 (costruzione villa)
sulle colline fanesi di San Girolamo e di Monte Castagneto sono ubicati una chiesa e due ville della seconda metà del XVIII secolo, residenza di Mons. Castruccio Francesco Castracane degli Antelminelli (Lucca 1753 - Fano 1822), detto il "Prelato". Dopo la sua morte il titolo onorifico passò ad indicare la stessa località su cui sorgevano i due edifici, conosciuti di fatto anche coi nomi di Villa Bassa e Villa Alta del Prelato (o Belvedere). Tra il 1783, data di acquisto dei beni esistenti dalla famiglia Magnini, e il 1791 il Monsignore fece ampliare ed abbellire il casino di San Girolamo e costruì ex-novo un'elegante e sobria dimora su Monte Castagneto. Nonostante l'opposizione del vescovo fanese Antonio Gabriele Severoli, il Prelato destinò il colle di San Girolamo a sede ufficiale della Commenda dell'Ordine Gerosolimitano dei Cavalieri di Malta, da lui stesso fondata.
1791 (donazione intero edificio)
da un atto notarile del 29 novembre 1791: il "Rev.mo Castruccio Francesco Castracane degli Antelminelli [...] destina i beni della Commenda da lui fondata di Giuspatronato all'Inclita Religione Gerosolimitana e accettati da S.A. E.ma il Gran Maestro dell'Ordine e suo Consiglio, il dì 8 Ottobre dell'anno corrente [...]. L'accettazione di tali beni è fatta dal Cav. Andrea Galantara Professo Religioso dell'Inclito Ordine e patrizio della città di Fano che ne ha avuto il mandato dal Gran Maestro Emmanuele de Rohan mediante lettera del 29 ottobre 1791".
1803 - 1808 (costruzione chiesa)
nell'atto notarile del 29 novembre 1791 risulta anche che, secondo la Bolla Magistrale dell'8 Ottobre 1791, Mons. Castracane voleva che la chiesa della Commenda, da costruirsi in situ, fosse elevata a onore e gloria d i Dio Onnipotente e dedicata ai SS. Agostino e Norberto. Il primo dicembre 1791 il Prelato in abiti pontificali benediceva la prima pietra della chiesa, segnata con cinque croci e scolpita col nome del Monsignore e con la data. Il 21 dicembre 1796 il vicario uditore Giovanni Donati comunicava al vescovo di Fano che il Papa approvava la Commenda e la fabbrica della chiesa alle condizioni proposte dal Castracane di ridurre a due i Cappellani "alieni da ogni ministero e funzione parrocchiale". La chiesa fu realizzata su progetto dell'architetto romano Giuseppe Palazzi (1803). La consacrazione avvenne il 23 dicembre 1808.
1822 (distribuzione stanze convento)
il convento è un'ampia struttura costituita da quattro bracci disposti a corte. Già in origine prevedeva numerose stanza riccamente arredate; diversi passaggi inoltre collegavano i due piani della casa conventuale con la chiesa e col cortile interno. Da un inventario dei beni lasciati dal Prelato al momento della sua morte (17 maggio 1822) risulta che al piano terra, oltre all'atrio si trovavano una "camera da camino con annesso camerino da legna", la sala grande, la camera detta del pane e quella detta dei frutti, la cucina munita di un camino, di un piccolo forno e fornelli, la pasticceria, la camera in cui mangiano i domestici e quella detta dei contadini. Al piano nobile, oltre alle stanze da letto, vi erano la sala e le camere destinate a libreria.
1851 (permuta intorno)
nel 1851 il conte Angelo Castracane diede in permuta una parte delle proprietà della contrada di San Girolamo, cioè il casino di Belvedere con predio annesso, fenile e ghiacciaia, con altri beni appartenenti al Seminario vescovile di Fano, sprovvisto di un locale adatto alla villeggiatura dei giovani seminaristi. In seguito il Seminario entrò in possesso anche della Villa inferiore e della chiesa annessa.
1960 - 1978 (restauro intero bene)
durante la seconda guerra mondiale l'edificio venne bombardato; nel 1960 la regione Marche stanziava dei fondi per i lavori di restauro della chiesa e dei locali annessi. Nel 1978 nuovi interventi di restauro hanno interessato le murature e la copertura del campanile.
Descrizione
la villa è costituita dalla chiesa e da una serie di edifici a due piani disposti senza soluzione di continuità attorno a un'ampia corte quadrangolare. La struttura del complesso è in muratura portante di mattoni a vista, dalle linee sobrie ed eleganti. Il prospetto principale del casino presenta finestre rettangolari riquadrate da cornici in mattoni, disposte simmetricamente ai lati del portale ad arco bugnato. La chiesa è in stile neoclassico; la facciata a vela è dominata dalla presenza di un maestoso pronao, scandito da quattro possenti colonne in cotto che reggono un frontone triangolare. La luce e il candore niveo degli stucchi e delle lesene che scandiscono le pareti caratterizzano l'interno dell'edificio. Gli ambienti sono distribuiti secondo una pianta commissa invertita e presentano soffitti voltati. Sull'unica navata, che ha pianta pressoché quadrata, si affacciano lateralmente due cappelle con altari in muratura e stucco, recanti in origine dipinti dedicati alla Natività della Madonna e ai SS. Agostino e Norberto. Il presbiterio è segnato da una balaustra e da quattro colonne angolari; è coronato da un coro a pianta semicircolare. A sinistra del presbiterio si trova la sacrestia, a destra la cappella del Ss. Sacramento. Questa è coperta da una cupola con pianta ellittica e lanterna decorata con stucchi colorati. Il campanile, sempre in mattoni faccia a vista, si erge angolarmente, sul retro della sacrestia, con cella a quattro fornici e cupolino di coronamento a pianta ottagonale. Sotto la chiesa è presente una piccola cripta voltata, con otto fornici disposti attorno alla pianta circolare.
Struttura
chiesa e casino sono in muratura portante in laterizio. La struttura di copertura ha ordito in legno, con travi e travicelli e tavolato impermeabilizzato. Il manto di copertura è in coppi di recupero. I soffitti voltati della chiesa sono in camorcanna. La pavimentazione è in cotto.
Cripta
la cripta della chiesa è un piccolo ambiente voltato a pianta circolare. Originariamente vi si aveva accesso, tramite un passaggio interrato, da una piccola costruzione situata sulla scarpata sud del colle di San Girolamo. Otto fornici si susseguono lungo la parete, in parte tamponati e in parte aperti: oltre all'arco d'ingresso vi sono quattro nicchie e tre loculi. Uno dei loculi ospita le spoglie di Mons. Francesco Castruccio Castracane degli Antelminelli.
Infissi
gli infissi hanno telaio in acciaio brunito e tamponamenti in vetrocamera.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (2019)
l'adeguamento della chiesa secondo la riforma liturgica del Concilio Vaticano II ha mirato a garantire la salvaguardia dell'unicità e centralità dell'altare e la valorizzazione del luogo celebrativo dell'Eucarestia. Antistante al coro ligneo si trova una semplice mensa eucaristica che consente un agevole svolgimento dei riti. L'accesso alla cappella del Ss. Sacramento avviene direttamente dal presbiterio tramite un'apertura architravata a destra dell'altare.