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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Salvaterra
Casalgrande
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
SS. Salvatore
Parrocchia di Santissimo Salvatore
Impianto strutturale; Pianta; Interno; Prospetti esterni; Coperture
presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
XIII - XIII(notizie sotriche preesistenze); 1668 ca. - 1687(ricostruzione intero bene); 1846 - 1883(decoraizone pittorica interno ); 1874 - 1874(restauri intero bene); 1980 - 1980(restauri intero bene); 1993 - 1995(risanamento e restauro intero bene); 2012 - 2012(riparazione danni e miglioramento sismico intero bene)
Chiesa del Santissimo Salvatore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Santissimo Salvatore <Salvaterra, Casalgrande>
Altre denominazioni S. Salvatore
SS. Salvatore
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (ricostruzione)
maestranze emiliane (restauri)
maestranze emiliane (restauro pittorico)
maestranze emiliane (risanamento e restauro)
maestranze emiliane (riparazione danni e miglioramento sismico)
Notizie Storiche

XIII  (notizie sotriche preesistenze)

Sembra che l'antica chiesa di San Bartolomeo sia sorta dopo il 1233.

1668 ca. - 1687 (ricostruzione intero bene)

Intorno al 1668 la chiesa viene ricostruita e ampliata. Nel 1687 viene solennemente consacrata.

1846 - 1883 (decoraizone pittorica interno )

Tra il 1846 e il 1883 viene eseguita la decorazione dell’interno. Resta traccia di tale intervento nel catino absidale con i cerchi concentrici di nubi che pongono in risalto al centro l’occhio del Signore, delimitato da un triangolo, simbolo della Santa Trinità.

1874  (restauri intero bene)

Nel 1874 la chiesa viene sottoposta ad un intervento di restauro.

1980  (restauri intero bene)

Nel 1980 viene rifatto il sagrato, restaurato il fonte battesimale, l'organo, le ancone e le cappelle laterali. Viene altresì rifatto il tinteggio interno ed esterno e viene messo a norma l'impianto elettrico.

1993 - 1995 (risanamento e restauro intero bene)

I lavori di risanamento e restauro eseguiti nel 1993 sono stati i seguenti: - deumidificazione delle murature; - restauro pittorico del tinteggio interno, recupero delle cromie originali; - integrazioni delle parti ammalorate nel pavimento di cotto delle cappelle laterali; - sostituzione della mensa in marmo (1964) con mensa in legno e collocazione della vecchia mensa nel coretto-sagrestia che svolge funzione di cappella feriale; - restauro e pulitura delle ancone e dei paliotti degli altari laterali; - restauro pittorico dell’organo e delle cantorie; - restauro del fonte battesimale e del sacello di S. Antonio; - restauro delle pale d’altare e dei quadri; - pulitura delle statue; - illuminazione interna.

2012  (riparazione danni e miglioramento sismico intero bene)

A seguito degli eventi sismici del 20 e 29 maggio viene redatto un progetto di miglioramento antisismico teso alla riparazione dei seguenti danni: - lesioni in facciata; - lesioni nelle cornici dell'aula in corrispondenza delle aperture ad arco; - lesioni nell'abside; - lesioni modeste nelle cappelle laterali; - lesioni nel campanile.
Descrizione

La chiesa attuale è il risultato di un intervento di ricostruzione attuato nel corso del XVII secolo. L'ultimo restauro generale è stato eseguito nel 1995. L'impianto planimetrico ha uno sviluppo longitudinale; sulla navata prospettano tre cappelle per lato inquadrate da alte aperture ad arco su pilastrate con lesene di ordine composito che definiscono l'impaginazione architettonica delle pareti. Sulla trabeazione si imposta la volta a botte della navata. Nell'abside è collocato l'altare maggiore in legno intagliato e dorato (1705). La chiesa conserva un organo restaurato da Domenico Traeri nel 1726, oggi posto nella cantoria nord del presbiterio. Della decorazione interna eseguita tra il 1846 e il 1883 resta traccia nel catino absidale dove sono rappresentati cerchi concentrici di nubi con al centro l'occhio del Signore delimitato da un triangolo. Diversamente dall'interno, tutti i prospetti esterni sono privi di qualsiasi elemento architettonico o decorativo. La facciata è tripartita e termina a capanna.
Impianto strutturale
Dalla Relazione tecnica allegata al progetto di riparazione danni e miglioramento sismico (2012) si apprende che la chiesa è costituita da diverse tecnologie costruttive. Murature in ciottoli si alternano a strutture portanti in laterizio. Le strutture verticali della torre campanaria sono costituite prevalentemente in laterizio.
Pianta
L'impianto planimetrico ha uno sviluppo longitudinale. Sulla navata prospettano tre cappelle per lato dotate di altare. Il presbiterio, ampio quanto la navata, termina con l'abside semicircolare.
Interno
Lo spazio interno è scandito dal ritmo delle tre campate della navata. L'impaginazione architettonica è definita dall'impiego di paraste con capitelli compositi sopra i quali si distende la trabeazione a dentelli e fregio a fasce. Nella curva absidale è collocata la pala d'altare con il dipinto del Salvatore incastonato in una fastosa cornice architettonica (1706). Sulla parete nord del presbiterio è collocato l'organo rifatto nel 1727 da Domenico Traeri. Della decorazione eseguita tra il 1846 e il 1883 resta traccia nel catino absidale dove sono rappresentati cerchi concentrici di nubi che pongono in risalto al centro l’occhio del Signore delimitato da un triangolo. Il pavimento nell'aula e nel presbiterio è in mattonelle di graniglia di cemento.
Prospetti esterni
Tutti i prospetti esterni sono finiti ad intonaco privi di modanature architettoniche. La facciata è tripartita e termina a capanna. Nella nicchia sopra la porta principale vi era un dipinto del SS. Salvatore eseguito dalla pittrice Lavinia Giovannini Jvancich inaugurato nel 1986 (prima c'era un altro dipinto del 1718 del pittore Silvio Barbini).
Coperture
Dalla Relazione tecnica allegata al progetto di riparazione danni e miglioramento sismico (2012) si apprende che le strutture voltate nell'aula, nelle cappelle laterali e in ogni altra parte della chiesa sono realizzate a botte con mattoni di laterizio disposti in foglio. Gli archi sono provvisti di catene metalliche. La struttura di copertura dell'aula è a capriate lignee sopra le quali sono collocate le terzere, i travetti e i listelli. Il manto è in coppi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Collocazione mensa per la celebrazione rivolta verso l'assemblea.
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