chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Velletri
Velletri - Segni
basilica
parrocchiale
San Clemente I Papa e Martire
Parrocchia di San Clemente I Papa e Martire
Fondazioni; Coperture; Impianto strutturale; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
XVI - XXI(impianto originario intero bene); XVI - XXI(realizzazione sacrestia); XVI - XXI(realizzazione cappella dell'immacolata concezione); XVI - XXI(realizzazione stalli lignei del coro); XVI - XXI(restauri e modifiche modifiche alla zona absidale); XVI - XXI(rifacimento copertura); XVII - XXI(realizzazione Cappella del SS Sacramento); XVII - XXI(realizzazione Cappella della Madonna delle Grazie); XVII - XXI(realizzazione Cappella dei santi protettori e Madonna di Costant); XVII - XXI(rifacimento e restauro impianto centrale (navate)); XVII - XXI(rifacimento decorazione interna); XVII - XXI(realizzazione Cappella di San Geraldo); XVIII - XXI(realizzazione soffitto a cassettoni della navata centrale); XVIII - XXI(realizzazione cantoria); XVIII - XXI(realizzazione balaustra marmorea della zona presbiterale); XIX - XXI(realizzazione decorazione Cappella del SS Sacramento); XX - XXI(rifacimento pavimentazione); 2016 - 2016(restauro
realizzazione e rifacimento intero bene)
Basilica di San Clemente I Papa e Martire
Tipologia e qualificazione basilica parrocchiale
Denominazione Basilica di San Clemente I Papa e Martire <Velletri>
Altre denominazioni cattedrale di San Clemente
cattedrale di san Clemente I Papa e Martire
chiesa di San Clemente
Basilica Cattedrale di San Clemente I papa e martire
Autore (ruolo)
Fontana, Carlo (progettazione della Cappella di san Geraldo)
Fontana, Carlo Stefano (soffitto a cassettoni navata centrale)
Ambito culturale (ruolo)
paleocristiano (costruzione dell'edificio)
barocco (ricostruzione dell'edificio)
Notizie Storiche

XVI - XXI (impianto originario intero bene)

La cattedrale di San Clemente sembra avere avuto la sua fondazione intorno al V secolo d.C. sulle prestigiose vestigia di un edificio pubblico, anche se non si hanno notizie certe sulla destinazione. La cattedrale fu dedicata a San Clemente I, terzo successore di Pietro, considerato figlio illustre della cittadina veliterna e ritenuto dalla tradizione l’evangelizzatore.L’impianto a tre navate, con le due laterali uguali tra loro e la centrale notevolmente più ampia. Il pavimento, in tessere colorate di marmo, era interrotto frequentemente da iscrizioni spesso sepolcrali a riprova della funzione cimiteriale dell’edificio; il battistero era dove è tutt’oggi, nella navata sinistra, alla sinistra della porta laterale alla chiesa. In fondo alla stessa navata si accedeva alla sacrestia. Nel lato destro del presbiterio viene segnalato l’ingresso al campanile. Nel mezzo della navata centrale vi era l’antico pulpito coperto con un baldacchino ligneo. In fondo alla navata destra si aprivano due

XVI - XXI (realizzazione sacrestia)

nel XVI secolo Papa Giulio II, Giuliano Della Rovere, allora Vescovo Governatore della diocesi di Velletri-Ostia realizza l’imponente sacrestia posta al termine della navata sinistra

XVI - XXI (realizzazione cappella dell'immacolata concezione)

realizzata nel 1586 da Papa Giulio II, Giuliano Della Rovere, allora Vescovo Governatore della diocesi di Velletri-Ostia a seguito di un voto fatto dalla citta un voto fatto dalla popolazione di Velletri durante la grande epidemia di peste che flagello la città dal 1483 al 1485

XVI - XXI (realizzazione stalli lignei del coro)

realizzati tra il 1556 ed il 1559 in sostituzione degli antichi stalli di pietra del coro. Furono commissionati all’intagliatore toscano Luca Bencivenni da san Gallo ed al di lui figlio Vittorio.

XVI - XXI (restauri e modifiche modifiche alla zona absidale)

promossi dal cardinale Gesualdo nel 1595, si attuarono una serie di interventi tra i quali la modifica alle bifore del catino absidale e dei piccoli rosoni; la nuova sistemazione del complesso altare maggiore - cattedra vescovile che produrrà la chiusura dell’ultimo intercolumnio di sinistra del presbiterio; il rifacimento degli affreschi dell’abside. La consacrazione del ‘nuovo abside’ avvenne nel febbraio del 1596 con una celebrazione officiata da Papa Clemente VIII.

XVI - XXI (rifacimento copertura)

Rinnovamento della copertura a tetto, ordinata dal cardinale Gesualdo. I lavori terminarono nel 1597.

XVII - XXI (realizzazione Cappella del SS Sacramento)

Realizzata nel 1603, su concessione del cardinale Tolomeo Gallo con cui si concedeva alla confraternita del SS. Sacramento di costruire a proprie spese la loro cappella Fu realizzata all’inizio della navata laterale destra in luogo degli antichi altari di S. Caterina, della Natività delle Vergine e di San Giovanni Battista su disegno dell’architetto veliterno Micheletti ed i cui lavori iniziarono nel 1612

XVII - XXI (realizzazione Cappella della Madonna delle Grazie)

Realizzata nel 1621 a seguito di una deliberazione della comunità veliterna del 1607, terminata nel 1637.

XVII - XXI (realizzazione Cappella dei santi protettori e Madonna di Costant)

realizzata nel 1630 e commissionata dal cardinale Ginnasi, eretta nella navata laterale destra, nel sito posto tra la cappella dell’Immacolata Concezione e quella di san Giovanni Battista (ora Borgia), una cappella dedicata ai Santi Protettori della città ed alla madonna di Costantinopoli.

XVII - XXI (rifacimento e restauro impianto centrale (navate))

nel 1660 il cardinale Carlo De Medici ordinò la ricostruzione della basilica, modificando l’aspetto interno dell’impianto, che a seguito della apertura delle cappelle nelle navate laterali, non presentava più una regolata concordanza tra le aperture di queste e gli intercolunni della lunga teoria di colonne che le dividevano dalla navata centrale. Cosicché il rifacimento seicentesco mutò le colonne in coppie di pilastri che, oltre a garantire una più solida trasmissione a terra delle spinte, consentivano una più ampia apertura delle arcate che in questo modo andavano ad inquadrare più armoniosamente gli ingressi alle cappelle. La consacrazione avvenne il 13 luglio del 1664 ad opera dello stesso De Medici.

XVII - XXI (rifacimento decorazione interna)

Commissionata dal cardinale Francesco Barberini che nel 1679 fece realizzare il rimodellamento delle partiture architettoniche, il cornicione e le dorature degli stucchi; commissionò l’altare maggiore in marmi policromi e la realizzazione del ciborio sorretto da quattro colonne di granito orientale donate da lui stesso, sulla cui sommità fu posto l’antico reliquiario cosmatesco. Fu realizzata inoltre la nuova sedia episcopale che venne posta al centro del coro.

XVII - XXI (realizzazione Cappella di San Geraldo)

Fu deliberata la costruzione di una imponente e più degna cappella dedicata al santo ove trasferire le sue spoglie, quando in occasione del crollo del campanile avvenuto nel 1656, tra i detriti fu rinvenuta una urna lapidea con il corpo del Santo.. La scelta cadde sulla navata laterale sinistra, e la nuova cappella venne realizzata nel luogo di antichi altari posti alla sinistra della Cappella della Madonna delle Grazie, Il progetto fu affidato all’architetto ticinese Carlo Fontana che si avvalse della collaborazione del figlio Francesco. Il 26 novembre del 1698 avvenne la traslazione del corpo del santo nella nuova cappella a lui dedicata.

XVIII - XXI (realizzazione soffitto a cassettoni della navata centrale)

i lavori del nuovo soffitto iniziarono nel 1723; ideato già negli anni precedenti dal cardinale Fulvio Astalli, fu portato a compimento dal cardinale Tanara per la cui realizzazione si affidò all’architetto Carlo Stefano Fontana, nipote di Carlo Fontana. L’opera venne conclusa in meno di un anno. Nel giugno del 1723 venne commissionato al pittore Giovanni Odazzi il dipinto del pannello centrale che fu eseguito tra il 1724 ed il 1725. I lavori di doratura e di pittura a completamento dell’opera furono eseguiti nel 1726.

XVIII - XXI (realizzazione cantoria)

realizzazione della cantoria avvenuta tra il 1738 ed il 1740

XVIII - XXI (realizzazione balaustra marmorea della zona presbiterale)

sostituzione della balaustra lignea con una marmorea avvenuta tra il 1760 ed il 1763.

XIX - XXI (realizzazione decorazione Cappella del SS Sacramento)

Nel 1781 si diede inizio alla campagna decorativa della cappella del SS. Sacramento voluta dal cardinale Francesco Albani, dove venne realizzata la nuova pavimentazione in marmo bianco e giallo antico ed il nuovo altare in marmi policromi; si intervenne anche sulle decorazioni in stucco e venne realizzata la balaustra marmorea.

XX - XXI (rifacimento pavimentazione)

l'attuale pavimentazione in marmo è stata realizzata nel 1953.

2016  (restauro, realizzazione e rifacimento intero bene)

Consolidamento e restauro revisione o sostituzione infissi esterni; Impianti adeguamento impianto elettrico
Descrizione

La cattedrale si trova all'estremo sud del centro cittadino, a ridosso della Porta Napoletana. L'ingresso principale si trova all'interno del cortile ora inglobato dagli edifici vescovili realizzati successivamente ed oggi destinati a museo, ed altri ambienti della curia. L'ingresso oggi prevalentemente utilizzato è l'ingresso laterale che si apre sul sagrato della cattedrale al quale si accede dalla piazza antistante. L'impianto basilicale è a tre navate, con copertura piana e volta absidale. Le navate sono seprate da pilastri con arcata. Sulle navate laterali affaciano sei cappelle laterali; due site sul lato sinistro e quattro sul lato destro. L'impianto attuale è il risultato del rifacimento del 1660, mentre le cappelle laterali sono state realizzate in epoche diverse. Al di sotto dell'abside vi è la cripta. Il campanile è sito sulla sinistra dell'abside ed è accessibile solo dall'interno.
Fondazioni
L'edificio attuale è stato edificato sulle fondazioni dell'impianto originario, probabilmente risalente al V secolo d.c.
Coperture
La copertura è a tetto per quanto riguarda il corpo delle navate ed a volta per quanto riguarda il catino absidale. La volta dell'abside è quella originaria realizzata nel XII secolo, memntre la copertura piana risale al XVII secolo, frutto del rifacimnento dell'impianto reaklizzato nel 1660.
Impianto strutturale
la struttura portante è in muratura.Il tetto è a falde lignee rivestite in coppi così come quella della zona absidale.
Pianta
Lo schema è quello basilicale a tre navate con cappelle laterali e campanile. Le cappelle sono state edificate in epoche diverse. L'abside è a pianta esagonale. L'impianto della chiesa è frutto del rifacimento attuato nel 1660 dove alle colonne sono stati sostituiti gli attuali pilastri con arcate che separano le navate laterali da quella centrale.
Pavimenti e pavimentazioni
l'attuale pavimentazione in marmo è dovuta al rifacimento operato nel 1953 a causa dei danni subiti dall'edificio durante il secondo conflitto mondiale.
Elementi decorativi
Lo stile predominante è quello dettato dal corpo centrale, caratterizzato da un ordine gigante che scandisce il passo delle navate, il tutto decorato in stile barocco così come anche il soffitto a cassettoni dorati. I passi dell'ordine architettonico sono caratterizzati da alte lesene dorate scanalate, sormontate da capitelli doriati che sostengono il cornicione del soffitto. L'ordine minore è dettato dalle arcate poggianti su pseudo capitelli che coronano le faccie interne dei pilastri. Sulle pareti dell'abside è presente parte degli affreschi originari, mentre la volta è decorata a mosaico. .
Adeguamento liturgico

nessuno
Contatta la diocesi