chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Castiglione del Genovesi Salerno - Campagna - Acerno chiesa sussidiaria Maria SS. del Monte Tubenna Parrocchia di San Michele Arcangelo Coperture; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Preesistenze presbiterio - aggiunta arredo (2000) 1169 - 1169(menzione carattere generale); 1186 - 1186(menzione carattere generale); XVII - XVII(menzione altari); 1605 - 1605(menzione intero bene); 1653 - 1653(menzione carattere generale); 1660 - 1660(menzione carattere generale); 1671 - 1671(menzione campanile); 1807 - 1807(riparazione intero bene)
Chiesa di Maria Santissima del Monte Tubenna
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Maria Santissima del Monte Tubenna <Castiglione del Genovesi>
Altre denominazioni
Maria SS. del Monte Tubenna
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
1169 (menzione carattere generale)
La bolla "Licet nobis" di Alessandro III, del 14 marzo 1169, con la quale l'abbazia è dichiarata soggetta all'Arcivescovo di Salerno, è la fonte storica più antica su questo monastero. L'erezione indubbiamente è da riportarsi a data anteriore.
1186 (menzione carattere generale)
Nel giugno 1186, "S. Maria de Tubenna ecclesia extra Salernum in cacumine montis qui Tubenna dicitur", viene donata al b. Benincasa, abate cavense, da Giovanni figlio del "quondam Petroni dictus de vivo" con tutto quanto gli appartiene in essa chiesa.
XVII (menzione altari)
Durante la visita di Nicola Montecorvino, primicerio canonico, "specialiter delegatus" dell'arcivescovo di Salerno, la chiesa ha l'altare maggiore con l'immagine della b. Vergine Maria, l'altare dell'Annunciazione, quello del SS. Crocifisso ed i confessionali.
1605 (menzione intero bene)
Nella visita pastorale del 1605, effettuata dal vicario capitolare Gaspare Mosca, il priore del monastero riferisce che:"mi pare bene che fosse avvisto mons. Posterla che il tetto della chiesa è quasi tutto fracassato e una trave minaccia rovina. Come anche li tetti del dormitorio e camere stanno male e per evitare maggiore spesa sarebbe bene che il tutto fosse riparato prima che seguisse maggior danno. Quanto alla chiesa sarebbe bene di provvedere a molte cose come pale d'altare"
1653 (menzione carattere generale)
In una relazione del 1653, sui monasteri esistenti in diocesi, oltre i pochi soppressi non si fa cenno alcuno di S. Maria de Tubenna
1660 (menzione carattere generale)
Nel 1660 è ricordata "S. Maria de Tubenna terre de Castiglione Salernitana", ma non si parla di monastero. Pertanto, come non si conosce la data precisa dell'erezione della badi, così se ne ignora il tramonto.
1671 (menzione campanile)
Nella visita pastorale del 1671, effettuata dal Cardinale Carafa, viene notato che il campanile "est dirutum" e viene ordinato agli affittuari della badia di restauralo oppure di abbatterlo.
1807 (riparazione intero bene)
Nel 1807 il direttore dei beni demaniali di Salerno chiede al direttore generale di Napoli l'approvazione a poter eseguire lavori di riparazione della chiesa della badia di S. Maria de Tubenna colpita da un fulmine.
Descrizione
La chiesa, di origini databili intono all'anno 1000, presenta uno sviluppo longitudinale, a navata unica, costituita da due corpi comunicanti mediante due aperture ad arco a sesto acuto. Le coperture, di recente fattura, sono a doppia falda per la navata, a falda unica per l'ambiente adiacente e volta a vela per il presbiterio.La facciata è caratterizzata da un nartece e dall'ingresso principale con sovrastante apertura ad arco. Lo schema è di tipo basilicale con tetto a capanna.
Coperture
La copertura dell'aula, a doppia falda inclinata, è costituite da pseudo capriate (prive di monaco) in c.a. a vista con assito in legno. La copertura dell'ambiente laterale, comunicante all'aula è in legno a falda unica inclinata e manto in tegole laterizie. La copertura del presbiterio è una volta in muratura di tipo a vela.
Facciata
La facciata, si eleva su tre scalini, caratterizzata da un nartece con tre aperture ad arco a sesto acuto, poggiante su colonne in muratura. La facciata interna presenta l'ingresso principale e sovrastante apertura ad arco. Lo schema è di tipo basilicale con tetto a capanna.
Pavimenti e pavimentazioni
Il Pavimento dell'intera chiesa è in marmette di graniglia.
Pianta
La pianta longitudinale è costituita da un'unica navata, collegata sul lato destro, mediante due aperture ad arco a sesto acuto, ad un'altro ambiente anch'esso a pianta rettangolare. In fondo alla navata, il presbiterio a pianta quadrata.
Preesistenze
Nell'ambiente laterale e comunicante con l'aula è custodito un affresco su muratura, raffigurante l'Annunciazione e un confessionale in legno, entrambi del XVII sec.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (2000)
Il presbiterio, presenta un altare in marmo dalle forme semplificate, costituito da due colonnine e una sottile mensa rettangolare ed un leggio mobile in legno.