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Castellaneta
Castellaneta
chiesa
sussidiaria
S. Maria della Luce
Parrocchia di San Domenico
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
altare - aggiunta arredo (2003)
XIII - XIV(inizio lavori intero bene); XIX - XIX(ristrutturazione intero bene); 1975 - 1975(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria della Luce
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria della Luce <Castellaneta>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa di Santa Maria del pesco
Chiesa Maria Santissima Assunta
S. Maria della Luce
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - XIV (inizio lavori intero bene)

La chiesa fu costruita tra la fine del XIII ed inizio del secolo XIV.

XIX  (ristrutturazione intero bene)

L'edificio fu interessato da profondi interventi di ristrutturazione nel corso del secolo XIX.

1975  (restauro intero bene)

Nel 1975 si sono effettuati dei lavori di restauro che hanno riportato l'edificio alle forme medievali.
Descrizione

La facciata è caratterizzata da una cuspide triangolare con archetti rampanti; il portale principale con il protiro a colonnine(trafugate) è definito da un arco romanico scolpito a girali, fogliame e pigne, sorretto da colonnine lisce i cui plinti posano su mensole sostenute da protomi antropomorfe e recanti il simbolo del giglio angioino. Il rosone, mutilato delle undici colonnine a raggiera, si caratterizza per una doppia ghiera a motivi vegetali, a cui si affiancano due leoni di profilo, su cornici asimmetriche.L’interno, caratterizzato da dislivelli del piano pavimentale, che segue l’andamento del banco roccioso, è a navata unica con abside quadrata. La copertura è a capriate lignee. Al suo interno la chiesa ospita cicli di affreschi di scuola angioina e pitture realizzate dal XIV sino a tutto il XVII secolo. Da notare, in fondo all'abside, un affresco raffigurante una Madonna con il Bambino lattante, datata 1585. Sulla parete destra della chiesa, si rinviene un altro affresco raffigurante una Madonna con il Bambino, rinvenuta sotto la precedente, ma più antica. Datata al XIV secolo, proviene probabilmente dalla decorazione parietale di una cripta rupestre e potrebbe perciò essere l'immagine miracolosa , comunemente nota con il nome di Santa Maria della Luce. Il Bambino è rappresentato in piedi, benedicente con la mano destra, mentre con la sinistra regge un rotolo chiuso di pergamena e indossa una lunga tunica cinta alla vita da una semplice cordicella, quasi a voler rappresentare un saio francescano. La Vergine è ritratta secondo il modello iconografico bizantino della Madonna Odegitria, ovvero Colei che indica la via. Infatti, mentre regge il Bambino con la sinistra, con la destra lo mostra ai fedeli. Sulla parete sinistra troviamo un altro affresco di una Madonna con Bambino seduta introno; il dipinto si caratterizza per il verismo gotico, una maniera pittorica tipica della prima metà del XIV secolo, dove, anche lo sfondo ha dettagli naturalistici particolarmente curati. Infatti, in alto a sinistra, si intravedono i panni stesi di una casa e degli uccelli vicino ad essi. Fra gli altri dipinti, da rilevare la presenza, sempre sulla parete sinistra di un trittico con i Santi Medici Cosma e Damiano e di un santo vescovo, probabilmente San Nicola di Bari, patrono della città di Castellaneta. Quest'ultimo è affrescato su uno strato d'intonaco anteriore e perciò sottostante all'affresco dei santi Medici. Si accede all’abside mediante arco trionfale ad ogiva decorato da capitelli romanici con animali affrontati su corona di foglie. Una bucatura stretta ed arcuata illumina la zona presbiteriale, arredata con mensa ed ambone di recente fattura, in legno e ferro. Due piedistalli in lamiera di ferro reggono due capitelli a stampella con scolpiti due busti umani, probabilmente di spoglio. Sui fianchi dell'edificio vi sono due portali; di notevole interesse quello sul lato destro con protiro pensile a intradosso trilobato e decorazioni a motivi vegetali. Il corredo scultoreo esterno dell'edificio presenta notevoli affinità con le opere di Pietro Facitolo da Bari, scultore attivo tra la fine del XIII e la metà del XIV secolo in diversi cantieri pugliesi, quali la cattedrale di Altamura e la chiesa di Santa Margherita a Bisceglie. Dal porta sinistra della chiesa si accede ad un atrio esterno su cui si affaccia una casa-grotta che lascia presupporre un “hospitium”. Il campanile a vela si affaccia sulle gravina.
Pianta
L’impianto planimetrico della chiesa ha uno sviluppo longitudinale con una sola navata e abside quadrato.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è a doghe in legno di colore scuro e si presenta in alcuni punti sconnessa.
Struttura
La chiesa presenta muratura in tufo faccia a vista nei prospetti e nell’interno.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2003)
Altare di modesta fattura in legno e ferro.
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