chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Sant'Agata Feltria San Marino - Montefeltro chiesa parrocchiale Sant'Agata Parrocchia di Sant'Agata Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale nessuno 1520 - 1520(ampliamento intero bene); 1710 - 1710(restauro intero bene); 1776 - 1776(rinnovamento intero bene); 1865 - 1865(rifacimento intero bene); 1923 - 1923(ricostruzione facciata); 2015 - 2015(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Sant'Agata Vergine e Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Sant'Agata Vergine e Martire <Sant'Agata Feltria>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ampliamento)
maestranze marchigiane (ristrutturazione)
maestranze marchigiane (rifacimento facciata)
Notizie Storiche
1520 (ampliamento intero bene)
La chiesa viene ampliata a spese del popolo nel 1520 sotto la signoria di Ottaviano Fregoso, già doge di Venezia a seguito di una frana.
1710 (restauro intero bene)
Nel 1710 la chiesa è oggetto di importanti restauri.
1776 (rinnovamento intero bene)
Nel 1776 la chiesa viene completamente rinnovata in stile barocco su disegno dell'architetto Gaetano Caprioli di Rimini.
1865 (rifacimento intero bene)
Nel 1865 il vecchio campanile romanico precipita sull'abside, rovinando l'altare maggiore, verrà ricostruito nel 1885 su disegno dell'architetto di Santagata Santi Botticelli.
1923 (ricostruzione facciata)
Nel 1923 si assiste alla ricostruzione della facciata su disegno del conte Ulderico Farini.
2015 (ristrutturazione intero bene)
Nel 2015 si procede alla ricostruzione della porzione di copertura che ha subito un cedimento strutturale ed è crollata a seguito delle eccezionali precipitazioni a carattere nevoso del febbraio 2012, oltre che ad interventi di manutenzione con consolidamento del manto di copertura dell’intero complesso.
Descrizione
Nel Montefeltro più raccolto, tra le pieghe dell’Appennino, sorge Sant’Agata Feltria. E' un centro storico che in passato fu ambito da famiglie nobili e che rivestì, grazie alla sua posizione geografica fra Marche e Romagna, ruoli di grande importanza. La chiesa venne fatta innalzare da Rainero Cavalcaconte di Bertinoro e di Sant’Agata Feltria, sopra la preesistente chiesetta dedicata a S. Agata Vergine e Martire, com’è ricordato dall’iscrizione nel semibusto marmoreo di questo feudatario che tutt’oggi si ammira nell’interno della chiesa stessa a fianco della porta maggiore. Il Vescovo Antonio Crastini, con bolla “Cum regimini” datata da Urbino nel 1508, onorò la chiesa col titolo di Pieve con tutti i diritti e le insegne plebanali, e con il fonte battesimale. La Collegiata, al suo interno, si presenta costituita da tre navate, una centrale e due laterali, voltate a botte e contenenti sei altari. L’Altare maggiore, posto in corrispondenza dell’Abside, si trova rialzato dalla navata centrale di circa 18 cm ed è pavimentato con piastrelle in cotto delle dimensioni di cm. 40x40, mentre delle lastre di marmo segnano il gradino. La Collegiata, al suo interno, contiene opere di particolare pregio, quali: la tela raffigurante la Vergine con Bambino del secolo XVII presente nel Presbiterio, la Pietà in cotto policromo del quattrocento emiliano presente nella Cappella della Misericordia ed il Crocifisso in legno del secolo XV. Interessante è anche la tela contenente la Madonna del Rosario (400-500), con ancona di legno dorato del 1628. E’ curioso come una pia donna, Giovanna Molari, con testamento del 20 Aprile 1841, lasciò a titolo di legato a questa Madonna – che si riteneva avesse mosso gli occhi nel 1797- cinque file di perle orientali con l’obbligo però, di recitare ogni sera all’atto del rosario una “Salve Regina” a beneficio dell’anima della donatrice. L’uso della “Salve Regina” rimase ma le perle volarono via. Numerosi e pregevoli i lavori in legno del 1600-700, in particolare il Battistero dorato. Fra i paliotti in scagliola merita attenzione quello della Cappella del Purgatorio, rappresentante San Francesco che benedice gli uccelli del 1706.
Pianta
Costituita da tre navate, una centrale e due laterali, voltate a botte e contenenti sei altari.
Coperture
Realizzata con una struttura portante in legno costituita da capriate poggianti direttamente sulla muratura; l'orditura secondaria è costituita da arcarecci in legno che sorreggono travicelli di ripartizione atti al supporto delle tavelle in cotto
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in cotto.
Elementi decorativi
La Collegiata, al suo interno, contiene opere di particolare pregio, quali: la tela raffigurante la Vergine con Bambino del secolo XVII presente nel Presbiterio, la Pietà in cotto policromo del quattrocento emiliano presente nella Cappella della Misericordia ed il Crocifisso in legno del secolo XV.
Interessante è anche la tela contenente la Madonna del Rosario (400-500), con ancona di legno dorato del 1628. Numerosi e pregevoli i lavori in legno del 1600-700, in particolare il Battistero dorato.
Fra i paliotti in scagliola merita attenzione quello della Cappella del Purgatorio, rappresentante San Francesco che benedice gli uccelli del 1706.
Impianto strutturale
Le strutture verticali della Chiesa sono costituite da pareti in muratura con funzione portante. Da vari sondaggi è emerso che il paramento murario è in pietra sbozzata ed in laterizio.