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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
adeguamento liturgico
Lucca
Lucca
oratorio
sussidiario
San Salvatore
Parrocchia di San Lorenzo
Pianta; Facciata; Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti interni
presbiterio - intervento strutturale (1965/1970)
VIII - VIII(notizie storiche intero bene); 1093 - 1093(notizie storiche intero bene); 2007 - 2007(restauro intero bene)
Oratorio di San Salvatore
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Salvatore <Lucca>
Altre denominazioni Chiesa di San Salvatore
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucchesi (impianto)
Notizie Storiche

VIII  (notizie storiche intero bene)

Nel codice 49 della Biblioteca Capitolare del secolo VIII, sono riportati alcuni edifici sparsi nella diocesi: "tra questi S. Salvatore a Vaccoli" (1)

1093  (notizie storiche intero bene)

Da un antico documento del 1093, la chiesa era di proprietà del monastero di San Ponziano di Lucca. (1)

2007  (restauro intero bene)

Nel 2007, la chiesa è stata restaurata ad opera dei parrocchiani, con l'obbiettivo di riportarla al suo aspetto originario. (1)
Descrizione

Nel codice 49 della Biblioteca Capitolare del secolo VIII, sono riportati alcuni edifici sparsi nella diocesi di Lucca: "tra questi S. Salvatore a Vaccoli". Da un antico documento del 1093 risulta che la chiesa era di proprietà del monastero di San Ponziano di Lucca. Nel 2007, la chiesa è stata restaurata ad opera dei parrocchiani, per riportarla nel suo aspetto originario. L’oratorio si trova, all’interno del centro abitato, compresso nella tessitura urbana. La pianta è ad aula unica, con abside poco aggettante, disposta secondo l’asse est-ovest. La struttura muraria è in parte in bozze di pietra di calcare bianco, delle vicine cave di Santa Maria del Giudice, ancora intatta all’esterno nell’abside, nella disposizione dei conci in pietra, dove si trovano tre monofore; nelle restanti parti la struttura è mista in laterizio e pietra. Al centro della facciata, sempre in muratura mista, si trova la porta, leggermente fuori asse rispetto all’oculo che si apre nella parte superiore, rifinita con mattoni in laterizio e sopra la quale è posta una lunetta vetrata con all’ interno l’immagine del Cristo rappresentato secondo l’iconografia tradizionale. La facciata è sormontata, sulla destra, da un campanile a vela. All’interno l’aula ha un soffitto con capriate lignee, travi, travicelli e mezzane. Il presbiterio è sollevato da terra da due scalini, con al centro l’altare della celebrazione in marmo. L’abside risulta decorata con pittura dorata nel catino absidale, e con mattoni in laterizio nella parte sottostante.
Pianta
La pianta è ad aula unica, con abside poco aggettante.
Facciata
La facciata è in pietra mista, al centro si trova la porta, contornata da mattoni in laterizio, su cui al di sopra è posta una lunetta vetrata, al cui interno è posta l’immagine del Santo secondo l’iconografia tradizionale; in alto è posta una finestra circolare. La facciata è completata sulla destra, da un campanile a vela.
Coperture
La copertura è a capanna, con manto in coppi e tegoli.
Impianto strutturale
La struttura muraria è in pietra mista. La struttura è a capriate lignee, con travi e travicelli.
Pavimenti interni
Il pavimento è con mattonelle in cotto.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965/1970)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la completa riorganizzazione dell’area presbiterale, prima di tutto, con la rimozione delle balaustrate e dell’altare maggiore storico. Al centro del presbiterio, direttamente sulla pavimentazione, è stato collocato l’altare della celebrazione, costituita da una mensa marmorea sorretta da due pilastrini. Sulla sinistra si trova un pilastro in calcare bianco, con un leggio ligneo alla sommità, che funge da ambone; mentre sull’estremità sinistra del presbiterio, addossata alla parete, una sedia lignea è adattata a sede del celebrante. La riserva eucaristica è in un tabernacolo ligneo appeso al muro absidale posto dietro l’altare della celebrazione.
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